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In un gesto di riconoscimento straordinario, il Questore di Agrigento, Dott. Emanuele RICIFARI, avrà l’onore di consegnare una targa speciale all’Addestratore Andrea Grisi – alias Doctor Dog – il prossimo 18 ottobre.

La targa porterà la seguente dicitura: “Per il suo eccezionale impegno e contributo alla sicurezza pubblica e alla forma-zione delle forze dell’ordine, il Questore di Agrigento, dott. Emanuele Ricifari, conferisce questa targa all’Addestratore Andrea Grisi”. Questa speciale cerimonia si svolgerà in collaborazione con il Centro Cinofilo Doctor Dog di Bedizzole, unico centro per la formazione in Brescia degli Agenti della Polizia Stradale, Digos, Anticrimine, Squadra Volanti e Squadra Mobile.

La Questura di Agrigento condivide il format e la metodica di addestramento sviluppati dal Centro Cinofilo Doctor Dog, riconoscendone l’efficacia nel migliorare le capacità operative delle forze dell’ordine.

L’inchiesta iniziò l’anno scorso a seguito di un blitz da parte dei Carabinieri che accertarono come una comunità per disabili di Favara fosse trasformata in una casa degli orrori.

Sotto accusa i responsabili della struttura. Sarebbe stato accertato un giro di spaccio di droga all’interno della comunità Oasi dove alcuni ospiti erano ricoverati per problemi legati all’alcolismo o al consumo di sostanze stupefacenti.

Nel corso dell’indagine sarebbero stati accertati una serie di abusi sessuali con i disabili presenti nella struttura, umiliati ed anche picchiati.

A chiedere il rito abbreviato sono stati i favaresi Chyarl Bennardo, 40 anni di Favara; Carmelo Cusumano, 52 anni, di Favara; Emanuele Luigi Capraro, 24 anni, di Agrigento; Gaetano Lombardo, 47 anni; Carmelo Nicotra, 38 anni; Salvatore D’Oro, 50 anni e Giovanni Colantoni, 27 anni.

Il gup Iacopo Mazzullo ha poi aggiornato l’udienza al 30 novembre per la requisitoria del pubblico ministero Paola Vetro: a seguire ci saranno le arringhe difensive degli avvocati Salvatore Cusumano, Monica Malogioglio, Fabio Inglima Modica, Maria Alba Nicotra, Vincenzo Caponnetto, Ivana Rigoli e Daniele Re.

La decisione sull’eventuale rinvio a giudizio di altri tre imputati è stata rinviata a giovedì per un problema tecnico della cancelleria. Si tratta dei favaresi Antonio Presti, 37 anni; Calogero Rizzo, 36 anni e Giuseppe Papia, 64 anni.

Rimane ancora da aggiornare la posizione di Paolo Graccione, 45 anni, Antonio Emanuele Gramaglia, 29 anni; Gaetano Gramaglia, 33 anni e Fiorella Bennardo, 43 anni è stata aggiornata al 16 novembre per un impedimento dei difensori, gli avvocati Daniela Posante e Antonella Arcieri.

 

L’installazione sarebbe dovuta avvenire nel mese di giugno 2022 ma così non è stato e, adesso, i consiglieri comunali della Dc, Alessia Bongiovì, Pasquale Spataro, Roberta Zicari e Pietro Vitellaro, chiedono chiarimenti sui tempi dei due bagni pubblici acquistati dal Comune di Agrigento. “Che fine hanno fatto?”, tuonano i consiglieri.

“Nel gennaio del 2022 al motto “è la rivoluzione della normalità” si elogiava con ampia pubblicità, l’acquisto di due bagni- continuano i consiglieri- autopulenti, autosanificanti, controllati da remoto attraverso centrale operativa, con schermo touch, totalmente accessibili anche ai disabili più gravi. Un valore di 155 mila euro, provenienti dalla tassa di soggiorno.” L’assessore comunale all’igiene del comune di Agrigento, Alessandro Sollano, subentrato lo scorso mese di giugno a Giovanni Vaccaro, chiarisce: “Come comunicato dalla ditta prefabbricati Santero di Forlì saranno forniti nel prossimo mese di novembre. A giorni -fa sapere ancora Sollano- verranno realizzate due basi, una in piazzale Fratelli Rosselli e l’altra in piazza Vincenzo Dona (al Campo sportivo), ed eseguiti i relativi allacci”.

E, i consiglieri della Dc incalzano: “Se entro novembre, come promesso,  non verranno posizionati i bagni e messi a servizio della collettività, faremo le barricate”.

E sulla vicenda interviene l’ex assessore Giovanni Vaccaro che ha avviato la pratica. Dice: “Leggendo la nota stampa dei 4 consiglieri della DC, inerente la collocazione dei bagni pubblici, di cui ho sollecitato l’acquisto con determina 3206/2021, mi preme sottolineare che all’interno della determina, nel capitolato è anche compresa  la somma per la realizzazione delle piastre su cui poi vanno collocati i servizi sanitari, somma che ammonta a circa 15000 euro. Dopo diversi incontri tra  sovrintendenza e ‘ufficio tecnico, è stato possibile localizzare le zone di intervento ( Piazza Ugo la Malfa e Piazzale Rosselli) ottenendo il parere positivo e tutte le autorizzazioni necessarie per procedere ai lavori preliminari. Quindi nel mese di Maggio, ottenute tutte le autorizzazioni  sia per i bagni si per  la realizzazione del Polo dell’infanzia presso Villa Del Sole, ho lasciato la delega all’assessore Sollano.

