Novembre 2023 - Sicilia 24h
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La nuova rotatoria sulla strada statale 115 in territorio di Palma di Montechiaro è stata quasi ultimata. Mancano gli ultimi ritocchi e poi sarà inaugurata. Un grande obiettivo raggiunto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Stefano Castellino che apporterà degli enormi miglioramenti al traffico veicolare perché sono stati eliminati tutti i pericoli.

I carabinieri del nucleo Operativo ed Ecologico di Palermo, unitamente ai militari dell’Arma del Comando provinciale di Agrigento hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip su richiesta della Procura della città dei Templi, dell’area occupata dalla discarica di rifiuti non pericolosi di contrada “Matarano” di Siculiana e attualmente in gestione alla Catanzaro Costruzioni. “Il provvedimento – spiega la Procura di Agrigento diretta dal procuratore capo Giovanni Di Leo – chiude una prima fase di indagini condotte a partire dal 2018 dai carabinieri del nucleo Operativo ecologico di Palermo circa le irregolarità tecnico-amministrative dell’impianto e le conseguenti ricadute sul territorio, in termini di contaminazione del suolo, delle acque e di pregiudizio per l’ambiente e la salute pubblica”.

“Gli accertamenti condotti – scrive ancora la Procura – hanno consegnato un quadro preoccupante sotto i profili, tanto della regolarità amministrativa degli impianti, della loro effettiva conformità alla normativa tecnica, che ne regola la gestione, quando sotto il profilo dell’impatto sul territorio, con limiti di contaminazione regolarmente e ampiamente superati, con emissioni laterali di biogas provenienti dalle vasche ormai chiuse, con l’emersione di indici di potenziale contaminazione delle acque sotterranee, senza l’attivazione delle dovute procedure di rientro e bonifica, con l’invasione dei terreni appartenenti al Demanio dello Stato individuati nella regia trazzera Montallegro – Raffadali e Montallegro – Bivio Pietra Rossa”.

Il 3 dicembre si celebra la Giornata mondiale delle persone con disabilità, e la data cade anche sulla prima domenica del mese a ingresso gratuito nei siti della Cultura. Istituita nel 1992 dall’ONU per sensibilizzare sul tema della diversità, in difesa dei diritti inalienabili di ogni essere umano, indipendentemente dalla sua condizione fisica, psichica, sensoriale, sociale, la Giornata è un appuntamento importante per la Valle dei Templi da sempre impegnata sul fronte della completa accessibilità. Percorsi dedicati ed eliminazione di ogni barriera sensibile, carrozzine elettriche a disposizione, videoguide in LIS e supporti di visita in Braille per visitatori con problemi di sordità e ipovedenti: il sito archeologico – che proprio due giorni fa ha festeggiato il milione di visitatori entrando di fatto nella top ten dei siti più frequentati d’Italia – è stato tra i primi a presentare un pacchetto di interventi per il pubblico “speciale”, a cui va la completa attenzione del direttore del Parco, Roberto Sciarratta.

Per spiegare anche ai bambini un tema delicato come l’inclusività, domenica prossima (3 dicembre) alle 16, CoopCulture ha organizzato al Museo archeologico Pietro Griffo il laboratorio “Sinestesia! La divinità più pasticciona che ci sia”. Una dea moderna, di nuova invenzione, approda al Museo  sconvolgendo i cinque sensi dei piccoli visitatori (tra 6 e 12 anni): perché … gli odori hanno un colore, il tatto ha una forma, le forme hanno un suono!

Argilla, colori ed essenze profumate; per mettere le mani in pasta, giocare e imparare, in modo diverso dal solito. Alla fine del laboratorio, i piccoli artisti potranno inventare una breve storia per spiegare in che modo la divinità pasticciona Sinestesía lo abbia guidato per far nascere il piccolo oggetto (che potrà poi portare a casa) [Laboratorio: 5 euro]

Per gli adulti, sempre domenica sono disponibili le seguenti visite guidate: Percorsi sotterranei (11, 12.15, 13.30), Valle senza segreti (15.15) e Ipogeo Giacatello (dalle 10 alle 12).

Info su coopculture.it

A seguito dell’intervento del Presidente della Nuova DC di Favara, Cristina Gargano, interviene il Coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia L’avv. Adriano Barba.
“Saluto con favore l’invito rivolto dalla presidente della DC Cristina Gargano. L’ho già ribadito nel corso del congresso cittadino durante il mio intervento di saluti per conto di Fratelli d’Italia. Stiamo lavorando e continueremo a farlo per riorganizzare un centrodestra unito e compatto. Per questa ragione e con questo spirito ho preso parte al congresso della DC. Con la consapevolezza di chi ritiene l’esperienza comunista, che governa e amministra la Città nel periodo più buio della sua storia, rappresenti un incentivo in più per compattare il centro destra attorno una proposta politica, non possiamo esimerci dal fare la nostra parte. Chi scrive, a più riprese, ha tentato di unificare le forze del centrodestra nel superiore interesse della collettività favarese. Per questa ragione invito la DC e tutti i partiti a costituire una tavola rotonda per affrontare insieme i temi e le proposte così da presentarci all’elettorato uniti e pronti per invertire le sorti di una città allo sbando. Iniziamo ad alimentare il dibattito. Favara- conclude Barba-necessità della presenza dei partiti organizzati e della buona politica. Rispetto a questo impegno non possiamo venire meno”.

