Favara, don Marco DAmanti: “Il Consiglio comunale non poteva iniziare peggio”

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di Franco Pullara

 

“Dopo le tante promesse e cose dette in campagna elettorale, mi aspettavo e sarebbe stato un bel messaggio per tutti i favaresi l’immediata elezione del presidente del Consiglio Comunale”. A  parlare è  don Marco Damanti, parroco tosto e, spesso, scomodo.

Un sacerdote che ha ospitato nella sua parrocchia il dibattito elettorale e il confronto tra i politici e i cittadini.

“Proprio in ragione dell’espressa condanna del passato da parte dei politici e la volontà di girare pagina, mal si concilia la spaccatura in Consiglio solo per spartirsi il potere. È un pessimo inizio. È davvero un pessimo inizio.” Difficile dargli torto perché oggi si è conclamata la divisione dalla quale poco di positivo ci si può aspettare.

“Non trovano – continua- giustificazione le divisioni sulla nomina del presidente del consiglio, in particolare modo quando i cittadini subiscono i danni delle emergenze mai risolte. Chi oggi ha saputo del mancato accordo e della divisione della politica è il cittadino che non riceve adeguati servizi essenziali e ha difficoltà a pagare le tasse. Per essere più chiari e non lasciare dubbi alcuno, facciamoci una domanda: Cosa pensa la gente che oggi non riceve l’acqua e ha problemi di igiene anche perché non ha soldi per pagare l’autobotte, sullo spettacolo odierno della politica? È inammissibile e inaccettabile dividersi per giochi politici, mentre ci sono situazioni gravi e urgenti”.

“Oggi – conclude don Marco- più  del potere bisogna avere a cuore solamente il bene della nostra città”.

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