Settembre 2022 - Pagina 22 di 47 - Sicilia 24h
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A Canicattì è accaduto che in via Pico della Mirandola due banditi in sella ad un ciclomotore, armati con un coltello, hanno bloccato un furgone e, dopo avere minacciato il conducente impegnato in delle consegne, hanno rubato un contenitore di plastica con all’interno 31 pacchi. Poi sono fuggiti. L’autista, di 37 anni, di Canicattì, impiegato in un’azienda di corriere nell’ambito di una catena di distribuzione, ha lanciato l’allarme. Indagano i Carabinieri eventualmente avvalendosi anche di video delle telecamere di sorveglianza, se presenti nella zona.

A Ravanusa, al Municipio, in presenza dell’assessore Tonino Nobile, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, si è svolta la cerimonia di consegna del contributo che ConfCommercio Agrigento ha destinato alle aziende associate danneggiate dall’esplosione dell’11 dicembre scorso. Ciò è stato possibile grazie alla sensibilità e alla concretezza dimostrate dalla “Fondazione Giuseppe Orlando ETS”, un ente che, per conto della ConfCommercio-Imprese per l’Italia, fornisce assistenza alle imprese in condizione di particolare disagio.

In proposito delle interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras sul canale 178.

“Nessuna discriminazione tra pubblico e privato nei controlli ordinari in città. Lavoriamo senza sosta nonostante tante difficoltà”: l’intervento del sindaco di Agrigento, Franco Miccichè.

Il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, interviene a seguito di un articolo pubblicato giovedì dal Videogiornale di Teleacras nel merito di presunte omissioni da parte di imprese che hanno lavorato sul suolo comunale e che non avrebbero ancora provveduto a ripristinare il manto stradale e le condizioni dei luoghi così come prima dell’inizio dei lavori. Nell’articolo sono stati sollecitati i controlli dovuti in tale ambito pubblico, così come avviene nel privato, ad esempio tra i commercianti della movida. E Miccichè afferma: “Nella città che ho l’onore e l’onere di amministrare non sono praticate delle discriminazioni, di nessun tipo. Non esiste alcun accanimento verso i commercianti della movida. Vi è invece l’impegno da parte degli organi preposti, come Polizia Locale e Assessorato, ad adoperarsi affinchè siano rispettate le regole poste a garanzia di tutti i commercianti. E’ quindi doveroso intervenire laddove un esercizio commerciale si ponga al di fuori della legge, a spregio di coloro che invece operano nel rispetto della legge. Per quanto riguarda i lavori pubblici eseguiti senza il ripristino dello stato iniziale dei luoghi interessati dalle opere, è utile ribadire anche in tale occasione che tutte le forze in dotazione al Comune, seppur risicate e carenti, sono in attività sul territorio 24 ore su 24. A fronte di tali carenze, a cui non è possibile rimediare per la nota disastrata situazione finanziaria che attanaglia tutti gli Enti Locali, la nostra attenzione è massima seppur sia naturale che, nonostante le ottime intenzioni, non tutto è attenzionabile in modo immediato ed esaustivo, e ovviamente qualcosa può sfuggire o essere affrontata in ritardo. Purtroppo non è facile immedesimarsi dalla parte di chi amministra la città in tali difficoltà. Il cittadino pretende, e ha diritto, a tutto e subito. L’equilibrio però è sempre nel mezzo, nella reciproca condivisione dei problemi e delle soluzioni. La città sappia che il nostro impegno è massimo e costante, teso all’interesse comune, e non certo orientato a discriminare o privilegiare alcuno o alcunchè”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

Sono 959 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 10.578 tamponi processati.

Ieri i positivi erano 979.

Il tasso di positività è al 9%, in diminuzione rispetto al 9,5% di ieri.

