Israele è andato ben oltre la risposta all’ingiustificabile attacco di Hamas

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A 100 giorni dal 7 ottobre del 2023, Israele è andato ben oltre la risposta all’ingiustificabile attacco di Hamas. Israele sta cancellando Gaza e la sua popolazione.

Ad oggi sono oltre 22 mila i palestinesi uccisi, 58 mila i feriti e 7 mila i dispersi.
Il 70% sono donne e bambini.

I dati non sono solo statistica ma servono a far comprendere quando profonda sia la ferita ad una terra e ad un popolo che non ha praticamente più nulla. Al momento a Gaza c’è 1 doccia ogni 4500 persone e 1 WC per ogni 220 persona.
Il 93% della popolazione rischia di morire di fame.
Più dell’85% degli abitanti di Gaza è sfollato, e mezzo milione di persone non ha una casa in cui tornare.
Il 33% degli edifici è distrutto, e tantissimi sono danneggiati in maniera irreparabile, pertanto non possono accogliere nessuno.
Il 70% delle scuole a Gaza è inagibile e quelle che sono ancora in piedi, accolgono i rifugiati.
Ne ho già scritto ma non smetterò di raccontare la crudeltà che viene destinata al popolo palestinese.
23 ospedali su 36 a Gaza non funzionano più.
IL sovraffollamento delle strutture è al 206% in corsia e nei reparti di terapia intensiva è al 250%.
Israele ha impedito e continua ad impedire l’ingresso degli aiuti umanitari ed anche le associazioni come Save the Children, Medici senza Frontiere fanno fatica ad aiutare e sostenere quella popolazione.
Anche oggi, anche adesso, mentre leggete queste righe gli aiuti sono assolutamente insufficienti.
I giornalisti uccisi sono circa 109 e 72 di questi sono palestinesi. Mai sono morti così tanti reporter in un conflitto. Ce ne sono poi 18 feriti, 3 dispersi e 21 arrestati dalle autorità israeliane.
Le morti sono morti ovunque ma i numeri sono assolutamente impari.
In Israele sono circa 1400 le persone uccise.
Il Sudafrica accusa Israele di genocidio, lo ha portato davanti alla Corte Internazionale di giustizia dell’Aja, volendo dimostrare al mondo intero il coinvolgimento dell’occupazione sionista nel commettere crimini di genocidio e pulizia etnica contro il popolo nella striscia di Gaza.

80 paesi supportano il Sudafrica nell’accusa di genocidio contro Israele, ma fra questi non risultano né gli Stati Uniti né alcun paese dell’UE.
Il processo all’Aja può durare anni, ma non si può più aspettare e quello che serve adesso, è un cessate il fuoco.

 

 

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