Maggio 2023 - Pagina 31 di 42 - Sicilia 24h
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Si chiude una vicendache ha visto involontario protagonista il giornalista Lelio Castaldo, direttore di sicilia24h.it, coinvolto in un primo momento nella vicenda che ha riguardato l’indagine su Girgenti Acque. Dopo sei anni è finito un incubo, e Lelio Castaldo si confessa con il collega Antonello Pace. Ecco l’intervista.

 

Il progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina: il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Matteo Salvini, ha incontrato i sindacati al ministero. E ha sottolineato “Il Ponte sullo Stretto ritengo che sia un’opera fondamentale che si attende da 30 anni, e se tutto va bene sarà transitabile nel 2032. Il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia è una priorità, anche perché stiamo investendo circa 30 miliardi in viabilità ferroviaria e stradale tra le due regioni. In questo quadro di forti investimenti nel Mezzogiorno, il Ponte ha senso ed è prioritario anche per rendere ancora più fruttuosi gli interventi”.

Domenica prossima, 14 maggio, in occasione della festa della mamma, i volontari dell’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, saranno nelle piazze di tutta Italia nell’ambito dell’iniziativa “L’azalea della ricerca”. Le piante di azalee saranno offerte in cambio di un contributo che sarà interamente destinato al potenziamento della ricerca.
Ad Agrigento gli stand saranno allestiti in:
Piazza Cavour
Lungomare San Leone
Chiesa Santa Rosa Viale Sciascia
Chiesa San Gregorio via Cavaleri Magazzeni.

Ad Agrigento, domani, giovedì 11 maggio, nell’ambito della mobilitazione nazionale unitaria di Cgil, Cisl e Uil in corso e intitolata: “Per una nuova stagione del Lavoro e dei Diritti”, al Consorzio Universitario, nell’aula “Luca Crescente”, dalle ore 9:30 in poi si svolgerà un confronto sindacale unitario. Interverranno i rispettivi segretari generali Emanuele Gallo, Gero Acquisto, Alfonso Buscemi, e concluderà la segretaria regionale della Cisl Rosanna La Placa.

Abbiamo notato a nostre spese che stare ore e ore seduti davanti a un pc, reca a lungo andare danni alla salute. Una cosa fondamentale da non trascurare è di certo, sedersi su una sedia comoda e che non affatichi la schiena. Ecco 4 modelli di sedia ergonomica con il miglior rapporto qualità prezzo, da acquistare su Amazon.

Perchè una sedia ergonomica?

In seguito all’emergenza Covid, molti genitori si sono trovati a lavorare da casa e al contempo seguire i propri figli in DAD. Conciliare smartworking e didattica a distanza non è sempre facile. Bisogna sapersi organizzare in casa sia per i tempi che per gli spazi da occupare.

A chi ha la possibilità di avere un ambiente nell’appartamento da adibire a studio, consiglio di scegliere una postazione comoda, soprattutto se deve passare molte ore seduto davanti a un pc. Una sedia ergonomica è fondamentale in questi casi, per evitare disturbi alla schiena e mantenere una postura corretta.

Ecco qui 4 modelli di sedia, con un buon rapporto qualità – prezzo, a confronto.

Sedie in pelle

SONGMICS Poltrona Girevole in finta pelle, Adatta per uffici e gaming, Nero

PRO:

  • La sedia è in simil pelle, quindi facile da pulire
  • La seduta è imbottita con spugna di alta densità con buona elasticità, è anche resistente a ogni deformazione. Molto comoda e concava.
  • Design ergonomico – La curvatura dello schienale si adatta al corpo
  • Stabile e affidabile – I pezzi di braccioli, supporto della seduta, rotelle, pistone di gas e la base di ∅ 70 cm sono passati la verificazione TÜV Rheinland
  • Schienale inclinabile e altezza del sedile regolabile di 10 cm
  • Rotelle di PU – Non sono rumorose, non si usura il pavimento. Le rotelle sono adatte per il pavimento duro
  • Ci sono viti e rotelle aggiuntive. Tutte le viti sono anti-allentati, confezionati e numerate
  • Facilissima da montare

CONTRO:

  • Braccioli non regolabili
  • Schienale, secondo alcuni, non abbastanza alto. Leggiamo tra le recensioni su Amazon “Sono alto 1.7m e avrei preferito un 5/10 cm in più, lo schienale termina praticamente tra le scapole, all’inizio del collo, quindi con la schiena dritta non posso poggiare la testa, probabilmente per una persona più alta questo potrebbe rappresentare un problema di cui tener conto.”
  • Il tessuto in finta pelle potrebbe risultare fastidioso in estate

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Sedie con seduta traspirante

Una sedia ergonomica con schienale traspirante è una buona idea per chi trascorre molto tempo seduto allas crivania o davanti al computer. La rete e il materiale traspirante dello schienale permette di poggiare comodamente la schiena e di non sudare. Un innegabile vantaggio, soprattutto in estate.

