Redazione Palermo, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 4 di 316
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Sono in viaggio dalla Regione verso i Comuni siciliani 137 milioni di euro per fronteggiare le spese di gestione e per nuovi investimenti, al fine di sopperire così alla decurtazione dei trasferimenti regionali e all’impugnativa da parte dello Stato delle norma nella Finanziaria 2022 che avrebbe consentito di utilizzare le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027. I criteri di ripartizione delle somme sono stati definiti sulla base soprattutto della fascia demografica di appartenenza dei singoli Comuni. L’assessore regionale agli Enti Locali, Andrea Messina, commenta: “Tali interventi sosterranno i Comuni in sede di approvazione dei bilanci, rilanciando l’azione di sviluppo territoriale attraverso la possibilità di prevedere nuovi investimenti”. E l’assessore all’Economia, Marco Falcone, aggiunge: “Grazie al maggiore gettito registrato negli ultimi mesi, frutto delle virtuose politiche di bilancio che stiamo attuando, abbiamo reperito quasi 140 milioni di euro per rimpinguare il Fondo Enti locali, assicurando la tenuta dei conti dei Comuni e non solo”.

Il presidente della commissione Salute all’Assemblea Regionale Siciliana, Giuseppe Laccoto, al termine di un confronto straordinario e informale con i componenti, ha convocato i lavori della Commissione per mercoledì prossimo9 agosto alle ore 11. All’ordine del giorno un approfondimento sulla procedura di selezione dei professionisti idonei al conferimento degli incarichi di Direttore generale delle Aziende e degli Enti del Servizio sanitario regionale e sulla relativa adozione dell’elenco di idonei, in conformità alla normativa nazionale. Ai lavori della Commissione sono stati invitati per un confronto l’assessore regionale Giovanna Volo, il dirigente generale del Dipartimento regionale per la pianificazione strategica Salvatore Iacolino e il dirigente generale dell’Ufficio legislativo e legale Giovanni Bologna.

Accogliendo le istanze dei difensori, gli avvocati Giovanni Castronovo, Marco e Valentina Clementi, il Tribunale del Riesame ha annullato, per carenza di gravi indizi di colpevolezza, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Palermo a carico di Massimo Mulè, ritenuto dalla Procura al vertice della famiglia mafiosa di Ballarò e di un’organizzazione dedita al traffico di droga. La difesa ha eccepito che alcuni nomignoli, come “U nicu” o “Iddu”, emersi da conversazioni intercettate, non inducono affatto a supporre che ci si fosse riferiti a Mulè.

Da quando è stato dichiarato lo stato di emergenza per la gestione e l’accoglienza dei migranti, la nave della Siremar che, normalmente effettua il collegamento di persone e merci tra Lampedusa e Porto Empedocle, è quasi ogni giorno utilizzata per il trasferimento dei migranti determinando ritardi nelle partenze e limitazioni per i passeggeri e le merci. In proposito interviene il deputato regionale del Partito Democratico, e presidente della Commissione antimafia, Antonello Cracolici, che afferma: “Al di là dei disagi per residenti e turisti, questa situazione sta determinando un grave danno economico alla marineria delle Pelagie poiché non è più possibile assicurare certezza nella spedizione del pescato locale verso i mercati ittici della Sicilia. Ho presentato, insieme ad altri colleghi del mio gruppo, una interrogazione attraverso cui chiedo di verificare la possibilità, anche alla luce della dichiarazione dello stato di emergenza e dei fondi europei potenzialmente a disposizione, di potere garantire una unità navale da destinare a tutto ciò che attiene l’emergenza migranti, in modo da utilizzare i mezzi navali ed aerei delle tratte sociali per assicurare con regolarità la mobilità di residenti, turisti e merci”.

A Terrasini, in provincia di Palermo, è accaduto che un uomo di 60 anni ha ricevuto notizia della sospensione del reddito di cittadinanza, è irrotto nella stanza del sindaco, l’ha cosparsa di benzina e ha minacciato di appiccare il fuoco. Il segretario generale Cristofaro Ricupati e il presidente del Consiglio comunale, Marcello Maniaci lo hanno indotto a desistere. Sono giunti i Carabinieri e un’ambulanza del 118. Il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle e vice presidente dell’Assemblea Regionale, Nuccio Di Paola, commenta: “Quanto accaduto a Terrasini è la rappresentazione della bomba sociale che il governo Meloni potrebbe avere innescato. Ho presentato un’interpellanza al presidente della Regione per chiedere soluzioni in grado di dare una mano ai siciliani in gravi difficoltà economiche. Mancheranno risorse non solo nelle tasche dei siciliani, ma anche incassi nei negozi e nelle attività commerciali di prossimità. Meloni prova a cancellare da Roma con un sms i poveri, ma in realtà li trasferisce alle Regioni, quasi tutte governate dal centrodestra, totalmente impreparate a gestire la situazione. Le Regioni passeranno la parola ai Comuni che sono senza fondi e senza personale”.