Ringranziando per la fiducia accordatami con la nomina a presidente della Nuova Democrazia Cristiana di Favara, in accordo con il segretario del mio partito, inviterò, fin da subito, a una tavola rotonda i rappresentanti locali dei partiti di centro destra, campo politico in cui opera la Nuova Democrazia Cristiana. Tale incontro sarà finalizzato a porre le basi per costruire una seria proposta politica in grado di affrontare i problemi della città. Nello stesso tempo esso servirà a creare una rinnovata forma di collaborazione tra gli stessi partiti di centro destra, mantenendo ferma l’opposizione all’attuale amministrazione comunale. L’obiettivo rimane infatti quello di preparare, in tempo utile e attraverso un persistente lavorio, un credibile progetto per il prossimo appuntamento elettorale, Favara 2026, in occasione del quale tutto il centro destra possa finalmente presentarsi forte e coeso.

Il dottor Antonino Savarino, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, è il Responsabile Scientifico del “Focus sul carcinoma alla mammella: lo stato dell’arte nel 2023.

I lavori avranno inizio alle 14 del primo dicembre all’Hotel Dioscuri di San Leone – Agrigento. Nel convegno si discuterà delle innovazioni nell’ambito della diagnosi e della terapia del cancro della mammella, dello stato dell’arte della ricerca clinica e dell’importanza dei trattamenti integrativi.

 Il carcinoma della mammella e il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne in Italia.

In Italia l’incidenza è di 55.700 nuovi casi/anno mentre i decessi sono circa 12.500/anno.

A fronte di una incidenza in aumento non si è assistito ad una crescita della mortalità e la sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi, che equivale ad una probabile guarigione è dell’88%.

In Italia ci sono attualmente  834.200 donne viventi dopo una diagnosi di tumore della mammella.

I principali fattori di rischio sono rappresentati da: età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, fattori dietetici e metabolici, stile di vita, pregressa radioterapia a livello toracico, precedenti displasie o neoplasie mammarie, familiarità ed ereditarietà.

Negli ultimi anni le innovazioni tecnologiche e la ricerca scientifica hanno consentito diagnosi sempre più precoci e trattamenti sempre più mirati ed efficaci capaci di cambiare la storia naturale di questa patologia neoplastica.

Il trattamento loco-regionale standard delle forme iniziali e costituito dalla chirurgia conservativa associata a radioterapia o dalla mastectomia. Dopo la chirurgia, viene generalmente proposto un trattamento sistemico adiuvante (ormonoterapia, poli-chemioterapia, terapia a bersaglio molecolare),capace di ridurre  il rischio di recidiva e di morte.

Nelle pazienti con carcinoma mammario a recettori ormonali positivi/HER2-negativo sono oggi prescrivibili in regime di rimborsabilità da parte del SSN classificatori prognostici genomici (e.s. Oncotype DxR, Mammaprint), capaci di indicarci a chi possiamo evitare un trattamento  chemioterapico post chirurgico a scopo precauzionale. In alcuni casi prima dell’intervento chirurgico è necessario eseguire un trattamento medico, detto neoadiuvante.

Questa strategia terapeutica è indicata nei tumori localmente avanzati (per rendere il tumore operabile), nelle neoplasie resecabili ma candidate a mastectomia (al fine di aumentare le possibilità di chirurgia conservativa) o nel carcinoma mammario operabile ad alto rischio di recidiva.

Nel 6-7% dei casi, il tumore alla mammella si presenta metastatico già alla diagnosi, tuttavia la maggior parte delle donne che oggi vive in Italia con carcinoma mammario metastatico (circa 37.000) ha presentato una ripresa di malattia dopo un trattamento per una forma iniziale di carcinoma mammario.

Grazie ai progressi diagnostico-terapeutici, alla disponibilità di nuovi farmaci antitumorali, alle migliori terapie di supporto e alla migliore integrazione delle terapie sistemiche con le terapie locali, la sopravvivenza globale di queste pazienti con malattia metastatica e notevolmente aumentata.

La scelta del trattamento sistemico si basa sulla valutazione dei parametri biologici e delle caratteristiche del tumore, oltre che della situazione psico-fisica della donna e dei precedenti trattamenti ricevuti nel setting neoadiuvante/adiuvante. Il carcinoma della mammella è una malattia complessa ed estremamente eterogena.

