Gennaio 2022 - Pagina 40 di 58 - Sicilia 24h
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Trentatré persone sono state arrestate dai carabinieri e organismi di polizia stranieri in diverse province italiane tra cui anche Agrigento e Messina (ma anche Salerno, Ascoli Piceno, Avellino, Brindisi, Caserta, Catanzaro, Latina, Lecce, L’Aquila, Napoli, Potenza, Ravenna, Roma, Varese e in diversi stati esteri, in particolare Panama, Romania e Malta).

Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia.

Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di delitti in materia di giochi e scommesse illegali, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro provento di delitto in attività economiche, autoriciclaggio, con l’aggravante, per taluni di questi reati, di aver commesso il fatto al fine di agevolare il clan dei “Casalesi”.

Contestualmente è stato eseguito sequestro preventivo di 11 siti internet e di società con sede legale a Mercato San Severino (Salerno), nonché di 3 milioni nei confronti di colui che è ritenuto il capo e promotore del sodalizio criminale. E’ accusato di aver costituito una vera e propria holding dedita al gaming on line illecito sul territorio nazionale ed estero, avvalendosi anche dei legami con i vertici dei Casalesi. Gli introiti stimati dall’asset criminoso nel suo complesso sono stati quantificati – nell’arco temporale di circa due anni in oltre 5 miliardi di euro. Qualora i giochi fossero stati svolti in forma lecita, le entrate per l’erario sarebbero state di circa 500 milioni di euro.

Il Covid Hospital di Ribera ha raggiunto il punto massimo di saturazione. Sono 62 al momento i ricoverati in degenza ordinaria. Ventidue di questi hanno trovato posto all’ospedale di Agrigento.

La situazione delle terapie intensive continua invece ad essere gestibile, le persone ricoverate sono sette,  tutte concentrate al “Fratelli Parlapiano”.

La situazione, come era prevedibile, sta assumendo connotazioni preoccupanti e proprio oggi in commissione Salute dell’Ars c’è stata un’audizione organizzata dalla presidente Margherita La Rocca Ruvolo per trattare anche questa emergenza.

Si pensa ad incrementare ulteriormente il numero di posti letto disponibili a Ribera, ma a questo punto si teme che si debba fare ricorso anche ad altre strutture ospedaliere, come quella di Sciacca.

I Carabinieri della Compagnia di Canicattì hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Agrigento un uomo di 25 anni di Naro perché lo scorso 31 dicembre, sotto effetto di cocaina, ha provocato un incidente stradale. All’autorità giudiziaria risponderà del reato di guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. A Canicattì, all’incrocio tra le vie Inghilterra e Ungheria, il 25enne, alla guida della sua Fiat Punto, si è scontrato con una Lancia Y. Il narese è stato sottoposto all’esame tossicologico, con esito positivo alla cocaina.

“La scomparsa del presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli,  è per me un grandissimo dolore e una grandissima perdita per tutti noi. Il suo stile esemplare, la sua coerenza e il suo impegno nella difesa dei diritti e della dignità umana hanno fatto di lui un  importante punto di riferimento istituzionale per l’Italia e per l’Europa”. Ha dichiarato Leoluca Orlando , presidente di ANCI Sicilia.

“Egli è stato protagonista del nuovo ruolo e del nuovo volto dell’Europa in tempi di pandemia,  ponendo una particolare attenzione alla cultura dell’accoglienza e al Mediterraneo, tristemente noto per i fatti di cronaca e per il continuo olocausto dei migranti.

Nel corso della sua lunga carriera, prima giornalistica e poi politica e istituzionale – conclude il presidente Orlando- ha sempre dimostrato un grande impegno per il riconoscimento dei diritti individuali e collettivi e affrontato il tema dei diritti umani come laboratorio politico e culturale per la costruzione di una nuova Europa, coesa e solidale”.

