Novembre 2023 - Pagina 22 di 34 - Sicilia 24h
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Lo scorso 11 settembre i Carabinieri hanno arrestato quattro persone di Favara sorprese a Racalmuto in un’azienda agricola in contrada Comete intente a rubare meloni. Ne avevano già caricati 150 su un’automobile. E’ iniziato il giudizio direttissimo a carico di Giuseppe Bellavia, 56 anni, Silvana Scarabeo, 58 anni, Michele Bellavia, 38 anni, e Teresa Sciortino, 29 anni. I difensori, gli avvocati Davide Casà, Giuseppe Zucchetto e Ninni Giardina, hanno optato per il rito abbreviato, ma il giudice Fulvia Veneziano ha emesso sentenza di non doversi procedere perché il proprietario dell’azienda agricola ha ritirato la denuncia avendo ricevuto un risarcimento.

Ad Agrigento nell’ex chiesa di San Pietro in occasione del confronto sul tema: “Professionisti del turismo per la valorizzazione del territorio e dei beni culturali”, organizzato dal Dipartimento regionale professioni di Fratelli d’Italia, è intervenuto tra gli altri anche il segretario regionale di Conflavoro, Giuseppe Pullara, che, in sintesi, ha affermato: “Dobbiamo esportare il nostro turismo all’estero, ovvero le nostre bellezze, le nostre eccellenze, la cultura. Può sembrare un controsenso, ma è così per attrarre sempre più visitatori. Le nostre imprese devono fungere da ambasciatrici nel mondo. La Sicilia deve primeggiare nelle classifiche delle mete turistiche principali, alla luce del proprio straordinario patrimonio culturale, storico, naturalistico. Dobbiamo sostenere gli artigiani, destagionalizzare l’offerta turistica, puntare sul co-branding, tra prodotti, produttori e territorio d’origine. Fare rientrare in Sicilia i 190 mila giovani emigrati deve essere una priorità”.

Nel lontano 1996, la Prefettura di Agrigento, ai sensi degli artt. 120 e 130 del Codice della Strada, disponeva nei confronti del sig. G.C., originario di Caltabellotta, la revoca della patente di guida per asserita mancanza dei requisiti morali, in quanto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.
Dopo aver scontato la misura di prevenzione, il sig. G.C. richiedeva la restituzione della patente di guida, ma la Prefettura di Agrigento riscontrava negativamente la richiesta.
Conseguentemente, il sig. G.S., con il patrocinio degli avv.ti Girolamo Rubino e Daniele Piazza, proponeva un ricorso innanzi al Giudice Amministrativo volto ad ottenere l’annullamento del provvedimento con cui la Prefettura di Agrigento aveva illegittimamente disposto il diniego dell’istanza di restituzione della patente di guida.
In fase cautelare il T.A.R., accoglieva l’istanza formulata dai legali, sospendendo gli effetti del diniego impugnato e, pertanto, la Prefettura rilasciava provvisoriamente la patente di guida al sig. G.C..
Tuttavia, a distanza di diversi anni, il TAR declinava la propria giurisdizione in favore del Giudice Ordinario, sicché la causa veniva riassunta dal sig. G.C., sempre assistito dagli avv.ti Rubino e Piazza, innanzi il competente Tribunale di Palermo.
Nel giudizio, i predetti difensori censuravano il provvedimento con cui la Prefettura di Agrigento aveva negato al proprio assistito la restituzione della patente di guida deducendo la violazione dell’articolo 120 del Codice della Strada, nonché la mancanza di una congrua motivazione del provvedimento.
In particolare, gli avv.ti Rubino e Piazza rilevavano in giudizio come la Prefettura di Agrigento avesse illegittimamente ed erroneamente negato il rilascio della patente al proprio assistito solo in ragione di un automatismo discendente dall’adozione, nei confronti dello stesso, della misura della sorveglianza speciale. Specificatamente, i legali sostenevano che nel caso in questione, in virtù dei principi dettati dalla Corte Costituzionale con la sentenza n°354/1998, la Prefettura di Agrigento avrebbe dovuto operare una valutazione del singolo caso improntata ai criteri di ragionevolezza, proporzionalità e adeguatezza, in quanto la presunta valutazione in senso negativo del requisito morale previsto dall’art. 120 del C.d.s. non può comunque operare sine die.
Ed ancora, gli avv.ti Rubino e Piazza, evidenziavano ulteriormente che, nel caso di specie, non vi fossero più elementi ostativi, concreti ed attuali, volti a legittimare la revoca della patente disposta nei confronti del sig. G.C., in quanto questa era avvenuta sulla base di una valutazione soggettiva effettuata anni prima.
Ebbene, con sentenza del 3 novembre 2023 il Tribunale di Palermo, in accoglimento delle argomentazioni sostenute dagli avv.ti Rubino e Piazza ha accertato la sussistenza del diritto del sig. G.C. alla restituzione della patente di guida, illegittimamente revocatagli dalla Prefettura di Agrigento, ed altresì ha condannato il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Agrigento al pagamento delle spese di lite in favore del Sig. G.C.
Pertanto, per l’effetto della predetta sentenza, il Sig. C.G. potrà ottenere in via definitiva la restituzione della propria patente di guida ed al contempo, in ragione dell’irragionevole durata del contenzioso (più di 20 anni), potrà anche richiedere il risarcimento ai sensi della c.d. legge Pinto.