La complessità della malattia e la sua eterogeneità richiedono una gestione di necessità multidisciplinare della donna affetta da tumore mammario e l’attivazione di percorsi dedicati che la prendano in carico totalmente dalla fase diagnostica, alla fase terapeutica e alla fase riabilitativa. Tutto ciò è possibile all’interno dei Centri di Senologia ove vengono messe al servizio della donna competenze specifiche, tecnologie avanzate e terapie innovative in una logica di sistema altamente specialistico in grado di valorizzare ed utilizzare le risorse esistenti.

Tra i lavoratori ex lsu la gioia è immensa. Non importa se il lavoro è lontano. I biglietti del treno sono pronti ed anche l’alloggio. Il 30 ottobre, con nota 63227 il Ministero dell’Istruzione pubblica sul portale INPA il bando di concorso relativo alla procedura nazionale per l’assunzione del personale ex LSU e Appalti storici sui 590 posti disponibili in tutta Italia. Il concorso ATA ex LSU è rivolto al personale che non ha potuto partecipare alla procedura selettiva precedente a causa della mancata emanazione del bando nella loro provincia di appartenenza ed anche al personale che ha partecipato alla precedente procedura selettiva e che è risultato soprannumerario nella graduatoria provinciale di inserimento a causa della carenza di posti disponibili. Per partecipare è richiesto un diploma di scuola secondaria di primo grado (licenza media), conseguito entro la data di scadenza del termine per la presentazione delle domande di partecipazione. Il concorso non prevede limiti di età. E’ una nostra vittoria storica che ci ha visti impegnati per lunghi cinque anni a cercare di comporre, tra incontri istituzionali e manifestazioni romane, quel “puzzle” di proposte e controproposte politiche. Quanti accordi ministeriali, quanti verbali, quanta “schifezza” hanno contornato la vita lavorativa di questi invisibili operai delle scuole. I sogni si sa, sono fatti di tanta fatica. Una fatica che finalmente ha prodotto un frutto che ha ridato dignità lavorativa ed economica ai lavoratori ex LSU e Appalti storici. Vorremmo che sparissero quelle attività eternamente precarie che hanno per oggetto la fornitura di servizi svolte mediante l’utilizzo dei soggetti percettori di sostegni al reddito, quindi in stato di svantaggio nel mercato del lavoro che, in questo modo, sono impiegati a beneficio di tutta la collettività. Bisogna combattere la precarietà, tutti i lavoratori debbono avere gli stessi diritti e le stesse tutele. Tocca ora ai precari della scuola, chiamati a singhiozzo, “appiccicati” alle mail, pronti a rispondere alle chiamate e con la speranza che l’amministrazione dell’istituto non sbagli a cliccare.

I Carabinieri di Caltanissetta hanno arrestato un uomo di 57 anni per stalking nei confronti di una donna di 30 anni. Secondo quanto raccontato dalla vittima, il 57enne, da luglio scorso, a fronte di un normale rapporto di amicizia, ha iniziato a chiederle esplicitamente di avere rapporti sessuali, sempre respinti. Lui l’ha più volte offesa con parole volgari e aggressive. E poi messaggi vocali e minacce di morte, con frasi del tipo “ti brucio la macchina” o “ti faccio trovare la macchina piena di scarafaggi” o ancora “ti faccio venire un infarto”. Lei lo ha incontrato per avvertirlo che se avesse continuato avrebbe raccontato ai figli dei suoi comportamenti. Lui avrebbe estratto un coltello a serramanico puntandoglielo alla gola. Poi lei ha trovato dei vestiti completamente tagliati e distrutti sul parabrezza dell’auto. E il 25 novembre scorso lui ha telefonato a lei 59 volte. E 31 telefonate, insieme a tanti messaggi vocali, sono state inviate proprio mentre la donna è stata in caserma per sporgere denuncia ai Carabinieri. Nell’abitazione di lui i Carabinieri hanno rinvenuto anche il coltello a serramanico di 18 centimetri utilizzato per minacciare la 30enne. L’indagato è stato dunque arrestato e, dopo la convalida, ristretto ai domiciliari con il braccialetto elettronico.

Nell’ambito dell’inchiesta antidroga ruotante su Porto Empedocle, intitolata “Fish and drug”, il procuratore aggiunto, Salvatore Vella, e il pubblico ministero, Elettra Consoli, a conclusione della requisitoria nel giudizio abbreviato hanno invocato 5 condanne e 4 assoluzioni. Da assolvere una famiglia di quattro persone: Carmelo Fragapane, 51 anni, la moglie Rosaria Riverso, 49 anni, e i due figli Stefano e Roberto Fragapane, 31 e 30 anni. Da condannare: Antonio Garlisi, 36 anni, di Canicattì, 4 anni di reclusione, Mohamed El Emary Ahmed Saad, 60 anni, 3 anni, Rosa Puccio, 52 anni, e Giovanna Gazzitano, 27 anni, madre e figlia di Porto Empedocle, 3 anni, e Simona Annunziata Fragapane, 26 anni, di Agrigento, 2 anni. Il 7 febbraio le arringhe dei difensori e la sentenza del giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Micaela Raimondo.