“Accoglienza”, sei misure cautelari

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“Accoglienza migranti”: la Guardia di Finanza e la Procura di Agrigento hanno emesso sei misure cautelari e disposto sequestri preventivi di beni nei confronti di sei persone.

Le indagini della Compagnia di Agrigento della Guardia di Finanza sono state coordinate dalla Procura. Hanno lavorato il procuratore aggiunto Salvatore Vella, e la sostituto procuratore Elenia Manno. Sono state emesse dal Tribunale sei misure cautelari. Ed è stato disposto il sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 1 milione e 300mila euro. Il reato contestato ai sei quale è? Associazione a delinquere finalizzata alla commissione di diverse truffe a danno dello Stato. Dove? Nell’ambito della gestione di un Ente, che, in collaborazione con numerosi Comuni della provincia di Agrigento, si occupa di accoglienza e ospitalità degli extracomunitari richiedenti asilo. Si spiega meglio? Sì. I sei indagati sono coinvolti nella gestione di un’associazione di promozione sociale, la “Omnia Academy”, con sede a Favara. I sei avrebbero con frode ottenuto contributi e finanziamenti pubblici per oltre 1 milione e 300mila euro, pari alla somma delle rette giornalmente ottenute per l’accoglienza di migranti fittiziamente presenti nelle varie strutture gestite dall’associazione. Dunque le spese sarebbero state fittiziamente sostenute ed illecitamente fatturate ai danni dei vari Enti locali preposti all’erogazione dei contributi nell’ambito dei progetto “Sprar”, ossia il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Più semplicemente? Più semplicemente gli indagati avrebbero attestato e presentato la falsa presenza di richiedenti asilo ospiti nei vari centri di accoglienza gestiti dall’associazione, ottenendo quindi il rimborso per spese mai effettuate. E ciò, ripetiamo, per 1 milione e 300mila euro, oggetto di sequestro preventivo per equivalente sui beni degli indagati. Beni degli indagati? Sì, decine di conti e rapporti bancari e finanziari, e dieci unità immobiliari, tra cui due lussuose ville nel territorio agrigentino. Ai sei è stato imposto l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, e l’interdizione a contrarre con la Pubblica Amministrazione

 

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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