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L’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento si dota di una nuova risonanza magnetica di ultima generazione. L’inaugurazione è avvenuta questa mattina alla presenza della direzione generale dell’Asp di Agrigento con a capo il commissario straordinario Mario Zappia. “Anche la parte pubblica si dota di uno strumento innovativo, questo è il primo strumento tecnologico a disposizione della comunità agrigentina”, ha dichiarato Zappia.

A suo fianco il medico radiologo Riccardo Mandracchia che ha dichiarato: “E’ un’apparecchiatura altamente performante ma i punti di forza sono i pacchetti hardware e software in grado di rispondere a tutte le esigenze diagnostiche. Con questa nuova risonanza  possiamo affermare tranquillamente, senza che nessuno possa smentirci, che l’ospedale di Agrigento, nel settore, è in linea con gli altri ospedali italiani ”.

Gianluca Nicastro è il nuovo provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori di Caltanissetta. E’ stato eletto a concesione del XIV congresso, svoltosi presso la sala convegni dell’Istituto Testasecca. I congressisti hanno pure eletto i nuovi componenti del direttivo che risulta composto da Rita Daniele, Luca Pirrello, Maria Terse Fonti, Alfonso Parisi, Anna Maria Manno, Pietro Milano, Fabio Lacagnina, Eva Maria Claudia Saemi, Nunziatina Avila, Giacomo Lo Curto, Felice Favata, Massimo Fabio Panzica, Gabriella Baia e Alessandra Di Vita. Nicastro sarà affiancato nella giunta esecutiva composta dai consiglieri Daniele, Pirrello, Fonti, Parisi, Manno, Milano, Lacagnina e Salemi.

Il consulente ecclesiale è don Salvatore Lo Vetere. I lavori congressuale, che avevano per tema “Lavoro, Responsabilità, Passione: una nuova semina per ricucire il Paese” sono stati presieduti da Leonardo Di Marco della direzione nazionale del MCL il quale ha tenuto a sottolineare come ” il Movimento, fedele al magistero della Chiesa, è impegnato da sempre sui temi del lavoro e sulla sicurezza, della famiglia e a tutto quello che circonda l’uomo. Oggi c’è una nuova semina per ricucire il Paese e per questo stiamo tenendo i congressi in vista poi di quello generale che si terrà nel febbraio del prossimo anno, dove, siamo certi, verrà fuori una classe dirigente di giovani perchè il Movimento punta su di loro”. Il neo presidente Nicastro dopo la sua elezione ha affermato, “Sono veramente orgoglioso di rappresentare il movimento nella provincia di Caltanissetta.

Ringrazio chi mi ha passato il testimone per l’egregio lavoro svolto fino ad oggi e per il prezioso supporto che continuerà a darmi e ringrazio tutto il consiglio neo eletto. Condividiamo la stessa visione per il futuro del movimento: fare rete. Affinché si possa contribuire a generare attraverso il lavoro, la responsabilità e la passione una nuova semina per rinnovare in primis il nostro territorio”.

Tre migranti minorenni sbarcano a Lampedusa e sono trasferiti in un Centro d’accoglienza a Montevago in provincia di Agrigento. Fuggono. I responsabili del Centro lanciano l’allarme. I tre forse intendono raggiungere dei familiari nel nord Italia. Salgono su un treno diretto a Cefalù, sbagliano e scendono alla stazione di Cerda. Quando comprendono l’errore le loro strade si dividono. Due si incamminano lungo i binari. Il terzo decide di salire su un pullman. Mentre camminano lungo la linea ferrata accade il peggio. Un treno li travolge. Uno dei due, un eritreo di 16 anni, è morto. La Procura per i minorenni di Palermo ha avviato un’inchiesta a carico di ignoti per omicidio e lesioni colpose.

Il movimento cambiare passo raccoglie positivamente l’appello del presidente della DC di Favara Cristina Gargano affinché ci sia, già da subito una piena coesione di tutte le forze di centrodestra nel nostro territorio.

Un appello che recentemente avevamo lanciato e che ora trova un nuovo stimolo alla luce di una malcapitata amministrazione comunista che sta creando una forte emorragia nella nostra città.

