Ottobre 2023 - Pagina 4 di 38 - Sicilia 24h
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Giuseppe Rizzuto, uno dei titolari del lido-ristorante «La Pineta» di Selinunte, ha raccontato di avere soccorso un giovanissimo tunisino che vagava da solo sulla spiaggia. “Stavamo preparando i tavoli per il pranzo e a distanza ho visto questo ragazzino che mi guardava, era a piedi scalzi – racconta Giuseppe Rizzuto – così mi sono avvicinato e mi ha chiesto di bere e mangiare. Era con un costume e una felpa. Mi ha raccontato quanto è successo. In lacrime mi ha detto che erano partiti tre giorni fa dalla Tunisia e a bordo c’erano anche donne e ragazzi». Rizzuto, grazie al suo cuoco tunisino, è riuscito a dialogare col giovane: «Mi ha detto che aveva 14 anni e aveva camminato a piedi tra la spiaggia e le strade qui vicino, dopo essere sbarcato sulla spiaggia di fronte l’hotel Paradise beach.

Delle decine di migranti a bordo 5 sono stati recuperati morti mentre 35 sono stati fermati a Castelvetrano e a Menfi. Secondo quanto i superstiti avrebbero riferito alle forze dell’ordine sulla barca ci sarebbero state 60 persone, tra uomini, donne e ragazzi e, quindi, all’appello mancherebbero ancora circa 20 migranti.

«Prima di raggiungere la costa la barca si sarebbe quasi capovolta e alcuni migranti sarebbero finiti in mare», continua il racconto di Giuseppe Rizzuto ascoltato dal superstite che ha raccolto altri particolari dei momenti tragici dello sbarco: «Quelli caduti in acqua hanno cercato di aiutarsi tra di loro, mi ha raccontato il giovane, lui ha bevuto acqua e non appena ha toccato terra si è girato verso il mare e sostiene di avere visto 15 corpi galleggiare».

corrieredisciacca.it

Era importante vincere ed ha vinto. Avrebbe convinto di più nel gioco saremmo forse tutti più contenti.

E così si chiude la pagina della decima giornata del campionato di serie D dove era in programma all’Esseneto il derby tutto agrigentino tra Akragas e Canicattì.

Un derby sentito ma senza eccessive follie. Della partita, a dire il vero, non ci sono grandi cose da raccontare se non più fatti di mera cronaca come le tre espulsioni inflitte al Canicattì, una delle quali ha consentito l’Akragas di giocare più di un tempo e passa con un uomo in più. Tale circostanza non ha consentito di chiudere il primo tempo in vantaggio.

Ci pensa Llama a rompere il ghiaccio con un bel tiro dalla distanza. Un gol che nasce dopo una vera e propria fatica.

Il Canicattì rimane in otto uomini e l’Akragas dopo due minuti raddoppia con Trombino.

E mentre nei rimanenti minuti si attende di arrotondare il risultato vista la superiorità numeri, l’Akragas si fa infilzare come un pollo da Sidibe che mette al segno la rete del 2-1 finale.

Non c’è più nulla da raccontare.

Da sempre Napoli è il luogo ideale per inebriarsi di profumi e gusti inimitabili.
Dal fritto alla sfogliatella, dalla pizza al caffè, per tutto l’anno turisti e napoletani possono godere della meraviglia enogastronomica targana napulè.

Ma come tutti gli anni, anche quest’anno sono tornate gli eventi nel periodo di fine ottobre, in concomitanza con la festa di Halloween e anche quest’anno Napoli in questi giorni – in questo fine settimana dal 27  al 31 ottobre – si è trasformata in un suggestivo mondo nel quale si può vivere una esperienza enogastronomica di eccellenza. Ad abbellire il tutto, un clima mite (dovremmo dire estivo) che ha facilitato le passeggiate serali.

E così al Vomero, su via Scarlatti, sono stati allestiti gli stand della Festa del Cioccolato, (ormai alla 15esima edizione) una vera e propria fiera del cioccolato artigianale; Cioccolato di ogni tipo di forma e qualità, ma anche ogni tipo di dolce tipico, proveniente da ogni parte della Campania.

Cremini, bon bon, caramelle, torrone e torroncini, biscotti con ricette storiche tramandati di generazione in generazione, le creme di tutti i tipi. Oltre alle sfogliatelle ripiene con creme diverse dalla solita ricotta profumata agli agrumi.

Anche la Calabria presente al Chocoland Vomero, con la caratteristica Liquirizia calabrese, e dunque una montagna di “gessetti” colorati e a tutti i gusti, compreso lo zenzero, mela verde, mango e menta forte.

