Maggio 2023 - Sicilia 24h
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Si aggiunge una nuova giornata a ingresso gratuito e stavolta cade anche a pochissima distanza dall’abituale “prima domenica del mese”: su decisione del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano nei siti italiani da quest’anno si entra infatti liberamente anche il 25 aprile e il 2 giugno.

Nelle prossime giornate a ingresso gratuito – venerdì e domenica prossimi – alla Valle dei Templi e al Museo archeologico Griffo si potrà approfittare anche per seguire gli archeologi che mostreranno aspetti inediti lungo i percorsi di visita; e partecipare ai percorsi immersivi curati da CoopCulture.  A partire da due occasioni imperdibili: sia venerdì (2 giugno) che domenica (4 giugno) alle 10, alle 11 e alle 12 si potrà scendere nell’ipogeo Giacatello con gli speleologi di Agrigento Sotterranea, e partecipare alla visita “L’acqua degli antichi” per scoprire il mondo sotterraneo realizzato dai greci di Akràgas per captare, trasportare e conservare l’acqua. Ticket: 10 euro.

PERCORSI SOTTERRANEI – VALLE SENZA SEGRETI. La visita è dedicata alle necropoli delle prime comunità di cristiani agrigentini, tra arcosoli, formae e sepolture, fino alla Grotta Fragapane, la catacomba più grande della Valle. Si potrà partecipare sempre venerdì e domenica alle 10.15, alle 11.30 e alle 12.45.  Ticket: 10 euro. Negli stessi giorni, alle 16.45 è disponibile il percorso guidato e approfondito di due ore, “Valle senza segreti” esperienza a 360 gradi che coniuga la visita al tratto principale della Valle all’itinerario dei percorsi sotterranei. Ticket: 15 euro.

Il Parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi è visitabile ogni giorno dalle 8.30 alle 20 (le prime domeniche di ogni mese, il 25 aprile e il 2 giugno sempre gratuitamente), sono aperte le due biglietterie agli ingressi Giunone e Porta V. Il Museo archeologico Pietro Griffo è visitabile dalle 9 alle 19,30. Per prenotare le visite guidate: www.coopculture.it

Il”World Wild Tour” del “comandante” Zucchero Sugar Fornaciari farà tappa anche ad Agrigento il prossimo 27 luglio.

Ad annunciarlo lo stesso musicista italiano contentissimo di “immolarsi” ai piedi della Valle dei Templi di Agrigento, posto fra i più importanti e suggestivi dell’intero pianeta.

Il concerto fa parte della programmazione  della 17^ edizione del Festival del Mito ed è organizzato dalla Fondazione Teatro Valle dei Templi, Puntoeacapo e Shake it. I biglietti saranno disponibili a partire da domani, 1 giugno, alle ore 12, su www.puntoeacapo.uno (sponsor ticket ciaotickets) e nei circuiti abituali.

Ovviamente la notiza di Zucchero ad Agrigento ha reso felici agrigentini, della provincia e della Sicilia tutta. Lo spettacolo è assicurato.

Non sappiamo se quello scampolo di detrattori giurgintani sarà felice di questo eccezionale evento. Di certo non sprizzerà gioia da tutti i pori. Anzi non si esclude un ormai “pani e tumazzu”… accesso agli atti…

