Novembre 2023 - Pagina 5 di 34 - Sicilia 24h
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La segreteria nazionale della Democrazia Cristiana Storica ha nominato i favarese Salvatore Vetro coordinatore politico del partito nella provincia di Agrigento. Il neo responsabile, che ha una lunga esperienza nel mondo sindacale, avrà il compito di organizzare la Dc Storica nei comuni dell’agrigentino. Soddisfazione per l’incarico a Vetro è stata espressa dal coordinatore nazionale Franco Ferrari per il quale ” il partito si sta strutturando sul territorio in vista delle prossime elezioni amministrative, ed in Sicilia, anche per le provinciali.”

Confermato l’ergastolo a Pietro Morreale, 21 anni, accusato dell’omicidio della fidanzata Roberta Siragusa e condannato in primo grado al massimo della pena. La sentenza è della seconda sezione della Corte d’assise d’appello di Palermo. Roberta, che aveva 17 anni, è morta a Caccamo, la notte tra il 23 ed il 24 gennaio del 2021, bruciata viva nei pressi dello stadio.

Le motovedette della Guardia costiera, di Finanza e del sistema Frontex hanno soccorso, al largo di Lampedusa, un peschereccio partito dalla Libia con a bordo 573 migranti, tra cui 4 donne e 2 minori. Sono stati trasferiti nel Centro d’accoglienza in contrada Imbriacola, vuoto da venerdì scorso, dopo l’ultimo sbarco del 22 novembre. Sono originari di Siria, Egitto, Bangladesh, Pakistan ed Etiopia. Sono in corso indagini ad opera della Squadra Mobile di Agrigento al fine di scoprire l’identità degli scafisti.

All’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento si prospetta a breve una massiccia stabilizzazione del personale precario. I dettagli su avvisi e profili.

Un’ondata di stabilizzazioni del personale precario è attesa a breve tra la dirigenza sanitaria e il comparto all’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento. Gli avvisi pubblici con i quali si intendono stabilizzare i dipendenti, reclutati con procedure a tempo determinato o altre forme di lavoro flessibile, prevedono un ingente numero di posti, 215 in tutto, disponibili per svariate figure professionali. Si tratta, per l’area della dirigenza, di: 6 medici per la medicina di emergenza e urgenza, 5 per la ginecologia ed ostetricia, 2 per la psichiatria, 3 per l’oftalmologia, 1 per l’urologia, 1 per l’otorinolaringoiatria, 2 per la direzione medica di presidio ospedaliero, 1 per l’organizzazione dei servizi sanitari di base, 1 per la medicina fisica e la riabilitazione, 1 per l’igiene, l’epidemiologia e la sanità pubblica, 1 dirigente farmacista e 1 dirigente fisico. Ancora più numerosi sono i posti a bando per l’area del comparto con ben 89 ausiliari specializzati, 40 infermieri, 8 infermieri pediatrici, 6 tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, 1 terapista occupazionale, 4 fisioterapisti, 4 logopedisti, 1 tecnico audiometrista, 2 tecnici della riabilitazione psichiatrica, 3 terapisti della Neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, 4 assistenti sanitari, 1 dietista, 2 tecnici di neuro-fisio-patologia, 4 tecnici sanitari di radiologia medica, 2 tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione vascolare, 3 programmatori, 10 collaboratori tecnici ingegneri civili/edili, 2 collaboratori tecnici chimici e 4 operatori tecnici autisti.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

