Ciao Biagio!

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E’ morto, vittima di una grave malattia, Biagio Conte, il missionario laico palermitano fondatore della missione “Speranza e Carità”.

E’ morto Biagio Conte, “Fratello Biagio”, come è stato conosciuto, il missionario laico palermitano, fondatore della missione “Speranza e Carità”, che da mesi ha combattuto contro un tumore al colon. E’ stato lui, che a Palermo gestisce diverse comunità per i poveri, a informare della sua battaglia contro la malattia, invocando preghiere. Uno dei suoi ultimi messaggi risale a pochi giorni addietro, a ridosso del Natale. Biagio Conte ha invocato aiuto per il pagamento delle bollette di gas e luce che sono lievitate nella missione a causa dei rincari energetici. Biagio Conte è nato a Palermo il 16 settembre del 1963 da una famiglia benestante, figlio di imprenditori edili. A 3 anni è condotto in Svizzera in un collegio di suore. Rientra a Palermo a 9 anni. Poi frequenta il collegio di San Martino delle Scale per 4 anni. A 16 anni abbandona la scuola media e inizia a lavorare nell’impresa edile della sua famiglia da cui si allontana quando ha 20 anni, indotto da una profonda crisi spirituale. Si trasferisce a Firenze e poi nel maggio 1990 decide di vivere come eremita, ritirandosi nelle montagne dell’entroterra siciliano. Successivamente è in viaggio a piedi verso la città di Assisi. Il viaggio è reso noto alle cronache per gli appelli della famiglia d’origine alla trasmissione Rai “Chi l’ha visto?”. E lo stesso Biagio risponde in diretta informando del suo “cammino”. Poi torna a Palermo per salutare i familiari, con l’intenzione di trasferirsi in Africa come missionario. Lo stato di miseria in cui trova la sua città, però, lo induce a cambiare idea. Inizialmente reca conforto ai senzatetto della stazione centrale di Palermo. Per loro si batte con proteste e digiuni e ottiene l’utilizzo di alcuni locali in via Archirafi, all’interno dei quali fonda nel 1993 la missione “Speranza e Carità”, che accoglie poveri, barboni, alcolisti, vagabondi, stranieri ed emarginati in genere. Per Biagio Conte sono fratelli e sorelle. Poi la Regione decide di finanziare l’ampliamento della missione anche in via Decollati, nell’ex caserma aeronautica, chiusa da 40 anni, dove è insediata “La cittadella del povero e della speranza”, una nuova struttura per accogliere i tanti profughi che arrivano da lontano e sbarcano sulle coste della Sicilia. Biagio Conte ha predicato ed esaltato la dignità del lavoro, la bellezza della condivisione, la possibilità di riscatto e l’importanza della speranza. Ha salutato sempre tutti così: “Pace e speranza a voi tutti fratelli e sorelle”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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