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Un anziano di Salemi, in provincia di Trapani, G.E sono le iniziali del nome, 81 anni, è morto a causa delle gravi ferite subite in un incidente stradale avvenuto nel centro cittadino. Lui è stato intento ad attraversare la strada all’incrocio tra le vie San Leonardo ed Emanuela Loi, quando un’automobile condotta da A.S sono le iniziali del nome, 70 anni, l’ha travolto. L’81enne è stato trasportato con un’ambulanza del 118 all’ospedale di Castelvetrano dove è deceduto dopo quasi un’ora dal ricovero.

A Palermo in viale Regione Siciliana uno scontro tra due automobili ha provocato la morte di Gaetano Christian Puccio, 23 anni, a bordo di un’auto Fiat Punto guidata da un uomo di 40 anni di Carini, che si è scontrato con una Fiat Sedici guidata da un 50enne e poi si è schiantato contro un palo dell’illuminazione ribaltandosi. Puccio ha subito ferite gravissime. I sanitari del 118, giunti sul posto, ne hanno constatato la morte. Il conducente è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Civico. Ferito meno gravemente è il conducente dell’altro mezzo.

La Regione Siciliana tramite il suo assessore all’Istruzione ha deciso. Scuole aperte agli studenti per “sconfiggere” la dispersione scolastica e la povertà educativa.  E’ in bella evidenza sul sito del dipartimento regionale dell’istruzione. La Regione Sicilia stanzia 9 milioni di euro per l’anno scolastico 2023/2024 a valere sui Fondi FSE + ( Il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) è il principale strumento dell’Unione europea (UE) per investire nelle persone. Con un bilancio complessivo di circa 99 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, l’FSE+ continuerà a fornire un contributo importante alle politiche dell’UE in materia di occupazione, società, istruzione e competenze, comprese le riforme strutturali in questi settori).  Tutti gli strumenti sono coerenti con il Piano strategico triennale regionale e con l’Agenda europea per il contrasto alla povertà educativa. La Regione finanzierà interventi diretti all’offerta formativa con supporto agli studenti e studentesse a rischio dispersione scolastica. Progetti che offriranno opportunità e approfondimento attraverso arte, sport ecc. ecc. Il direttivo regionale SGS esprime perplessità nella “serendipità” del ragionamento regionale. Da una parte si chiudono le scuole – quasi cento – e dall’altro si invitano le istituzioni scolastiche interessate a presentare il progetto “scuole aperte”.  Il direttivo SGS si chiede, in quali scuole, visto l’accorpamento.        Ed ancora, in quali impianti sportivi, in quali laboratori, vista la grave carenza degli stessi nel Mezzogiorno. La discrezionalità ha prevalso sulla razionalizzazione, sulla equità su cui tutte le conferenze di servizi avevano lavorato e soprattutto sul grande lavoro fatto da tanti dirigenti scolastici , i quali combattono ogni giorno la dispersione scolastica e la povertà educativa nel  loro piccolo quartiere, nel loro paesino di montagna, nella loro grande città, in sinergia con altri istituti.  Nel PNRR c’è un capitolo sugli asili nido. Ed è legato sia all’esigenza di aumentare strutture per permettere a più bambini e bambine di frequentare l’asilo nido di  sviluppare in questa fascia d’età essenziali competenze creative. Potenziare gli asili e le strutture educative significa anche valorizzare l’occupabilità delle donne. Per questo è il momento di fare scelte politiche coraggiose che guardino alla scuola con investimenti fondamentali per la ripresa civile e sociale, per invertire la rotta della depressione sociale e dell’impoverimento. Investire in educazione di qualità permette di far crescere adulti più autonomi e capaci di impegnarsi nella vita in modo attivo. Bisogna potenziare e qualificare l’offerta formativa e didattica delle scuole; promuovere i patti educativi di comunità che contribuiscono alla costruzione di un patto di corresponsabilità educativa con le famiglie. Per fare ciò, bisogna aprire, incrementare lo “spazio scuola”. Accorpando le scuole, si uccide il futuro, la cultura