E non poteva mancare la Sicilia all’evento, e nello stand si può assaggiare il tartufino al pistacchio, la tavoletta artigianale con la fava di cacao, pistacchio e ricoperto di pistacchio salato.

Le bontà palermitane non potevano mancare, con cassate, cannoli e la meravigliosa pasta di mandorle.

E noi di Sicilia24h abbiamo seguito questo viaggio gastronomico delle specialità siciliane fino a Napoli. E abbiamo – ovviamente – assaggiato ognuna delle specialità presentate, apprezzando come sempre, l’altissima qualità delle materie prime utilizzate per la pasticceria.
Un gemellaggio dunque di gusto e di professionalità, tutto targato “made in sud”.

Un evento importante per la municipalità, messo a disposizione della cittadinanza e dei turisti, un’atmosfera bella che si rinnova in tutta la sua bellezza. Una gioia per il territorio, un modo per stare insieme.

La bellezza dell’ingresso gratuito, le esibizioni dei maestri Cioccolatieri e tantissimi eventi di spettacolo, per allietare le serate in una delle zone più belle di Napoli.  Dolcezze e musica, tanta musica tra le strade del Vomero, che profuma di cioccolato e di cose belle.

 

Nuovi porcelli crescono. Dal 13 al 20 ottobre ben 18 porcelli hanno abbandonato i rifiuti per strada.

Tutte le immagini riprese dalle “fototrappole” saranno trasmesse alla Procura della Repubblica che provvederà alla individuazione dei trasgressori beccati ad abbandonare sacchetti di spazzatura e ingombranti nel territorio comunale che, oltre alla ammenda penale, dovranno sostenere il costo delle operazioni di rimozione dei rifiuti e ripristino dei luoghi.

 

L’Associazione Volontari di Strada ETS di Agrigento promuove, per giovedì 2 Novembre, giornata   tradizionalmente   dedicata   alla ricorrenza   dei   defunti, una   iniziativa   finalizzata   a dare la giusta dignità alle cosiddette “sepolture senza nome”. Intorno alle 10 ci recheremo al cimitero di Piano Gatta, all’interno del campo comune, per portare piante da deporre e sistemare attorno alle diverse tombe di   coloro   che   non   hanno   avuto   la   possibilità economica di essere tumulati in un loculo. Parliamo   di   indigenti   agrigentini, di extracomunitari, clochard, senza tetto   o   senza fissa dimora. Persone che, per una qualsiasi ragione, hanno vissuto quasi tutta la loro vita nell’anonimato, lontano dai loro cari o nella povertà. Insomma, invisibili nella vita e invisibili anche nella morte.

E’   da   anni   che   come   associazione   –   sottolinea   la   presidente   Anna   Marino   –   oltre   ad occuparci diuturnamente dell’assistenza alle centinaia di famiglie indigenti di Agrigento, abbiamo preso a cuore la questione delle cosiddette sepolture senza nome. L’abbiamo fatto con Franz, il clochard tedesco che per settimane ha vissuto sotto un albero nei pressi del Centro Commerciale di Villaseta e che abbiamo convinto a farsi ricoverare in ospedale. Purtroppo, il giorno dopo Franz è deceduto. Di lui resta il ricordo del suo sorriso, del suo gesto di vittoria quando abbiamo proceduto ad una accurata pulizia del suo corpo, restituendogli un pizzico di dignità. E resta anche la sua inseparabile bicicletta che è una delle cose più care e preziose che si trovano all’interno della nostra sede. E l’abbiamo fatto ancora con Ion (Nello per tutti noi) e Costantin, due rumeni che per mesi hanno vissuto all’interno di una vecchia auto abbandonata in via Imera. Grazie al nostro impegno e alla solidarietà di tanti agrigentini, siamo riusciti a dar loro una sistemazione dignitosa in una piccola casa del centro storico di Agrigento. Dopo qualche mese, purtroppo, le condizioni di salute di Nello, già parecchio compromesse, si sono ulteriormente aggravate sino alla morte avvenuta nel luglio 2022. Nel dicembre 2021 era deceduto anche Costantin, che aveva scelto di ricoverarsi all’ospedale di Catania. E l’abbiamo fatto anche per la mamma di una nostra cara assistita, disperata perché non poteva permettersi di comprare un loculo. Per molti di loro, attualmente, c’è solo un cippo senza nome. Come Volontari di   Strada   a   queste   persone   e   nostri   fratelli,   senza   distinzione   alcuna   – continua la presidente, Anna Marino – desideriamo dare una dignitosa sepoltura, nel rispetto