FIXKIT Sedia da Ufficio Ergonomica

Il design della sedia è a forma di ‘w’, aumentando così la superficie di carico e disperdendo la pressione dell’anca, uniformemente sollecitata. Con la maniglia è possibile adattare la parte posteriore della sedia ad un’angolazione confortevole.

PRO: Lo schienale e’ in mesh traspirante e materiale pp originale. La rete è in cotone selezionato, il quale la rende morbida al tatto, resistente e confortevole. Inoltre le rotelle sono in PU, sono liscie e spesse e non danneggiano il pavimento.

CONTRO: secondo alcuni clienti la lunghezza del sedile è eccessiva per le persone di altezza inferiore a 1,75 cm

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Sedie senza schienale

Non tutti amano la sedia senza schienale, ma chi la usa non ne fa più a meno e, dopo un periodo di adattamento, non riesce più a lavorare su una sedia tradizionale. Le sedie senza schienale assomigliano a degli sgabelli basculanti: il vantaggio è quello di tenere sempre in movimento il corpo e le articolazioni, di spostarsi per tenere la schiena dritta assecondando, quindi, la fisiologica necessità di movimento del corpo che sta molte ore alla scrivania.

Duehome – Sedia da Ufficio Ergonomica, Sedia da Scrivania, legno di faggio e Nero

La sedia presenta una combinazione di due sedili inclinati che favoriscono una posizione libera e corretta del bacino, allo stesso tempo costringono la colonna vertebrale ad assumere una posizione corretta, evitando il mal di schiena. Ed è così che la colonna mantiene le sue curve fisiologiche e i dischi intervertebrali ricevono uniformemente la forza di gravità, evitando pressione e deformazione.

PRO: altezza regolabile tramite sistema di sollevamento a gas. Con imbottitura morbida per la seduta e le ginocchia

CONTRO: non è facilissima da montare.

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La proposta di Piano d’Azione per la protezione e il ripristino degli ecosistemi marini della Commissione Europea va   rivista partendo, innanzitutto, dal confronto con gli operatori del settore, le associazioni di categoria e  i pescatori.
La transizione ecologica e’ una sfida decisiva per il futuro e rappresenta un’ assoluta priorita’ ma e’ assolutamente inconcepibile proporre misure inconciliabili con la tenuta  stessa  del settore pesca che sarebbe travolto da una crisi senza precedenti.

Nel corso della scorsa settimana, i pescatori di tutta Europa, a cui va il sostegno di legacoop Sicilia e legacoop agroalimentare , hanno protestato contro le politiche dell’UE che stanno mettendo a rischio il futuro del settore. In particolare, il “Piano d’azione per proteggere gli ecosistemi marini” della Commissione europea che mira a vietare la pesca di fondo nel 30% dei nostri mari e la legge sul ripristino della natura. Nella giornata di ieri  i pescatori di tutte le marineria d’ Europa  hanno suonato le sirene delle loro navi, come un richiamo di soccorso, per esprimere che la flotta peschereccia sta gradualmente scomparendo.
A questo punto  Il settore pesca auspica   che questo appello sia preso sul serio dai responsabili politici dell’UE  che deve necessariamente rivedere le proprie scelte che rischiano di mettere in ginocchio le marinerie.

L’obiettivo delle manifestazioni che si sono svolte in tutti i porti d’ Europa era quello d’ inviare un messaggio chiaro alle autorità dell’UE,  se il piano d’azione della Commissione europea e la legge sul ripristino della natura saranno attuati come proposto, l’Europa rischia di perdere  il 25 per cento della sua produzione ittica e con essa  ci sarebbe il rischio di perdere 20.000 posti di lavoro solo in Italia.
Il settore ricorda gli enormi progressi compiuti negli ultimi 20 anni nella protezione dell’ambiente marino e nella ricostituzione degli stock ittici. A titolo di esempio, quasi il 100 per cento degli sbarchi dagli stock gestiti dall’UE nell’Atlantico sono sostenibili, le emissioni di gas a effetto serra sono state ridotte del 40%, migliaia di km2 sono stati chiusi alla pesca di fondo e il 28 per cento della flotta peschereccia è scomparsa a causa delle restrizioni e degli adeguamenti della capacità di pesca.  .  I nostri pescatori non possono piu  tollerare  le politiche della Commissione europea che mettono in pericolo il nostro stile di vita e le generazioni future.

