Ottobre 2021 - Pagina 28 di 73 - Sicilia 24h
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368 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 14.619 tamponi processati. Ieri erano stati 264. L’incidenza sale al 2,5%, ieri era all’ 1,4%. La Sicilia è al quinto posto per contagi giornalieri. Gli attuali positivi sono 6.806, i guariti sono 404 mentre si registrano altre 5 vittime che portano il totale dei decessi a 6.960. La Regione comunica che le vittime sono dei giorni scorsi. Sul fronte ospedaliero sono adesso 312 i ricoverati, mentre in terapia intensiva sono 49.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo con 42 casi, Catania 173, Messina 48, Siracusa 38, Ragusa 4, Trapani 6, Caltanissetta 21, Agrigento 21, Enna, 15.

Approvato l’elenco dei candidati ammessi per la seconda sessione del 2021 dell’esame per conseguire l’idoneità professionale per l’accesso alla professione di trasportatore su strada di merci per conto terzi nel settore dei trasporti nazionali ed internazionali. Il settore Trasporti del Libero Consorzio ha, quindi, pianificato la seconda sessione d’esame per l’anno 2021 che avrà luogo entro fine anno.

Agli esami sono stati ammessi i candidati che erano in possesso, alla data del 15/07/2021, dei seguenti requisiti: maggiore età, non essere interdetti giudizialmente, non essere inabilitati, essere in possesso di un titolo di studio di istruzione superiore di secondo grado a seguito di corso di durata triennale, quadriennale o quinquennale ovvero di avere assolto all’obbligo scolastico e superato un corso di istruzione di secondo grado o un corso di preparazione all’esame presso un organismo appositamente autorizzato. Le domande di ammissione per partecipare agli esami di idoneità dovevano pervenire entro il 15 Luglio 2021.

I candidati che supereranno gli esami potranno svolgere la professione di autotrasportatore di merci su strada in Italia e su tutto il territorio dell’Unione Europea.

Per avere ulteriori ragguagli in merito agli esami, i candidati interessati potranno rivolgersi agli Uffici del Settore Turismo, Attività Produttive e Trasporti in via Esseneto n. 66 ad Agrigento, tel. 0922/593633, oppure rivolgersi alle diverse sedi dell’Ufficio Relazioni con il pubblico del Libero Consorzio presenti in diversi comuni della provincia.

La Prefettura di Agrigento rende noto che è stata accolta e finanziata la proposta presentata dal Comune di Palma di Montechiaro, approvata dalla Prefettura in quanto ammissibile secondo i criteri individuati dal Ministero dell’Interno.

Il finanziamento si inquadra nell’ambito della ripartizione del Fondo per la Sicurezza Urbana effettuata con Decreto del Ministero dell’Interno adottato di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze in data 25 giugno 2021 che ha, appunto, destinato una quota ai Comuni  per il finanziamento di iniziative di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici.

I Comuni beneficiari sono stati individuati dal medesimo decreto tra i primi centotrenta Comuni sulla base degli indici di popolazione residente secondo i dati ISTAT aggiornati al primo gennaio 2020.

Nella provincia di Agrigento, pertanto, è stato individuato il comune di Palma di Montechiaro che, invitato dalla Prefettura a presentare domanda  prospettando le misure e/o i mezzi che intendesse adottare, potendo destinare il contributo a spese correnti o d’investimento, ha proposto un progetto articolato che prevede sia l’estensione del sistema di videosorveglianza integrato con l’incremento dell’attività della Polizia Municipale, sia una serie di azioni volte alla prevenzione attraverso attività di informazione/formazione. le azioni individuando altresì le aree di più specifico interesse. Sono stati, altresì, individuati gli istituti scolastici interessati dal progetto.

La proposta ha, quindi, formato oggetto di verifica da parte della Prefettura nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che ha espresso parere in ordine alla coerenza ed alla ammissibilità  delle iniziative.

A conclusione è pervenuta la comunicazione ministeriale di accoglimento e conseguente finanziamento del contributo di euro 15.734  che sarà a breve erogato per il tramite della Prefettura.