La Procura della Corte dei Conti ha sequestrato beni per 134 mila euro ad un ex cassiere del carcere “Ucciardone” a Palermo indagato di peculato. I dettagli.

Ha indagato la Procura della Corte dei Conti di Palermo diretta da Pino Zingale. Nel mirino vi è un ex cassiere del carcere “Ucciardone”, che avrebbe rubato soldi dei detenuti e non solo. A Sergio Onorato, 68 anni, in pensione da un anno, al quale si contesta il reato di peculato, è stato notificato un invito a dedurre (che è l’equivalente dell’invito a comparire nella procedura penale) il prossimo settembre innanzi ai giudici contabili. Nel frattempo gli sono stati sequestrati beni per 134 mila euro, tra la metà di un appartamento, diversi conti correnti, postepay e libretto postale, e un quinto della pensione. Dall’inchiesta è emerso che lui, Onorato, si sarebbe appropriato dei soldi dei detenuti, frutto del loro lavoro durante la detenzione, allorchè autorizzati a lavorare all’esterno del carcere, o di bonifici da parte dei parenti, per circa 16 mila euro. Poi vi sono altri più o meno 15 mila euro di ammanchi nella gestione dei fondi tecnicamente “abbandonati”, ovvero somme di pertinenza dei detenuti dimessi e non reclamati. E poi la Procura contabile contesta la sparizione di pressappoco 5.500 euro nella gestione delle telefonate dei detenuti. E poi ancora un minore versamento relativo a un rimborso Enel per 26 mila euro, e altri 36 mila euro di pagamenti per spese farmaceutiche che, tramite “operazioni ingiustificate”, sarebbero atterrati nei conti del cassiere in carica dal 2016 al 2019. Ad accorgersi delle presunte irregolarità su una serie di operazioni sarebbe stato il successore dell’indagato nel posto di lavoro già al termine del 2022. Lo scorso 18 aprile il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Annalisa Tesoriere, ha disposto un sequestro d’urgenza dei primi 16.800 euro relativi al furto del denaro sottratto ai prigionieri. Nel decreto di sequestro preventivo della Corte dei Conti si legge: “Nelle conclusioni rassegnate nella relazione ispettiva del 10 luglio 2023, l’ispettore incaricato, analizzate le particolari modalità con le quali sono state poste in essere le dolose condotte appropriative da parte del contabile Sergio Onorato, ha evidenziato che le stesse sono state in grado di superare per parecchi anni i controlli e le verifiche trimestrali svolte con l’ordinaria diligenza”.

Sostegno per i danni subiti dagli incendi e agevolazioni fiscali: la Sicilia si aggrappa al governo nazionale. Gli interventi di Schifani e Falcone.

Il ciclone africano ha flagellato la Sicilia: incendi a infrastrutture, edifici, aziende e produzioni agricole e industriali. Secondo le prime stime della Protezione civile, i roghi in Sicilia sono stati più di 300, con quasi 700 ettari di superficie boschiva e 3.000 ettari di superficie urbana bruciati. I danni si aggirano sui 60 milioni di euro, a cui sono da aggiungere oltre 200 milioni per gli agricoltori colpiti da fiamme e ondate di calore. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha colto l’occasione della presenza del vice presidente del Consiglio, Antonio Tajani, a Palermo per invocare sostegno concreto da parte del governo nazionale, soprattutto in riferimento alla necessità rilevata di potenziamento del Corpo forestale, al fine di incrementare la capacità di prevenzione e resistenza al fuoco. E ciò nell’ambito delle politiche di tutela del territorio e dei fenomeni di cambiamento climatico. E Schifani commenta: “Abbiamo affrontato momenti di estrema difficoltà, giornate senza precedenti. Ora contiamo i danni e ne paghiamo il prezzo, anche grazie all’intervento del governo nazionale che ha riconosciuto immediatamente lo stato di emergenza. Abbiamo l’esigenza immediata di integrare mezzi e uomini del Corpo forestale. I primi stanno arrivando e ne ordineremo degli altri, ma ci servono anche mani esperte e giovani con le quali affrontare un nemico infedele come il fuoco”. E Tajani ha promesso: “Farò di tutto per appoggiare la richiesta della Sicilia e del suo presidente. Mi sembra assolutamente giusta. Grazie al Pnrr, inoltre, porteremo avanti alcune importanti iniziative per la tutela dell’idrogeologico. Tutto quello che si potrà fare con i fondi europei si farà e comunque si utilizzeranno anche altri fondi, se necessario, perché la tutela del patrimonio idrogeologico è fondamentale”. Nel frattempo, così come avvenuto a seguito del disastro in Emilia Romagna, il governo Meloni avrebbe intenzione di estendere le stesse agevolazioni fiscali anche ai territori recentemente colpiti dalle calamità naturali, come la Sicilia. Schifani e l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, apprezzano: “L’annuncio del governo nazionale di voler lavorare a una proroga delle scadenze fiscali è un’importante manifestazione di vicinanza dell’esecutivo di Roma nei confronti dei cittadini che hanno subito gravi danneggiamenti anche in Sicilia. E’ un segnale di attenzione che auspicavamo dopo aver raccolto l’appello del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili dei giorni scorsi. Le categorie professionali hanno affrontato e stanno ancora affrontando notevoli difficoltà e rallentamenti. E la proroga garantirà una maggiore serenità permettendo di tornare, quanto prima, a una regolare attività lavorativa”.