La questione dell’Unità Socialista non è evidentemente apparsa un tema fondamentale per il Psi di Oddo e Palillo. Quello che conta, per entrambi, è sembrato essere la sola ricerca di un alleato elettoralmente solido ( Pd, De Luca, M5S, Verdi etc..) cui aggrapparsi per garantire qualche comodo seggio al Psi nelle prossime tornate elettorali amministrative ( non di certo al parlamento europeo). Pertanto questa è la sola chiave di lettura, alla base del congresso Psi svoltosi a Marsala. Di fatto, volutamente nessun cenno è stato dedicato alla ricerca dell’unità delle forze socialiste presenti in Sicilia ( Risorgimento Socialista, Liberalsocialisti e Socialdemocratici) precondizione, per noi, per presentarsi più forti ed attrezzati al tavolo politico-programmatico del centro sinistra. Questa nostra posizione, purtroppo, non è stata possibile poterla esplicitare al Congresso in quanto non ci è stata data neppure la parola. La buona educazione, avrebbe suggerito alla presidenza del congresso di farci intervenire, come pure i compagni socialisti delle altre sigle presenti all’assise. Il Psi siciliano di Oddo e Palillo, ritiene in buona sostanza di rappresentare, illusoriamente, ciò che resta dell’area del socialismo siciliano. Un Congresso apertosi, ovviamente, senza alcune linee di proposta programmatica densa di temi con al centro la famiglia, i giovani, l’occupazione, i lavoratori, come anche il salario minimo, doverosamente legato sia alle oscillazioni dell’inflazione, del caro vita, come anche all’aumento sfrenato dei servizi di pubblica utilità, luce, gas, acqua, carburanti, etc. Una serie di interventi , a nostro avviso, senza alcuna doverosa disamina e critica verso una Regione, che tratta e governa la sanità, come ad un settore oramai in disuso, tante sono le pressioni di lobby , favorevoli all’avvento dei grandi colossi della sanità privata. Come si può non discutere e ragionare, anche sulla scriteriata ipotesi di adottare sinanco servizi di pronto soccorso gestiti da società private!! Una sanità immediata e di qualità, solo per ricchi e benestanti, che, pur in presenza di una costante disoccupazione, ricorre a infermieri professionali e medici, provenienti da nazioni straniere. E che dire inoltre del popolo e delle famiglie senza reddito? Cosa fare in caso di cure? Chi ne tutelerà più gli interessi sociali, se perfino la sinistra socialista rimane impietrita, in preda alla sola eco delle sirene: “ Curarsi è bene, se privato è ancora meglio”! Per non parlare di una non piu rinviabile disamina dello stato del sindacato nel nostro Paese, dall’orecchio attento alle sirene del Padronato . Il recente sciopero nazionale docet: CISL a casa, CGIL e UIL in piazza. Un sindacato oramai comodamente seduto sull’asse di enti bilaterali, patronati e caf, nonché incomprensibilmente diviso financo nell’organizzare unitariamente legittime manifestazioni di sciopero. Per queste ragioni avremmo voluto proporre, al segretario nazionale Maraio, l’avvio di una nuova stagione politico – sindacale, attraverso una comune campagna nazionale di iniziative, aventi ad oggetto, una non più rinviabile riforma del sistema della contrattazione collettiva, una rigorosa applicazione del D.Lgs. 81\08 per davvero dire basta “ alle morti sul lavoro”.Per non parlare del tanto atteso ripristino dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, dell’abolizione del Jobs Act, rivelatisi un’arma letale in mano ad aziende senza scrupoli, che ha “ucciso” le speranze di migliaia di lavoratori che, seppur licenziati ingiustamente, non hanno più potuto legittimamente potuto rientrare in azienda, se non ripagati in alternativa da mortificanti ristori economici. In ultima analisi avremmo consegnato proprio a Bobo Craxi, di ben altro piglio rispetto all’indimenticabile papà, una attenta riflessione sul ruolo e la funzione dell’euro, alla luce di una famosa mai dimenticata infelice frase di Romano Prodi, pronunciata nel 2002 con l’ingresso in UE del nostro Paese: “ con l’euro lavoreremo un giorno di meno, guadagnando come se lavorassimo un giorno di più!!!”.

La Procura di Agrigento ha iscritto nel registro degli indagati il conducente, un uomo di 45 anni di Realmonte, dell’automobile, una Dacia Duster, che lo scorso 19 novembre a Porto Empedocle, nei pressi della “Vecchia Masseria”, si è scontrato con la Fiat 600 di Gianluca Lombardo, 26 anni, di Porto Empedocle, deceduto. L’avviso di garanzia è un atto dovuto per consentire all’indagato il diritto di difesa e poter nominare un consulente di parte per partecipare agli accertamenti irripetibili disposti dalla Procura. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Elettra Consoli, ipotizza i reati di omicidio stradale e lesioni personali. La Procura ha disposto il sequestro di entrambi i veicoli coinvolti nello schianto. Il prossimo 30 novembre sarà conferito l’incarico all’ingegnere Piero Minacapilli che dovrà occuparsi della ricostruzione dell’esatta dinamica dell’incidente. L’indagato ha nominato a sua difesa l’avvocato Barbara Garascia. La famiglia Lombardo è assistita dall’avvocato Marco Patti.

Un pescatore è stato salvato a Pantelleria dalla Guardia costiera. E’ giunta la segnalazione di un uomo caduto in acqua innanzi al faro di Punta Spadillo: è intervenuta la motovedetta in servizio nell’isola che, nonostante le proibitive condizioni meteo marine, con onde alte fino a 4 metri, è giunta in zona. I militari hanno individuato il naufrago in acqua e si sono tuffati in mare per recuperarlo.

Il Questore di Palermo ha imposto il Daspo per 3 anni a carico di un calciatore dilettante che ha aggredito l’arbitro perché lo ha espulso durante un partita di calcio di Seconda categoria lo scorso 19 novembre. Dopo un primo cartellino giallo il giocatore è stato nuovamente ammonito e quindi espulso. Ha sferrato un pugno all’arbitro, che lo ha schivato. Poi, svincolatosi dai compagni di squadra che lo trattenevano, ha riprovato, e un altro pugno ha steso l’arbitro, che è stato costretto a interrompere la partita anticipatamente.

