Gennaio 2023 - Pagina 31 di 45 - Sicilia 24h
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La Procura di Agrigento ha iscritto 13 sanitari dell’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì sul registro degli indagati a seguito della morte di una bambina ancora nel grembo della madre. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo. Il sostituto titolare dell’inchiesta, Paola Vetro, ha disposto l’autopsia, a cura del medico legale Antonio D’Anna, del ginecologo Antonio Luciano e dell’anatomo-patologo Michele Spicola. La salma della piccola è custodita nella camera mortuaria dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. E’ deceduta lo scorso 27 dicembre. La madre si è recata in ospedale a Canicattì per una delle ultime visite programmate prima del parto. E avrebbe segnalato al medico di avere avuto la pressione arteriosa alta e dei valori ematici anomali. E’ stata dimessa. Poi è ritornata in ospedale 8 giorni dopo, ed è stata rilevata l’assenza di battito e il decesso della piccola ancora nel grembo. I genitori, una coppia di Delia, ha presentato la denuncia, e i Carabinieri hanno sequestrato le cartelle cliniche.

Si è svolto ieri mattina presso l’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica l’incontro presieduto dall’Assessore On.le Andrea Messina con le Organizzazioni Sindacali, ed avente come oggetto le problematiche inerenti il trattamento giuridico economico del personale regionale dirigenziale e del comparto.
L’Assessore in questo primo incontro, cui ne seguiranno altri più tecnici, ha esposto l’interesse in prima persona a voler portare avanti le problematiche dei lavoratori regionali e si è reso disponibile ad un confronto con i sindacati ponendo attenzione al rispetto dei ruoli: ha anche ribadito che tra gli impegni programmatici risultano già la nuova contrattazione e soprattutto la valorizzazione del personale interno. Ha poi ascoltato le varie argomentazioni esposte dai responsabili delle Segreterie Regionali.

“Confintesa, sindacato che rappresenta i lavoratori delle categorie A e B, con stipendi pari a €1000, che in buona parte svolgono mansioni superiori e che negli ultimi vent’anni hanno consentito e consentono tutt’oggi il funzionamento della macchina amministrativa, non può più accettare che venga rimandata la riclassificazione/riqualificazione del personale del comparto al fine di valorizzare l’esperienza, la professionalità e la capacità acquisita”. A dichiararlo sono il Segretario Regionale della Federazione dei Dipendenti Regionali Dr. Antonio Russo e il componente della Segreteria Regionale Dr. Gianfranco Anselmo.

“E’ necessario che vengano riportate le nostre problematiche in sede di Conferenza Stato-Regioni e soprattutto che ripartano le trattative contrattuali all’Aran Sicilia nella speranza che si concretizzi sia il giusto adeguamento economico che il legittimo diritto alla carriera, questo per garantire le aspettative dei lavoratori regionali”.

ilmoderatore.it

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, accogliendo quanto richiesto dal procuratore reggente, Salvatore Vella, e dal pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Gloria Andreoli, ha disposto la perizia psichiatrica su Salvatore Sedita, il 34enne di Racalmuto che ha confessato di avere ucciso, lo scorso 13 dicembre, nella loro abitazione, i genitori Giuseppe Sedita e Rosa Sardo di 66 e 62 anni, con 47 colpi di mannaia. L’esame intende riscontrare la capacità di intendere e volere dell’indagato al momento del duplice omicidio. Si svolgerà anche un incidente probatorio.
Il 18 gennaio sarà conferito l’incarico allo psichiatra Lorenzo Messina. Il legale difensore di Sedita, l’avvocato Ninni Giardina, e i difensori dei familiari delle vittime indicati come parte offesa, Giuseppe Contato e Giuseppe Zucchetto, potranno partecipare all’esame nominando un proprio consulente di parte e, in ogni caso, potranno poi interrogare in aula lo psichiatra incaricato dal giudice. Salvatore Sedita, dopo essere stato sottoposto a delle terapie nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Agrigento, è attualmente ricoverato nella Sezione psichiatrica del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto.

E’ morto, vittima di una grave malattia, Biagio Conte, il missionario laico palermitano fondatore della missione “Speranza e Carità”.

