L’ufficio di Pastorale Sociale della Curia Arcivescovile e del Consiglio Pastorale Cittadino di Agrigento interviene a seguito dei gravi episodi di cronaca a Licata, con disabili picchiati e derisi, e poi l’operazione “Xydi”. E afferma: “Come Comunità Ecclesiale e Sociale non possiamo non sentirci coinvolti dal desiderio di riscatto e di rivalsa che può e deve mostrare il forte senso civico e di amore a questa terra che come cristiani e cittadini deve vederci protagonisti. Non possiamo più assistere inermi alla distruzione di ciò che ancora pensavamo nessuno potesse rubarci, la dignità di essere cittadini e cristiani convinti per questo di voler alzare la testa e dire… io non ci sto e non accetto che la mia terra e la mia Chiesa possa venire mortificata e degradata dalle losche logiche di chi pensa che è tutto lecito e tutto possibile nel nome del proprio tornaconto e interesse, molte volte illecito. Dobbiamo rialzare la testa, dobbiamo ricordarci della nostra dignità di uomini e donne che hanno dato allo Stato e alla nostra storia figure e personalità eccellenti, non possiamo continuare a stare alla finestra mentre poche decine di persone che amano solo delinquere rovinino e deturpino la dignità e l’onorabilità di tutta una Comunità. Tutti dovremmo dire “Basta” come non mai… tutti uniti alle nostre Istituzioni, alle forze dell’ordine ai nostri Sindaci tutti uniti per dire Agrigento non è questa!”.
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