Favara, le previsioni danno annegati nei rifiuti e a secco d’acqua

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di Franco Pullara

L’ordinanza contingibile e urgente porta la data di giorno 7, oggi 20 doveva essere tutto risolto. Se dopo 13 giorni i rifiuti non sono stati tutti rimossi vuol dire che qualcuno non l’ha osservata e altri non la fanno osservare. È scritto “urgente” si legge “non c’è fretta”.

E mentre i rifiuti allagano Favara, l’acqua comincia a scarseggiare.

Dal Voltano dovrebbe arrivare nella vasca comunale, una portata di circa 90 litri al secondo, tanti ne partono da Aragona, ma nel giro di pochi chilometri se ne perdono almeno 30 litri al secondo, quando un solo litro al secondo in un anno viene a costare 23mila euro. Gran parte dell’utenza fa fatica a pagare l’acqua e, nello tempo, si disperde il prezioso liquido senza preoccuparsene. Questo è l’attuale sistema e queste cose il responsabile locale del servizio idrico, Pierluigi Giuliana, le ha dette e anche gridate.

Oltre a l’acqua che si perde all’esterno e all’interno delle reti idriche cittadine, c’è il problema delle ditte che aspettano di essere pagate dalla gestione commissariata e non sono disponibili ad effettuare manutenzioni senza certezza finanziaria. E allora finché dura, dura e al sopraggiungere di un guasto saranno guai seri.

Unico aspetto positivo è la professionalità dei tecnici che con una media notevolmente inferiore al minimo necessario in ingresso al serbatoio Comunale Cartesio nel Comune di Favara, riescono ad effettuare i turni programmati e previsti seppure in maniera ridotta.

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