Siracusa: Sea Watch la Procura di Catania chiede lo sbarco immediato dei minori. Salvini, Di Maio e Toninelli: i porti sono chiusi.

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Da ieri mattina la nave ONG Sea Watch si trova ad un miglio dalle coste di Siracusa, costantemente sorvegliata dalle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza che hanno interdetto l’area impedendo a chiunque di accostarsi alla nave e di salire a bordo o scendere per motivi sanitari, in quanto non è stato effettuato nessuno screening a bordo.

La Procura di Catania ha chiesto lo sbarco dei minori extracomunitari a bordo della nave Sea Watch, 13 secondo quanto riferito dall’equipaggio. In un documento inviato ai Ministri dell’Interno e dei Trasporti, Matteo Salvini e Danilo Toninelli, al Presidente del Tribunale per i minorenni di Catania e alla Procura generale etnea, la procuratrice Caterina Ajello rivendica la “tutela” dei bambini. “I diritti riconosciuti dalle convenzioni internazionali e dalla normativa italiana, scrive il magistrato, impongono il divieto di respingimento, di espulsione, riconoscendo invece il diretto ad esser accolti in strutture idonee, ad avere nominato un tutore, ad essere accolti e ad avere un permesso di soggiorno”. Diritti che, sottolinea la procuratrice, “vengono elusi a causa della permanenza a bordo della nave dove sono costretti a situazione di disagio fino a quando la situazione politica internazionale non sarà risolta con grave violazione dei loro diritti”.

Sulla questione della nave Sea Watch continua il secco no dei due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e del Ministro delle Infrastrutture Toninelli.

I tre Ministri sono uniti e concordi nel mantenere i porti italiani chiusi a qualsiasi sbarco chiedendo all’Olanda di farsi carico dei migranti. Bandiera olandese, Ong tedesca. Aprano i porti di Rotterdam o di Amburgo, in Italia posto non ce n’è”, ha ribadito subito il vicepremier Matteo Salvini. “La responsabilità sulla nave è dell’Olanda e che l’equipaggio è soggetto alla sua sovranità. Se può stare in mare e può sfidare l’Italia ogni giorno, è proprio grazie alla bandiera che gli ha fornito il Governo olandese”, ha aggiunto l’altro vicepremier Luigi Di Maio su Fb: “o si prende la responsabilità o ritira la bandiera così la Ong smetterà di disobbedire alla guardia costiera libica. A meno che non stia sventolando illegalmente la bandiera. In tal caso dovremo procedere al sequestro”.

L’Olanda ha fatto sapere che non prenderà in carico i migranti come chiesto dall’Italia: “Finché non ci saranno accordi europei su soluzioni strutturali per i migranti a bordo dei barconi, i Paesi Bassi non prenderanno parte a soluzioni ad hoc“.

Lo stesso Toninelli: “l’Italia non ha mai coordinato i soccorsi, li ha fatti la Sea Watch che come sempre non ha rispettato le leggi del mare perché avrebbe dovuto attendere la Guardia Costiera Libica poiché  il tutto è avvenuto nel mare libico; siccome se ne sono andati, come dice bene il Vicepremier Luigi di Maio, si dirigano verso la Francia, verso Marsiglia. Oppure, continua Toninelli, visto che sulla Sea Watch c’è una bandierina che sventola nazionalità Olandese trovino loro una maniera per prendersi carico dei migranti. Chi da l’autorizzazione ad una nave ONG di andare nel mediterraneo, di intervenire contro la legge del mare quando sei nel mare libico e c’è una convenzione Internazionale sottoscritta da tutta l’Unione Europea, sei obbligato a fare una richiesta alla Guardia Libica affinchè intervenga a salvare quei migranti. Non l’ha fatto e ne devono rispondere.

Conclude il Ministro: “l’accoglienza e l’umanità sono fondamentali ma devono essere prima che ci sia un gommone della morte in mezzo al mare perché questo significa avere una vista miope del problema. I barconi della morte, gestiti dai trafficanti della morte di esseri umani, non devono più partire dalle coste libiche. Per farlo non serve solo intervenire quando c’è un barcone in mare ma serve intervenire sulla terra ferma stabilizzando la Libia, che è stata destabilizzata dalla Francia in accordo con altri Stati Europei. Grazie alla politica di questo Governo e il rispetto della politica dell’Italia, che è il paese che ha salvato ed accolto più vite umane, nel 2018 ci sono stati molti meno sbarchi e morti in mare. Affinchè questo accada, cioè che non ci siano più morti in mare, non dobbiamo più far partire navi dalla Libia, è questa la soluzione al problema”.

Il Governo Italiano dichiara di essere pronto a denunciare l’equipaggio della Sea Watch per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

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