In aumento le frodi da bot automatizzati: e-commerce e gaming settori più colpiti

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In un mondo sempre più iperconnesso, invaso da dispositivi ultratecnologici e da una serie di innovazioni che non paiono rallentare, si passa sempre più tempo online. E sempre di più: oltre cinque miliardi di persone navigano sul web, confermando l’
evoluzione globale della transazione digitale. Sfruttando le occasioni del caso, ma anche rimanendo spesso vittime di infausti episodi, che siano truffe o frodi di vario tipo. Da qui una crescente attenzione al tema della cybersicurezza, in un contesto abbondante di cybercrime, termine che identifica i reati informatici.

A questo proposito, non mancano studi ed analisi di settore. Una delle più recenti è il Cybercrime Report di LexisNexis Risk Solutions, elaborando dati provenienti da 79,8 miliardi di transazioni nel corso del 2022. Quel che è emerso è sconcertante: il tasso di attacchi digitali globali è salito del 20% in un solo anno, a confronto al 2021. L’unica diminuzione si è avuta solo nel quarto trimestre del 2022, in una situazione drammatica già di per sé, tra inflazione, guerra e incertezza economica. Le transazioni digitali crescono sempre di più – circa il 24% su base annua – spinte come sono dai servizi sanitari e dall’e-commerce. Tutte le organizzazioni stanno cercando di tutelare al meglio i propri clienti, giacché la vulnerabilità riguarda anche questi ultimi. Uno o più sistemi potrebbero essere introdotti da qui al futuro, a fronte di una inadeguatezza ormai certificata dell’autenticazione a più fattori.

Dal report LexisNexis sono emersi delle tendenze su cui riflettere: ad esempio i canali mobili sono sempre più incisivi per le transazioni digitali. Ciò porta indubbi miglioramenti nella fruizione dei contenuti, ma coccia con un aumento dei tassi di attacco e rende vulnerabili i pagamenti: solo qui gli attacchi sono aumentati del 27% l’anno. Sono tutti terreni fertili in cui prospera il crimine informatico, che ha aperto una nuova frontiera: quella degli attacchi bot automatizzati. Per il 195% nel mondo dell’e-commerce, per il 112% nel mondo del gioco e del gioco d’azzardo, uno dei settori più colpiti da frodi ed attacchi bot. Solo in Italia sono state frodate 156 imprese per oltre 20 milioni di euro. Indagano le forze dell’ordine, con particolare attenzione sui siti e spazi web dedicati al cosiddetto gioco illegale. I reati più comuni hanno riguardato il phishing, lo smishing e il vishing: qui l’incremento è del 9%, con 853 persone indagate e identificate.
Sono tutte conseguenze del Covid, ma anche della guerra tra Russia e Ucraina, un elemento tra tanti che rende il mondo meno sicuro e dedito a navigare online. La risposta è ancora una volta affidata alla cybersicurezza: il futuro sul mondo online passa esclusivamente da migliori standard di sicurezza.

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