Obiettivo a fuoco della Commissione Europea sui rincari insostenibili dei biglietti aerei. Le reazioni del Codacons, del presidente Schifani e di Fiorello.

E tanto tuonò che piovve: l’Unione Europea ha posto sotto esame le compagnie aeree a causa del caro voli. Adina Valean, commissario ai Trasporti, spiega: “Stiamo indagando sull’aumento delle tariffe che durante l’estate sono salite anche del 30%, portando profitti eccezionali alle compagnie dalle quali ci aspettiamo una spiegazione completa e dettagliata.

La Commissione europea non può intervenire direttamente sulle tariffe aeree, ma intendiamo mettere sotto pressione le compagnie per i rincari”. E all’iniziativa della Commissione Europea plaude il Codacons, già firmatario di due denunce all’Antitrust, di cui l’ultima appena presentata a fronte dei prezzi dei biglietti già alle stelle a poco più di un mese dal Natale. Francesco Tanasi, giurista e segretario nazionale Codacons, afferma: “Il faro dell’Unione Europea sulle compagnie aeree è una vittoria del Codacons e di tutti i consumatori italiani. E potrà ora aiutare a verificare le speculazioni messe in atto a danno dei cittadini che devono spostarsi in aereo durante il periodo estivo o nei giorni di festa. Da mesi denunciamo a suon di esposti le anomalie nel comparto del trasporto aereo, dove le tariffe in determinati periodi dell’anno sono del tutto fuori controllo.

Proprio grazie a queste denunce l’Antitrust italiana si è attivata aprendo una formale istruttoria, ma non basta: è necessario un intervento comune a livello europeo per bloccare gli algoritmi che fanno salire alle stelle i prezzi dei voli e sanzionare con multe milionarie le compagnie che speculano sulla pelle dei viaggiatori. In tal senso riteniamo utile l’indagine dell’Ue, ma al tempo stesso dobbiamo lanciare l’allarme sul nuovo rialzo delle tariffe in vista del Natale: un biglietto di sola andata dal nord Italia per la Sicilia costa già oltre i 300 euro, prezzo che sale sopra i 500 euro se si considera anche il volo di ritorno dopo l’Epifania” – conclude Tanasi. Ovviamente sulla stessa lunghezza d’onda si sintonizza il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che rilancia: “Accolgo con grande soddisfazione la notizia dell’avvio di un approfondimento da parte della Commissione europea sul caro voli con un’impennata del costo dei biglietti aerei per alcune località, tra le quali quelle siciliane. Siamo stati i primi a denunciare questo scandalo in due esposti all’Antitrust e all’Unione europea. Ci aspettiamo che le autorità europee, pur nei limiti imposti dalle regole del libero mercato, possano intervenire per tutelare i viaggiatori, scoraggiando politiche tariffarie piratesche”.