Raccolgo quindi positivamente l’interessamento dei consiglieri – conclude Vaccaro –  e, invito loro a verificare lo stato attuale dei fatti in modo da capire perchè dopo cinque mesi dall’ottenimento delle autorizzazione siamo ancora fermi”.

 

Un bambino di 4 anni è morto a Petralia Soprana, in provincia di Palermo, in una masseria di contrada “San Giovanni Sgadari”. I genitori del piccolo hanno riferito che stamani hanno avvertito un forte odore di gas nell’abitazione, prima di accorgersi che il bimbo non respirava ed era in arresto cardiaco. I sanitati del 118 sono intervenuti con l’elisoccorso e Inizialmente il bambino sembrava riprendersi. Poi, nonostante le manovre di rianimazione, è deceduto.

A Canicattì una donna di 43 anni, ricoverata in una struttura, si è buttata nel vuoto dal secondo piano. E’ stata subito soccorsa e con un elicottero del 118 è stata trasportata all’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta dove è deceduta a causa delle gravi ferite subite. Sul posto sono intervenuti i poliziotti del commissariato di Canicattì, che hanno informato la Procura della Repubblica di Agrigento.

I Carabinieri di Caltagirone, in provincia di Catania, hanno arrestato ai domiciliari un dirigente scolastico di 61 anni di Grammichele, indagato di violenza sessuale e tentata violenza sessuale. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Caltagirone, sono state avviate dopo la querela sporta da una 15enne, studentessa di un istituto scolastico del Comune di Grammichele, contro il dirigente scolastico, per molestie sessuali. I Carabinieri hanno poi scoperto che gli stessi abusi sarebbero stati subiti da altre sei studentesse minorenni. Il preside avrebbe convocato le ragazze nel suo ufficio per discuterne il rendimento scolastico. E durante il colloquio avrebbe concretamente tentato approcci sessuali toccandole nelle zone erogene e baciandole.

A Gela uomo è morto annegato nel tratto antistante il lungomare Federico II di Svevia, dopo avere salvato la figlia ventenne. Si tratta di Francesco Di Gregorio, 54 anni, di Caltagirone. La giovane durante il bagno ha cominciato ad annaspare e l’uomo si è tuffato per soccorrerla. E’ riuscito a salvarla, ma è stato sopraffatto da difficoltà a rientrare a riva. E’ stato soccorso dalla Guardia Costiera e trasportato sulla spiaggia e poi in ospedale, dove è stata constatata la morte. Nelle concitate fasi dell’intervento di salvataggio due militari della Guardia costiera hanno subito delle ferite.

Sta quasi per diventare una abitudine dove tra l’altro i risultati, in passato, sono stati relativamente buoni.
La Polizia Penitenziaria ha però aumentato i controlli ed ha iniziato una lotta incessante al contrasto dell’introduzione in carcere di droga e cellulari. Il certosino lavoro portato avanti dalla dirigente Gesuela Pullara, fresco comandante della Polizia Penitenziaria,  coadiuvata dai suoi uomini, ha “bloccato” durante la notte fra sabato e domenica, un drone che sorvolava l’area del penitenziario pronto a “consegnare” un pacco in una delle celle.
E su questa brillante operazione notturna portata a buon fine dalla dott.ssa Pullara interviene tempestivamente il segretario provinciale del Sappe Salvatore Gallo Cassarino il quale, attraverso una nota, “fa un plauso a tutte le donne e a tutti gli uomini del reparto di Polizia Penitenziaria di Agrigento per l’eccezionale risultato raggiunto nonostante la cronica e ormai tristemente nota vicenda delle poche risorse a disposizione e la mancanza di personale”.

 

Dalla mezzanotte di oggi sono approdati a Lampedusa 386 migranti con 8 barche, tra pakistani, bengalesi, egiziani, etiopi, siriani, partiti da Libia e Tunisia, soccorsi dalla Guardia Costiera e di Finanza. Alle prime ore del mattino di oggi nel Centro d’accoglienza dell’isola sono stati contati 798 migranti, fra cui 64 minori non accompagnati. In mattinata la Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 303 persone sul traghetto di linea verso Porto Empedocle.

Una vera e propria intimidazione quella apparsa sotto forma di scritte minatorie sulla porta e sulle mura dell’area dedicata alla Salute mentale dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso. “Crapanzano sei morto” e “Crapanzano ti sparo” le scritte apparse questa mattina con vernice di colore rosso e alcune croci disegnate sulle porte d’ingresso. In ospedale sono arrivati gli agenti del Commissariato di Polizia che hanno avviato le indagini.

Resta adesso da capire se le immagini delle telecamere di videosorveglianza potranno fornire elementi utili. La Salute Mentale del San Giacomo d’Altopasso si affaccia sull’area parcheggio del presidio sanitario.