Luglio 2022 - Pagina 8 di 58 - Sicilia 24h
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Dal tavolo nazionale del centrodestra emerso il no alle dimissioni anticipate di Musumeci e alle elezioni Regionali accorpate alle Nazionali il 25 settembre. I dettagli.

A meno di imprevisti, ritenuti però del tutto improbabili, Nello Musumeci non si dimetterà entro l’ultima data utile, ovvero martedì 9 agosto. Le elezioni Regionali non saranno accorpate alle Nazionali lo stesso giorno, il 25 settembre. E il voto per il rinnovo del Parlamento siciliano e l’elezione del presidente della Regione sarà in calendario il 20 novembre. Su ciò sono d’accordo i vertici nazionali del centrodestra, che si sono appena riuniti per affrontare in primis le questioni attinenti alle Politiche e poi dibattere sulle Regionali e, in particolare, sulla Sicilia, la prima alle urne. Giorgia Meloni avrebbe invitato Musumeci a soprassedere, sia perché il tempo a disposizione per allestire la macchina elettorale in Sicilia è troppo poco, sia perché sarebbe sbagliato, in tale fase di crisi di governo e di formazione delle alleanze, alimentare tensioni tra le forze politiche a lavoro. Inoltre, l’invito della Meloni a Musumeci a rinunciare alle dimissioni sarebbe frutto anche di un ragionamento politico e di strategia: Fratelli d’Italia, secondo gli ultimi sondaggi, è al 25%. Lega al 12% e Forza Italia al 7% non superano, insieme, il consenso che riscuoterebbe la Meloni. E dunque è utile attendere l’esito delle Nazionali del 25 settembre, che consacrerebbero Fratelli d’Italia primo partito del centrodestra, e primo in Italia, per aumentare il potere contrattuale dello stesso partito, e, di conseguenza, spianare definitivamente la strada alla ricandidatura di Musumeci. L’unica ipotesi di dimissioni subito e voto anticipato in Sicilia sarebbe una improvvisa e generale convergenza di tutti sulla candidatura di Musumeci. Se a Palermo i partiti dovessero trovare un accordo e ricandidare il presidente uscente, allora anche Giorgia Meloni concorderebbe sull’election day ipotizzato dallo staff del governatore. Ed ancora a riprova di quanto sia già determinante il peso di Fratelli d’Italia al tavolo del centrodestra vi è l’ok alla conferma del metodo del 2018 per la scelta del premier, sostenuto con forza da Giorgia Meloni, ovvero il presidente del Consiglio, dopo il voto, lo indica il partito che incasserà più voti. Ecco perché ciascun partito correrà da solo, con una propria lista e simbolo, e i 221 collegi uninominali saranno così distribuiti: 98 seggi a Fratelli d’Italia, 70 alla Lega, 42 a Forza Italia compresa l’Udc, e 11 a Noi con l’Italia e Coraggio Italia. I candidati saranno selezionati in base al consenso attribuito ai partiti.

Giuliana Miccichè (Teleacras)

Hanno rapinato la Banca Popolare di Milano, sede di Monza: la colpa è di Francesco Miccichè;

C’è stata una valanga in Valtellina: unico responsabile Francesco Miccichè;

Incidente stradale sulla A4, 3 morti: passava da li Francesco Miccichè;

Affonda una nave da crociera: mare agitata per colpa di Francesco Miccichè;

A fuoco un villaggio turistico in Sardegna, 13 morti: li soggiornava anche Francesco Miccichè;

Terremoto a Roma, cade il Colosseo: a fare una foto a fianco c’era Francesco Miccichè;

Nel prossimo Gran Premio di F1 le Ferrari saranno un disastro: si prevede la presenza di Franco Miccichè;

Nel 1998 moriva a Milano Lucio Battisti: 20 minuti prima era atterrato a Linate Francesco Miccichè;

Le stragi del 1992 di Palermo e Capaci: avvistato Francesco Miccichè in autostrada prima e via D’Amelio poi;

Strage dell’Italicus del 1974 nei pressi di Bologna: videro salire sul treno una stazione prima Francesco Miccichè;

Nel 2010 l’Inter Fc Milano vince la Coppa Campioni a Madrid: in tribuna c’era Francesco Miccichè;

Nel 2006 la Juventus retrocesse in serie B: il quarto uomo era Francesco Miccichè;

