Teatro Basilica il 13 ottobre alle ore 21 con GABRIELE LAVIA in Il Sogno Di Un Uomo Ridicolo di Fëdor Dostoevskij

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Un appuntamento imperdibile con uno dei più grandi attori italiani che affronta uno testo in cui la felicità è un cammino interiore di sublimazione del dolore personale verso una più alta finalità: risolvere il senso drammatico della libertà e trovare il coraggio di essere liberi, liberi di essere felici.

Sono un uomo ridicolo. E ora mi danno anche del pazzo. Potrebbe essere una promozione se per loro non rimanessi comunque un uomo ridicolo. Ma ora non mi arrabbio più, ora li trovo tutti gentili, perfino quando ridono di me, anzi proprio allora li trovo particolarmente gentili. Se non mi sentissi così triste guardandoli, io stesso mi metterei a ridere con loro, non di me, ma per piacere loro. Mi sento triste perché essi non conoscono la verità, mentre io . Oh che terribile peso è essere il solo a conoscere la verità! Ma essi non lo capirebbero. No, non lo capirebbero”.

Il sogno di un uomo ridicolo è un racconto fantastico, scritto intorno al 1876 e inizialmente inserito nel Diario di uno scrittore. Storia di un uomo che ripercorre la sua vita e le ragioni per cui si è sempre sentito estraneo alla società. Deciso a uccidersi, invece si addormenta davanti alla pistola carica e inizia un sogno straordinario che lo porta alla scoperta della ‘verità’. Approda in un altro pianeta, dove gli abitanti sono puri e innocenti, e in quella purezza lui per la prima volta non viene additato come ridicolo. Il suo arrivo però contamina la popolazione che in poco tempo acquista tutti i difetti “umani”. Il testo si rivolge, dietro la finzione letteraria, alla società intera e ne denuncia i vizi che la allontanano dalla felicità fondata semplicemente sull’amore e sulla solidarietà, al posto dell’avidità e dell’egoismo. Sulla condivisione incondizionata anziché sulla presunzione della scienza che solo teorizza le leggi della felicità. E questa idea di felicità ci riporta al messaggio evangelico – di puro amore -, di Cristo, al di là di ogni religione e prima di ogni potere. Gabriele Lavia racconta che in più momenti della sua carriera si è trovato a confrontarsi con questo testo: “La prima volta lo lessi a degli amici a 18 anni e ancora non ero un attore”, “Il sogno di un uomo ridicolo è forse la più sconcertante opera di Dostoevskij”, spiega ancora Lavia: “Narra la situazione paradossale di un uomo che, decidendo di suicidarsi, si addormenta davanti la rivoltella e sogna il suicidio e la vita dopo la morte”

La Stagione del TeatroBasilica

La sezione FRAMMENTI del Teatro Basilica proseguirà dal 22 al 25 ottobre Roberto Herlitzka sarà lo straordinario protagonista del De Rerum Natura di Lucrezio; spettacolo a cura di Antonio Calenda. Dino Lopardo proporrà dal 28 ottobre al primo novembre Ion. Il 17 novembre Teatro Tabasco presenta Der Boxer – ballata per Johann Trollmann. Dal 20 al 22 novembre, Riccardo Caporossipresenterà Sguardi. Dall’ 1 al 6 dicembre sarà la volta di Tradimenti di Harold Pinter traduzione di Alessandra Serra, regia Michele Sinisi, con Stefano Braschi, Stefania Medri e Michele Sinisi.

Dal 10 al 13 dicembre debutterà Tom, testo di Rosalinda Conti, regia di Matteo Ziglio. Dal 17 al 20 dicembre, Fucina Zero presenterà Cronache Dalla Discarica di Hamelin, con Andrea Carriero, Sara Giannelli, Paolo Madonna, regia Lorenzo Guerrieri.Il 23 dicembre sarà la volta di L’Uccellino Azzurro da Maeterlinck e Atwood – viaggio iniziatico di bimbe in lockdown; traduzione di Claudia Della Seta e Sofia Diaz, creato e interpretato da: Claudia Della Seta, Sofia Diaz, Daniela Giovanetti, Glenda Sevald.

STAGIONE 2.1.

Da gennaio 2021, invece, il TeatroBasilica riavvierà la propria programmazione con la “Stagione 2.1.”, in cui saranno ospiti gli spettacoli che la scorsa stagione sono stati annullati a causa del Covid-19, assieme ad altre nuove importanti proposte.

Nel corso dei prossimi mesi sarà annunciato il cartellone completo.

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