E sull’argomento, a “Viva Rai 2” è intervenuto anche il siciliano Fiorello, che, non affatto scherzando, ha affermato: “Mi hanno detto che più c’è richiesta, più l’algoritmo alza il prezzo. Algoritmo, sei una testa di… Noi, poveri siciliani, adesso siamo costretti a prendere gli aerei privati e a viaggiare con la Briatore Airlines, dove Flavio passa con il carrellino offrendo caviale o aragosta. Se un biglietto costa 500 euro e 8 siciliani si mettono insieme e prendono un volo privato da 8, per 4000 euro, conviene!”.

Giuliana Miccichè

Nella stagione autunno-inverno del 2024, i gioielli di pregiotornano ad affermarsi. Anche gli abiti più formali possono essere impreziositi con bijoux, evidente al solo sguardo alle vetrine delle gioiellerie. Orecchini, collane, braccialetti e orologi seguono un duplice trend: da un lato minimalisti e preziosi, dall’altro eccentrici e di notevoli dimensioni per non passare inosservati.

Si può giocare con i gioielli in questo periodo senza timore di eccedere né nell’eccesso, né nella sobrietà. Esaminiamo dunque gli stili e le tendenze nel mondo della gioielleria per essere preparati ad affrontare questa nuova stagione all’insegna dell’eleganza e del fascino.

 

Quali gioielli vanno di moda?

Chi ha avuto modo di dare uno sguardo alle vetrine della gioielleria a Palermo durante l’estate avrà notato che i gioielli, anche quelli più pregiati, si arricchiscono con tocchi di colore attraverso l’uso innovativo di metalli, cristalli, pietre e altri materiali. Dai ciondoli ai chandelier, nessun gioiello rimarrà escluso. I bracciali, invece, diventano dei veri e propri polsini di metallo prezioso, da indossare in coppia, magari sopra i maglioni.

Da menzionare sono anche gli orecchini: i modelli a clip, che richiamano gli anni ’80, tornano in auge, caratterizzati da un’evidente vistosità. Non vi è problema se si eccede, anche gli orecchini di dimensioni maxi possono essere accostati ad importanti collane, a patto di mantenere un equilibrio nell’intero look.

Un altro ritorno? Le perle che, se fino a qualche tempo fa, venivano considerate come un accessorio datato, oggi si ritrovano su gioielli di ogni foggia e colore, per giovani donne e persino giovani uomini. Una sull’altra o singole, le collane di perle spunteranno su dolcevita e andranno ad abbellire anche spille e orecchini.

Tendenza quiet luxury: quanti gioielli indossare

Figlio delle scorse stagioni, il quiet luxury si è fatto strada nell’abbigliamento ed è approdato anche nei gioielli. Si tratta di gioielli concepiti per essere abbinati e mixati tra di loro e ai capi in modo infinitesimo. La loro forma è lineare, mai esagerata ma che strizza l’occhio alle tendenze del momento. 

Stando al galateo, i gioielli da indossare tutti i giorni non dovrebbero essere più di tre, ovvero una parure composta da orecchini, collana e bracciale. Gli anelli non dovrebbero essere più di uno per mano, eccezion fatta per fede e anello di fidanzamento. I gioielli quiet luxury sono perfetti per la vita di tutti i giorni, abbinati a capi sobri e lineari, adatti per i contesti business e formali. La purezza e l’essenzialità funzionano sempre.

Parola d’ordine sostenibilità

Il riuso e l’acquisto di second hand sono temi centrali e sempre più sentiti dalle nuove generazioni, e da qualche tempo interessano anche il mondo della gioielleria. Soprattutto per quanto riguarda gli orologi di lusso, è un’abitudine ormai consolidata quella di dare in permuta il proprio orologio per poterne acquistare uno nuovo.