Dobbiamo essere artefici del nostro futuro, lo possiamo fare se uniti nel condividere una nuova idea di città, consapevoli che dobbiamo essere pronti, per evitare danni peggiori, a bloccato una realtà amministrativa obsoleta ed incapace.

Ci siamo…nel costruire una nuova realtà.

 

 

Ad Agrigento, in Tribunale, si è svolta un’altra udienza del processo “Demetra Bis”, derivato da una presunta maxi truffa a danno dell’Inail mediante la simulazione di finti infortuni e finte società. Il giudice Ciraulo ha, a scioglimento della riserva, disposto la consulenza del dottor Messina, consulente della Procura, la cui audizione è stata contestata dagli avvocati difensori in quanto espletata senza le dovute garanzie di legge. Prossima udienza il 6 marzo. Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dagli avvocati, Giuseppe Scozzari, Rosa Salvago, Antonino Gaziano, Sergio Baldacchino, Giuseppe Barba, Tonino Argento, Aldo Virone, Rosario Pendolino, Catalano e Samantha Borsellino.

L’inchiesta “Dark Community” a Favara: la Procura di Agrigento invoca 7 condanne da 3 a 12 anni e 2 mesi di reclusione al processo in abbreviato. Attese le arringhe difensive e poi la sentenza.

La Procura di Agrigento, tramite il pubblico ministero, Paola Vetro, ha depositato istanza di rinvio a giudizio di 14 imputati nell’ambito dell’inchiesta battezzata “Dark Community”, ovvero “Comunità oscura”. E così perché tra le mura di una Comunità alloggio per disabili psichici a Favara vi sarebbero stati degli accadimenti loschi, oscuri. Sarebbe stata spacciata droga, e una donna ospite ha denunciato di avere subito minacce e più volte delle violenze sessuali come prezzo da pagare per comprare la droga. I Carabinieri hanno inoltre riscontrato numerosi episodi di abusi e maltrattamenti da parte dei dirigenti e degli operatori della Comunità, tra minacce e aggressioni fisiche contro i pazienti “colpevoli” (tra virgolette) di lamentare carenze o disservizi. Ebbene, innanzi al giudice per le udienze preliminari, Iacopo Mazzullo, si è svolta l’udienza preliminare. Sette imputati hanno scelto di essere giudicati in abbreviato. E adesso lo stesso pubblico ministero, Paola Vetro, a conclusione della requisitoria, ha invocato sette condanne.
Chyarl Bennardo, 40 anni, di Favara, 12 anni e 2 mesi di reclusione.
Carmelo Cusumano, 52 anni, di Favara, 6 anni.
Emanuele Luigi Capraro, 24 anni, di Agrigento, 4 anni.
Gaetano Lombardo, 47 anni, di Favara, 4 anni.
Carmelo Nicotra, 37 anni, di Favara, 6 anni.
Salvatore D’Oro, 50 anni, di Favara, 3 anni,
Giovanni Colantoni, 27 anni, di Favara, 4 anni e 4 mesi.
Prossima udienza l’8 febbraio quando interverranno i difensori, gli avvocati Salvatore Cusumano, Fabio Inglima Modica, Monica Malogioglio, Maria Alba Nicotra, Vincenzo Caponnetto, Ivana Rigoli e Daniele Re.
Quattro posizioni sono state stralciate e saranno giudicati in separata sede:
Paolo Graccione, 45 anni, nato in Germania,
Antonio Emanuele Gramaglia, 29 anni, di Favara,
Gaetano Gramaglia, 33 anni, di Favara,
Fiorella Bennardo, 43 anni, di Favara.
Il giudice Mazzullo ha inoltre rinviato a giudizio:
Antonio Presti, 37 anni, di Agrigento,
Calogero Rizzo, 36 anni, di Favara,
Giuseppe Papia, 64 anni, di Favara.
Prima udienza il prossimo 14 dicembre innanzi ai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato.

Dopo il semaforo verde, non senza difficoltà, al Consolidato 2022, adesso rush finale in Assemblea verso l’approvazione della Finanziaria. Gli interventi.

