

Domenica scorsa un violento incendio è divampato a danno di un Centro di trattamento e trasferimento dei rifiuti a Canicattì, in località Foro Boario. Ebbene, la Procura di Agrigento, avvalendosi degli esiti delle indagini condotte dai Carabinieri in collaborazione con l’Arpa protezione ambiente, ha sequestrato il Centro e ha iscritto nel registro degli indagini un funzionario del Comune di Canicattì e l’amministratore della società Sea, titolare dell’appalto della nettezza urbana a Canicattì. I sigilli sono stati apposti perché il sito sarebbe mancante dell’autorizzazione al trattamento dei rifiuti urbani raccolti e poi trasferiti in discarica, perché sarebbe stata riscontrata la presenza di rifiuti indifferenziati e pericolosi, conferiti e trattati in maniera indiscriminata, e perché manca un sistema di protezione e recinzione del sito, privo di procedure e sistemi antincendio.
Un incidente stradale in autostrada, la Siracusa – Gela, nel tratto tra Rosolini e Noto, ha provocato la morte di un turista di 73 anni di Mantova e in vacanza in Sicilia. A lui, per cause in corso di accertamento da parte della Polizia stradale, è sfuggito il controllo della sua automobile e si è schiantato contro il guardrail. L’impatto si è rivelato fatale. I Vigili del fuoco lo hanno estratto dall’abitacolo. I sanitari del 118 hanno constatato la morte.
Sicilia, Lazio e Lombardia al voto per le Regionali: una ciascuno per i tre leader del centrodestra. I 5 Stelle siciliani esclusi dalla regola del doppio mandato. Il tour di De Luca.
Prima si vota per le Regionali in Sicilia, e poi nel 2023, verosimilmente in primavera, si voterà per le elezioni Regionali in Lombardia e Lazio. E probabilmente la data delle elezioni sarà unica per le due competizioni. E dunque sul tavolo nazionale del centrodestra, ovvero Berlusconi, Salvini, Meloni e i centristi, sono all’ordine del giorno le trattative per designare i candidati presidente nelle tre Regioni. Sarebbe scontato che a ciascun leader sia assegnata facoltà di scelta del candidato in una delle tre regioni. E, secondo quanto sarebbe emerso sotto traccia e reso pubblico, a Forza Italia sarebbe riservata la Sicilia, e Stefania Prestigiacomo sarebbe la candidata presidente anche se vi sarebbero anche altre donne papabili. Giorgia Meloni invece sarebbe al timone del Lazio dove candiderebbe presidente Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati. E la Lombardia a Matteo Salvini. A Nello Musumeci sarebbe offerta una candidatura blindata al Senato e un successivo incarico da sottosegretario nell’eventuale governo Meloni al ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie, attualmente retto da Mariastella Gelmini, in rotta con Forza Italia dopo il no a Draghi e adesso nella segreteria nazionale di “Azione” di Carlo Calenda. Nel frattempo la conferma della regola del non essere più candidabili dopo due mandati ha escluso dalla corsa elettorale diversi parlamentari siciliani del Movimento 5 Stelle, tra cui il mazarese Alfonso Bonafede, il palermitano Vito Crimi, le catanesi Nunzia Catalfo e Giulia Grillo, il senatore trapanese Vincenzo Santangelo e la deputata nissena Azzurra Cancelleri, sorella di Giancarlo, sottosegretario alle Infrastrutture. Nel frattempo prosegue determinato il tour elettorale del leader del movimento “Sicilia Vera” e candidato presidente della Regione, Cateno De Luca, che dalla prima tappa dello scorso 20 luglio ha già percorso a piedi e in bicicletta oltre 350 chilometri e visitato oltre 50 Comuni. De Luca ha ribadito i suoi “comandamenti programmatrici”, come li ha definiti, ovvero dieci punti base del suo programma amministrativo. E spiega: “Sono dieci pilastri, gli elementi valoriali che stanno alla base del nostro impegno, del nostro contratto con i siciliani.