Giuliana Miccichè

Era stata operata con successo per la rimozione di un tumore benigno, ma sarebbe stata stroncata da un batterio contratto in ospedale, a soli quarant’anni. Riscontrando prontamente l’esposto presentato dai familiari della donna, palermitana, che sono assistiti da Studio3A-Valore S.p.A., il Pubblico Ministero della Procura di Palermo, dott.ssa Monica Guzzardi, ha aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, al momento contro ignoti, per la morte di Cinzia Guerrera, spirata martedì 25 luglio 2023 al Policlinico di Palermo, ha disposto l’autopsia, già effettuata, e un’indagine ad hoc sull’impianto di filtrazione dell’aria.

A quanto riferito nella denuncia querela presentata dal marito l’indomani, mercoledì 26 luglio, presso il Commissariato di pubblica sicurezza “Oreto Stazione” di via Roma, la moglie nel mese di giugno aveva iniziato ad accusare improvvisi problemi alla vista ed era stata quindi ricoverata al Policlinico “Paolo Giaccone”, dove gli esami strumentali effettuati avevano evidenziato la presenza di un tumore benigno, un meningioma, al capo, nell’area dei lobi frontali. Il 17 luglio era stata pertanto sottoposta ad un intervento chirurgico di rimozione della massa tumorale, operazione che, a detta dei sanitari, era riuscita, tanto che la signora Guerrera, dopo essere rimasta due giorni in osservazione nel reparto post-operatorio di terapia intensiva di Neurochirurgia, il 19 luglio era già stata trasferita nel reparto ordinario di degenza e si stava anche riprendendo bene.

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Qualche giorno dopo, però, la paziente ha iniziato a manifestare comportamenti anomali e del tutto inconsueti per lei, tanto da dover anche essere sedata, e domenica 23 luglio il suo quadro clinico è improvvisamente precipitato, la febbre le è salita alle stelle, oltre i 41 gradi, è entrata in coma e martedì 26 luglio è deceduta. I familiari, distrutti dal dolore, hanno subito chiesto spiegazioni e un medico avrebbe rivelato al marito che a essere fatale alla moglie sarebbe stato un batterio devastante, che non può che aver contratto in ospedale, era ricoverata da diversi giorni, e che le avrebbe causato danni cerebrali irreparabili.

Ancora più sconvolto da questa rivelazione, il coniuge ha deciso di fare piena luce sui fatti, attraverso il consulente Alessio Tarantino si è rivolto a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e all’avvocato penalista Danilo Spallino del Foro di Palermo, e mercoledì 26 luglio ha presentato un esposto, riferendo i tragici fatti e facendo presente tutte le sue perplessità, come il trasferimento forse troppo prematuro dall’area intensiva di Neurochirurgia al reparto normale ma, soprattutto, la circostanza, riferitagli dagli stessi chirurghi che avevano operato la moglie, che il giorno dell’intervento in sala operatoria l’aria condizionata non avrebbe funzionato per un guasto del sistema, con il conseguente sospetto che non fosse operante neppure l’impianto di filtrazione e sanificazione dell’aria, essenziale per scongiurare per l’appunto contaminazioni batteriche. Di qui dunque l’accorata richiesta all’autorità giudiziaria di disporre tutti gli opportuni accertamenti, innanzitutto per stabilire le esatte cause della morte della vittima ma anche per verificare eventuali responsabilità dei medici che l’hanno avuta in cura e della struttura ospedaliera.