E dunque l’Assemblea Regionale ha approvato, dopo la prima votazione e la clamorosa bocciatura, il Bilancio consolidato 2022 proposto dalla giunta Schifani, che adesso rilancia la propria azione di risanamento finanziario e di investimenti per lo sviluppo. Infatti, il presidente della Regione ha colto l’occasione per ribadire: “Abbiamo lavorato e continueremo a lavorare per avere una situazione di bilancio regolare e ben definita, per dare ai siciliani certezze sulla tenuta della Regione e sulle risorse da utilizzare nei servizi e nell’attività amministrativa”.

E l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, condivide e aggiunge: “Il via libera al Consolidato 2022 conclude di fatto la fondamentale attività di riordino contabile, ovvero un impegno da noi assunto e attuato nell’ultimo anno. In questo documento prosegue la nostra azione di allargamento del perimetro di consolidamento, comprendendo gli enti legati alla Regione che sono sottoposti ad attento controllo. Nel 2018 l’amministrazione regionale riusciva a inserire nell’elenco di tale perimetro 21 enti, e oggi invece siamo a 73, rafforzando così i principi di certezza e di trasparenza che devono connotare i conti della Regione. Stiamo facendo chiarezza su questi enti, in gran parte attivi e strategici, ma ci sono anche dei carrozzoni che già l’anno prossimo potranno essere cancellati a decine”. E conclude: “Con l’approvazione del Consolidato passeremo ora al reclutamento di nuovo personale attraverso le assunzioni dei vincitori dei concorsi al momento pendenti”.

E a fronte delle tensioni che hanno determinato la bocciatura del Consolidato alla prima votazione, il capogruppo della Democrazia Cristiana, l’agrigentino Carmelo Pace, getta acqua sul fuoco e afferma: “L’approvazione del Consolidato dimostra, se ce ne fosse bisogno, che all’interno della maggioranza non vi è alcun problema. Adesso vogliamo rassicurare i detrattori – e soprattutto i siciliani che sono coloro che ci hanno votato e che a noi chiedono risposte e fatti concreti – che siamo coesi e impegnati affinchè la Finanziaria sia approvata in tempi rapidi”.

E il voto favorevole al Consolidato è occasione per rilanciare, da parte dell’Opposizione, il tema cruciale delle assunzioni. Il vice presidente della Commissione Bilancio all’Assemblea Regionale, Fabio Venezia, del Partito Democratico, ammonisce: “Non ci sono più alibi e, speriamo, anche arroganza da parte della maggioranza. Non c’è più nulla che si frapponga alle assunzioni all’interno della macchina burocratica regionale che ormai da anni è ridotta ai minimi termini. L’approvazione del consolidato, rimandata a causa della confusione che regna tra i sostenitori di Schifani, leva ogni scusa al governo. Adesso pretendiamo tempi rapidi per formalizzare le procedure assunzionali, nell’interesse di chi ha vinto i concorsi e attende da troppo tempo di essere assunto”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

Il sostituto procuratore di Agrigento, Elenia Manno, ha disposto l’autopsia sui due coniugi rinvenuti morti a Favara in viale Europa in un’abitazione. Si tratta di Paolo Lombardo e la moglie Maria Fiorilli (originaria di Realmonte), entrambi di 76 anni, E’ stata una nipote a scoprire i due morti, preoccupata dalle telefonate senza risposta. I corpi sono stati trovati nella camera da letto. Secondo quanto emerso da una prima sommaria ispezione cadaverica ad opera del medico legale, Alberto Alongi, l’uomo, sul letto, sarebbe deceduto per cause naturali. La sua salute sarebbe stata già precaria, e non vi sono tracce di traumi, al contrario della moglie, riversa a terra e che, invece, ha una evidente ferita alla testa e, forse, sarebbe morta a seguito di una caduta. Forse lei si è accorta del marito morto vittima di un malore, e, in preda allo sgomento, è caduta sbattendo prima contro un ventilatore e poi sul pavimento. Non vi sono segni di effrazione. La morte risalirebbe a tre giorni addietro. Sul posto, lanciato l’allarme, sono intervenuti i Carabinieri della Tenenza di Favara e del Nucleo operativo e radiomobile di Agrigento. La coppia ha due figli, che risiedono uno in Toscana e l’altro in Germania.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)