 

La Corte d’Assise di Messina ha condannato a 22 anni di carcere, per omicidio volontario, Luigi De Domenico, perché avrebbe provocato la morte della sua compagna, S.G le iniziali del nome, avvocato, deceduta nel 2017, all’età di 45 anni. Lei ha contratto l’Aids che le ha trasmesso l’uomo, che le ha taciuto di essere ammalato. Altre donne, anche loro contagiate, hanno testimoniato al processo, dichiarando che l’uomo aveva nascosto anche a loro di essere affetto da Aids. In un altro procedimento, ancora in corso, sono imputati tre medici indagati di aver contribuito a causare la morte della donna, non accorgendosi, per anni, dell’infezione da Aids e non disponendo specifici test. L’uomo, pienamente a conoscenza di essere malato, ha avuto un figlio dalla sua compagna. Neanche quando ha saputo delle gravissime condizioni di salute della donna le ha rivelato la verità, impedendole così di ricorrere alle cure. Lui è stato anche a conoscenza del disorientamento dei medici che non riuscivano ad accertare di quale patologia soffrisse la donna. De Domenico è stato individuato soltanto grazie alla caparbietà della sorella della vittima, che ha scoperto tutto e presentato una denuncia. Dall’inchiesta è emerso che la prima moglie dell’uomo, dalla quale ha avuto una figlia agli inizi degli anni ’90, era morta di Aids. Alle persone che nei due decenni successivi hanno intrattenuto relazioni con lui, De Domenico ha sempre riferito che la prima moglie era morta a causa di un tumore. De Domenico avrebbe avuto rapporti non protetti con altre cinque donne, quattro delle quali (compresa S.G.) contagiate.

A Palermo i Carabinieri hanno arrestato tre giovani, fra cui un minorenne, indagati di rapina aggravata e porto di oggetti atti ad offendere. I militari sono intervenuti in piazza Don Bosco, dove un trentenne ha raccontato di essere stato vittima di una rapina da parte di tre banditi, uno dei quali armato di pistola, a bordo di due monopattini, che lo hanno minacciato e costretto a consegnare denaro contante ed un telefono cellulare.

I Carabinieri hanno rintracciato i presunti responsabili nei pressi di via Libertà, dove sono stati notati e riconosciuti dalla stessa vittima intenta a rientrare a casa. Nel corso della perquisizione, gli investigatori hanno trovato il telefono cellulare del trentenne, un coltello a serramanico, tre passamontagna, un paio di guanti neri e una pistola a salve con caricatore contenente 4 cartucce.

La Cei, la Conferenza episcopale italiana, ha aggiornato le misure anti-covid. Dunque: mascherine preferibilmente Ffp2, distanziamento tra i banchi, no allo scambio della pace con la stretta di mano, e acquasantiere vuote. Poi: sia a disposizione il gel igienizzante all’ingresso, e siano igienizzate tutte le superfici, tra panche, sedie e maniglie, dopo ogni celebrazione. Non è necessario il green pass per la messa. Il green pass rafforzato è invece obbligatorio per le attività pastorali e tutto ciò che gravita intorno al settore ecclesiale: i musei, i bar degli oratori, le strutture sportive, le feste. La Cei specifica che il green pass rafforzato occorre per qualsiasi attività culturale, sociale e ricreativa, anche qualora si svolga in ambienti parrocchiali.

A Sciacca i Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato un saccense di 26 anni e un immigrato dal Senegal di 22 anni, sorpresi in possesso, nel corso di un controllo stradale, di 14 grammi di cocaina. L’arresto è stato convalidato dal Gip del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, che per entrambi ha disposto l’obbligo di dimora.

La Procura della Repubblica di Agrigento, tramite il pubblico ministero, Paola Vetro, ha chiesto il rinvio a giudizio di 11 imputati, tra imprenditori e rispettivi collaboratori, di abbandono e deposito non autorizzato di rifiuti, e miscelazione non consentita di rifiuti. Si tratta di: Mario Calogero Sola, 53 anni, di Agrigento; Maurizio Infantino, 58 anni, di Caltanissetta; Tommaso Sciara, 38 anni, di Agrigento; Benedetto Catania, 50 anni, di Porto Empedocle; Benito Cacciatore, 33 anni, di Aragona; Calogero Orsolino, 24 anni, di Agrigento; Luciano Terrazzino, 35 anni, di Agrigento; Settimio Barrale, 57 anni, di Agrigento; Calogero Meli, 56 anni, di Agrigento; Toni Mario Angelo Lo Pilato, 47 anni, di Agrigento e Salvatore Montana Lampo, 28 anni, di Agrigento. Tra il giugno e l’agosto del 2018 gli stessi imputati sarebbero stati registrati dalle telecamere nascoste, nell’ambito di un’inchiesta mirata, dal personale del Corpo forestale della Procura della Repubblica di Agrigento. E sono stati colti intenti a scaricare scarti di frutta, ferraglia, resti di pesce, cartoni, polistirolo, e altri materiali di diversa tipologia in un’area della zona industriale, e nelle vicinanze di un torrente, nei pressi di Fondacazzo, tra Agrigento e Villaseta.

