Gennaio 2022 - Sicilia 24h
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E finalmente!

E finalmente abbiamo abbandonato quello stereotipo di “vallette” che per decenni si sono avvicendate sul famoso parco dell’Ariston per il famosissimo Festival della Canzone Italiana.

Ci sono volute ben 72 edizioni per avere l’onore di vedere su quel palco un personaggio eclettico, carismatico, audace al punto giusto come Drusilla Foer,eleganzissima” e accativante, che sarà al fianco di Amadeus nella terza serata della kermesse.

Drusilla Foer, al secolo Gianluca Gori, classe 1967, non è un “travestito” e neanche una drag queen.
Si definisce “travesti” o “en travesti”, alla francese, ossia un personaggio che in un’opera teatrale o lirica viene interpretato da un attore o cantante di sesso opposto. In Italia questo genere è diffuso fin dall’800 sia nelle opere liriche che nel teatro che nel cinema.

Nobildonna, la definiscono in tanti.
E poi ancora icona di stile.
La stampa la adora.
È attrice, ballerina, attrice, cantante.
È ironica, brillante, anticonformista, ribelle e dannatamente irresistibile.
È eleganzissima, così come le suggerì una bambina sua fan, che le scrisse una lettera dicendo che da grande voleva essere proprio come lei: “elegan-zissima”.

Dietro quel personaggio c’è tanta arte e tanto talento, compreso quello della fotografia e della drammaturgia.

Insomma, alla eccentrica signora borghese di 54 anni, non manca proprio nulla e la sua presenza sul palco dell’Ariston non sarà solo rivoluzionaria, ma riempirà quel palco con il suo spirito libero e il suo pensare assolutamente fuori da ogni stereotipo.

Un successo cresciuto in maniera esponenziale dal teatro a fenomeno del web, poi è arrivato il cinema e la televisione; eppure nessuno si interessa più di tanto alla sua vera vita. Interessa più la sua vita da vedova che è stata sposata con un texano, che poi l’avrebbe tradita.
È questa la magia di Drusilla Foer.

Sul palco dell’Ariston non indosserà nessun abito griffato. A realizzare i suoi due abiti per la terza serata della kermesse, sarebbe stata la sua sarta fiorentina di sempre, Rina Milano. Qualunque abito si abbinerà alla perfezione con il suo biondo platino, portato con estrema disinvoltura. E ovviamente, nessuna parrucca.

Aspettiamo Drusilla Foer, per godere a pieno di quel suo essere una “irresistibile soubrette”.

 

Si è dato alle fiamme questa mattina davanti alla caserma dei Carabinieri di Rende in provincia di Cosenza ed è stato poi trasportato di urgenza presso il centro grandi ustioni di Napoli. L’uomo di 33 anni cosentino, lavora come docente in Lombardia, subito soccorso dai Carabinieri che indagano sul perché del folle gesto e dai dipendenti di un negozio di gomme che hanno usato repentinamente gli estintori in dotazione.

L’uomo era sceso dalla sua utilitaria con in mano una tanica di benzina, e si era avviato verso l’ingresso della caserma.

Si ipotizza che il gesto estremo sia dovuto ad una sospensione dalla professione in merito ai provvedimenti emanati circa l’obbligo vaccinale.

Il video

 

 

Ogni anno, centinaia di bambini e adolescenti insieme alle loro famiglie,  sono costretti a costosi e disagevoli viaggi della speranza,  presso centri del Nord, specializzati in reumatologia pediatrica, per avere una diagnosi e/o per avere assistenza e cure adeguate, il tutto a carico della Regione Siciliana, che se da un canto non riesce ad evitare difficili ed onerosi spostamenti, dall’altro è danneggiata dai conti che puntualmente deve pagare alle aziende sanitarie del Nord per le prestazioni rese agli utenti siciliani. A Catania esiste un Centro di Riferimento Regionale per la Prevenzione Diagnosi e Cura delle malattie Rare Reumatologiche del bambino allocato presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria –  Policlinico- V. Emanuele di Catania di cui è responsabile la dott.ssa Patrizia Barone, che dopo un’esperienza ventennale nel campo della reumatologia pediatrica, si prodiga nell’assistenza ai bambini affetti da tale patologia  eseguendo pure  infiltrazioni intraticolari, al pari dei Centri del Nord.  Purtroppo, dopo alcuni pensionamenti,  la dott.ssa  Patrizia Barone, si è ritrovata ad essere l’unico medico, oltre che Responsabile, del Centro di Riferimento,  in quanto, il Governo Regionale, non risulta avere previsto alcuno stanziamento supplementare per l’assunzione di almeno due pediatri e due infermieri  da destinare al Suddetto Centro, né la Direzione Sanitaria dell’Azienda, in assenza di risorse supplementari o di indicazioni espresse da parte dell’Assessorato Regionale, ha inteso riprogrammare la  collocazione del personale medico pediatra in organico in guisa da destinare al suddetto Centro, almeno un pediatra,   come supporto e per le eventuali  sostituzioni ed  almeno un infermiere dedicato.