A garanzia degli impegni assunti sarà stipulato tra Prefettura e Comune beneficiario uno specifico protocollo d’intesa che contempla il monitoraggio delle iniziative anche attraverso report mensili sulle attività.

Il Prefetto esprime soddisfazione per il sollecito riscontro assicurato dal comune, individuato tra i potenziali beneficiari, nel cogliere l’opportunità offerta dal contributo che, sebbene non di rilevante entità, potrà fornire un utile supporto alle azioni sullo specifico obiettivo di riconosciuta sensibile attualità.

A fronte dei 31 progetti siciliani bocciati a Roma nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, l’assessore regionale all’Agricoltura, Antonio Scilla, riferendo all’Assemblea Regionale sul recente incontro con il ministro Patuanelli, ha annunciato: “Otto dei 31 progetti per le reti idriche in Sicilia bocciati nei giorni scorsi sono stati recuperati. Tali progetti avrebbero in realtà rispettato i parametri richiesti: sono 6 progetti esecutivi e 2 definitivi, per un valore complessivo di 121 milioni di euro. Dei 6 progetti esecutivi, 3 riguardano il Consorzio di bonifica Trapani 1; uno riguarda il Consorzio di bonifica Agrigento 3; uno Ragusa; un altro a Caltagirone”.

Breve disamina politica, a cavallo del periodo attuale di elezioni Amministrative, del presidente della Regione, Nello Musumeci, che afferma: “In Sicilia credo che il centrodestra abbia vinto: i numeri non sono opinabili. Credo sia emersa un’esigenza chiara. La gente si affida a persone che abbiano dimostrato competenza politica, capacità amministrativa e radicamento sul territorio. Non si può inventare una classe dirigente un mese prima, ovvero a candidati sindaco scelti un mese prima del voto. Sul fronte dei vari schieramenti politici ritengo che il centrodestra dove è unito vince. Dove non è unito inesorabilmente perde. I Cinque Stelle? Perdono a favore del Partito Democratico”.

Una storia, quella di Antonella Diacono, una ragazza piena di vita – “una forza della natura” come la descrive il suo papà –  che a 13 anni, il 28 novembre del 2017, decide di togliersi la vita.
Ho intervistato Domenico Diacono, padre di Antonella “Paninabella” e con lui abbiamo affrontato questo delicatissimo argomento, con il garbo e l’attenzione che merita.

Insieme abbiamo cercato di capire le dinamiche, gli errori, le mancanze, le problematiche che coinvolgono i giovani, che hanno però spesso una personalità così spiccata, tanto da non riuscire a perdonare nulla neanche a sé stessi.

Domenico e sua moglie Angela, hanno fondato un’associazione, senza fine di lucro che si può sostenere se si vuole cliccando qui https://www.paninabella.org/la-nostra-missione/

o devolvendo il 5×1000
https://www.paninabella.org/sostienici/

Domenico e Angela Diacono incontrano genitori e ragazzi, raccontando la loro storia ma senza voler mai trovare un colpevole, qualcuno su cui sfogare rabbia e dolore, ma analizzando un unico perché: “Perché Antonella non ha chiesto aiuto?” Una domanda scomoda che però può portare a comprendere cosa si può fare per aiutare chi sta male.

Durante questa toccante e a tratti commovente intervista, Domenico ha parlato utilizzando parole, sentimenti e pensieri che sono stati di sua figlia, raccontando una ragazza che si era sentita “Sfondo nella vita degli altri” e che per qualcuno era “diversa“. Perché le parole di Antonella riguardano tutti.

Vi invito a guardare questa intervista e a diffonderla, perché sono tante le parole chiave che Domenico Diacono ha pronunciato e  che – ne sono certa – potranno essere di aiuto a molti, anche a tutti coloro che mai hanno considerato il suicidio di un proprio figlio, come una cosa possibile.

 

 

E’ insorto un interrogativo: la morte nell’ospedale di Reggio Calabria del giocatore di basket agrigentino, Haitem Jabeur Fathallah, di 32 anni, preda di un malore durante la partita di domenica scorsa, sarebbe stata evitabile? Ecco perché la Procura di Reggio Calabria ha disposto l’autopsia per accertare innanzitutto se tutto sia stato compiuto secondo i protocolli. Ad esempio: Fathallah è stato soggetto con il massimo rigore ai controlli fisici? Avrebbe potuto compiere sforzi da atleta per le sue condizioni? I soccorsi sono scattati in tempo? Si è compiuto il possibile durante le manovre all’interno dell’impianto sportivo e durante il tragitto in ambulanza per trasportarlo in ospedale?

