A nome mio e a nome di tutti gli agrigentini perbene, chiedo scusa al fantastico trio Il Volo

Sono indignato, profondamente risentito e seccato, insofferente oltre ogni umana misura, per l’esasperazione inutile che ha portato a un punto limite la polemica sul concerto del Volo. I detrattori hanno iniziato come un gruppetto di frustrati, un piccolo fenomeno da baraccone che l’intelligenza poteva ancora tollerare. Poi sono diventati un circolo di fanatici, esclusi dalla vita politica per ciò che non avevano potuto ottenere da una società civile che li considera giustamente inutili e dannosi. Da quel momento hanno iniziato a sentirsi perseguitati, vivendo un sentimento che ha un nome…