Nel 2021 in Sicilia, nel complessivo, il tasso di crescita delle imprese è + 1,63%,  nella provincia di Agrigento  si registra una crescita pressoché inesistente (+1,37%).
Ma è analizzando in dettaglio che ci si accorge di come sta cambiando il il tessuto commerciale ed urbano nelle nostre città e nei nostri paesi.

Sono 444 i negozi chiusi negli ultimi due anni in riferimento a tipologie quali il dettaglio, l’ingrosso, la ristorazione e i servizi alla persona. I dati arrivano da Confcommercio Agrigento. Il presidente provinciale, Giuseppe Caruana, commenta: “Staticità e regressione in alcuni settori fondamentali che hanno da sempre trainato l’economia agrigentina.  Una crisi che colpisce laddove troppe volte le saracinesche sono state abbassate a causa dell’emergenza Covid: il commercio al dettaglio, all’ingrosso e la ristorazione sono i settori più colpiti, le cui difficoltà si ripercuotono, giocoforza, su tutto il tessuto economico. Ciò si evince in base ai dati elaborati dall’ufficio Statistica di Unioncamere Sicilia, sulle rilevazioni effettuate da Movimprese e relativi agli anni 2020 e 2021, ovvero al secondo anno dell’era della pandemia.

Una situazione dalla quale emergono due condizioni negative: un sostanziale immobilismo e una generale recessione che fa da traino alla desertificazione in atto nei centri abitati. Condizioni – continua Caruana- che erano già conosciute come croniche nel nostro territorio, alle quali l’emergenza Covid ha dato ulteriore accelerazione. A questo si aggiunge una profonda crisi del sistema camerale, con le recenti scelte ancora una volta subite e non condivise con gli operatori, che vanno a totale danno delle imprese.
Inoltre,  siamo di fronte ad una impennata dell’inflazione con materie prime più che raddoppiate in quasi tutti i settori, oltre al costo dell’energia che è già diventato un problema all’interno delle aziende che rischiano la chiusura per questa negativa evoluzione dei costi a sostenere.”

E domani, primo febbraio, si inizia con nuove regole anche per i negozi al dettaglio dove, per accedere, servirà  il green pass base: “ Evidenziamo- afferma il presidente provinciale di Confcommercio- che titolari e soggetti delegati ai controlli, come chiarito dal Governo, non devono effettuare necessariamente i controlli all’ingresso ma anche all’interno della propria attività e possono avvenire a campione.” FAQ del Governo del 26 gennaio 2022, che riporta quanto segue: “I titolari degli esercizi per i quali è richiesto il green pass base non devono effettuare necessariamente i controlli sul possesso del green pass base all’ingresso, ma possono svolgere a campione successivamente all’ingresso della clientela nei locali”.

“Bisogna reagire, unire le forze ed insieme a tutti i livelli di governance individuare strategie comuni – afferma Caruana- che aiutino il sistema a riprendere un cammino virtuoso. La ripresa del sistema equivale alla ripresa delle città in cui esse operano. E’ interesse di tutti operare in questa direzione. Siamo pronti a fare la nostra parte e all’interno della nostra associazione lo facciamo ogni giorno. Ma da soli non ci sarà possibile dare tutte le risposte che il mondo delle imprese chiede da troppo tempo e di cui adesso ha necessità impellente.”

