Jurman in diretta su Twitch rivela i giochi di potere nel mondo della musica

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L’attendevamo da un po’. 
Ne aveva dato notizia, sapevamo che la diretta di ieri sera sarebbe arrivata e sapevamo anche che avrebbe fatto luce non solo su alcuni dettagli sostanziali che riguardano il mondo della musica, ma anche su ciò che gli è accaduto, denunciato come se fosse l’unica persona del mondo della musica a giudicare ed esprimersi circa la deriva che interessa i talent e non solo. 
Luca Jurman è – per chi ancora non lo sapesse – un musicista, cantante, vocal coach, produttore musicale che da sempre si occupa di musica, e da sempre attraverso le sue competenze, guadagnate in una vita intera di studio avvenuto anche nelle migliori scuole americane, lotta per il bene della musica, lotta affinché la meritocrazia sia al centro del bene della musica e lotta soprattutto contro la distorsione che viene fatta non solo sul concetto di talento, ma anche sulla conta dei dati e degli streaming. 

E così nella diretta di ieri sera, Luca Jurman ha raccontato un percorso che parte da lontano e arriva ai giorni nostri, coinvolgendo ospiti illustri e competenti che hanno fatto luce su alcune vicende che riguardano le società che detengono il potere delle tv, oltre che a dettagli circa la denuncia subita da Jurman da parte dei legali delle società a cui fa capo la trasmissione “Amici”. 
E così il viaggio ha inizio. 
Jurman sin da bambino sceglie la musica, e con essa la missione non solo di fare al meglio il mestiere di musicista, insegnante, produttore, ma anche di dare l’opportunità a chi possiede un talento, di poter crescere e trovare la propria strada, senza scorciatoie però. La meritocrazia è al centro del mondo di Jurman e su questo spirito nasce la Carboneria, un gruppo di gente che crede nello stesso principio. Nasce per dare l’opportunità a tutti di decidere e di scegliere con conoscenza e coscienza – oltre che con gusto personale – circa quello che accade nel mondo della musica, attraverso il talento e la bellezza, affinché non sia mai contaminata dal mero interesse economico e mediatico.
Concordo da sempre sulla teoria che solo la conoscenza porti alla capacità di scelta. Il giudizio critico si attiva infatti, quando più grande è la conoscenza che si detiene e questo vale in tutti gli ambiti, musica compresa. 
E così Jurman da sempre fonde didattica e cultura attraverso un linguaggio che sul web ed in Tv dovrebbe essere a disposizione di tutti
Lo slogan “save the music, save the future” è un lasciapassare affinché ci si desti dai meccanismi che intossicano la musica attuale, riscoprendo quei talenti che sono tanti in Italia, ma che non hanno ancora avuto una chance. E chi ha le chance?
Ma la domanda cardine è: Il talento che strada deve percorrere per arrivare?
Luca Jurman inizia questa battaglia tanti anni addietro. 
E così attraverso alcuni contributi video, mostra la sua intenzione ad aiutare artisti a raggiungere dei risultati, raccontando le problematiche nel produrre e diffondere un prodotto (la divulgazione artistica). La missione, quella di riequilibrare e ripristinare i meccanismi della meritocrazia, mai di distruggere inizia nell’anno 2011. Ed è con lo stesso spirito che ad oggi, attraverso delle reaction commenta le performance dei giovani nei talent, tutti i talent, dove spesso l’utilizzo di artefizi tecnologici (autotune) non lascia neanche intravederlo il talento, lì dove ce ne fosse. 
Jurman spiega anche di essere andato via per tantissimi motivi. L’occasione fu che stavano facendo fuori un po’ di ragazzi, ma soprattutto perché riteneva non ci fosse più margine di manovra per espletare il suo compito, quello di insegnante di canto; e così andò via. 
Ha sempre sostenuto i talenti, dando loro spazio anche ospitandoli durante i suoi concerti.
Il 4 gennaio viene pubblicata sui canali ufficiali di Amici, una lettera della redazione che suona come una minaccia contro Jurman. Viene denigrata la sua figura di insegnante, i suoi metodi di insegnamento vengono definiti “poco limpidi e funzionali”, e gli viene intimato di smetterla di commentare Amici pena azioni legali.
La si dovrebbe finire lì.
Ma la verità rivelata da Jurman nella diretta di ieri sera è che già nel dicembre 2023, il maestro aveva ricevuto una denuncia per diffamazione e violazione di diritto d’autore. 
Il metodo vero di Jurman è sempre stato quello di insegnare ai suoi studenti, siano essi dentro la scuola di Amici che fuori di lì, oltre alla tecnica vocale che ha le sue regole, che per arrivare servono determinazione, umiltà e sacrificio. E questo vale per ogni ambito, a dirla tutta. 
Jurman dunque viene accusato di aver definito Amici “teatrino di incompetenti”; Accusato di invitare gli amanti della musica a commentare quello che perpetra puntata dopo puntata. 
Sono gli stessi maestri della scuola (Jurman mostra dei video presi dagli stessi canali social del programma) a denigrare, offendere anche sul personale gli allievi, alcuni dei quali si sentono poi liberi di esprimersi nei confronti dei “professori” con termini privi di educazione, senza che nessun provvedimento sia stato mai preso nei loro confronti.
Fatto sta che solo Jurman ha subìto questo trattamento, quando si evince dal web quanto sia grande lo scontento su Amici. 
Ma dire le cose scomode è pericoloso. 
Dov’è finita l’etica? 
Dov’è il dovere etico che dobbiamo alle nuove generazioni.
Tanto il materiale mostrato; dalle parole di Zerbi che definisce l’intonazione una visione antica del canto, alla Pausini che definisce il cantare un lavoro serio e poi si sfoga con la frase “ormai qui cantano cani e porci”.  E Dalla, che umilmente dice che “serve il giudizio critico per insegnare ai giovani a non cadere nella trappola di chi illude”.

