Crisi idrica: la Regione al contrattacco

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La Regione pronta con interventi per 340 milioni a rimedio a breve termine della crisi idrica. L’intervento del presidente della Regione, Schifani. La beffa della dispersione nelle condotte.

Pioggia ieri e oggi: sarà sufficiente? Molto probabilmente no. La diga Fanaco, uno degli invasi più preziosi della Sicilia, contiene acqua per altri due mesi di razionamenti. E in provincia di Agrigento ci si azzuffa anche per la poca acqua della diga Castello. La Regione Sicilia è pronta (ma quando si parte?) con interventi per 340 milioni di euro e altri 20 milioni di euro appena stanziati dal Governo Meloni per le prime opere a tampone della crisi idrica dopo avere riconosciuto e dichiarato lo stato di emergenza nazionale per la siccità in Sicilia. E il presidente della Regione, Renato Schifani, conferma e spiega: “Al di là dello stato di emergenza deliberato lunedì dal Consiglio dei ministri su nostra richiesta per affrontare gli interventi più urgenti, fin dal mio insediamento abbiamo lavorato, lontano dai riflettori e senza condizionamenti elettorali, per finanziare una quarantina di opere per circa 340 milioni di euro. Inoltre attendiamo a breve anche il via libera al Piano di interventi per la sicurezza del settore idrico già presentati al ministero delle Infrastrutture: 27 opere per 830 milioni di euro che il commissario nazionale ha già collocato tra quelle prioritarie. Un grande programma da oltre un miliardo e 300 milioni di euro, come mai, forse, si era visto in Sicilia”. Nel frattempo incombe (e chissà ancora per quanto sarà così) la beffa della dispersione idrica. In Sicilia nel 2022 più del 50% dell’acqua immessa nelle condutture si è dispersa a causa delle reti colabrodo, e poi anche dei furti e degli allacci abusivi. Si tratta di un volume di quasi 340 milioni di metri cubi, come emerge dall’ultimo rapporto Istat sull’acqua. Ad Agrigento l’avvio dei lavori di ricostruzione della rete idrica, con una quarantina di milioni di euro che sarebbero in quarantena, è ancora un rebus. E’ perdurante la condizione di stallo. E si balla la danza della pioggia…

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