Istanza accolta immediatamente dal Sostituto Procuratore di Palermo dott.ssa Guzzardi, che ha aperto un fascicolo, ad ora contro ignoti, ha acquisito e sequestrato le cartelle cliniche e ha ordinato l’esame autoptico incaricando a tal fine il medico legale dott. Antonio Guajana e, come specialista Neurochirurgo, il dott. Filippo La Seta: Studio3A ha messo a disposizione come consulente tecnico medico legale di parte per i propri assistiti per le operazioni peritali il dott. Mario Guarino. L’incarico è stato conferito nel pomeriggio di ieri, giovedì 27 luglio, presso la Procura palermitana, e l’autopsia è stata effettuata a seguire all’istituto di Medicina Legale del Policlinico: data l’estrema complessità del caso, tuttavia, per avere le prime risposte bisognerà attendere l’esito degli esami istologici, ematochimici e tossicologici sui campioni prelevati.

In sede di conferimento dell’incarico, su esplicita richiesta dell’avv. Spallino, il Pm ha anche disposto una delega di indagine di Polizia Giudiziaria per l’acquisizione documentale presso la Direzione Sanitaria finalizzata ad accertare il corretto funzionamento dell’impianto di filtrazione e aerazione, con particolare riferimento alla sala operatoria e al giorno dell’intervento in questione.

A seguito dello svolgimento delle Elezioni Regionali, tenutesi il 25.09.2022, alla lista della “DC-Democrazia Cristiana” veniva attribuito un seggio nel collegio provinciale di Catania.
Detto seggio veniva assegnato all’On.le Messina Andrea Barbaro, successivamente nominato Assessore Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, il quale aveva ottenuto 3.691 preferenze, rispetto alle 3.676 preferenze espresse in favore del candidato Giuseppe Marletta, che risultava il primo dei candidati non eletti.
In riscontro a tale esito elettorale, il candidato Marletta ha proposto un ricorso elettorale, in ragione dell’esiguo scarto dei voti ottenuti (15 voti), lamentando altresì la commissione di alcune presunte irregolarità avvenute in taluni seggi elettorali.
Avverso tale azione, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, l’On.le Messina ha proposto un ricorso incidentale, eccependo l’inammissibilità e l’infondatezza del ricorso presentato dal candidato Marletta.
In particolare, gli Avv.ti Rubino e Impiduglia, hanno censurato anche alcune irregolarità verificatesi in danno dell’On.le Messina.
Successivamente, il candidato Marletta ha proposto un ulteriore ricorso per motivi aggiunti, asserendo la commissione di presunti errori da parte dell’Ufficio Centrale Circoscrizionale.
Il TAR, con sentenza parziale, ha ritenuto irricevibili i motivi aggiunti di ricorso e inammissibili talune delle censure proposte, disponendo una verifica elettorale con riferimento a complessive 17 sezioni.
Avverso la sentenza parziale le parti hanno proposto appello al CGA, impugnando la pronuncia del TAR laddove non ha disposto la verifica elettorale anche con riferimento a due sezioni del Comune di San Giovanni La Punta.
Frattanto, si sono tenute presso la Prefettura di Catania le operazioni di verificazione disposte dal TAR.
Nel corso delle operazioni di verificazione – condotte dal Vice Prefetto Vicario Dott.ssa Di Dio – è emerso come l’Ufficio Centrale Circoscrizionale abbia commesso degli errori di trascrizione nel riportare i voti risultanti dai verbali sezionali.
In particolare, è emerso che – relativamente al Comune di Trecastagni (sezione 7) – sono stati trascritti con riferimento all’On.le Messina 12 voti in meno rispetto a quelli conseguiti (e risultanti dal verbale sezionale), mentre al candidato Marletta sono stati trascritti 12 voti in più
Ancora, è emerso che – relativamente al Comune di Camporotondo Etneo (sezione 3) – sono stati trascritti con riferimento all’On.le Messina 7 voti in meno rispetto a quelli conseguiti (e risultanti dal verbale sezionale).
Ed infine è emerso che – relativamente al Comune di Mascalucia (sezione 5) – è stato trascritto con riferimento all’On.le Messina un voto in meno rispetto a quelli conseguiti (e risultanti dal verbale sezionale), mentre al candidato Marletta è stato trascritto un voto in più.
All’esito delle suddette operazioni di verificazione, con sentenza definitiva n. 2061/2023 il TAR Sicilia – Palermo ha dichiarato inammissibile il primo motivo di ricorso, ed ha rilevato che l’On.le Messina “risulterebbe confermato alla carica di Deputato Regionale per effetto di uno scarto pari a 9 voti”.
Ebbene, per effetto dei dati emersi nel corso della veridica e confermati dal TAR, l’eventuale esito positivo per l’Avv. Marletta del ricorso in appello determinerebbe, al più il riconoscimento di 8 voti, i quali non sarebbero sufficienti, in ogni caso, a colmare lo scarto di un voto (9-8), in favore dell’On. le Messina.
Pertanto, il candidato Marletta in data 26 luglio 2023 ha presentato al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana domanda di sopravvenuta carenza di interesse, alla quale ha aderito l’On.le Messina, difeso dagli Avv.ti Rubino e Impiduglia.
Ed infine, per l’effetto della predetta richiesta di sopravvenuta carenza di interesse presentata dal candidato Marletta, risulta confermato il risultato elettorale alla carica di Deputato Regionale ottenuto dall’Onorevole Messina Andrea Barbaro in esito alle suddette Elezioni Regionali.