“Ho nominato assessore Alessandro Sollano, al posto del dimissionario Giovanni Vaccaro cui va il mio ringraziamento per  il lavoro svolto.
Sollano sarà il nuovo assessore a: Igiene e sanità pubblica, Verde pubblico, Politiche agricole, Decoro Urbano, Impianti cimiteriali”.
Ecco l’enfasi del sindaco Francesco Miccichè che annuncia il nuovo ingresso nella sua Giunta di Alessandro Sollano che andrà a coprire quello spazio vuoto rimasto con le dimissioni dei precedenti assessori.
Sollano, persona preparata, perbene e politicamente mai scorretto, avrà in eredità il lavoro che il suo predecessore Giovanni Vaccaro ha svolto egregiamente. Ecco a caldo le prime parole di Sollano dopo avere giurato: “E’ un’emozione rivestire questo nuovo e importate incarico – ha detto il neo assessore -. Ho sempre svolto il ruolo di consigliere comunale con passione e con responsabilità nei confronti dei cittadini”.
Sollano rimarrà, la legge lo consente, anche consigliere comunale, ricomprendo così il doppio ruolo. “Sono contento – afferma il sindaco – perchè ho una squadra di governo sempre più forte che adesso posso ritenere completa”.
Ad Alessandro Sollano gli auguri della redazione di sicilia24h.it con la certezza che saprà svolgere in modo egregio il compito difficile che gli è stato assegnato.

Il sindaco di Agrigento Franco Miccichè ha disposto il divieto di balneazione per la stagione 2023 nei seguenti tratti di mare e di costa della città.
Tratti di mare e di costa non adibiti alla balneazione per inquinamento: foce del fiume Naro, 200 metri a destra – 200 metri a sinistra; foce fiume Akragas, 200 metri a destra e 300 metri a sinistra;
Tratti di mare e di costa non adibiti alla balneazione per altri motivi: porto di San Leone.
Tratti di mare e di costa temporaneamente non balneabili per inquinamento: mare Nostrum.
Tratti di mare e di costa interessati da immissioni: foce del fiume Naro, 200 metri a destra e 200 metri a sinistra; foce del fiume Akragas, 200 metri a destra e 300 metri a sinistra.
Tratti di mare e di costa non adibiti alla balneazione per motivi sicurezza: costone località Caos, località Drasy, spiaggia ex locale Oceano Mare a San Leone.

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, con la formula “perchè il fatto non sussiste”, ha assolto un ventisettenne agrigentino agente della polizia penitenziaria, accusato di violenza sessuale. L’uomo era anche stato sospeso per due anni dal servizio in seguito alle accuse contestategli.  La vicenda risale all’estate 2021. La vicenda risale all’estate 2021. Ad accusare l’agente era stata una sua amica. Quest’ultima aveva raccontato di essere stata violentata in due occasioni nella stessa serata. La persona offesa ha raccontato di essersi recata in una casa a Porto Empedocle insieme alla sorella, al poliziotto e ad un altro amico. Poi le presunte violenze. L’imputato, difeso dall’avvocato Salvatore Pennica, ha sempre respinto ogni accusa. Dopo il rinvio a giudizio anche l’accusa, sostenuta in aula dal sostituto procuratore Gianluca Caputo, aveva chiesto l’assoluzione poiché non si era raggiunta la certezza della prova.

Proseguono alacremente, si opera anche nelle ore notturne, i lavori di allestimento del teatro Valle dei templi a Piano San Gregorio per l’edizione 2023 del Festival il Mito. Dopo il maltempo dei giorni scorsi il personale addetto al montaggio di palco e platea sta lavorando per consegnare la struttura che entrerà in funzione con largo anticipo rispetto alle passate stagioni: si comincia già il 3 giugno con il primo dei due concerti dei Modà. Per loro, infatti, doppia data ad Agrigento: il concerto del 6 giugno è già “sold out” e per questo era stato deciso di fare il “bis” il 3 giugno.
I Modà proporranno un concerto di pop-rock sinfonico, che spazia dalle sonorità dell’orchestra a quelle di una poderosa band rock.
Questo speciale tour con l’orchestra, esperienza che la band ha provato per la prima volta proprio all’Arena di Verona nel 2012 e che ha voluto portare live in giro per l’Italia in occasione di questo importante anno di festeggiamenti, è partito dopo la partecipazione della band all’ultima edizione del Festival di Sanremo dove la band i di Kekko Silvestre ha presentato al pubblico il singolo inedito “Lasciami”, una canzone molto importante per Silvestre e che ha dato grosse soddisfazioni alla band. La band milanese festeggia quest’anno i vent’anni di storia (2003 – 2023) e i molti traguardi raggiunti da Francesco “Kekko” Silvestre (voce), Enrico Zapparoli (chitarra), Diego Arrigoni (chitarra), Stefano Forcella (basso) e Claudio Dirani (batteria).