Luca Jurman in diretta non è solo. 
Con lui Fabio Costantini commercialista e revisore dei conti che spiega con dati alla mano – dati pubblici che ognuno può reperire in rete – come nei consigli di amministrazione della Fascino e delle società che producono la trasmissione Amici ci siano persone che fanno parte di Digitalia08 concessionaria di comunicazione per tutte le maggiori Radio italiane. Questo significa che se si siede a più tavoli di consigli di amministrazione è facile influenzare alcune dinamiche, attraverso strategie che hanno il potere di influenzare e far arrivare.
Altro ospite di Jurman ieri sera, l’Avv. Alessandro Gariglio, già avvocato di Greenpeace e Legambiente. È lui a spiegare come soggetti economicamente importanti minaccino azioni legali per far demordere i piccoli, ossia coloro non in grado di sostenere eventuali risarcimenti. 
Spiega il meccanismo conosciuto come Slapp, il “ceffone giudiziario a chi osa giudicare, o esprimere una opinione”, una vera e propria causa strategica contro la partecipazione pubblica. Una causa intesa a censurare ed intimidire, a scoraggiare il dissenso, per mettere a tacere voci critiche mediante azioni giudiziarie, affinché si abbandonino critiche o opposizioni. Le slapp sono spesso cause civili, con richieste risarcitorie atronomiche come quella che è stata fatta a Jurman al quale è stata una chiesta una somma fino a 150 mila euro.

Gariglio spiega anche come quella richiesta di risarcimento per violazione del diritto d’autore sia una forzatura poiché i pochi spezzoni presi, quindi non la riproduzione totale della trasmissione, vengono creditati e poi commentati. Per l’avvocato sono proprio le dirette di Jurman a tenere alta l’attenzione su una trasmissione attualmente molto criticata sul web. 

Alla domanda di Jurman “cosa devo fare secondo te?” l’avvocato risponde: “davanti ad una minaccia di danno così grosso, chiunque desisterebbe, ma sono convinto che l’arte vada difesa e l’etica pure. E la dignità artistica pure”

Luca Jurman seppur rischiando, ha deciso di continuare a combattere e a difendere talento e meritocrazia. 
La domanda che si pone l’avvocato e che in tanti ci poniamo, è perché alcuni grandi della musica non prendano una posizione. Ma la verità è sotto gli occhi di tutti, basterebbe unire i puntini per vederla apparire. 

Difendere l’arte è dunque la missione. 
Solo attraverso di essa, ci si evolve.

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