E’ morto Biagio Conte, “Fratello Biagio”, come è stato conosciuto, il missionario laico palermitano, fondatore della missione “Speranza e Carità”, che da mesi ha combattuto contro un tumore al colon. E’ stato lui, che a Palermo gestisce diverse comunità per i poveri, a informare della sua battaglia contro la malattia, invocando preghiere. Uno dei suoi ultimi messaggi risale a pochi giorni addietro, a ridosso del Natale. Biagio Conte ha invocato aiuto per il pagamento delle bollette di gas e luce che sono lievitate nella missione a causa dei rincari energetici. Biagio Conte è nato a Palermo il 16 settembre del 1963 da una famiglia benestante, figlio di imprenditori edili. A 3 anni è condotto in Svizzera in un collegio di suore. Rientra a Palermo a 9 anni. Poi frequenta il collegio di San Martino delle Scale per 4 anni. A 16 anni abbandona la scuola media e inizia a lavorare nell’impresa edile della sua famiglia da cui si allontana quando ha 20 anni, indotto da una profonda crisi spirituale. Si trasferisce a Firenze e poi nel maggio 1990 decide di vivere come eremita, ritirandosi nelle montagne dell’entroterra siciliano. Successivamente è in viaggio a piedi verso la città di Assisi. Il viaggio è reso noto alle cronache per gli appelli della famiglia d’origine alla trasmissione Rai “Chi l’ha visto?”. E lo stesso Biagio risponde in diretta informando del suo “cammino”. Poi torna a Palermo per salutare i familiari, con l’intenzione di trasferirsi in Africa come missionario. Lo stato di miseria in cui trova la sua città, però, lo induce a cambiare idea. Inizialmente reca conforto ai senzatetto della stazione centrale di Palermo. Per loro si batte con proteste e digiuni e ottiene l’utilizzo di alcuni locali in via Archirafi, all’interno dei quali fonda nel 1993 la missione “Speranza e Carità”, che accoglie poveri, barboni, alcolisti, vagabondi, stranieri ed emarginati in genere. Per Biagio Conte sono fratelli e sorelle. Poi la Regione decide di finanziare l’ampliamento della missione anche in via Decollati, nell’ex caserma aeronautica, chiusa da 40 anni, dove è insediata “La cittadella del povero e della speranza”, una nuova struttura per accogliere i tanti profughi che arrivano da lontano e sbarcano sulle coste della Sicilia. Biagio Conte ha predicato ed esaltato la dignità del lavoro, la bellezza della condivisione, la possibilità di riscatto e l’importanza della speranza. Ha salutato sempre tutti così: “Pace e speranza a voi tutti fratelli e sorelle”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

Stop al finanziamento della partecipazione della Sicilia al Festival internazionale del Cinema di Cannes. La Guardia di Finanza, delegata dalla Corte dei Conti, ha sequestrato la documentazione.

