Allarme Confcommercio, Valenza: imprese del terziario a rischio usura, servono aiuti efficaci.

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“La crisi economica provocata dall’emergenza coronavirus, che sta mettendo a durissima prova il mondo imprenditoriale, rischia di favorire il fenomeno dell’usura. Un pericolo reale, che va arginato con aiuti più efficaci”

Il presidente vicario di Confcommercio Agrigento, facendo eco al presidente nazionale  Sangalli, commenta così l’analisi dell’Ufficio Studi della Confederazione sulla percezione dell’usura tra le imprese del commercio e dei servizi.

“Soprattutto l’usura con migliaia di imprese, in particolare nel nostro territorio, già disagiato per una miriade di motivi, ancora più in difficoltà per effetto del covid, finiscono nel mirino della malavita organizzata.  Un pericolo reale, che come sottolineato dal nostro presidente nazionale va affrontato. Dunque – continua Valenza – occorrono ampie moratorie fiscali,  prestiti bancari e più indennizzi a fondo perduto per ridare ossigeno alle imprese”.

Ed a questo proposito, sottolinea ancora Valenza, va ricordato l’importante risultato raggiunto, con il recente annullamento del Clik Day.

“Stiamo vivendo un momento storico con problemi inaspettati che rischiano di danneggiare definitivamente il nostro tessuto economico. Grazie al confronto e al dialogo con le Amministrazioni, Confcommercio è riuscita ancora una volta a tutelare gli interessi degli imprenditori”.

Sono, infatti, circa 40mila le imprese seriamente minacciate dal fenomeno dell’usura che risulta in crescita e che è ancora più grave, in particolare, nel Mezzogiorno e nel comparto turistico-ricettivo. Questi i principali risultati che emergono da un’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio sulla percezione dell’usura tra le imprese del commercio e dei servizi. Da aprile ad oggi le imprese del commercio al dettaglio, dell’abbigliamento, della ristorazione e quelle del comparto turistico (strutture ricettive e balneari) hanno dovuto affrontare una serie di problematiche che hanno complicato ulteriormente la gestione della loro attività. Tra queste, le principali sono state la riduzione del volume d’affari.

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