Marsala. XVI Rassegna teatrale “Lo Stagnone – scene di uno spettacolo”: Claudio Insegno e Federico Perrotta in scena con “Stanlio e Ollio – Una commedia musicale senza cervello”

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L’appuntamento è per domenica 28 gennaio alle ore 18,00 nel Teatro Impero. L’evento, inscritto all’interno del cartellone organizzato dalla Compagnia Sipario, farà rivivere i mitici Stanlio e Ollio, “non dei semplici comici, ma gli inventori della risata”, spiega il regista Claudio Insegno
Tutta la magia e la comicità dell’arte senza tempo di Stanlio e Ollio rivivranno sul palcoscenico del teatro Impero di Marsala domenica 29 gennaio alle ore 18.00 nello spettacolo dal titolo: “Stanlio e Ollio – Una commedia musicale senza cervello”. A far rivivere i personaggi rimasti indelebili nella memoria di ognuno di noi saranno: Claudio Insegno e Federico Perrotta. Si tratta del terzo appuntamento con la XVI Rassegna “Lo Stagnone – scene di uno spettacolo” – organizzata dalla Compagnia teatrale “Sipario” presieduta da Vito Scarpittacon il patrocinio e la compartecipazione del Comune di Marsala. Oltre a Claudio Insegno – interprete e regista della commedia – e a Federico Perrotta si esibiranno: Valentina Olla, Sabrina Pellegrino, Franco Mannella, Giacomo Rasetti, Federica De Riggi. “Stan Laurel e Oliver Hardy non erano semplicemente attori comici, ma sono gli inventori della risata – spiega Claudio Insegno –. È dal 1921 che ci hanno abituati a ridere con le loro facce, le loro cadute, le loro torte in faccia”. Per Claudio Insegno non sarà la prima esibizione a Marsala, infatti ha già calcato le scene del Teatro Impero in una precedente rassegna organizzata dalla Compagnia Sipario insieme al fratello Pino Insegno in occasione della quale ha entusiasmato il pubblico in sala.
“Tra mogli, amanti, fughe rocambolesche, divorzi e accuse di bigamia – spiegano gli interpreti dello spettacolo “Stanlio e Ollio – Una commedia musicale senza cervello – abbiamo voluto portare in scena una commedia che mescola fatti reali di vita vissuta dai due attori con eventi di pura fantasia, per raccontare la storia di un’amicizia vera durata più di trent’anni. La narrazione delle loro vicende è contaminata anche da battute, citazioni e gag tratte dai loro film, perché forse è proprio così che Stan Laurel scriveva e trovava le idee più esilaranti: attingendo dalla vita, che a volte è più assurda di qualsiasi finzione”.

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