La Corte dei Conti ha sospeso il giudizio di parifica del rendiconto della Regione per il 2021. La reazione di Schifani e Falcone: “Incomprensibile e non condivisibile”.

Il collegio della sezione di controllo della Corte Conti, condividendo le tesi della Procura generale, ha sospeso il giudizio di parificazione del rendiconto della Regione Siciliana per il 2021. E ha rinviato la decisione all’esito della sentenza della Corte Costituzionale, che deve ancora pronunciarsi sui tempi della spalmatura a rate annuali del disavanzo del 2018: in 3 anni secondo i giudici contabili, e in 8 anni secondo il governo Schifani, forte di un’apposita legge dello Stato approvata l’anno scorso, la numero 147 del 2022. E il presidente della Regione non nasconde stupore e replica: “La sentenza della Corte dei Conti, seppur incomprensibile e non condivisibile, è priva di effetti finanziari ed è infondata sotto il profilo giuridico. La sospensione della parifica, a causa della pendenza di un giudizio di costituzionalità, ignora la legge 147 del 2022, che ha superato la precedente norma del 2019 incompatibile con il ripiano pluriennale del disavanzo del rendiconto del 2018. Malgrado ciò la Regione continuerà ad essere impegnata nel percorso già intrapreso di risanamento della finanza pubblica”. E l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, aggiunge: “Il pronunciamento della Corte contabile non produce alcun tipo di ricaduta negativa sui conti della Regione. L’equilibrio economico-finanziario dell’Ente rimane solido, e tutti gli indicatori più importanti manifestano un chiaro processo di miglioramento. Di ciò la stessa Corte dei Conti, con la quale si mantiene comunque un rapporto di costante interlocuzione, ne dà atto nel pronunciamento. Siamo una delle Regioni italiane con il minore disavanzo, che già nel rendiconto 2021 è in netto calo, e ad oggi è sceso a circa 4 miliardi. Siamo, inoltre, fra le Regioni con il più basso rapporto fra disavanzo e Prodotto interno lordo. Il quadro in miglioramento è stato riconosciuto dalle società di rating come Fitch, il cui giudizio sulle prospettive di breve periodo è migliorato. Abbiamo allineato i conti, rafforzato la spesa ed efficientato le entrate. E questo ci consegna delle prospettive virtuose di sicurezza economico-finanziaria. Siamo fiduciosi anche sul buon esito del giudizio di costituzionalità sul ripiano pluriennale del disavanzo”. E nel frattempo, in riferimento all’utilizzo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, la Corte dei Conti suggerisce alla Regione siciliana di individuare “un responsabile e referente unico per l’attuazione dei progetti finanziati che garantisca alle amministrazioni centrali, titolari degli interventi, l’invio, nei tempi previsti, delle informazioni sullo stato di avanzamento procedurale, finanziario e fisico degli stessi interventi, ai fini del monitoraggio da parte del ministero all’Economia e della relazione semestrale all’Unione Europea”.

Giuliana Miccichè

Serviva una vittoria e la vittoria è arrivata, la Fortitudo Agrigento batte Latina 88-77 e porta a casa due punti importanti, gli ultimi del girone di andata. Una partita che ha visto Latina partire con il piede giusto e, nonostante qualche scelta arbitrale discutibile, porta la squadra laziale in avanti 21-26 con la Fortitudo che grazie ad Ambrosin e Polakovich ha sempre cercato la rimonta.

L’assenza del capitano Albano Chiarastella si fa sentire sia in difesa che nei ricambi ma la sua presenza in panchina ha caricato la squadra e la spinta del pubblico ha sicuramente dato una spinta ai ragazzi di coach Pilot. Molto positiva la prestazione degli americani Polakovich e Cohill, rispettivamente 22 e 14 punti in partita. Per il pivot anche 12 rimbalzi e 1 assist, top scorer del match insieme a Lorenzo Ambrosin, in doppia cifra anche Nico Morici con 10 punti. Decisivo il rientro dagli spogliatoi nel secondo tempo quando Cohill strappa più volte il match in favore di Agrigento e porta la squadra a +9, portato a +11 nel finale di partita quando Agrigento ha tenuto sempre sotto controllo il risultato. Due punti conquistati molto importanti considerando anche le vittorie di Vigevano contro Cantù e di Casale contro Milano, una classifica che a poco a poco si accorcia nonostante il distacco sia ancora ampio. Adesso inizia il girone di ritorno ed inizia con tre partite in una settimana di chi trasferte, a Rieti e Torino con l’infrasettimanale al Palamoncada contro Milano.

Le foto sono di Giuseppe Colonna.