Corte dei Conti micidiale con la Regione Siciliana: trovare entro il 2019 1 miliardo e cento milioni di euro

Nell’esercizio finanziario del 2019 la Regione dovrà coprire un miliardo e cento milioni di euro di disavanzo. E’ questo l’amaro verdetto della Corte dei Conti emerso nella relazione che è stata letta, in adunanza pubblica, alla presenza della Regione. Un altro miliardo, invece, dovrà essere coperto in ogni caso non oltre la durata naturale della legislatura. “L’esame comparato dei principali saldi risultanti dai documenti costituenti il ciclo del bilancio 2018 della Regione siciliana, – si legge nella relazione – dimostra l’inefficacia delle politiche pubbliche rispetto ai vincoli di riduzione del…

Anche due giovani siciliane tra i protagonisti della 62esima edizione dello Zecchino d’Oro

L’appuntamento annuale con il festival per bambini più amato d’Italia sta per tornare e ci saranno anche due giovani siciliane ad interpretare le canzoni in gara: Giulia Rizzo, 5 anni da Palermo e Luna Massari, 6 anni da Ragusa. La 62esima edizione dello ZECCHINO D’ORO andrà in onda per tre appuntamenti pomeridiani il 4, 5 e 6 dicembre su Rai1, in diretta dagli studi televisivi dell’Antoniano di Bologna; la finale di sabato 7 dicembre sarà invece in prima serata su Rai1 in diretta dall’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna), con la conduzione di Carlo Conti…

On. Di Mauro interviene sui recenti atti intimidatori di Canicattì: ” Le mani della mafia sull’appalto della differenziata di Canicattì”

L’Onorevole Roberto Di Mauro del gruppo Autonomisti e vice Presidente dell’Ars interviene sui recenti atti intimidatori accaduti a Canicattì nei confronti del gruppo di imprese che gestisce la raccolta differenziata. L’intervista

Mafia, arrestato Maurizio Lipani, l’amministratore giudiziario delle società ittiche confiscate al boss trapanese Mariano Agate

Maurizio Lipari, commercialista palermitano, nella veste di amministratore giudiziario di due società ittiche sottratte alla Mafia, è stato raggiunto da una custodia cautelare in carcere per i reati di peculato e auto-riciclaggio. Le società ittiche – sotto la lente di ingrandimento da parte della Procura della Repubblica di Palermo con accapo il procuratore Francesco Lo Vai e coadiuvato dall’aggiunto  Paolo Guido e dai sostituti Alessia Sinatra, Gianluca De Leo e Francesca Dessì, nonché dagli investigatori della Direzione Investigativa Antimafia di Trapani – erano riconducibili al boss trapanese Mariano Agate considerato…

Sicilia, l’assessorato ai Beni Culturali rimarrà ad interim a Nello Musumeci fino al marzo 2020

La delega ai Beni Culturali Siciliani, rimarrà ad interim a Nello Musumeci presidente della Regione Siciliana, delega rimasta vacante a seguito della scomparsa prematura del Prof. Sebastiano Tusa. La delega rimarrà in capo al Presidente della Regione fino al marzo 2020 – primo anniversario della scomparsa di Tusa. Ad annunciarlo e stato lo stesso Musumeci, a palazzo Abatellis durante la presentazione della mostra di sette capolavori perduti e ricostruiti attraverso l’uso di tecnologie avanzate. Il presidente della regione  e assessore ad interim ai Beni Culturali ha  aggiunto che promuovera’ un…

Antonio Ingroia, la Procura di Palermo chiede la sua condanna a 4 anni, ma lui non ci sta con questo accanimento nei suoi confronti

“Sono indignato, queste accuse sono assurde. Dopo le mie denunce, e il mio lavoro per cacciare il malaffare che per anni ha rubato decine milioni di euro per l’informatica in Sicilia, l’assurdo è che l’unica persona che viene accusata è il sottoscritto, e cioè l’unico che ha bloccato lo sperpero di denaro pubblico. Ma io credo nella giustizia, e ho fiducia che alla fine la verità verrà fuori”, questo sono le parole di Antonio Ingroia dopo la richiesta di condanna a 4 anni, avanzata dai pm Pierangelo Padova e Enrico…

Mafia, la cassazione non si lascia attendere. Niente domiciliari per il boss Giovanni Brusca

La decisione della Cassazione non si è lasciata attendere: “Niente domiciliari per il boss di San Giuseppe Jato Giovanni Brusca”. Per quest’ultima istanza, di concessione degli arresti domiciliari, la Procura Nazionale Antimafia aveva data esito favorevole considerando Giovanni Brusca “ravveduto”. Di parere contrario era la Procura Generale della Cassazione in condivisione con  quello del Tribunale di Sorveglianza, che ha motivato il rigetto evidenziando che il Brusca Giovanni non dimostra un mutamento profondo e sensibile della personalità tale da indurre un diverso modo di sentire e agire in armonia con i…