Sconti sul costo dei biglietti aerei per tutti i residenti in Sicilia. È questa la strategia del governo Schifani per contrastare il caro-voli e agevolare i siciliani finora costretti a subire l’impennata dei prezzi, soprattutto nei periodi di alta stagione e festivi. Il presidente Renato Schifani e l’assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, hanno illustrato a Palazzo d’Orléans i contenuti dell’innovativa misura che ha come obiettivo il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità. I passeggeri residenti nell’Isola potranno beneficiare di una riduzione del 25 per cento sul costo di ogni singola tratta.
Lo sconto arriverà al 50 per cento per le cosiddette categorie prioritarie: gli anziani con più di 65 anni, i viaggiatori per ragioni sanitarie, gli studenti, i giovani under 26, i disabili con almeno il 67 per cento di invalidità, i residenti con un Isee inferiore a 9.360 euro, gli atleti agonisti, i dipendenti con sede di lavoro fuori dalla regione. L’iniziativa partirà già a dicembre.
«Questa è una giornata da ricordare. Quella contro il caro-voli – ha affermato il presidente Schifani – è stata una battaglia che mi sono intestato fin dal mio insediamento e posso dire di avere raggiunto un altro risultato importante. Infatti, dopo il nostro impegno per favorire l’arrivo di un nuovo vettore che ha rotto il duopolio di fatto nei collegamenti aerei con la nostra Isola e l’istituzione di un osservatorio per il trasporto aereo, oggi manteniamo un altro impegno assunto con i siciliani. Questo provvedimento realizza quella che è sempre stata una  priorità del mio governo, oltre che un atto di giustizia nei confronti dei nostri concittadini vessati da politiche dei prezzi piratesche. Resta ancora molto da fare come dimostra l’ennesimo balzo dei prezzi per le prossime festività natalizie, ma mi conforta il fatto che, dopo i nostri esposti all’Antitrust e all’Unione europea, sia Roma che Bruxelles abbiano avviato istruttorie sulle condotte delle compagnie aeree. Mi auguro adesso che queste iniziative producano soluzioni strutturali in favore dei viaggiatori, soprattutto quelli sui quali grava il peso dell’insularità».
Nel dettaglio, per usufruire della riduzione, il prezzo del biglietto deve essere superiore a 62,50 euro. Qualora, invece, il costo sia compreso tra 50,01 e 62,50 euro, lo sconto sarà calcolato in modo da portarlo a 50 euro. La riduzione del costo totale del biglietto potrà arrivare fino a un massimo di 75 euro per singola tratta. Fino a 50 euro, invece, non sarà applicato alcun ribasso. Per le categorie prioritarie, l’ulteriore scontro del 25 per cento sarà applicato sui biglietti di costo superiore a 50 euro.
«È la prima volta in assoluto – ha detto l’assessore Aricò – che un governo regionale vara un provvedimento finalizzato a ridurre i prezzi dei biglietti che i siciliani sono costretti a pagare per raggiungere il resto dell’Italia in aereo. Si tratta di una misura compatibile con le norme nazionali e comunitarie. Invieremo subito l’invito alle compagnie aeree affinché aderiscano a questa iniziativa e sono molto fiducioso sulla loro disponibilità a sposare questo progetto che non incide sui loro bilanci, ma che ha un forte impatto sociale. I tempi saranno serrati perché vogliamo partire già dal primo dicembre in modo che i siciliani che vogliono tornare a casa per le festività possano usufruire di queste agevolazioni. Un ringraziamento al governo guidato da Giorgia Meloni per la sensibilità espressa nei confronti della Sicilia, e in particolare al vice ministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami che ha seguito tecnicamente tutto il percorso accompagnando il governo regionale all’ottenimento di questo risultato».
In questa prima fase, i collegamenti interessati sono quelli tra gli aeroporti siciliani e quelli di Roma (Fiumicino e Ciampino) e di Milano (Malpensa, Linate e Orio al Serio), sia in andata che in ritorno. Lo sconto sarà applicato automaticamente già al momento dell’acquisto del biglietto. Le compagnie, infatti, dovranno adeguare i propri sistemi di vendita online inserendo una casella da spuntare per i residenti in Sicilia. L’assessorato delle Infrastrutture ha emanato un avviso esplorativo rivolto alle compagnie aeree che intendono aderire all’iniziativa. Per quanto riguarda la dotazione finanziaria, è pari a circa 27,5 milioni, di cui 15 stanziati dalla Regione.
Giova sottolineare però che in questa prima fase, i collegamenti interessati sono quelli tra tutti gli aeroporti siciliani con gli aeroporti di Milano (Linate e Malpensa), gli aeroporti di Roma (Fiumicino e Ciampino) e l’aeroporto di Bergamo (Orio al Serio).