Maggio 2022, Totti e Ilary annunciano la seprazione: si narra che Francesco (Totti) abbia trovato chiuso nell’armadio Francesco (Miccichè);

Nel 2020 scoppia il Covid nel mondo: Francesco Miccichè in quel periodo bazzichiava in Cina, e precisamente in un parco giochi di Wuhan;

Scienziati hanno accertato che il sole si spegnerà fra 5 miliardi di anni: si sospetta che nello spazio a soffiare ci sia Francesco Miccichè;

Strage di Ustica: è stato accertato che nel volo che precedeva l’aereo dell’Itavia c’era Francesco Miccichè che pilotava un altro aereo;

Adamo ed Eva: si dice ca u pumu a Eva lo abbia dato Francesco Miccichè;

A febbraio scoppia la guerra Russia-Ucraina: la sera prima Putin era a cena al Cremlino con Francesco Miccichè;

Il prossimo viaggio di Papa Francesco sarà in Terra Santa; ma Francesco è stato chiaro: non fate salire a bordo Francesco Miccichè (conditio sine qua non).

 

 

 

Nelle ultime 24 ore in Sicilia registrati altri 4.377 nuovi casi di Covid, a fronte di 25.132 tamponi processati. Ieri i nuovi positivi erano più di 6.000. Il tasso di positività passa dal 19,6% di ieri, al 17,4% di oggi. Emerge dal bollettino del Ministero della Salute di mercoledì 27 luglio.

Le vittime sono 29, e il totale dall’inizio della pandemia sale a 11.592. Sul fronte ospedaliero vengono indicati 13 ricoveri in più nei reparti ordinari, ma in terapia intensiva se ne conta uno in meno rispetto a ieri. I  ricoverati in ospedale sono complessivamente 974 (ieri erano 1.015).Covid in Sicilia,

I nuovi casi nelle singole province siciliane: Palermo: 1.040, Catania: 1.038, Messina: 853, Trapani: 529, Agrigento: 484, Siracusa: 410, Ragusa: 280, Caltanissetta: 223, Enna: 93.

E così anche la sanità di Agrigento ha ricevuto la benedizione da Papa Francesco.

Il tutto è avvenuto durante un incontro con il Commissario dell’Asp di Agrigento dott. Mario Zappia nel corso di una udienza privata organizzata della Federsanità dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie tenutasi lo scorso 4 giugno.

Durante l’incontro, avvenuto in Vaticano nella Sala Clementina, il Commissario Zappia nel portare i saluti da parte degli agrigentini è stato ricambiato da papa Francesco ricevendo una benedizione per l’intera comunità della provincia di Agrigento ed in particolare per quanti in questo momento stanno soffrendo.

La pizzeria “Sitàri” è stata inserita, per il secondo anno consecutivo, nella prestigiosa guida denominata “Guide to the best pizzerias in the world”. 

La famiglia Sorce è , dunque, anche per il 2022 tra le migliori pizzerie del mondo. “Sitàri- si legge nella  guida- in continua evoluzione si è guadagnata negli ultimi cinque anni un ruolo di primo piano tra le pizzerie regionali, tanto da attirare clienti da ogni parte della Sicilia. Qui non è raro incontrare clienti disposti a percorrere anche più di 100 chilometri pur di assaporare una pizza che è il risultato di una meticolosa attenzione ad ogni aspetto della fase di realizzazione. Ben quattro gli impasti proposti, dal classico, che ha una lievitazione di 48 h, al riso venere, poi il senza Glutine e infine il cornicione panato ai 4 cereali. Ricco il menù delle pizze, con le classiche, in ben quattro versioni della Margherita, le specialità e le Gourmet; completa la proposta di pizze vegetariane. Ricercato l’uso dei prodotti. L’impasto risulta essere molto leggero e facilmente digeribile, le pizze generosamente farcite, ricorrendo anche all’utilizzo tra gli ingredienti di numerosi prodotti Dop. Locale frequentato tanto da giovani che da famiglie e turisti. Ottimo il servizio.” L’inserimento in una guida prestigiosa costituisce un altro grande traguardo. La qualità della pizza della famiglia Sorce porta in alto il nome del territorio agrigentino.

Punta Bianca sarà inserito nel piano regionale delle riserve naturali. Una decisione che arriva al termine della riunione in Commissione ambiente, presieduta da Giusi Savarino, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, i sindaci di Agrigento e Palma di Montechiaro, Franco Miccichè e Stefano Castellino, Claudio Lombardo di Mareamico, Mariella Gattuso di Marevivo, e una rappresentante di Legambiente.