delle diverse religioni e a prescindere dalle stesse. Ecco perché sarà collocata una targa con la frase: “RIPOSATE NELLA PACE DEI GIUSTI. RIVIVETE NELLA LUCE DI DIO”. Per   la   realizzazione   del progetto avremo l’appoggio ed il supporto dell’Assessore Alessandro Sollano,  che fa capo ai Servizi Cimiteriali del Comune di Agrigento, che ha accolto subito con entusiasmo l’iniziativa e si è occupato della realizzazione della targa, e della Società   Akragas Calcio,   guidata   dal   presidente   Deni,   che   si   attiverà   a   lanciare, in occasione della gara di domani all’Esseneto contro il il Canicattì, un

appello ai tifosi per la donazione delle piante da collocare nel camposanto. All’Assessore Sollano e al Patron Deni, la nostra immensa gratitudine”. 

Naufragio di migranti al mattino di oggi sulla spiaggia di Marinella di Selinunte, a Castelvetrano, in provincia di Trapani, dove si è spiaggiata un’imbarcazione utilizzata per la traversata da decine di migranti. Sono stati recuperati 5 cadaveri, trasportati sulla spiaggia dalle correnti. Nello specchio d’acqua antistante il luogo del ritrovamento sono in corso le ricerche con i mezzi della guardia costiera e guardia di finanza. Sono stati trattenuti 18 migranti intenti ad allontanarsi. Nel frattempo sono state intercettate altre 23 persone a Menfi e 8 a Castelvetrano che si sarebbero trovate sul barcone. I vigili del fuoco sono saliti sulla barca e hanno verificato che all’interno non vi fossero altri morti. I pompieri hanno asportato sei bidoni di nafta e una bombola del gas.

L’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, con l’emanazione del D.A. n. 31/GAB del 26 giugno 2023, ha provveduto ad approvare e a regolamentare il calendario venatorio per la stagione venatoria corrente-anno 2023/2024.

Tuttavia, detto Decreto è stato impugnato dalle Associazioni Legambiente Sicilia, Associazione Italiana Per Il World Fund For Nature (Wwf Italia) Onlus e LIPU, l’Ente nazionale protezione animali (enpa) onlus, la LNDC Animal protection, Lega per l’Abolizione della Caccia, le quali, asserendo la presunta violazione del parere reso dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), nonché la violazione di alcune prescrizioni normative di settore, hanno instaurato un contenzioso innanzi al TAR-Palermo, al fine di ottenere l’annullamento, previa sospensione degli effetti del calendario venatorio.

In particolare, le Associazioni ricorrenti hanno contestato sia l’apertura anticipata del prelievo venatorio in relazione ad alcune specie, sia le date di chiusura della caccia con riguardo al prelievo venatorio di altre specie, soprattutto in ragione degli incendi che hanno interessato nel luglio del 2023 la Regione Sicilia e che a detta delle predette Associazioni avrebbero inciso sulla fauna selvatica.

Ebbene, al fine di resistere a tale azione sono intervenute in giudizio le associazioni: Unione Associazioni Venatorie Siciliane – UN.A.VE.S LCS – Liberi Cacciatori Siciliani, l’A.N.CA. – Associazione Nazionale Cacciatori, l’Associazione Italcaccia Sicilia e la Federazione Italiana della Caccia- Consiglio Regionale Sicilia.

In particolare, l’UN.A.VE.S, ha conferito mandato difensivo agli Avv.ti Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza, i quali hanno rilevato l’infondatezza delle argomentazioni sostenute delle parti ricorrenti, in quanto il calendario venatorio 2023-2024 ha previsto alla lettera d) dell’art. 16 – aree di divieto di caccia, relativamente ad alcune zone percorse dagli incendi ed evidenziando come il carattere limitato nel tempo e degli spazi realmente interessati dagli incendi del 2023 non avrebbe potuto giustificare in alcun modo la rivisitazione del calendario venatorio.

Ebbene, condividendo le argomentazioni difensive delle parti resistenti, con ordinanza del 19 ottobre 2023, il TAR-Palermo da un canto in merito al prelievo venatorio del coniglio selvatico ha osservato che il provvedimento assessoriale impugnato dalle Associazioni ambientalistiche deve considerarsi conforme al parere reso dall’ISPRA e da un altro canto ha rilevato l’inutilità di qualsivoglia sospensione cautelare, volta a differire la data di decorrenza della caccia delle specie (tortora, colombaccio, quaglia e coniglio selvatico).

Pertanto, con la prefata pronuncia il TAR-Palermo ha respinto l’istanza cautelare proposta dalle predette Associazioni ed ha altresì condannato le parti ricorrenti al pagamento delle spese processuali.