Il presidente Renato Schifani ha bloccato il finanziamento della partecipazione della Regione Siciliana al Festival del Cinema di Cannes, nell’ambito della manifestazione “Women and Cinema”. Si tratta di un provvedimento disposto in autotutela. Nella serata di ieri Schifani ha così scritto al Dipartimento dell’assessorato al Turismo: “Chiediamo di adottare la revoca in autotutela di ogni atto potenzialmente produttore di danno e responsabilità in capo alla Regione”. Destinataria di 3 milioni e 700mila euro sarebbe stata la società con sede a Lussemburgo “Absolute Blue”, che avrebbe dovuto allestire una mostra e uno stand della Sicilia in un albergo, secondo quanto concordato dall’assessore regionale al Turismo, Francesco Scarpinato, e prima di lui dall’ex assessore e collega di partito (Fratelli d’Italia), Manlio Messina. Schifani ha imposto lo stop dopo avere ricevuto il parere richiesto dall’Avvocatura generale della Regione, che valuta come impraticabile l’affidamento in sede di trattativa privata e non con un bando di gara. In particolare, l’Avvocatura non ha ravvisato correttezza nell’applicazione dell’articolo 63 del Codice degli appalti, che prevede la procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara, ovvero l’articolo che è stato applicato per pagare i 3 milioni e 700mila euro dei siciliani direttamente alla società “Absolute Blue”. La Procura della Corte dei Conti ha già avviato un’inchiesta, e la Guardia di Finanza, delegata dai magistrati contabili, ha sequestrato la relativa documentazione negli uffici dell’assessorato, in via Notarbartolo. Schifani ha già sollecitato l’assessore Scarpinato a relazionare in modo dettagliato. La società “Absolute Blue” ha ottenuto 2 milioni e 200mila euro per l’evento dell’anno scorso dall’ex assessore Messina. A ridosso di Capodanno, Scarpinato ha rifinanziato l’iniziativa per il 2023 aumentando il budget a 3 milioni e 700mila euro. La società ha quattro dipendenti, un patrimonio netto di 300mila euro, asset per un milione di euro, e l’ultimo bilancio disponibile è al 31 dicembre 2020. E’ diretta dall’amministratore delegato, Patrick Nassogne, che è anche fotografo col nome di Awamu Moja. Lo shooting fotografico in Sicilia è stato affidato a lui con un costo di 311mila euro. Scarpinato è volato a Cannes all’inizio di dicembre, tra il 5 e il 7, in missione istituzionale: costo, rimborsato dalla Regione, di 2.157 euro. L’opposizione all’Assemblea Regionale, in primis il Partito Democratico, ha invocato lumi sulle spese che comprendono non solo la kermesse di Cannes ma anche investimenti in pubblicità da centinaia di migliaia di euro, pagati ad esempio a RaiCom, 414.800 euro, o per partnership con il programma “Ballando con le stelle”, 732.000 euro, o altri soldi dei contribuenti siciliani liquidati a Publitalia, 608.780 euro. Nella lista della spesa tra il tanto altro vi sono anche: 920mila euro solo per l’affitto del salone dell’Hotel “Barriere Majestic”, il noto albergo a 5 stelle sulla Croisette. In tale salone sarà allestita “Casa Sicilia”, con una sala vip destinata a ricevere gli artisti che si avvarranno degli spazi della Regione Siciliana per le conferenze stampa, le presentazioni dei film in concorso, e per i pranzi e le cene. Poi ancora 511mila euro stanziati per “Animazioni, conferenza stampa e consumi”. E poi 306mila euro per i pannelli pubblicitari, e più di 790mila euro di manodopera complessiva. Per gli ospiti della Regione la spesa sarà di appena 29.760 euro.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

Progetti e autorizzazioni per impianti energetici alternativi in stallo in Sicilia. La Corte dei Conti ha avviato un’inchiesta per danno all’Erario. I dettagli.

La Procura della Corte dei Conti ha avviato un’inchiesta su eventuali responsabilità di danno all’Erario provocato dai ritardi nelle autorizzazioni in Sicilia nel settore delle rinnovabili e delle estrazioni. Dal gas alle fonti alternative di energia la Sicilia potrebbe essere l’hub energetico del Mediterraneo, contribuendo a sottrarre l’Italia dalla sudditanza energetica verso l’estero, in primis dalla Russia di Putin. La Sicilia sarebbe la punta del compasso nazionale delle fonti energetiche pulite se i progetti per centinaia, se non migliaia, di impianti per la produzione di energia da fotovoltaico ed eolico non fossero ancora bloccati tra le pastoie burocratiche di Regione e Stato. Al momento vi sarebbero circa 9mila megawatt in attesa di autorizzazione per l’impatto ambientale nelle Commissioni competenti regionali e nazionali. E la Sicilia potrebbe rifornire l’Italia di una determinante quantità di gas se fossero installati i rigassificatori a Porto Empedocle e o ad Augusta, per estrarre i miliardi di metri cubi di gas che, secondo il Ministero competente, sono custoditi nel sottosuolo siciliano. E invece la Sicilia è ancora alla casella di partenza nello sviluppo di infrastrutture energetiche. Secondo il recente report di Legambiente, intitolato “Scacco matto alle rinnovabili”, in Sicilia vi sarebbero addirittura 23mila richieste in attesa, tra pale eoliche e pannelli solari, su un totale nazionale che ammonta a quasi 100mila, ovvero circa un quarto del totale. Ed è un ritardo che rischia di provocare in Italia il fallimento del traguardo europeo dei 70 gigawatt entro il 2030 per garantire copertura dei consumi rinnovabili di almeno il 72% del totale. E la Sicilia vale il 10% del traguardo dei 70, avendo previsto nel suo piano energetico di raggiungere con eolico e fotovoltaico almeno 7 gigawatt entro il 2030. Nel corso degli ultimi mesi sarebbero circa una ottantina le procedure per le autorizzazioni depositate sui tavoli dei commissari e che non sarebbero state lavorate. Tra i progetti pubblicati sul portale delle valutazioni ambientali della Regione Siciliana vi sono preventivi di impianti fotovoltaici, agrivoltaici, eolici, e anche di trattamento dei rifiuti, proposti da colossi dell’energia e da operatori di minori dimensioni. Ancora in riferimento all’inchiesta intrapresa dalla Procura contabile, il presidente dimissionario della Cts, la Commissione tecnica specialistica dell’assessorato regionale a Territorio e Ambiente che valuta le procedure di autorizzazione, Aurelio Angelini, replica: “Quando la Corte dei Conti mi chiamerà, sarò ben contento di rispondere a tutte le loro domande. La Cts ha fatto più del dovuto in questi anni. Sono più che tranquillo”.