In prospettiva verso le elezioni Regionali nell’autunno 2022 ecco gli esiti di sondaggio sulle intenzioni di voto a candidati presidente e liste, e sulle scelte per fiducia e conoscenza.

Secondo quanto emerso dai recenti sondaggi, nella prospettiva delle elezioni Regionali in Sicilia nell’autunno 2022, il centrodestra siciliano al momento è in vantaggio sul centrosinistra. Tra i candidati in pole position vi sono Nello Musumeci, che ha già annunciato la ricandidatura, e poi, secondo alla partenza, vi è l’ex presidente del Senato, Renato Schifani, avvocato con studio in piazza Virgilio 4 a Palermo.

Alla domanda sulle intenzioni di voto alle liste, mille persone hanno risposto indicando il 50,3% al centrodestra, e il 36,5% al centrosinistra. Poi al 2% Italia Viva e Verdi-Europa Verde, all’1,5% Azione e Più Europa. Ancora in riferimento ai candidati inquilini a Palazzo d’Orleans, Musumeci e Schifani vincerebbero le partite contro gli ipotetici candidati del centrosinistra: Claudio Fava, deputato dell’Assemblea regionale e presidente della Commissione Antimafia, che sarà candidato e si candida anche, eventualmente, attraverso le primarie di coalizione.

Poi Caterina Chinnici, parlamentare europeo figlia del giudice Rocco ucciso dal tritolo di Giovanni Brusca nell’83 a Palermo, è la più quotata nel centrosinistra.

Poi Giuseppe Provenzano da San Cataldo, già ministro per il Sud e vicesegretario del Partito Democratico. Poi Giancarlo Cancelleri, sottosegretario alle Infrastrutture del Movimento 5 Stelle, già candidato presidente della Regione nel 2012 e nel 2017. E poi, ancora, alle domande su fiducia e conoscenza di alcuni leader siciliani di entrambi gli schieramenti, Caterina Chinnici è al 55% di fiducia, seguita da Musumeci al 51%, Schifani al 50%, Provenzano al 40%, poi il presidente dell’Assemblea regionale e coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, al 34%, poi Cancelleri al 33%, Fava al 32%, Nino Minardo da Modica, segretario regionale della Lega, al 30%, e poi il parlamentare europeo Raffaele Stancanelli da Regalbuto al 20%.

E poi, in riferimento alla conoscenza, Musumeci è noto al 92% degli elettori scelti a campione, Schifani al 91%, poi Miccichè all’87%, e poi, in casa centrosinistra, Fava al 78%, Chinnici al 76%, Provenzano al 42% e Cancelleri al 40%. Infine, tra i partiti il primo è il Partito Democratico con il 17%, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle al 15%, Forza Italia 11%, Diventerà Bellissima 9%, Lega 8%, Noi con l’Italia 3,5%, Liberi e Uguali 2,5%, Italia Viva e Verdi entrambi al 2%, Azione e Più Europa sono ciascuno all’1,5%, e Coraggio Italia 1%. Altri partiti, sia a destra che a sinistra abbracciando il centro, totalizzano il 5%.

Voto alle liste

50,3% centrodestra
36,5% centrosinistra
2% Italia Viva e Verdi-Europa Verde
1,5% Azione e Più Europa
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Scelta candidato presidente Regione

Nello Musumeci
Renato Schifani
Claudio Fava
Caterina Chinnici
Giuseppe Provenzano
Giancarlo Cancelleri

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Scelta per fiducia a candidato presidente Regione

Caterina Chinnici 55%
Nello Musumeci 51%
Renato Schifani 50%
Giuseppe Provenzano 40%
Gianfranco Miccichè 34%
Giancarlo Cancelleri 33%
Claudio Fava 32%
Nino Minardo 30%
Raffaele Stancanelli 20%

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Scelta per conoscenza a candidato presidente Regione

Nello Musumeci 92%
Renato Schifani 91%
Gianfranco Miccichè 87%
Claudio Fava 78%
Caterina Chinnici 76%
Giuseppe Provenzano 42%
Giancarlo Cancelleri 40%

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Voto ai partiti

Partito Democratico 17%
Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle 15%
Forza Italia 11%
Diventerà Bellissima 9%
Lega 8%
Noi con l’Italia 3,5%
Liberi e Uguali 2,5%
Italia Viva e Verdi 2%
Azione e Più Europa 1,5%
Coraggio Italia 1%

Altri partiti, sia a destra che a sinistra abbracciando il centro, totalizzano il 5%.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)