La riscoperta delle tradizioni della “Festa dei Morti”, le visite a luoghi abitualmente chiusi al pubblico, i “racconti da brivido” dalle mille suggestioni, i laboratori per i più piccoli e l’assaggio di Frutta di Marturana, caratterizzeranno il trekking urbano che VisitAgrigento ha organizzato per il primo novembre a Licata.

Ecco la descrizione completa dell’evento:

 “Noi nicareddri, prima di andarci a coricare, mettevamo sotto il letto un cesto di vimini, che nottetempo i cari morti avrebbero riempito di dolci e di regali che avremmo trovato il 2 mattina, al risveglio”.
Le parole le abbiamo prese in prestito dal grande Andrea Camilleri, che così raccontava l’1 e 2 novembre, una bella festa in Sicilia per ricordare chi non c’era più, e farlo amare dai più piccoli ai quali i morti “portavano” i giocattoli.
I più grandi tra noi ricordano ancora quei giorni: bene, il nostro evento li farà rivivere. A chi era troppo piccolo racconteremo, insieme a voi, cos’era la “Festa dei Morti”.
Il trekking urbano del primo novembre sarà questo e molto altro ancora. Siccome la “Festa dei Morti” ed Hallowen hanno origini simili, nel corso della passeggiata vi racconteremo perché i due eventi si assomigliano e cosa, almeno all’inizio, avevano in Comune.
Non sarà un trekking del mistero, ma la suspense non mancherà. Visiteremo un’antichissima cripta di una Chiesa di Licata, dove i morti venivano “messi a scolare” prima della sepoltura, scopriremo angoli del centro storico, sconosciuti ai più, dove si riunivano i Rianeddri, dove tenevano banco i Fili di No’. Vi condurremo in un luogo in cui, secondo la tradizione, ad ogni luna piena un cavallo bianco corre a perdifiato e nitrisce. Conoscete la storia dei Tre Frati di Licata? No? Allora è arrivato il momento di raccontarvela. E poi spazio alla teatralizzazione di brani di notissimi autori siciliani, e non solo, che descrivono la Festa dei Morti.
Il divertimento per i più piccoli è assicurato da un laboratorio a tema che sarà allestito in un locale nel cuore del centro storico.
Ma che “Festa dei Morti” sarebbe senza la Frutta Marturana? Saremo ospiti di una pasticceria che racconterà, a grandi e piccini, come vengono realizzati.
Le zucche di Halloween? Tranquilli, c’è un luogo “magico” a Licata, dove crescono, e qualcuno dice che da quelle parti si aggira Jack O’ Lantern,
E poi tante, altre, sorprese riservate a chi camminerà con noi per la “Festa dei Morti”.

 Tipologia del sentiero: marciapiede e asfalto
Classificazione: E (escursionistico)
Difficoltà: bassa
Età minima consigliata: 5 anni
Lunghezza totale percorso: 2 km
Quota partenza: 0 m
Quota massima: 25 m

COME PARTECIPARE
L’appuntamento è previsto per mercoledì 1 Novembre alle ore 15.45 a Licata. Dopo l’iscrizione invieremo la posizione ai partecipanti.

L’escursione è adatta a persone a partire dai 6 anni, purché senza gravi problemi locomotori o fisici; i minori dovranno essere accompagnati da un genitore o da un adulto che ne fa le veci.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE
– € 15 per gli adulti NON soci (comprende la tessera associativa 2023, l’assicurazione e la visita guidata)
– € 12 per gli adulti soci 2023
– € 5 per i ragazzi dai 5 ai 17 anni NON soci (comprende la tessera associativa 2023, l’assicurazione e la visita guidata)
– Gratuito per i ragazzi soci 2023 dai 5 ai 17 soci 2023

Il numero di posti è limitato per minimizzare il disturbo dei luoghi che visiteremo, le iscrizioni si chiuderanno quindi al raggiungimento di tale numero.

ABBIGLIAMENTO e ATTREZZATURA
– scarpe da ginnastica
– giacca antipioggia/antivento
– scorta d’acqua di almeno 1 lt.
– cappell
– snack per il percorso (cioccato, frutta secca o altro)
– gel mani disinfettante

Si consiglia un abbigliamento adatto alla stagione, non eccessivamente pesante, ma comodo per le diverse condizioni meteorologiche che potrebbero presentarsi durante la giornata. Un abbigliamento a strati è la soluzione ottimale per qualsiasi condizione.

E così siamo arrivati al dunque.