Nelle quattro stagioni che caratterizzano i 365 giorni di un anno, anche al Cefpas, finalmente, è arrivata la nuova stagione.

E si sente già il respiro di un’aria fresca, decisamente diversa ma soprattutto “normale”.

In questi ultimi 4 anni al Cefpas guidato da Roberto Sanfilippo, le stagioni sembrava non finissero mai. O era sempre inverno o era sempre estate; mai una primavera, un autunno.

Il Capo di Gabinetto degli uffici di diretta collaborazione dell’Assessorato regionale delle Attività Produttive, dott.ssa Giovanna Segreto è il nuovo commissario del Cefpas, centro di formazione sanitaria situato nel cuore della Sicilia, a Caltanissetta, dove, purtroppo, negli ultimi anni, il chiacchiericcio ha preso il sopravvento sui corsi di formazione professionali.

Non siamo le autorità preposte per entrare nel merito se in questi anni il Cefpas, sotto alcuni aspetti, ha funzionato in modo discutibile (che certamente non vuol dire illegale); di certo le ombre hanno sopraffatto le luci tanto che il centro nisseno è stato uno dei protagonisti delle attenzioni ricevute dalla Cgil. Postificio, pastificio (pasta con le sarde…), ufficio di collocamento della classe politica con spiccato riferimento ai deputati agrigentini, nisseni, palermitani e catanesi. Lo ribadiamo ancora: solo chiacchiericcio e nulla più, anche perchè, se la mente non ci tradisce, il Cefpas sembrerebbe non essere mai stato attenzionato dalle autorità preposte per come avrebbe meritato. Una chiacchiera è nulla, mille chiacchiere sono più di un sospetto.

Fra le chiacchiere spicca l’aumento monstre dei contratti  tramite iscrizione all’albo Tutor: circa 300, tra incarichi professionali e contratti di collaborazione coordinati e continuativi nel giro di un paio di anni. Ed anche qui nulla quaestio: il tutto è previsto dal regolamento e pertanto il chiacchiericcio deve essere messo da parte. Così come, per un’altra assoluta coincidenza, il chiacchiericcio rimane tale anche quando fra i beneficiari di questi contratti troviamo figli, nipoti, fidanzate e compagne. Di chi? Di politici, di alti vertici regionali della Sanità.

Figurarsi che la moglie di un politico agrigentino ha avuto fatto un contratto un anno addietro con scadenza il prossimo 31 marzo. Non si sa come, non si capisce il perchè alla gentile consorte del politico agrigentino è stato offerto un altro contratto prima della interruzione naturale di quello a cui già faceva parte. Di fatto a novembre scorso la signora ha beneficiato di un nuovo contratto, stracciando il precedente a metà percorso, per abbracciarne uno nuovo con scadenza 31 dicembre 2023. E vabbè, anche questo sarà un chiacchiericcio. Ma se nessuno interviene e chiede lumi su queste decisioni quantomeno singolari, le chiacchiere prenderanno sempre il posto dei maccarruna.