“Razza e Musumeci si tolgano dalla testa di utilizzare gli 800 milioni del piano di spesa dei fondi del Pnrr per la sanità per fare campagna elettorale in vista delle prossime regionali, la ripartizione delle somme deve passare al vaglio dell’Ars”.
Lo affermano i deputati regionali del M5S all’Ars. componenti della commissione salute dell’Ars, Francesco Cappello, Giorgio Pasqua, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca.
Importanti  decisioni in questo senso – dicono i quattro parlamentari –   sarebbero già state prese, bypassando, come spesso è successo in passato, il parlamento regionale. Gli investimenti in sanità vanno fatti per migliorare la risposta ai bisogni della salute pubblica e non per ingraziarsi questo o quel territorio. Le decisioni vanno concordate con la commissione competente, con i sindaci dei territori e con le forze sociali, perché così prevede la legge. Domani su questo punto, in occasione della seduta di commissione, l’assessore Razza ci dovrà dare ampie  delucidazioni”.

“Un gran numero di Comuni della Sicilia rischiano di scomparire a causa delle loro caratteristiche geomorfologiche ma soprattutto a causa di una gravissima carenza di infrastrutture urbane. Nell’ultimo decennio, in particolare nelle zone montane,  abbiamo assistito  all’avvio di un processo di desertificazione demografica e di abbandono che ci auguriamo non sia irreversibile.

Incentivare la ripartenza economica e sociale di questi centri  è dovere di tutti e favorire, con i finanziamenti adeguati,   la nascita di  Zone Franche Montane  è diventato ormai improrogabile”. Ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia.

“Per arginare l’esodo demografico di interi territori della nostra Isola  e per innescare un’auspicabile inversione di tendenza – continua Orlando –  é necessario intervenire con provvedimenti e fondi adeguati a  compensare gli svantaggi strutturali derivanti dalla condizione di insularità”.

“Salvare l’identità culturale di questi luoghi  – conclude Orlando – è un atto dovuto alle nuove generazioni,   non sprecare  un’occasione unica e irripetibile un dovere di tutti”.

 

Sono 3.328 i nuovi casi di coronavirus registrati in Sicilia nelle ultime ventiquattro ore a fronte di 21.906 tamponi processati. L’indice di positività è al 15.19%. Le vittime sono 29 mentre i guariti sono 1.054. Attualmente in Sicilia ci sono 244.960 persone positive al covid, + 2.516 rispetto a ieri.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Catania 806; Messina 791; Palermo 712; Ragusa 345; Caltanissetta 248; Trapani 245; Siracusa 224; Agrigento 164; Enna 64

Poste Italiane ha attivato diverse modalità di controllo del Green Pass per consentire l’accesso ai 73 uffici postali della provincia di Agrigento in modo semplice e sicuro, nel rispetto degli obblighi stabiliti dal Decreto Legge 7 gennaio 2022, n.1.

Nei 31 uffici postali dell’Agrigentino dotati di gestore delle attese i cittadini mostreranno all’ingresso il QR Code del Green Pass e, una volta riconosciutone il codice, il gestore attese consentirà di scegliere l’operazione e di prendere il ticket necessario per presentarsi allo sportello.

Negli altri uffici postali della provincia i cittadini dovranno mostrare il Green pass direttamente allo sportello per la verifica dell’operatore attraverso il lettore scanner che ne confermerà la validità in tempo reale, prima di procedere con i servizi richiesti.

Infine, nei prossimi giorni per i cittadini che prenoteranno l’appuntamento utilizzando le App di Poste Italiane la verifica del Green Pass sarà eseguita dalla stessa App. Per coloro che invece prenoteranno sul sito Poste.it il controllo della certificazione verde avverrà direttamente in ufficio postale.

Grazie alle diverse soluzioni introdotte, l’accesso agli Uffici Postali sarà semplice, veloce e nel rispetto delle norme previste per contrastare e contenere la diffusione del virus COVID -19.

Si ricorda ai cittadini e ai clienti che l’offerta di servizi e prodotti di Poste Italiane è disponibile anche sui canali digitali (il sito www.poste.it e le App di Poste Italiane).

Sono pronte le Ordinanze che definiscono l’organizzazione e le modalità di svolgimento degli Esami di Stato 2022 del primo e del secondo ciclo di istruzione.

Il Ministro Patrizio Bianchi le ha inviate oggi al Consiglio superiore della Pubblica Istruzione (Cspi), per il previsto parere. Le Ordinanze sono anche state illustrate alle Organizzazioni sindacali. Terminato l’iter amministrativo, saranno poi trasmesse alle competenti commissioni parlamentari, come previsto dall’ultima legge di bilancio.

