Cefalù capitale siciliana del turismo religioso

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Cefalù rappresenta uno dei più bei borghi italiani che, durante il periodo estivo, è invaso da turisti italiani e stranieri, tanto che la popolazione estiva è triplicata rispetto a quella normalmente residente.

Una cittadina che si sviluppa attorno al Duomo, voluto da Ruggero II, e che si snoda con strade strette tipicamente medioevali.

Cefalù mette a disposizione una serie di affascinanti punti d’interesse, ma anche spiagge una più bella dell’altra, luoghi che garantiscono un elevato relax in uno dei più bei mari dell’intera Sicilia.

Il Duomo, dichiarato patrimonio dell’Unesco nel 2015, rappresenta il fulcro di una cittadina molto conosciuta anche dal punto di vista del turismo religioso, grazie a quanto mette a disposizione.

A testimoniare l’interesse turistico e religioso nei confronti di questa città, si è svolto a inizio aprile un nuovo evento organizzato da don Roberto Fucile, direttore dell’Ufficio Regionale per il tempo libero, turismo e sport, e dalla Conferenza Episcopale Siciliana, intitolato “Bellezza e speranza in Sicilia. Quando il turismo diventa via di buona e speranza concreta”.

Evento che intende rilevare l’importanza della città, e in generale del settore turistico siciliano, a generare un nuovo modo di vivere la vacanza, con finalità spirituale e religiosa.

Cefalù, e la provincia di Palermo, sono caratterizzate da un patrimonio culturale in chiave religiosa molto ampio.

Per chi volesse fare una vacanza in questi luoghi, prima che i caldi estivi prendano sopravvento, può essere un’opportunità raggiungere l’isola attraverso i traghetti per la Sicilia che consentono di viaggiare con calma e comodità anche a chi è più adulto e in avanti con l’età.

Trasporti via mare veloci e confortevoli, come quelli messi a disposizione da Moby, che garantisce offerte vantaggiose ed economiche per ogni periodo dell’anno, con viaggi diurni e notturni durante i periodi di maggiore affluenza turistica.

L’evento, tenutosi il 5 e 6 aprile a Cefalù, rappresenta un primo momento comunitario con il quale la Pastorale del turismo riparte dopo una lunga pausa.

Un convegno la cui finalità è stata quella di diffondere una nuova e più matura idea di turismo religioso e pastorale, fornendo uno sguardo d’insieme sul patrimonio culturale e religioso delle chiese diocesane: chiese, monumenti, conventi, feste religiose e tradizioni locali.

Una collaborazione degli ambienti della chiesa con le istituzioni locali, una sinergia che intende tutelare insieme e fare pastorale e promozione turistica.

L’evento è riuscito a creare una prima base di un progetto comune a tutte le diocesi della Regione, il Parco culturale ecclesiale.

Tante sono state le riflessioni, durante i lavori del convegno, riguardanti i modi di fare turismo, guardando l’argomento da un punto di vista diverso che sia in grado di assumere connotati del tutto nuovi.

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