E’ tornata dopo quasi un anno a Racalmuto per trascorrere un periodo di ferie ed ha scoperto che nella sua casa rurale di contrada “Montagna” era stato messo a segno un furto, ma che l’area del giardino della residenza era stato trasformato in un deposito di auto rubate, parti meccaniche di veicoli e targhe. Sei le carcasse di mezzi, di provenienza furtiva, che sono stati recuperati e sequestrati dai carabinieri della Stazione di Racalmuto. Tutti rubati a Palermo. Si tratta di tre Fiat Panda, due Fiat Cinquecento e un Fiat Doblò.

Ritrovate anche la targa di una Fiat Grande Punto che lo scorso marzo era stata rubata a Roccamena, sempre nel Palermitano, e quella di una Fiat Punto rubata ad Agrigento il 13 gennaio scorso. Ignoti malviventi in quell’appezzamento di terreno, quasi sicuramente avrebbero smontato le macchine per rivendere i pezzi di ricambio sul mercato nero.

La scoperta è stata fatta da una cinquantenne, di origini racalmutesi, residente da molti anni in Belgio. L’ultima volta che la donna era stata a Racalmuto era stato nell’agosto dello scorso anno. Qualcuno, dopo aver forzato il cancello e la porta d’ingresso dell’abitazione ha rubato un televisore, un forno elettrico e un fusto di acciaio contenente 50 litri di olio di oliva. I militari dell’Arma, dopo avere notiziato la Procura della Repubblica di Agrigento, hanno avviato le indagini per stabilire come siano andati i fatti e, soprattutto, risalire a chi è stato a portare quelle auto nella casa della racalmutese.

Depositato il verbale di un interrogatorio di Matteo Messina Denaro: “Della mafia ho appreso solo dai giornali. Dei miei beni non vi dico nulla. Nel procedimento per estorsione sono dalla parte della ragione”.

A carico di Matteo Messina Denaro è in corso anche un procedimento penale per estorsione aggravata dal metodo mafioso, ruotante intorno alla proprietà di un terreno. E nell’ambito di ciò il boss ha risposto lo scorso 21 febbraio alle domande del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Alfredo Montalto, e del pubblico ministero Gianluca De Leo. Il verbale è stato depositato adesso. E tra l’altro Messina Denaro ha dichiarato a sua difesa: “Non faccio parte di nessuna associazione e quello che so di Cosa nostra lo so tramite i giornali. Mi chiamo Matteo Messina Denaro, lavoravo in campagna ed ero un agricoltore. La residenza non ce l’ho più perché il Comune mi ha cancellato. Ormai sono un apolide. Le mie condizioni economiche? Non mi manca nulla. Avevo beni patrimoniali ma me li avete tolti tutti. Se ancora ho qualcosa non lo dico, mica sono stupido. Ho dei soprannomi? Mai, me li hanno attaccati da latitante i vari giornalisti, ma io nella mia famiglia non ho avuto soprannomi. A Campobello di Mazara risiedevo da latitante, quindi di nascosto, in segreto. L’ultima residenza che ho avuto da uomo libero è a Campobello”. E poi, sul terreno oggetto della contesa e del procedimento penale, Messina Denaro, che avrebbe minacciato Giuseppina Passanante, figlia di un prestanome di suo padre, affinchè gli restituisse un terreno di famiglia, il boss ha replicato: “Ognuno risponde con la propria dignità di quel che fa. Ascolti: questo terreno è stato comprato da mio padre nel 1983. Mio padre era amico del padre della signora Passanante, che oggi è pure morto, e allora ha chiesto ad Alfonso Passanante, che conoscevo pure io, se poteva fare il favore di intestarsi questo bene, e il Passanante ha detto sì. Si intestò il bene, cioè si fece l’atto e lui conduceva le operazioni in campagna e aveva a che fare con me per i conti che dovevamo fare. Ad un tratto succede tutto quello che succede, e cioè che il tempo passa, passano gli anni, si arriva agli anni ’90, mio padre è latitante, il Passanante è in carcere. Io sono pure latitante. E ad un tratto so, per vie traverse – non tramite la signora Passanante né tramite il papà che era ancoro vivo anche se in carcere – che tutti i loro beni sono stati ipotecati da alcune banche, per vicende loro che a me non interessano e nemmeno so, quindi questo terreno fu pure ipotecato, però io non dissi nulla e non feci nulla, perché lui era in carcere, quindi che dovevo dire? Andava così. Naturalmente la signora Passanante, in tutti questi anni di mia assenza, si tenne sempre tutto il profitto di questo terreno, e mai nessuno le chiese nulla. Ad un tratto, negli ultimi anni, vengo a sapere che lei stava vendendo il terreno. Tra parentesi avevano l’affare concluso sotto prezzo, perché lei che cosa voleva fare: prendersi questi soldi di questo terreno, cioè lo rubava, e pagarsi il mutuo. E avrebbe pagato tutto con i miei beni. Arrivati a un dato punto, questi sono discorsi per me non onesti, perché le persone agiscono come vogliono, ma va bene così, ognuno poi risponde con la propria dignità delle cose che fa, nel bene e nel male. E allora che cosa ho fatto, l’ho contattata, con una lettera, e gliel’ho firmata, non ho usato pseudonimi, firmato con Matteo Messina Denaro, perché io credevo di essere nella ragione dei fatti”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