L’assessora regionale alla Sanità, Giovanna Volo, con un ritardo valevole una dimissione immediata dall’incarico e ad un solo giorno dalla chiusura del reparto di Ortopedia dell’ospedale di Agrigento, chiama a raccolta la deputazione agrigentina (oltre ai vertici dell’Asp) e chiede adesso di fare qualche chiarezza su quanto accade nella fetta sanitaria agrigentina.

Intanto chiediamo alla Volo per quale motivo ha convocato la deputazione agrigentina? Perchè la politica nelle questioni sanitarie? Perchè la politica deve sostituirsi al medico che deve curare il paziente ammalato? Perchè la politica deve ficcare i propri tantacoli pure nell’aria che respiriamo?

Tra l’altro l’assessora Volo sa meglio di noi che in questo momento (e da almeno tre mesi) è in atto una faida per la spartizione delle poltrone di Asp e ospedali; la deputazione agrigentina pronta a sollevare barriere altissime pur di accaparrarsi il Direttore Generale o il primario di turno. E, quindi, come detto, è scontro fra di loro, fra chi, in realtà, ha affossato la sanità in Sicilia e a tutto pensa tranne al fatto che se martedi prossimo gli onorevoli Gallo, La Rocca, Di Mauro, Pace, Catanzaro, Cambiano con l’intrusione a gamba tesa di Totò Cuffaro e compagnia cantando si procurano una frattura (si toccattevi pure, please…) dovranno andare o a Canicattì o a Licata perchè ad Agrigento il reparto di ortopedia è chiuso per “motivi forzati”, dettati dall’assenza di medici.

Alcuni di questi deputati, capofila Margherita La Rocca Ruvolo, invece di pensare ai problemi gravissimi del nosocomio agrigentino, hanno pensato bene di potenziare dei veri e propri poliambulatori per curare al posto del malato il proprio bacino elettorale. Ferro e fuoco per il piccolo e vetusto ospedale di Ribera e strafottenza massima se già una decina di medici ospedalieri hanno detto ciao al San Giovanni di Dio; tra questi un intero reparto, quello di Ortopedia, dove la spinta di Palmisciano ha trascinato in altri lidi ben tre colleghi che di fatto hanno calato la saracinesca ad un intero reparto.

Attenzione; l’esodo non finisce quì e tanti altri primari e medici sono pronti a scappare via da Agrigento.

E la Volo, intempestiva, inadeguata, inesperta e fuori mestiere cosa fa? Convoca la politica per curare i pazienti. Ma si può? Non bastano le guerre per i posti di potere? Non basta il fatto che la faida in atto ha dovuto spostare fino all’anno nuovo le nomine apicali proprio perchè i nostri deputati, ogni giorno, fanno a “siggiati” per curare il proprio orticello?

Assessora Volo, che apporto straordinario può dare la nostra deputazione in un momento di crisi come questo? Come frenerà l’esodo massiccio di medici e primari? Chi dovrà ingessare la gamba di un fratturato, Di Mauro, Gallo o la Margherita La Rocca?

Invece di riformare totalmente il sistema sanitario siciliano che ha causato danni irreparabili, dovete ancora farci assistere a questi balletti pietosi come la convocazione di quella classe politica che, di fatto ha distrutto la sanità siciliana?

E’ possibile che per curare il malato si dovrà chiamare per forza chi lo ha ferito?

 

 

 

 

 

L’assessore regionale alla Salute, con poca tempestività ci permettiamo di dire, ha deciso di occuparsi della grave situazione in cui versa il sistema ospedaliero della provincia di Agrigento. Lo fa, come è possibile leggere attraverso la stampa, dopo avere raccolto una serie di pubbliche denunce che mettevano in evidenza le vistose criticità del sistema sanitario pubblico nella provincia di Agrigento. Anche se non proprio repentino non si può non apprezzare tale iniziativa. Tuttavia rimane qualche perplessità sui soggetti convocati per chiarire i termini della questione. Ci saremmo aspettati che venissero coinvolti soggetti istituzionali e soggetti in rappresentanza delle forze sociali e cioè i protagonisti di quelle iniziative che hanno acceso i riflettori sulle inefficienze del sistema. Inopinatamente, l’assessore convoca, oltre al commissario straordinario dell’asp 1, quella deputazione del territorio che con qualche isolata eccezione non ha mai pensato di occuparsi della vicenda a prescindere dal ruolo di rappresentanza sia di forza di governo che di opposizione.

Con queste premesse riteniamo che difficilmente la riunione possa avere esiti positivi per affrontare le varie problematiche sul tavolo. Ci auguriamo comunque che questo possa essere il primo passo per predisporre delle misure concrete in modo che realmente il diritto alla salute sia garantito a tutti, compresi i cittadini e le cittadine della provincia di Agrigento