Da domani si cambia. Giovanna Segreto, professionalità e onestà intellettuale nel suo biglietto di visita, avrà il compito di mettere ordine a questo circo andato avanti in questi ultimi anni dove certamente ha regnato l’anarchia più totale.

La scelta della Segreto non ci sembra casuale. Certo, dovrebbe fungere da traghettatrice per lasciare il posto fra alcuni mesi, ma in tanti sperano che rimanga al posto dove appena oggi è stata messa. Una donna, la Segreto, che della meritocrazia, della trasparenza e soprattutto della legalità ne ha fatto una ragione di vita.

Siamo certi che il neo Commissario caccerà via senza tanti preamboli gli scodinzolini alla questua dei potenti di turno. Così come siamo certi che riuscirà a scannare quel chiacchiericcio che certamente, anche se rimasto tale, non ha fatto tanto bene al Cefpas.

Alla dottoressa Giovanna Segreto l’augurio di proficuo lavoro.

 

 

Un uomo di 50 anni è stato arrestato dalla Polizia a Catania, e trasferito nel carcere di Piazza Lanza, perché avrebbe abusato di un minorenne migrante orfano, giunto recentemente in Italia insieme ad altri migranti, e attualmente ospite in un centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Il mandato di cattura è stato spiccato dalla Procura e firmato dal Tribunale. Lui lo scorso 27 settembre ha fermato una volante della Polizia e ha denunciato di avere appena subito il furto del telefonino da parte di un giovane straniero del quale non ha fornito il nome ma solo una descrizione del ragazzo, aggiungendo che alloggiava in una struttura di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Identificato e raggiunto dai poliziotti, il giovane ha consegnato il cellulare del 50enne raccontando quanto accaduto: in occasione di diversi incontri, il 50enne aveva commesso abusi sul ragazzo, fornendogli poi piccole somme di denaro, sigarette o birre. Il minore ha aggiunto che aveva rubato il cellulare del 50enne nel corso di un incontro dopo avere respinto ulteriori abusi. Il racconto del minorenne è stato confermato da altri testimoni. Il telefono è stato sequestrato su disposizione dell’autorità giudiziaria per approfondimenti investigativi.

La Procura della Repubblica di Agrigento ha chiesto al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di archiviare l’inchiesta sull’incendio che la sera del 15 giugno del 2020 ha devastato un palazzo in via Unità d’Italia, in contrada San Giusippuzzu, provocando lo sgombero delle abitazioni. L’incendio si sviluppò tra l’area di pertinenza esterna e quella interna di un magazzino commerciale, al piano terra dello stabile, di circa 500 metri quadrati, di un’azienda operante nel settore dell’imballaggio alimentare, plastica e cartoni per pizza. Secondo il pubblico ministero Gianluca Caputo le indagini non hanno consentito di raccogliere elementi sufficienti per istruire un processo.

Alla Festa annuale della società di Atletica leggera Asd Milone Siracusa, una delle grandi protagoniste è stata l’agrigentina, che da un anno ormai milita nella compagine aretusea, Giusi Parolino, pluricampionessa italiana con il giavellotto.
Il presidente Maurizio Roccasalva, ha voluto come ogni anno, dare il giusto riconoscimento a tutti i suoi bravi atleti, per aver fatto registrare, per la stagione agonistica 2022, grandi soddisfazioni in tutte le categorie dell’atletica leggera.
Come detto, grande protagonista è stata Giusi Parolino, premiata da Agata Fonte, che ha ricevuto il premio per i risultati ottenuti nel lancio del giavellotto nel corso dell’anno 2022; tra i tanti successi ricordiamo il Record Italiano nel giavellotto 600g, la medaglia d’oro ai Campionati Italiani lanci Lunghi invernali, la medaglia d’oro ai Campionati Italiani individuali estivi, la medaglia d’oro ai Campionati Regionali Assoluti, oltre le decine di medaglie d’oro regionali e i tanti record siciliani di categoria in varie specialità dei lanci.