A Canicattì i Carabinieri della locale Compagnia indagano per accertare se la rottura di un vetro posteriore dell’automobile di un esponente politico locale, l’ex presidente del Consiglio comunale, e assessore designato dal candidato sindaco Corbo, Alberto Tedesco, sia effetto di un raid vandalico oppure di una mirata intimidazione. L’auto, una Renault Clio, è intestata alla moglie di lui. Ed è stata danneggiata in via Garibaldi, dove è stata posteggiata nottetempo.

Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, il 5 luglio del 2019, la prima sezione penale del Tribunale, presieduta da Giuseppe Melisenda Giambertoni, ha emesso la sentenza di primo grado nell’ambito dell’inchiesta sul crollo del Palazzo Lo Jacono – Maraventano, nel centro storico di Agrigento, il lunedì di Pasquetta 25 aprile 2011. Cinque condannati e quattro assolti. I condannati sono stati ad 1 anno e 2 mesi di reclusione l’architetto Gaspare Triassi, funzionario del Comune di Agrigento e direttore dei lavori di recupero sicurezza del Palazzo Lo Iacono. Poi 1 anno di reclusione ciascuno per Giuseppe e Carmelo Analfino, responsabili dell’impresa Edil.Co.A titolare dell’appalto delle opere, per il geometra Andrea Patti, componente del collegio di progettazione e direzione dei lavori, e per l’architetto Calogero Tulumello, responsabile unico del procedimento. Ebbene, adesso, in secondo grado, la Procura Generale di Palermo, a conclusione della requisitoria, ha chiesto alla Corte d’Appello di confermare le condanne inflitte dal Tribunale di Agrigento, e di riconoscere l’assoluzione nel merito, e non per prescrizione, di due imputazioni a carico dell’ex dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Agrigento, Giuseppe Principato. Gli imputati, a vario titolo, rispondono di condotte colpose perchè negligenti, imprudenti ed imperite, per non idoneità tecnica dei progetti di lavoro, per la inutilità delle opere eseguite, insufficienti, mal compiute e prive di una seria logica di progetto.

L’ultimo bollettino dell’Asp segnala 14 nuovi casi positivi al Covid 19 a fronte di 226 tamponi processati. I guariti sono 29 mentre c’è un nuovo ricovero in Terapia intensiva.

In ospedale, in degenza ordinaria/subintensiva del “Fratelli Parlapiano” di Ribera, restano 3 ricoverati. Salgono invece a 4 le persone che si trovano in Terapia intensiva.

Questa la situazione Comune per Comune: Agrigento: 13 (+1); Aragona: 1 (stabile); Burgio: 2 (stabile)); Campobello di Licata: 1 (stabile); Canicattì: 25 (-2); Casteltermini: 1 (stabile) che è un migrante ospitato in un centro di accoglienza; Cattolica Eraclea: 7 (+3); Favara: 5 (stabile); Grotte: 3 (stabile); Licata: 16 (-1); Naro: 12 (+1); Palma di Montechiaro: 43 (-4); Porto Empedocle: 14 (-2); Racalmuto: 2 (stabile); Raffadali: 16 (+2); Ravanusa: 1 (stabile); Realmonte: 1 (stabile); Ribera: 8 (-1); Sambuca di Sicilia: 2 (stabile); Santa Margherita di Belice: 1 (stabile); Santo Stefano Quisquina: 1 (stabile); Sciacca: 33 (-3); Siculiana: 1 (+1); Villafranca Sicula: 12 (+1).

Sono “Covid free” Alessandria della Rocca, Bivona, Calamonaci, Caltabellotta, Camastra, Cammarata, Castrofilippo, Cianciana, Comitini, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Montevago, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Sant’Angelo Muxaro e Santa Elisabetta.

Sono 16 (-13) i migranti attualmente in quarantena sulle navi di accoglienza in rada dell’Agrigentino.