Il governo regionale ha approvato un Piano operativo per l’abbattimento delle liste d’attesa negli ospedali siciliani. Gli interventi di Schifani, Volo e Iacolino.

E’ uno dei provvedimenti di maggior rilievo nell’ambito del programma amministrativo della legislatura in corso alla Regione. La giunta regionale ha appena sfornato un Piano operativo per l’abbattimento delle liste d’attesa negli ospedali siciliani. Si tratta di un documento predisposto dall’assessorato regionale alla Salute che delinea una strategia di intervento per smaltire nel più breve tempo possibile le prestazioni in sospeso. Le risorse finanziarie rese a disposizione ammontano complessivamente a 48,5 milioni di euro. Previsto il coinvolgimento anche delle strutture specialistiche private convenzionate a supporto del sistema sanitario pubblico. E il presidente Renato Schifani commenta: “L’azzeramento delle liste d’attesa è uno dei capisaldi del mio programma di governo per quanto attiene alla sanità, insieme al tema delle emergenze, sul quale stiamo già intervenendo con incisività per ridurre i disagi nelle aree più periferiche. Superata la fase dello sfoltimento, proseguiremo con un sistema più efficiente per le prenotazioni e le erogazioni, al fine di garantire ai siciliani l’inalienabile diritto alla tutela della salute e, soprattutto, in tempi ragionevoli. Il Piano, tra l’altro, valorizza la cooperazione tra pubblico e privato per aumentare l’efficienza della rete assistenziale”. E l’assessore alla Salute, Giovanna Volo, aggiunge: “Grazie al lavoro metodico degli uffici dell’Assessorato abbiamo costruito un Piano che ci consente di utilizzare al meglio le risorse a disposizione, che arrivano alla Sicilia anche dalla legislazione nazionale. Riusciremo, così, non solo a rimetterci al passo con l’erogazione delle prestazioni che hanno subito un consistente rallentamento negli anni della pandemia covid, ma anche, a regime, ad implementare un sistema che consentirà di non ritrovarci più in situazioni di disagio di cui fanno le spese soprattutto i cittadini”. E il direttore della Pianificazione strategica dell’Assessorato, Salvatore Iacolino, prospetta: “Il nostro obiettivo di lungo termine è quello di organizzare un sistema che valorizzi tutti i soggetti che fanno parte del sistema sanitario dell’Isola. Grazie alla nostra interlocuzione con le associazioni di categoria della sanità privata, abbiamo già trovato un accordo che abbatte del 10 per cento le tariffe relative ai rimborsi per i ricoveri chirurgici. E’ un primo passo per lo sfoltimento delle liste d’attesa e un tassello fondamentale per la realizzazione di una nuova sanità” – conclude. Tra i “pilastri” portanti del Piano vi è la condivisione delle liste d’attesa all’interno degli ambiti territoriali che hanno dimensione provinciale, coinvolgendo anche i soggetti privati con l’introduzione del meccanismo della “mobilità dei pazienti” una volta ottenuto il loro consenso. E poi l’utilizzo di strumenti informatici innovativi ad hoc per la bonifica e la gestione delle liste d’attesa. Infine, la definizione di una nuova struttura organizzativa per il recupero delle prestazioni e che monitorerà l’avanzamento del Piano.

Giuliana Miccichè