Dopo essere stata dimessa dall’ospedale “San Giovanni di Dio” ad Agrigento con 20 giorni di prognosi, Silvana S., 50 anni, di Palma di Montechiaro – la donna sfregiata con l’acido dall’ex marito, Saro Gioacchino Morgana, 48 anni, in stato di arresto all’ospedale “Cannizzaro” a Catania perchè gravemente ustionato anche lui – è stata intervistata da una troupe de “La vita in diretta” in onda sulla Rai. E tra l’altro ha raccontato: “Quello che mi è successo è una cosa che spero e mi auguro non succeda mai a nessuno perchè ho passato l’inferno. Quel giorno mi sono recata a casa, senza dire niente alla struttura, nè a mia figlia, per recuperare uno zainetto di mia figlia, e avevo avvertito mio marito con dei messaggi, e lui gentilmente mi ha detto ‘sì, non ti preoccupare, te lo faccio trovare’. Ho sottovalutato mio marito perchè non immaginavo che mi poteva fare un agguato del genere. Mi sono presa lo zainetto e vicino c’era la bottiglietta e poi ho capito cosa era. Pronta con il tappo aperto, era programmato, secondo me. Ha incominciato a spruzzarmela addosso e a dire ‘ti sfregio tutta’. Ho avuto la forza con la mano di capovolgere la bottiglia verso di lui che ha iniziato ad urlare, si teneva la faccia, e io sono riuscita a scappare. Ho avuto paura di morire, ma mi sono fatta forza per mia figlia”.

Secondo una prima ricostruzione, alla guida del veicolo c’era un ventenne che è stato identificato dalla polizia belga. Non è escluso che possa trattarsi di un regolamento di conti. Russo aveva dei precedenti penali.

L’assessorato regionale della Salute, aderendo a una raccomandazione che arriva anche dal ministero della Salute, ha lanciato un appello alla popolazione affinché si protegga dal Covid con i vaccini aggiornati per le nuove varianti, già disponibili in Sicilia.

«L’attuale incremento dei posti letto occupati, specialmente in area medica – ha detto l’assessore Giovanna Volo – conferma che nelle persone anziane, fragili e con patologie multiple, l’infezione da Sars-CoV-2 può aggravare lo stato di salute, richiedendo spesso l’ospedalizzazione, perché peggiora la prognosi delle malattie concomitanti. Così come, con l’abbassamento delle temperature che favorisce l’attecchimento dei virus, abbiamo preso l’abitudine di proteggerci con il vaccino dalle influenze stagionali, è importante fare lo stesso con il Covid. Vaccinarsi è un atto d’amore verso se stessi e verso i propri cari».

È possibile richiedere il vaccino anti-Covid negli ambulatori specializzati delle Asp o a domicilio, contattando i servizi dedicati, nel caso in cui per ragioni di salute non ci si possa muovere da casa. Inoltre, grazie agli accordi che la Regione ha stipulato con i medici di medicina generale e con i farmacisti, è possibile vaccinarsi anche presso i professionisti e le farmacie che hanno aderito ai protocolli. Il vaccino è gratuito e può essere inoculato anche contestualmente a quello antinfluenzale.

Il 16 luglio del 2021 è morto all’ospedale “Papardo” di Messina il meccanico di 60 anni, Mario Vincenzo Lauricella, di Canicattì, ricoverato in gravissime condizioni il precedente 30 maggio a seguito di un’aggressione e un investimento da parte del tabaccaio, anche lui di Canicattì, Luigi Lalomia, 75 anni, indagato di omicidio perché avrebbe rivolto minacce a telefono e in presenza, e poi avrebbe aggredito a colpi di bastone e investito con un Fiat Doblò il meccanico. L’ira del tabaccaio, nel frattempo arrestato, si è scatenata alla notizia che suo figlio si sarebbe sposato con la figlia del meccanico. Manzoni avrebbe scritto: “Questo matrimonio non s’ha da fare”. Ebbene, il pubblico ministero Paola Vetro, a conclusione della requisitoria, ha invocato la condanna di Lalomia a 26 anni di carcere, con l’esclusione delle aggravanti dei futili motivi e della minorata difesa. Innanzi alla prima sezione della Corte d’Assise di Agrigento presieduta da Alfonso Malato, a Luigi Lalomia è contestato anche il tentato omicidio della futura nuora che sarebbe stata investita anche lei se il padre, Lauricella, non l’avesse spintonata fuori dalla mira del Fiat Doblò. La parte civile è rappresentata dall’avvocato Salvatore Amato. Prossima udienza il 26 gennaio.

Una canzone scritta dall’agrigentino Daniele Magro entra nell’album “Dilettevoli Eccedenze Vol. 2” di Mina, in uscita questa settimana. Il pezzo si chiama “Abban-dono” ed è stato  scritto  insieme all’amico Saturnino Celani, noto per essere stato il bassista di Jovanotti. Il brano è rimasto nel cassetto per 12 anni e improvvisamente vede la luce proprio con la voce di Mina. La presentazione del brano è avvenuta questa sera al Tg1 e in breve sarà diffuso da tutte le emittenti radiofoniche nazionali. Per Daniele Magro si tratta di una nuova e importante collaborazione che va ad aggiungesri a quelle di Raffaella Carrà. Noemi, Emma, Fiorella Mannoia, Giusy Ferreri, Alessandra Amoroso e Marco Mengoni.