Noi siamo abituati a mantenere i nostri impegni, abbiamo lavorato bene, la gente ci ama perché i nostri impegni li abbiamo sempre mantenuti. I nostri comandamenti sono le clausole contrattuali del nostro rapporto con i siciliani. Noi abbiamo la credibilità di poter stipulare un contratto, mentre l’intera classe politica siciliana, che io chiamo ‘banda bassotti’, ormai non può farlo. Io parlo di ‘cambiali cabriolet’, cioè cambiali che a scadenza nessuno ha onorato. Infatti il sistema imprenditoriale sta saltando per eccessivo credito da parte della Regione, perché non paga. Noi abbiamo fatto una scelta netta: il nostro primo obiettivo potrà sembrare banale ma non lo è. Vogliamo intanto riportare la Sicilia alla normalità dei servizi, del sistema economico-finanziario, del sistema dei pagamenti, del sistema di assistenza al mondo delle imprese, alle famiglie e ai disabili”.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)
L’assessorato regionale alla Sanità ha temporaneamente sospeso l’autorizzazione alla distribuzione di farmaci ad un farmacista di 30 anni operante a Canicattì, direttore tecnico di un deposito di commercio all’ingrosso di farmaci, nella periferia della città dell’Uva Italia. Nel corso di un controllo, i Carabinieri del Nas di Palermo hanno accertato che il deposito è stato ampliato abusivamente di circa 400 metri quadrati, variando anche i percorsi di lavorazione e installando attrezzature senza alcuna autorizzazione. L’assessorato restituirà l’autorizzazione non appena si provvederà alla rimozione degli abusi e al ripristino dei luoghi. Il valore della struttura è di circa 2 milioni di euro, e quello dei farmaci custoditi ammonta ad almeno 3 milioni di euro.
A Catania, nella zona industriale, un operaio di 37 anni, A V sono le iniziali del nome, è morto vittima di un incidente sul lavoro avvenuto nel sito della Ecometalli srl, che si occupa di raccolta e commercio di metalli. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri. La Procura ha avviato un’inchiesta. Lui, su un mezzo di lavoro, sarebbe stato colpito da un frammento metallico dopo un’esplosione, forse di una bombola. Su quanto accaduto indagano gli ispettori dello S.Pre.S.A.L. (Servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro) dell’Azienda sanitaria provinciale.
Potrebbe cadere in un tratto compreso fra il sud della Sardegna, la Sicilia e una porzione meridionale della Calabria un razzo cinese Long March 5B (CZ-5B) il cui rientro incontrollato in atmosfera è previsto fra domani sera, 30 luglio, e domenica sera, 31 luglio.
In questo arco temporale sono previste, sull’Italia, tre differenti orbite che potrebbero interessare, per alcuni secondi, cinque porzioni di territorio delle isole e del Sud Italia, sulla base degli ultimi dati forniti dall’Agenzia spaziale italiana (Asi).
Ieri il direttore generale della Protezione civile regionale, Antonio Pasquale Belloi, e il suo team hanno partecipato a una riunione del Comitato operativo nazionale, convocato dal capo dipartimento Fabrizio Curcio per fare il punto sul rientro sulla terra del secondo stadio del lanciatore cinese PRC-CZ5B: è comunque ritenuta bassa la possibilità che uno o più frammenti del razzo possano colpire l’Italia, ma non è ancora possibile escluderla totalmente.
La Protezione civile della Sardegna era stata allertata per un evento simile nel maggio del 2021, in occasione del rientro incontrollato sulla Terra del lanciatore spaziale cinese ‘Long March 5B’. In quel caso erano previste tre traiettorie che avrebbero potuto coinvolgere l’Italia e, in particolare 9 regioni del centro-sud, cioe’ Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Nel maggio 2020 frammenti di un altro lanciatore Lunga Marcia 5B cinese erano finiti in una zona popolata dell’Africa, in Costa d’Avoria, e danneggiato edifici ma senza causare feriti.
AGI
Sono 3.566 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 20.615 tamponi processati. Il tasso di positività è al 17,3%. La Sicilia è al settimo posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 171.444 con una diminuzione di 341 casi. I guariti sono 4.224 e 17 vittime che portano il totale dei decessi resta 11.635. Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 1007, in terapia intensiva sono 52.
Questi i dati nei Comuni capoluogo: Palermo 801 casi, Catania 836, Messina 669, Siracusa 343, Trapani 355, Ragusa 233, Caltanissetta 181, Agrigento 378, Enna 104.