Con riferimento al comunicato stampa del Comune di Agrigento del 14 gennaio scorso, trasmesso agli organi d’informazione in risposta alle dichiarazione del Presidente del Santa Cecilia il quale denuncia il mancato sostegno del Comune di Agrigento a favore dell’Associazione, avendo allontanato da Santo Spirito i Piccoli Cantori e il Coro di Santa Cecilia, questa Associazione torna a riaffermare tutto quanto prima dichiarato e contesta alcune notizie inesatte ed approssimate riportate nel comunicato stampa in questione.
Al solo fine di riportare a verità i fatti accaduti e a beneficio della corretta informazione che, altrimenti, risulterebbe falsata, si precisa:
-L’Associazione non ha stipulato in precedenza alcuna convenzione con il Comune di Agrigento per l’utilizzo dell’Aula Capitolare del Monastero di Santo Spirito, bensì per l’utilizzo dell’ex Refettorio, all’interno dello stesso Monastero (convenzione del 15 dicembre 2009, agli del Comune).
Allo stesso modo, l’Associazione non ha chiesto al Comune di Agrigento il rinnovo della convenzione per l’utilizzo dell’Aula Capitolare del Monastero di Santo Spirito, bensì per l’utilizzo dell’ex Refettorio, all’interno dello stesso Monastero (istanza prot. 88779 del 30.11.2015 agli atti del Comune, diretta al Sindaco e all’Assessore Biondi).
Alla luce di quanto opportunamente chiarito, tutte le considerazioni pur magistralmente esposte nel comunicato, circa l’opportunità o meno di riaffidare all’Associazione la prestigiosa Aula Capitolare, appaiono palesemente prive di ogni fondamento e, pertanto, inutili e fuori luogo.
-Quanto agli apprezzamenti e alle espressioni di benevolenza del Comune nei confronti dell’Associazione Filarmonica Santa Cecilia, meritevole di proiettare in Italia e all’estero l’immagine positiva della nostra Città e altre belle storie, appaiono complimenti affabili e consolatori. Peccato che questi siano stati sistematicamente smentite dai fatti
Uno dei tanti:
Il 14 ottobre il Signor Sindaco, incontrando in Comune i responsabile dell’Associazione, ha comunicato agli stessi l’intenzione dell’Amministrazione di destinare l’intero complesso monumentale di Santo Spirito ad area museale e che, pertanto, l’Associazione avrebbe dovuto trovare una collocazione alternativa dove potere svolgere la propria attività. Lo stesso Sindaco, comunque, ribadendo la necessità di dare continuità alla collaborazione tra il Comune e l’Associazione, si impegnò a reperire locali comunali idonei da destinare all’Associazione, assicurando più volte che i coristi della stessa Associazione , anche in vista degli imminenti impegni musicali in Sicilia, avrebbero potuto tranquillamente continuare ad utilizzare Santo Spirito fino al trasferimento in altra sede.
Ma alcuni giorni dopo le solenni promesse del Sindaco, è arrivato improvviso l’ordine di sospendere tutte le attività e di abbandonare Santo Spirito fino a nuove disposizioni, perché gli spazi dell’ex Refettorio e pure della prestigiosa Aula Capitolare avrebbero ospitato nei giorni seguenti un torneo di scacchi, patrocinato dallo stesso Comune…
Si chiede all’Ufficio Stampa del Comune: si tratta per caso delle stesse aule sottratte con zelo ammirevole all’uso improprio che ne aveva fatto il Santa Cecilia attraverso lo studio e la pratica del canto corale e della musica sacra?
Terminato il torneo, l’Associazione è rimasta invano ad attendere con trepidazione l’invito del Sindaco a ritornare a Santo Spirito, nelle more di un prossimo trasferimento presso la sede dallo stesso solennemente promesso.
Ma la risposta del Comune alla continue sollecitazione dell’Associazione e stato soltanto il silenzio più ostinato, mentre cento coristi dell’Associazione, alla vigilia di Natale, andavano alla ricerca disperata di una sede.
Solo lo straordinario impegno profuso da tutta l’Associazione, l’appoggio morale della Città e la generosa ospitalità concessa dalle Parrocchie, hanno permesso ai Piccoli Cantori e al Coro di Santa Cecilia di completare in tempo il programma musicale dei Concerti natalizi e di poterli eseguire con pieno e meritato successo di pubblico, coronato dal plauso del Presidente della Repubblica.
Dal Comune di Agrigento solo comportamenti minuscoli e promesse. Ma le promesse non accompagnate dai fatti restano chiacchiere. E delle chiacchiere del Comune di Agrigento, Associazione Filarmonica Santa Cecilia non sa proprio più cosa farsene.