È tempo di festa e quale migliore occasione per unire l’archeologia e l’aria natalizia, con tutte le sue decorazioni caratteristiche e i colori tipici? Ci pensa il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, con un laboratorio dedicato proprio all’addobbo natalizio più classico di tutti: una palla da appendere all’albero di Natale.

Domenica 10 dicembre alle 16.30 al museo Pietro Griffo è previsto il laboratorio per bambini “Archeo addobbi”: nel corso dell’attività, gli ospiti verranno condotti dagli archeologi CoopCulture tra le teche del museo, alla ricerca delle tipiche decorazioni che adornano i reperti esposti. Dopo aver osservato alcuni tra gli elementi decorativi più comuni ed averne compreso il significato, a suon di pennelli, colori, ritagli di carta, colla e spago i partecipanti dovranno decorare una palla di natale bianca reinterpretando in chiave natalizia gli elementi che adornano i reperti, secondo il loro personalissimo gusto.

Al termine dell’attività, ciascun artista inventerà una breve storia per spiegare le scelte che lo hanno guidato nella realizzazione del suo archeo addobbo e ognuno potrà portare con sé il manufatto realizzato a ricordo dell’esperienza.

Il laboratorio è adatto ai bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni. Costo 5 euro.

Sono sempre disponibili i percorsi immersivi curati da CoopCulture presso il Parco archeologico Valle dei Templi. Come la visita Percorsi sotterranei, dedicata alle necropoli delle prime comunità di cristiani agrigentini, tra arcosoli, formae e sepolture, fino alla Grotta Fragapane, la catacomba più grande della Valle (quattro turni di visita 10, 11.15, 12.30, 13.45). Oppure alle 15.30 è disponibile il percorso guidato e approfondito di due ore, Valle senza segreti che coniuga la visita al tratto principale della Valle all’itinerario dei percorsi sotterranei. 

Ricordiamo inoltre che dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 14 è aperta l’area archeologica di Vito Soldano a pochi chilometri ad est di Canicattì. La contrada Vito Soldano (dal nome di un dignitario musulmano) è sede di un vasto insediamento tardoromano. Gli scavi hanno portato alla luce un edificio termale, inserito in un più vasto insediamento, del quale sono affiorate finora alcune strade, ortogonali tra loro, e una piccola parte dell’abitato, coevo, a quanto sembra, all’edificio dei bagni: costruito in età costantiniana (fine del III secolo/inizi del IV), abbandonato intorno alla metà del V secolo. Gli archeologi sono propensi a riconoscere nell’insediamento, la mansio di Corconiana, una delle stazioni di sosta citate nell’Itinerarium Antonini lungo la strada romana Agrigento-Catania.

L’Ordine Provinciale degli Ingegneri di Agrigento è pronto a festeggiare il centenario dell’albo nazionale, istituito nel 1923. L’appuntamento è per il prossimo 9 dicembre, in un noto hotel di Agrigento, a partire dalle 16, e l’invito a partecipare è rivolto a tutti gli iscritti del territorio agrigentino. Nell’ambito dei festeggiamenti del centenario, l’Ordine degli Ingegneri di Agrigento, presieduto da Achille Furioso, propone la mostra itinerante, messa a disposizione dal Consiglio Nazionale, con la quale si vuole illustrare la storia dell’Albo, dalla sua nascita fino ai giorni nostri, attraverso 12 date significative. Ogni pannello sarà accompagnato da un testo esplicativo e da immagini storiche provenienti dall’Opera “Ingegneri e Rappresentanza”.

Da 100 anni gli Ingegneri iscritti all’Albo – dice il presidente Furioso- danno il loro prezioso contributo alla collettività, rendendosi protagonisti dello sviluppo del nostro Paese. Basti ricordare ingegneri illustri, come Nervi e Morandi, i cui lavori costituiscono non solo importanti infrastrutture, ma vere e proprie opere d’arte. Accettare e superare le sfide, da sempre, costituisce la mission della nostra categoria che oggi si misura con le nuove metodologie di progettazione, la transizione ecologica e digitale e l’intelligenza artificiale.”

La cerimonia sarà allietata dalla presenza dell’attrice Barbara Capucci, accompagnata dal pianista Edoardo Savatteri e si aprirà con i saluti del Presidente dell’ordine provinciale degli Ingegneri, Achille Furioso, di Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento, di Domenico Angelo Perrini, Presidente del CNI, del Segretario nazionale, Giuseppe Margiotta e del Presidente della Consulta regionale, Fabio Corvo. A seguire il Consigliere nazionale, Domenico Condelli, relazionerà sulle ultime novità inerenti a “equo compenso e nuovo codice dei contratti”. Si proseguirà con la consegna delle targhe agli ingegneri che festeggiano i 25, 50 e 60 anni di iscrizione all’Albo professionale e con il benvenuto ai neoiscritti dell’ultimo anno.