A partire da aprile ad oggi i Carabinieri del N.a.s. di Palermo hanno effettuato numerose verifiche, con la collaborazione dei Comandi territoriali dell’Arma delle province di Palermo, Agrigento e Trapani, mirate a tutelare la sicurezza degli alimenti, allo scopo di prevenire e reprimere condotte illecite, vigilando sul rispetto delle normative a protezione della salute dei cittadini.

A seguito delle attività ispettive, nel corso delle quali i militari hanno riscontrato carenze igieniche dovute alla inosservanza delle procedure di autocontrollo basate sui principi del sistema Haccp ed alla mancanza di tracciabilità degli alimenti, sono stati complessivamente sottoposti a sequestro amministrativo kg. 1.722 di alimenti, destinati ai consumatori per un valore di euro 34.000 e comminate sanzioni per complessivi euro 25.532.
In particolare in Palermo:

 

  • presso una pasticceria-gastronomia è stata bloccata la commercializzazione di kg. 202 di prodotti
    dolciari dei quali non è stato possibile accertare l’origine degli ingredienti;
  • in due ristoranti etnici della zona del centro i militari hanno sequestrato circa kg.152 di prodotti
    ittici e carnei di ignota provenienza;
  • all’interno di un supermercato del quartiere di Villa Tasca è stato riscontrato che, per circa kg. 88
    di pesce ed altrettanti di prodotti caseari, non era stata attuata correttamente la tracciabilità circa la provenienza degli alimenti.
    Nel territorio del comune di Santa Margherita di Belice (AG) i Carabinieri hanno sequestrato in 2 caseifici circa 900 chilogrammi di prodotti caseari destinati alla commercializzazione senza che fosse stata attuata correttamente la tracciabilità delle materie prime impiegate per la produzione.
    A seguito di un accesso in una struttura per anziani di Partanna (TP) i militari del N.a.s. hanno scoperto 133 confezioni di alimenti scaduti di validità, del valore complessivo di euro 1.000, nonché che presso la stessa risultavano ospitate 2 persone in numero superiore a quelle autorizzate ed hanno comminato al responsabile sanzioni amministrative per complessivi euro 3.032, informando.le competenti Autorità.

