Sarà la musica che gira intorno

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Lo ha detto e lo ha fatto.

Così Luca Jurman, cantante, musicista, arrangiatore, vocal coach, da sempre paladino della musica che – ne sono convinta anch’io – merita di essere “salvata”, ha pensato, organizzato e realizzato il suo primo contest musicale In-Tune dove è ammessa solo la voce; la voce in tutte le sue sfumature, senza nessun intervento o effetto altro. Insomma, un contest musicale canoro dove è stato completamente bandito l’autotune.

La finale, è andata in onda sul suo canale Twitch ieri sera, di sabato sera mentre in Tv si disputa il serale del più famoso (ormai da anni) programma di musica.

Un’impresa, quella di Jurman, intraprendente e lungimirante, una “opera prima” che però ha tutte le carte in regola per essere la prima di altre edizioni, considerato l’intento ed anche il risultato. Il contest, suddiviso in due categorie interpreti e cantautori, era aperto a tutti senza limite di età dai 18 anni in su e in 3 giorni (un camp, una semifinale ed una finale) i partecipanti hanno vissuto una esperienza che sarà loro utile nel prosieguo del proprio percorso artistico. Per partecipare non bisognava essere legati a nessuna etichetta discografica e non si doveva aver calcato le piattaforme di streaming. Una giuria di esperti ha espresso non solo un voto – così come si confà ad un concorso in piena regola – ma anche un giudizio sulle performance e ha dispensato consigli, affinché ognuno dei ragazzi in gara, potesse affinare il proprio talento, portato su quel palco, tra esperienza ed emozione.

Certo, facile non è stato realizzare questo progetto musicale. Per farlo, Luca Jurman (insieme al suo entourage), si è avvalso del patrocinio del comune di Corbetta (MI) che ha messo a disposizione una struttura atta a realizzare l’evento, ed uno sponsor, che ha destinato 10 mila euro per i vincitori, divisi per categorie. E poi ancora, presentatori arrivati dal mondo della radio, tecnici del suono, allestimento di palco, addetti alla parte social. Tutti mossi da una passione comune e desiderosi di sposare la causa, ossia scoprire talenti che siano tali, senza l’aiuto di strumentazione esterna, senza un seguito già collaudato su piattaforme e profili social. Insomma … artisti ancora in formazione, con alle spalle lo studio, ma anche solo una passione autentica da affinare.

Era fatto tutto bene, con cura.

Un palco ben allestito, le luci, l’audio, le scritte in sovraimpressione, il garbo dei presentatori ed una giuria di esperti. Chi può parlare e giudicare la musica, se non un esperto di musica? Ecco … con questo intento, si è consumata la prima edizione di In-Tune che ha visto 24 ragazzi (12 interpreti e 12 cantautori) esibirsi davanti ad un pubblico in sala ma anche e soprattutto al pubblico di Twitch che ha interagito in diretta attraverso la chat, che nella serata di ieri sera, ha anche votato, proclamando i vincitori delle due categorie che hanno ricevuto il “premio chat”.

Tante le voci interessanti, che si affacciano da oggi ad un’altra fetta di pubblico, quel pubblico che in queste serate hanno potuto imparare a conoscere le loro storie inerenti alla musica, i loro trascorsi ma anche i dettagli delle loro voci e le loro necessità di scrittura. L’amore, raccontato in modi diversi ma originali, a tratti poetici, ha dominato i testi dei cantautori; alcuni di essi si sono esibiti al pianoforte. Anche la scelta dei brani degli interpreti, è stata interessante.

E così al netto dei due vincitori di categoria (perché un contest è giusto che li abbia) abbiamo assistito ad un vero e proprio talent. Una boccata d’aria, che come un vento sul viso ci ha destato dal torpore di suoni spesso tutti uguali, nei quali scorgere la bellezza di un timbro è complicato, quasi impossibile, e soprattutto abbiamo riscoperto il piacere di ascoltare ragazzi che sono stati “scoperti” nel vero senso della parola, che si sono sottoposti ad una selezione, che hanno messo in gioco la loro voce e solo quella, i testi scritti, i loro arrangiamenti, e quello che avevano da dire lo abbiamo potuto ascoltare in ogni dettaglio.

Vi rimando alle pagine ufficiali di In-Tune e Luca Jurman sui social per i nomi dei concorrenti tutti e dei vincitori.

Questo articolo, è mirato a condividere una riflessione su quanto importante sia riscoprire la musica in tutto quel suo valore intrinseco, ancestrale, fatto di suoni, di altezze e di intensità, di timbri, di melodie, armonie e ritmo. Ma che al centro conserva la tecnica, l’educazione musicale e la cultura. Poi ognuno la fa a suo modo, con quello che ha e che ha da dire, con l’intensità di ciò che sente, perché la musica passa attraverso l’ascolto ed il sentire.

E così in questi tre giorni, Luca Jurman, che ormai da anni ha instaurato una vera e propria battaglia contro il sistema musicale attuale, lanciando anche l’hashtag #savethemusicsavethefuture e promuovendo un ascolto consapevole per la riscoperta della musica per come deve essere, ha realizzato quello che Fossati cantava nel 1983:

“sarà la musica che gira intorno, quella che non ha futuro …” una musica che è stata e che da ieri, una chance potrà ancora averla.

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