La Sicilia è al settimo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 37.150 con un aumento di 952 casi. Non si registrano nuovi guariti mentre sono 7 le vittime. Il totale dei decessi sale a 12.174.
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 243, 12 in meno rispetto a ieri e in terapia intensiva sono 19, quattro in meno rispetto al giorno prima.
A livello provinciale si registrano a Palermo 247 casi, Catania 207, Messina 174, Siracusa 99, Trapani 72, Ragusa 51, Caltanissetta 41, Agrigento 43, Enna 25.

E’ stato sottoscritto ieri mattina in prefettura un protocollo d’intesa tra il Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa ed i sindaci dei comuni rivieraschi di Realmonte, Montallegro e Cattolica
Eraclea, nell’ambito della campagna “Spiagge Sicure – Estate 2022”, allo scopo di promuovere attività di prevenzione e contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione, che prevede un finanziamento da parte del Ministero dell’Interno di circa 15mila euro per ciascun comune.

Ad Agrigento, anche quest’anno, su iniziativa dell’associazione Safinatoul Amane Touba, sostenuta dalla comunità senegalese ormai radicata da oltre 30 anni ad Agrigento, è stato celebrato il Grand Magal de Touba, una festa sacra senegalese in cui avviene la commemorazione di Cheikh Ahmadou Bamba, fondatore del mouridismo, una confraternita islamica, e della città di Touba.

L’imprenditore antimafia Gianluca Calì, in politica con il Movimento “Sud chiama Nord”, presidente nazionale dell’associazione ANVU dal 1997 a fianco delle vittime di racket, usura e mafia, ha chiesto all’Agenzia Nazionale (ANBSC) l’utilizzo, in tutto il territorio italiano, di immobili confiscati dove allocare le proprie sedi. E afferma: “A tal riguardo ci faremo portavoce in Parlamento di una modifica legislativa sui beni sottratti alla mafia e restituiti alla collettività (legge 109 del 1996) che preveda una norma specifica che consenta, a quanti hanno denunciato la mafia, il racket e l’usura, di avere titolo preferenziale per la gestione degli immobili, delle aziende e delle attività imprenditoriali sequestrate alle mafie e alle organizzazioni criminali”.

Incidente sul lavoro a Catania, in via Acquicella, dove un uomo di 38 anni, Francesco Castiglione, padre di famiglia, intento a ristrutturare la propria abitazione, è precipitato da un’impalcatura al secondo piano ed è morto. Castiglione è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale San Marco dove però è deceduto poco dopo a causa delle gravi ferite. Numerosi sono i messaggi di dolore e cordoglio che hanno affollato la sua bacheca Facebook.

Ad Agrigento si sollecitano non solo controlli a carico di soggetti privati ma anche di ciò che è compiuto dal pubblico. I dettagli.