Dall’inizio del 2023, con quelli di oggi, sono ben 27 i cellulari rinvenuti e sequestrati all’interno del carcere “Di Lorenzo”. Con l’operazione di oggi, infatti, la polizia penitenziaria del reparto c.c. Agrigento, nell’ ambito dell’attività di monitoraggio e controllo, ha portato al rinvenimento di 3 diversi apparecchi cellulari, fra cui due microtelefoni ed uno smartphone, nell’illecita disponibilità di alcuni detenuti poi sottoposti a sequestro della Procura della Repubblica di Agrigento.
L’attività di repressione del fenomeno da parte della Polizia Penitenziaria della C.C Agrigento, attraverso una instancabile opera di intelligence, mette in luce le straordinarie capacità operative del reparto.
Due donne, una forza. La Direttrice e la Comandante dell’Istituto Penitenziario agrigentino, che svolgono il loro mestiere con estrema attenzione e assoluta capacità in un contesto assai difficile come quello di un istituto carcerario.
E dopo la brillante operazione odierna la Direttrice dell’Istituto, Francesca Fioria, si complimenta con orgoglio con il Comandante del reparto Gesuela Pullara e con il personale di Polizia per l’instancabile e capillare attività che è stata compiuta nell’ultimo periodo, portando al rinvenimento di quest’oggi.

Bene.

Insomma, non tanto bene. Qualcuno sostiene che al peggio non c’è mai fine ed invece, contrariamente a questo detto, c’è chi supera il peggio di gran lunga rispetto alla fine.

Oggi è stata in atto una protesta contro la Sanità, in modo generico; in modo specifico la protesta è nata per difendere l’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca e per il quale si pretendono servizi migliori, vista la totale decadenza (ma non solo nel nosocomio di Sciacca…) verso il baratro più indecente.

Ebbene, in prima fila oggi a protestare per “i mancati servizi ottenuti e le mancate migliorie all’ospedale di Sciacca”, c’era proprio l’on. Margherita La Rocca Ruvolo, cioè la persona più indicata a risolvere “i mancati servizi non ottenuti e le mancate migliorie dell’ospedale saccense”.

E’ stata 5 anni presidente della VI commissione Sanità. Della serie: chi l’ha visto. Oggi è componente della stessa commissione e la protesta odierna è rivolta principalmente alla commissione Sanità!

Dunque, una Margherita La Rocca Ruvolo assolutamente non contenta del proprio lavoro; prima nei cinque anni di presidenza; adesso quale componente. Insomma una commissione che andrebbe rasa al suolo e ripartire da capo con tanti visi nuovi.

Fa da contorno, ma non è meno esilarante di quanto detto, che tra l’altro l’assessore alla Sanità siciliana è dello stesso partito della La Rocca Ruvolo: Forza Italia!

Non ce ne voglia l’onorevole…

Lo scorso 3 novembre, a conclusione della requisitoria, la Procura di Palermo ha invocato la condanna all’ergastolo, e invece, adesso, la Corte d’Assise, presieduta da Vincenzo Terranova, ha condannato a 14 anni e 10 mesi di carcere Nazzareno Raffaele Monte, l’uomo di 75 anni imputato dell’omicidio di Leonardo Lauriano, 88 anni, ex tassista, ucciso con ben 63 coltellate a Partinico il 5 novembre del 2021 nel garage della sua abitazione, in via Marconi 18. Innanzi alla seconda Corte d’Assise di Palermo si sono costituite come parte civile la nipote della vittima, Nicoletta Vella, e la sorella Maria Lauriano. Leonardo Lauriano è stato ucciso perché avrebbe negato a Nazzareno Monte un aiuto economico utile a salvare la sua casa all’asta. A Monte sono state contestate anche le aggravanti di avere commesso il delitto con premeditazione e per motivi abietti e futili, ma la Corte d’Assise non le ha riconosciute.

Un turista di 77 anni, Giuseppe Filippone, è stato trovato morto in un Bed and breakfast a Palermo. Il corpo dell’uomo sarebbe stato schiacciato da un armadio. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e personale del 118. Dopo il ritrovamento e l’intervento del medico legale per eseguire l’ispezione sul corpo dell’anziano, la Procura ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte. I familiari hanno eseguito il riconoscimento. Indaga la squadra mobile della questura di Palermo.