Nei documenti predisposti è previsto il ritorno delle prove scritte, sia nell’Esame del primo che del secondo ciclo di istruzione, con alcune specifiche.

Le prove scritte si svolgeranno in presenza. Per il solo colloquio, sia nel primo che nel secondo ciclo, è prevista la possibilità della videoconferenza per i candidati impossibilitati a lasciare il loro domicilio, condizione che andrà, comunque, documentata.

L’Esame del primo ciclo

Per l’Esame del primo ciclo sono previste due prove scritte, una di italiano e una relativa alle competenze logico-matematiche, e un colloquio, nel corso del quale saranno accertate anche le competenze relative alla lingua inglese, alla seconda lingua comunitaria e all’insegnamento dell’Educazione civica.

La votazione finale resta in decimi. Si potrà ottenere la lode, con deliberazione all’unanimità della Commissione.  Per quanto riguarda l’ammissione all’Esame, la partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che comunque si terranno, non sarà requisito di accesso. L’Esame si svolgerà in presenza, nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2022.

L’Esame del secondo ciclo

L’Ordinanza prevede che l’Esame sia costituito da una prova scritta di italiano, da una seconda prova sulle discipline di indirizzo, predisposta dalle singole commissioni d’Esame, e da un colloquio.

La sessione d’Esame avrà inizio il 22 giugno 2022 alle 8.30, con la prima prova scritta di italiano, che sarà predisposta su base nazionale. La prova proporrà sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. 

 Il 23 giugno si proseguirà con la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Le discipline saranno comunicate al termine dell’iter formale delle Ordinanze. La seconda prova sarà predisposta dalle singole commissioni d’Esame, per consentire una maggiore aderenza a quanto effettivamente svolto dalla classe e tenendo conto del percorso svolto dagli studenti in questi anni caratterizzati dalla pandemia.  

 È previsto, poi, il colloquio, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un problema, un progetto) che sarà sottoposto al candidato. Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di Educazione civica; analizzerà poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. La commissione sarà composta da sei commissari interni e un Presidente esterno.   

Entro il 15 maggio 2022 il Consiglio di classe elaborerà il documento con il percorso formativo fatto dagli studenti, gli strumenti di valutazione utilizzati e gli obiettivi raggiunti, ponendo attenzione all’insegnamento trasversale dell’Educazione civica.

La valutazione finale resta in centesimi. Il credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 40 punti (12 per il terzo anno, 13 per il quarto, 15 per il quinto). Le prove scritte peseranno fino a 40 punti, il colloquio fino a 20. Si potrà ottenere la lode, con deliberazione all’unanimità della Commissione. La partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che pure saranno svolte, e lo svolgimento dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento non costituiranno requisito di accesso alle prove.

“Le scelte di oggi – sottolinea il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – rientrano nel percorso di progressivo ritorno alla normalità che stiamo realizzando. Non siamo ancora fuori dalla pandemia, ma già quest’anno, grazie ai vaccini e alle misure di sicurezza decise dal governo, abbiamo garantito una maggiore continuità della scuola in presenza, fin dal primo giorno. Abbiamo tenuto conto, come era giusto fare, degli ultimi due anni vissuti dai nostri ragazzi. Per questo, ad esempio, nel secondo ciclo, affidiamo la seconda prova scritta alle commissioni interne, che conoscono i percorsi personali degli studenti. Dobbiamo rimetterci in cammino verso la normalità e guardare al futuro, lavorare alla scuola che vogliamo costruire insieme”, conclude.

Da ieri sera non si hanno più notizie di Eleonora Falcone, una ventiduenne di Canicattì che sembra essere svanita nel nulla.
Questa mattina la madre ha presentato una denuncia di scomparsa ai carabinieri della locale stazione facendo partire le ricerche congiunte insieme alla Polizia di Stato. Su facebook, così come su altri social, è stata diffusa la foto della giovane.
Secondo una prima ricostruzione la ragazza si sarebbe allontanata da casa, da Via Cartesio n8, avrebbe anche lasciato il cellulare a casa dopo esser stata al telefono con la madre fino a tarda sera. La ragazza, secondo il racconto della madre, indossa un pigiama con una vestaglia rosa. Nelle prossime ore è possibile che venga attivato il protocollo per la ricerca delle persone scomparse da parte della Prefettura di Agrigento.