Mareamico e Marevivo esprimono soddisfazione e ringraziano il Governo Musumeci per questo ulteriore passo in avanti, finalizzato all’istituzione della riserva di Punta Bianca.

“Dopo 26 anni, finalmente, il presidente Musumeci, l’assessore Cordaro e l’onorevole Savarino hanno messo un punto fermo e stabilito le date per far nascere questa riserva – ha detto MareAmico e Marevivo di Agrigento -. Durante la riunione si è anche parlato dell’ex caserma di Punta Bianca che rappresenterà la ciliegina sulla torta. Presto ci sarà un incontro con la Soprintendenza di Agrigento che realizzerà il progetto esecutivo per il ripristino conservativo dell’edificio, che verrà poi utilizzato come museo etno-andropologico, punto di accoglienza per i visitatori, e come centro di educazione ambientale”.

In riscontro alle sollecitazioni della Cisl Fp, la struttura commissariale regionale per l’Emergenza Covid-19 ha svolto questa mattina un importante tavolo tecnico con tutti i soggetti coinvolti, a cui la Cisl Fp è stata invitata a partecipare, per fare luce su una serie di incompiute dell’ospedale “San Giovanni di Dio”.
Nei mesi scorsi il sindacato era più volte intervenuto nei confronti dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento chiedendo che si facesse chiarezza sulla mancata messa in uso dei tunnel di sanificazione, sul mancato completamento del nuovo pronto soccorso e in generale sull’assenza di risposte effettive sulla realizzazione della terapia intensiva Covid.
Il sindacato aveva quindi provveduto a predisporre un’Istanza di accesso civico generalizzata rivolta tra gli altri anche alla struttura commissariale (che era soggetto attuatore di questi interventi) che ha celermente riscontrato la richiesta convocando l’incontro di oggi al quale hanno partecipato tra gli altri, il commissario straordinario delegato per la Sicilia per l’Emergenza Covid-19 Salvatore D’Urso, i vertici dell’azienda, il segretario genale della Cisl Fp Salvatore Parello, il segretario aziendale Alessandro Farruggia e il segretario aziendale per la Seus 118 Massimiliano Mangiafridda.
Importanti le risposte ottenute anche grazie alla disponibilità dell’azienda, a partire dal futuro dei tunnel di sanificazione che saranno affidati ad una ditta già individuata per poter finalmente essere messi in funzione.
“Ringraziamo la struttura commissariale per l’attenzione mostrata verso le necessità dei lavoratori- spiegano Parello, Farruggia e Mangiafridda. Noi ovviamente rimarremo vigili perché gli impegni presi siano mantenuti”.

Si conclude giovedì 28 luglio alle ore 21:00, la rassegna “Cinema al Chiostro” nel suggestivo spazio del Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”.

A cura di Beniamino Biondi, cui è affidata la scelta dei film e la presentazione critica al pubblico, con cadenza settimanale al giovedì, dentro il più ampio cartellone delle iniziative estive organizzate dall’Ente Parco Valle dei Templi, questa rassegna costituisce la seconda edizioni di un ciclo di eventi culturali presso il Museo Griffo, dopo il grande successo di partecipazione riscontrato l’anno precedente e per cui si è voluto proseguire mantenendo un criterio di intrattenimento colto tra i valori del cinema d’autore e il giusto favore del pubblico.

Ultimo appuntamento con il film “Il mafioso” (1962) di Alberto Lattuada, protagonista Alberto Sordi. Nino Badalamenti, caporeparto in una fabbrica milanese, porta in vacanza moglie e figli nella natia Sicilia. Il boss di un’organizzazione mafiosa lo obbliga a compiere un omicidio su commissione a New York. Rientrato in Italia, torna a Milano. È un film atroce sulla mafia: ebbe la sfortuna critica di uscire nello stesso 1962 di “Salvatore Giuliano” di Rosi. Il film ha nell’asciutta, fredda eleganza della regia la sua qualità più evidente sebbene Sciascia trovasse eccessiva “la sua presunta neutralità”. In Italia ebbe un soddisfacente successo di pubblico, grazie anche a Sordi, tenuto a briglia corta, nel personaggio più amorale della sua carriera.