Contro il ‘caro voli’ saranno a breve attivati nuovi collegamenti sulla rotta Palermo-Roma. Al decollo il terzo vettore Aeroitalia. Gli interventi di Riggio e Schifani.

E’ confermato: contro il ‘caro voli’ saranno a breve attivati nuovi collegamenti sulla rotta Palermo-Roma. Saranno garantiti da Aeroitalia, a decorrere dal primo giugno. Il vettore collegherà Palermo con Roma Fiumicino 3 volte al giorno tutti i giorni. I voli saranno effettuati con aeromobili Boeing 737-800 da 189 posti con partenza da Palermo alle 7, alle 11:30 e alle 18:40. L’arrivo è previsto dopo un’ora circa. Il ritorno alle 9:20, alle 13:40 e alle 21:05. L’amministratore delegato di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale di Palermo “Falcone e Borsellino”, Vito Riggio, commenta: “Siamo contenti di vedere crescere l’offerta verso Roma Fiumicino. Grazie ad Aeroitalia, terzo vettore da e per la Capitale, a partire dal prossimo giugno dallo scalo di Palermo ci saranno più opportunità per raggiungere Roma, e questo dovrebbe calmierare i prezzi dei biglietti”. Gaetano Intrieri, amministratore delegato di Aeroitalia, afferma: “Nonostante le difficoltà incontrate ad operare nell’attuale regime di concorrenza, Aeroitalia è orgogliosa di iniziare le operazioni in Sicilia e di mettersi al servizio di un territorio di grande bellezza ed interesse, mantenendo l’italianità di un servizio di trasporto aereo e sempre fiera del tricolore sul timone di coda, che vuole continuare ad essere un punto di riferimento per tutti i nostri connazionali”. E il presidente della Regione, Renato Schifani, ribadisce: “L’Ita (ex Alitalia) ha ritenuto di recuperare parte delle sue perdite sul sangue dei siciliani. Aspettiamo che arrivi Lufthansa, che acquisirà ampia parte delle quote di Ita, per aprire un dialogo. Se Ryanair mi vuole incontrare mi scriva una lettera ufficiale. Ho toccato con mano come Ryanair abbia abbassato i prezzi: qualche giorno fa la compagnia irlandese offriva la tratta Palermo-Roma a 71 euro, mentre Ita a 260 euro. Ho comprato il biglietto di Ryanair per mia moglie. Mi auguro che un po’ il nostro atteggiamento abbia sortito qualche effetto a favore dei siciliani. A me sta a cuore l’interesse dei siciliani, l’economia della Sicilia e il suo essere meta di visite turistiche: una possibilità messa a repentaglio a causa del caro voli. La tutela è forte, e laddove ho percepito un pericolo mi sono subito adoperato senza fare sconti a nessuno e con estrema chiarezza, fermezza e disponibilità”. E poi Schifani aggiunge: “Il governo della Regione è pronto a ricapitalizzare Airgest, la società di gestione dell’aeroporto di Trapani che ha registrato una perdita di 2 milioni nel 2022, ma lo faremo a certe condizioni. La riduzione delle perdite da 5 a 2 milioni lascia ben sperare. Vedo avvicinarsi la possibilità di accorpamento di Trapani a Palermo. Sono convinto della necessità di privatizzare. A Catania sono molto più avanti e il modello a cui guardo è quello. Palermo e Catania, del resto, sono gli ultimi grandi aeroporti in mano pubblica”.

Giuliana Miccichè