Ad Agrigento ci si accanisce contro il titolare di un locale nel centro storico perché, per sbarcare il lunario e non avendo stipendio mensile fisso e premi di produttività, 14esima e buoni pasto pagati dai cittadini tartassati, ha somministrato cibo e bevande ai tavoli senza autorizzazione. Lui, infatti, è autorizzato solo per vendere cibo e bevande da asporto. Che delinquente. Tanto delinquente che, nonostante lui abbia rimosso tavoli e sedie, gli è stata notificata un’ordinanza di divieto di prosecuzione delle attività di vendita. Adesso è in fase di valutazione se esporre il commerciante al pubblico ludibrio, alla gogna, ovvero, come accadeva nel medioevo, legarlo in piazza, a Porta di Ponte, come bersaglio di frutta e verdura marce lanciate dal popolo festante. Caspita che goduria. E poi ad Agrigento è accaduto che, meritoriamente, un assessore, accompagnato da personale in divisa e della nettezza urbana, ha spulciato tra i sacchi dei rifiuti di altri commercianti del centro cittadino, hanno trovato rifiuti indifferenziati, e li hanno multati. Attenzione, non scherzo, è giusto, più che giusto, applausi, “chapeau” alla francese, tanto di cappello. Anzi bisogna intensificare tali controlli. Però perché ciò che è privato lo si cerca, lo si scopre e lo si sanziona, e di tutto ciò che è pubblico invece non fotte nulla. In via San Vito da tempo sono stati conclusi dei lavori di scavo, e sicuramente non è stato il commerciante della via Atenea. Ebbene: l’assessore, con personale in divisa, percorra la via San Vito, proprio all’inizio, dietro al Genio civile, e si accorgerà del tratto di strada ancora devastato, non ripristinato, non asfaltato. Non è difficile: la via San Vito si dirama da piazza Vittorio Emanuele e sale verso l’ex carcere. Chissà quante e quante volte l’avete percorsa ma (in buona fede, s’intende) non ve ne siete accorti. La via San Vito è nel centro cittadino, come la via Atenea, mica è dove ha perso le scarpe il Signore, a Fondacazzo. E poi, se vi avanza del tempo, da via San Vito proseguite in via Picone dove vi attende un’altra, peggiore, devastazione. Sì, nella zona dell’ex ufficio di collocamento, in fondo, hanno effettuato delle trivellazioni. Forse sono stati scoperti giacimenti di petrolio o di gas. Insomma: la trivella ha concluso la sua opera, è rientrata a casa da parecchio tempo, e nella zona vi sono: tanta terra, macerie, pietre, mattoni spaccati gettati sulla strada ad impedire il transito. E poi tanta terra, macerie, pietre, mattoni spaccati gettati sulla scala verso via Giovanni 23esimo pulita un mese addietro dai residenti esasperati che non fosse pulita e fossero rimosse le sterpaglie sugli scalini. E anche la scala è impraticabile. Poi i segnali stradali “lavori in corso” sono stati buttati “ad organo genitale di cane” (per parlare pulito) a lato della strada, dove si parcheggia, impedendo il posteggio. Poi hanno rotto la coppa dell’olio di un mezzo durante la devastazione, e chiazze d’olio sono ancora ovunque. Ipotesi: se dovete ritornare a trivellare, e quindi tutto è ancora devastato in attesa di altre trivellazioni, quanto meno avreste dovuto, o dovreste, rendere nel frattempo transitabile la carreggiata, la scala, raccogliere i segnali stradali gettati “ad organo genitale di cane”, e pulire le distese di olio. No: è caccia ad un altro tavolino con una sedia e un bicchiere di Amaro Averna. Sì, ho capito: il delinquente e brigante non paga la tassa di occupazione del suolo pubblico. Altri commercianti invece la pagano, e si rompono la sacca scrotale (per parlare pulito) se altri non la pagano. Però come si controlla la pagliuzza perché non si controlla e si sanziona anche la trave?

“Una giornata indimenticabile”. Questo lo slogan coniato per la festa dell’Accoglienza al plesso “De Cosmi” dell’istituto comprensivo Rita Levi Montalcini di Agrigento diretto da Luigi Costanza. Questo evento ha rappresentato, dopo anni di sospensione per via del Covid, un rituale festoso per bambini, insegnanti e personale scolastico, condiviso con i genitori.
“Il primo giorno di scuola – si legge in una nota – deve riempire la mente e il cuore del bambino, sono state proposte delle testimonianze dirette che hanno avuto l’obiettivo di raccontare le esperienze di vita di alunni, affinché non si disperda il prezioso patrimonio di vissuti e di speranze proprie di ogni allievo, che devono servire da incoraggiamento, e deve rimanere un tesoro che non va sminuito, ma al contrario riconosciuto, rivalutato, anzi per usare un linguaggio più appropriato al mondo della scuola “promosso”. La rappresentazione dell’anima del plesso De Cosmi è stata rivissuta grazie a Gabriel, Michel e Samuel, hanno interpretato un viaggio nel passato e nel presente della scuola lanciando messaggi di incoraggiamento , di serenità e di allegria proiettando in una nuova fase della vita i nuovi alunni: il futuro del De Cosmi. L’iniziativa è stata arricchita con canti mimati, poesie e balli a tema e tutti i bambini hanno espresso la loro gioia e felicità, contagiando gli adulti con il loro brio”.