Con invito a dedurre, la Procura Contabile ha contestato al dott. S.S., medico in servizio nei primi anni 2000 presso l’ospedale di Marsala, un asserito danno erariale corrispondente all’importo a titolo risarcitorio liquidato, in esecuzione della sentenza della Corte di Appello di Palermo n. 129/2018, dalla struttura ospedaliera ai sig. B. per le gravi lesioni da infezione tubercolare patite dal figlio minore ( importo di quasi un milione di euro).
Nel caso di specie, La Procura Regionale della Corte dei Conti ha contestato un presunto danno erariale indiretto da malpractice sanitaria.
Nello specifico, il Pubblico Ministero contabile ha contestato al dott. S. di non aver predisposto le misure necessarie a scongiurare il contagio del figlio minore, una volta diagnosticata una forma tubercolare al sig. B .
In particolar modo, la Procura ha imputato al Dott. S. di non aver eseguito alcuni adempimenti previsti dalle linee guida e dalla normativa di riferimento: 1) segnalazione tempestiva del caso all’Unità Operativa di Igiene e Sanità Pubblica ; 2) effettuazione dell’esame previsto ai fini della individuazione del grado di contagiosità del Sig. B.; 3) ricerca e corretta gestione dei contatti stretti (c.d. close contacts), ovverosia dei soggetti esposti al rischio di contagio; 4) adeguata informazione al paziente in ordine ai rischi del contagio e alle specifiche precauzioni da predisporre; 5) ricovero ospedaliero del paziente che ha contratto la tubercolosi.
Il dott.re S. ha, dunque, conferito mandato difensivo agli Avv.ti Girolamo Rubino e Rosario De Marco Capizzi.
Gli Avvocati Rubino e De Marco Capizzi hanno quindi contestato i rilievi sollevati dalla Procura Contabile, rilevando sotto più aspetti l’infondatezza delle accuse mosse.
In particolar modo, i suddetti difensori hanno evidenziato che una eventuale segnalazione trasmessa all’Unità Operativa di Igiene e Sanità Pubblica non avrebbe sortito alcun effetto pratico, dal momento che l’Unità operativa da ultimo citata affidava, a quel tempo, alla U.O. di Pneumologia la gestione – sotto ogni aspetto – delle patologie tubercolari.
Tale segnalazione si sarebbe quindi risolta in un mero adempimento burocratico privo di qualsivoglia rilevanza.
I difensori del Dott. S. hanno inoltre rilevato che, a differenza di quanto asserito dalla Procura Regionale, era stato effettuato un apposito esame volto a verificare il grado di contagiosità del paziente, conformemente alle linee guida.
Con articolate argomentazioni supportate da pertinente documentazione, è stata altresì evidenziata la puntuale esecuzione da parte del dott.re S. degli ulteriori adempimenti previsti dalla normativa di rifermento.
Nello specifico, è stato sottolineato come l’incolpato avesse osservato gli obblighi informativi previsti avendo ripetutamente rappresentato al paziente la necessità che i propri familiari (e quindi anche il figlio minore) fossero sottoposti a specifici accertamenti, in quanto soggetti potenzialmente esposti al contagio.
Da ultimo, richiamando specifica documentazione scientifica, è stato evidenziato che l’eventuale ricovero ospedaliero del B. non avrebbe in ogni caso scongiurato il contagio del figlio, avendo quest’ultimo contratto la patologia antecedentemente alle prime visite mediche cui si era sottoposto il padre.
In totale adesione alle difese degli Avv.ti Girolamo Rubino e Rosario De Marco Capizzi, la Procura Contabile ha archiviato il procedimento di responsabilità a carico del Dott. S. che, dunque, non dovrà pagare l’importo precedentemente contestato di euro 993.000,00.

Il Consiglio comunale di Agrigento ha approvato la concessione della cittadinanza onoraria al colonnello Vittorio Stingo e la “Benemerenza” al maresciallo Diego Valenti. L’intervento del presidente di Aula “Sollano”, Giovanni Civiltà.

Il Consiglio comunale di Agrigento ha votato all’unanimità la proposta di delibera consiliare sul riconoscimento della “cittadinanza onoraria” al colonnello Vittorio Stingo, comandante provinciale dei Carabinieri di Agrigento, e la “Benemerenza” al maresciallo Diego Valenti. La cerimonia di consegna delle onorificenze si svolgerà il prossimo 6 giugno alle ore 11 nell’Aula consiliare in presenza del comandante regionale dei Carabinieri, il generale Rosario Castello.

Giovanni Civiltà

Il presidente di Aula “Sollano”, Giovanni Civiltà, spiega: “Sono uomini dell’Arma, l’alto ufficiale ed il luogotenente, che si sono particolarmente distinti in questi lunghi anni di permanenza ad Agrigento per l’operato e il servizio svolto a favore di una comunità che li ha sempre sentiti accanto. L’istituto della ‘Cittadinanza Onoraria’ costituisce il più alto riconoscimento onorifico del Comune della città dei Templi per chi si sia distinto per meriti. E il colonnello Vittorio Stingo lo ha fatto con iniziative e prestazioni di carattere sociale e assistenziale a favore degli abitanti di Agrigento. I Carabinieri portano, sin dalla loro nascita, nelle Comunità del nostro Paese che hanno contribuito a realizzare, quei sentimenti profondi e duraturi di solidarietà, amicizia, generosità e altruismo. La cittadinanza agrigentina vuole con questo atto ufficiale consolidare il legame tra la nostra città dalla millenaria storia e l’Arma dei Carabinieri, sempre più attenta alla tutela di quell’eredità che ci hanno lasciato le grandi civiltà del passato” – conclude Giovanni Civiltà.

