PNRR, ottima collaborazione con Fitto

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A Palermo stretta di mani tra il presidente della Regione, Schifani, e il ministro Fitto: maggiore collaborazione tra Palermo e Roma per la spesa dei fondi del Pnrr.

La spesa dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza è pregiudicata dalla carenza di personale tecnico negli Enti locali, come i Comuni, qualificato e capace di progettare investimenti e ottenere i finanziamenti. Poi ricorrono i ritardi della burocrazia, ovvero “i prodotti tipici locali” che adornano tutti i tavoli di progettazione. Poi vi sono le trafile amministrative, ovvero “le barriere architettoniche” che rallentano la corsa dei treni che trasportano i progetti, che si accodano uno dietro l’altro. Ecco perché a Palermo si sono incontrati per una “colazione di lavoro” (e poi perché: o è colazione o è lavoro) il presidente della Regione, Renato Schifani, e il ministro con delega al Pnrr, Raffaele Fitto. E’ stata sancita una più fitta collaborazione tra Palermo e Roma per incrementare e ottimizzare l’utilizzo delle risorse, ovvero per sciogliere il nodo liberando iniziative per lo sviluppo prima che il nodo si intrichi ancora di più trasformandosi in cappio per la Sicilia e i siciliani, a fronte di una opportunità storica e cruciale qual è il Pnrr. E dunque, dopo la “colazione di lavoro”, Schifani riferisce: “Abbiamo illustrato al ministro Fitto le priorità di intervento del territorio e le problematiche legate allo sviluppo di alcuni progetti. Sono tutti temi che approfondiremo nel dettaglio durante i prossimi incontri che programmeremo a breve. Dobbiamo confrontarci con una burocrazia lenta e deficitaria sotto il profilo numerico perché sconta l’assenza di 1200 persone andate in pensione e non sostituite a causa di un accordo Stato-Regione, opportuno in quel momento perché ha consentito di evitare lo stato di dissesto, che non prevedeva la possibilità di nuove assunzioni. Abbiamo già incontrato il ministro dell’Economia Giorgetti e abbiamo chiesto di rivedere quell’intesa alla luce dell’andamento positivo dei conti. Perché, senza ottenere un’apertura al reclutamento di nuova classe impiegatizia e direttiva, la Regione non ce la può più fare. Occorre poi superare anche quel ritardo che deriva da una bassa infrastrutturazione della nostra terra, sotto il profilo del gommato e delle ferrovie. Anche in questo ambito ci sono grandi impegni, con uno stanziamento di parecchi miliardi da parte di Rete ferrovie Italia sulla tratta ferroviaria Palermo-Catania e Catania-Messina, e la volontà di ripristinare normalità e decenza sull’autostrada Palermo – Catania, per la quale è stato approvato recentemente un emendamento, da me condiviso, che prevede la possibilità di commissariare i lavori di questa arteria strategica che collega due parti della Sicilia e aiuta anche gli imprenditori nella logica del trasporto merci sul gommato. La ripresa economica la iniziamo a vedere, quindi, non soltanto negli auspici ma nelle dinamiche che abbiamo iniziato a porre in essere in questi circa sei mesi di governo regionale. La nostra attenzione nei confronti del mondo imprenditoriale, della libertà d’iniziativa e della semplificazione non verrà mai meno, d’altronde lo dice anche la mia storia politica e personale”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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