Come è noto, l’anno 2020 è stato caratterizzato (ad eccezione delle prestazioni rese dai laboratori di analisi e radiologi) da una riduzione del numero di prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate, conseguente alla diminuzione della domanda da parte dei pazienti che, per timore del contagio hanno gradualmente limitato la frequentazione delle strutture sanitarie, sia pubbliche che private, con il conseguente incremento delle liste di attesa e della domanda di prestazioni per l’anno 2021 .
Pertanto, nel 2021, al fine di sopperire alle carenze nell’erogazione delle prestazioni delle strutture pubbliche, impegnate prioritariamente al contrasto all’ emergenza Covid- 19, le strutture specialistiche ambulatoriali private hanno contribuito – erogando numeroso prestazioni ambulatoriali – a ridurre le liste d’attesa e a fronteggiare richieste di cure dei pazienti No-Covid-19.
Alla luce di tali circostanze. l’Assessorato della Salute con appositi Decreti Assessoriali ha, tra l’altro, previsto di assegnare agli studi radiologici e ai laboratori di analisi – per gli anni 2020 e 2021 – un budget pari alle prestazioni erogate, anche ove nettamente superiori al cosiddetto budget storico (ossia al budget assegnato negli anni precedenti).
Il Sindacato Branche a Visita – con ricorso proposto innanzi al TAR Palermo – ha contestato i provvedimenti di determinazione degli aggregati di spesa e di individuazione dei criteri per l’assegnazione dei budget.
Tali provvedimenti sono stati impugnati anche laddove – con riferimento agli anni 2020-2021 – non prevedono l’erogazione della cosiddetta indennità di funzione (ossia una misura volta al ristoro delle strutture ambulatoriali e pari al budget 2019).
Con il ricorso, il Sindacato Branche a Visita ha in particolare sostenuto che, nel determinare l’aggregato di spesa, l’Assessorato avrebbe dovuto prevedere esclusivamente le risorse necessarie a pagare (a tutte le strutture) la suddetta indennità di funzione e non le maggiori prestazioni erogate.
I titolari di numerosi laboratori di analisi e studi radiologici delle provincie di Palermo, Agrigento, Messina, Caltanissetta e Trapani si sono opposti a tale ricorso con il patrocinio degli avv.ti Giuseppe Impiduglia e Girolamo Rubino.
Con apposito atto di intervento in giudizio, gli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia hanno eccepito l’inammissibilità del ricorso per un vizio di notifica e per il difetto di legittimazione di SBV.
Inoltre, con l’atto di intervento, è stato rilevato come l’accoglimento del ricorso proposto da SBV (nella parte relativi ai budget 2020 e 2021) finirebbe, da un lato, per penalizzare irragionevolmente le strutture che, con il loro impegno, hanno consentito la riduzione delle liste d’attesa e hanno fatto fronte al minor numero di prestazione erogate dal settore pubblico; dall’altro lato finirebbe per favorire le strutture che – per ragiono non direttamente connesse all’emergenza epidemiologica da covid 19 – hanno prestato un numero esiguo di prestazioni.
Il T.A.R. Palermo, Prima Sezione – Presidente dott. Salvatore Veneziano, Relatore dott.ssa Anna Pignataro – “in disparte le preliminari questioni in rito”- ha ritenuto non fondata la richiesta dei ricorrenti volta alla sospensione cautelare del Decreto Assessoriale
Il TAR Palermo ha anche condannato i ricorrenti al pagamento delle spese legali.
Per effetto della suddetta pronuncia nessun ulteriore ostacolo sussiste per l’assegnazione (da parte delle ASP) ai laboratori di analisi e agli studi radiologici del budget spettante per il 2020 e il 2021.

La Quinta commissione del Csm, il Consiglio superiore della magistratura, ha votato all’unanimità Maurizio De Lucia nel ruolo di procuratore capo di Palermo. L’attuale procuratore di Messina, dove è in servizio dal luglio del 2017, sarà il sostituto di Francesco Lo Voi. Il voto per la designazione finale spetta al plenum, ovvero l’assemblea plenaria del Csm. Alla carica di procuratore capo di Palermo si sono candidati sette magistrati: Marzia Sabella, attuale reggente della Procura, Paolo Guido, Fernando Asaro, Franca Imbergamo, Francesco Puleio, Maurizio De Lucia e poi Marcello Viola, nel frattempo nominato nuovo procuratore di Milano.