Gli avvocati Scozzari e Cremona, che assistono la famiglia Sciabbarrà, replicano all’ipotesi di accordo tra il Parco archeologico e il Comune di Realmonte per la gestione della Scala dei Turchi. I dettagli.

Villa Romana

I conti senza l’oste: da una parte il Parco archeologico della Valle dei Templi, ovvero la Regione, che avrebbe quasi concluso un accordo con il Comune di Realmonte per gestire il sito della Scala dei Turchi, esteso anche alla Villa Romana appena restituita alla fruizione pubblica, e imponendo il pagamento di un biglietto, così come è ad esempio nella Valle dei Templi. E dall’altra parte vi è l’oste, ossia Ferdinando Sciabbarrà, 74 anni, ex dipendente della Camera di Commercio di Agrigento, con diritto di accesso e di utilizzo di alcune particelle catastali a Scala dei Turchi, che lui ritiene di sua proprietà. Sciabbarrà non sarebbe stato informato e del tutto escluso dall’emersa presunta trattativa in corso per gestire il potenziale Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Giuseppe Scozzari

E ciò ha scatenato la reazione degli avvocati che assistono Sciabbarrà, Giuseppe Scozzari e Antonino Cremona, che hanno subito replicato: “Non esiste alcun accordo tra la famiglia Sciabbarrà (legittima proprietaria della Scala dei Turchi) e gli Enti Parco archeologico e Comune di Realmonte. Si fa rilevare che né il Comune né altri Enti hanno la facoltà di decidere i termini, i ticket, la fruibilità, relative alla gestione della ‘Scala dei Turchi’ senza il previo consenso della famiglia Sciabbarrà, allo stato legittima proprietaria. Ricordiamo a tutti che esiste una convenzione siglata alla Regione tra la famiglia Sciabbarrà ed il Comune di Realmonte che affida al Comune la gestione temporanea fino al 30 luglio 2023 della Scala dei Turchi. Si informa inoltre che nel prossimo giugno si terrà al Tribunale di Palermo l’udienza relativa alla controversia civile tra la famiglia Sciabbarrà e il Comune di Realmonte. E inoltre si informa che da parte della famiglia Sciabbarrà persiste la volontà di donazione del bene ‘Scala dei Turchi’ al Comune di Realmonte, dal quale ad oggi si attende ancora una risposta in merito. Si chiede rispetto e lealtà istituzionale nei confronti della famiglia Sciabbarrà che ha tenuto indenne da qualsiasi speculazione il sito di fama mondiale della Scala dei Turchi” – concludono gli avvocati Scozzari e Cremona.

Ferdinando Sciabbarrà

Il 2 settembre del 2021 il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, accogliendo quanto proposto dalla Procura, ha emesso decreto penale di condanna e ha inflitto una multa da 13.600 euro a Ferdinando Sciabbarrà, con sospensione condizionale della pena e ordine di restituzione all’imputato di parte della Scala dei Turchi, già sottoposta a sequestro dalla Procura di Agrigento il 27 febbraio del 2020. Sciabbarrà è stato imputato di occupazione di suolo del demanio, e di violazioni in materia di sicurezza e tutela di beni ambientali. Ebbene, il 17 novembre del 2021 tale parte è stata, come sentenziato dal giudice Zammuto, restituita formalmente a Sciabbarrà e, quindi dissequestrata. E, come ha precisato l’avvocato Scozzari, la parte restituita alla Regione è solo quella del Demanio, mai oggetto di occupazione da parte di Ferdinando Sciabbarrà.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)