Ottobre 2023 - Pagina 30 di 38 - Sicilia 24h
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Sono entrati in una casa di campagna e hanno anche rubato due fucili calibro 12 regolarmente denunciati.

La “visita” è stata perpetrata in una casa di campagna di un 65enne di Grotte e lo stesso dopo avere denunciato il fatto non si era accorto che dal loro posto mancavano i due fucili.

Inevitabile è scattata la denuncia alla Procura di Agrigento con l’accusa di omessa custodia di armi.

Ad effettuare il controllo nell’abitazione rurale sono stati i carabinieri della Stazione cittadina. Il grottese risultava, infatti, intestatario delle armi che al momento degli accertamenti, appunto, non sono state trovate. I militari dell’Arma, dopo avere notiziato la Procura, hanno avviato l’attività investigativa.

Nella zona si sono portati anche gli esperti della Scientifica alla ricerca di tracce o altri elementi utili per provare a risalire ai responsabili e soprattutto nella speranza di ritrovare i due fucili.

Un primo tempo non particolarmente bello, il secondo senz’altro migliore e un risultato diverso non avrebbe meravigliato nessuno.

L’Akragas ha perso nuovamente in casa contro una forte Nuova Vibonese, assolutamente in prima linea per il salto di categoria. Dopo un primo tempo quasi da dimenticare la squadra agrigentina nel secondo è entrata in campo con un’altra mentalità. Tutt’altro che remissiva, ha tirato tante volte in porta e l’esito finale di ogni tiro poteva avere una soluzione più brillante. Ma è andata così. Nel primo quarto d’ora ci ha pensato Di Mauro ad insaccare la palla in rete, facendo sperare i tifosi agrigentini. Ma la Vibonese ha dimostrato di essere un’ottima squadra.

Il presidente dell’Akragas Giuseppe Deni è più incazzato di braccio di ferro dopo che ingoia gli spinaci. Lo abbiamo sentito telefonicamente ed è una furia: “Scriveremo stasera una lettera alla Lega Calcio perchè non è possibile che ad Agrigento possano arrivare arbitri assolutamente mediocri (ed io penso in buona fede). Tutto ciò è casuale? Con il Trapani abbiamo visto tutti cosa è successo dopo un rigore inesistente. Oggi il gol della Vibonese era nettamente in fuorigioco e l’arbitro non si è accorto di nulla. Basta desso, perchè siamo davvero sdegnati; facciamo grandi sacrifici economici per mantenere la nostra squadra dignitosamente nel campionato di serie D ma poi siamo costretti a subire ingiustizie come quelle di oggi e con il Trapani”.

Deni torna in terra e continua: “Nulla da eccepire per la Nuova Vibonese, ottima squadra che ha fatto la sua onesta partita ed ha vinto. Adesso, approfittando del turno di riposo per la nostra squadra, faremo ancora una volta il punto sulla situazione e speriamo di recuperare gli infortunati. Alcuni nostri giocatori sono fondamentali”.

 

Il prefetto di Agrigento Filippo Romano ha convocato per domani, lunedì 9 ottobre, un comitato straordinario per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicato a quanto sta accadendo in Israele, da due giorni, sotto attacco di Hamas. Un incontro che servirà a pianificare eventuali contromisure da adottare in caso di necessità, anche se nell’Agrigentino, non ci sono obiettivi sensibili. Il Ministero dell’Interno, a livello nazionale, ha già disposto il rafforzamento delle misure di protezione agli obiettivi ebraici presenti su tutto il territorio.

Era una partita difficile e Milano partiva favorita ma la Fortitudo Agrigento vince e convince a Milano contro l’Urania e porta a casa due punti pesanti. C’era la sconfitta casalinga con Rieti da riscattare con l’assenza di Cohill che continua a pesare, c’era una trasferta ostica contro una delle due squadre che lo scorso anno è riuscita a battere la Fortitudo anche al Palamoncada, ma la Fortitudo di coach Pilot ha tirato fuori il cuore, il carattere e la “cazzimma” che ha ribaltato i pronostici e con un avvio molto secco ha portato la squadra avanti subito di 7-14 dopo il primo timeout. Un approccio aggressivo che Pilot ha sottolineato più volte in questo avvio di stagione e che ha spezzato subito il match. Potts con i suoi 22 punti, top scorer del match, ha provato a resistere ai colpi di un Lorenzo Ambrosin in grande spolvero, 18 punti e 4 rimbalzi, una prestazione molto positiva del play Meluzzi che ha messo a 13 punti con 3 rimbalzi e ben 7 assist. In doppia cifra vanno anche Sperduto e Polakovich, autori di un’altra splendida prestazione che conferma il loro ottimo stato di forma. Si sprecano invece i complimenti per il capitano Albano Chiarastella, 40 minuti su 40 in campo con 8 punti, 12 rimbalzi e 5 assist, una chiara dimostrazione che l’età in campo per lui conta davvero poco. Il primo quarto si chiude 12-21 e nonostante la squadra di coach Villa abbia provato a riaprire i giochi Agrigento tiene banco anche nel secondo quarto con un parziale di 20-22 e ritmi elevati. Solo nel terzo Milano si riporta a -4 dal pareggio ma Sperduto e Ambrosin chiudono subito i conti con due triple e Milano sembra non avere più energie per recuperare il divario. Anche l’ultimo quarto vede Agrigento in totale controllo del gioco, Milano sembra in netta difficoltà rispetto al match d’esordio contro Treviglio ed i biancoazzurri vinco il match 69-75 portando a casa due punti importanti ed il morale alto in vista di un altro match molto complicato, mercoledì 11 ottobre alle 20:30 contro Torino.

“Gli argentini arrivano mentre gli agrigentini partono. Sembrerebbe un gioco di parole ma purtroppo è un’amara costatazione di quanto si verifica nella sanità pubblica del nostro territorio.

Continua infatti l’emorragia di medici che lasciano l’ospedale San Giovanni di Dio, ultimo in ordine di tempo il primario di ortopedia che si trasferisce a Palermo.

Il fatto che il dottore Palmisciano, come suoi colleghi, si trasferiscono non al Nord o all’estero ma in Sicilia, significa che Agrigento sta messa peggio di ogni altra piazza per quanto riguarda la possibilità di lavorare serenamente in un ambito così delicato come quello che dovrebbe garantire la salute a tutti.

L’aspetto più sorprendente di questa preoccupante situazione è che la politica si dimostra totalmente distratta come se il problema non la riguardasse.

Allora delle due l’una: o la politica non è in grado di affrontare seriamente questo tema o è causa di questo disastro e preferisce stare nell’ombra temendo che qualcuno o in tanti gli presentino il conto.

Anche se si può pensare che siamo quasi monotematici con le nostre note, finché ci sarà di mezzo la salute delle cittadine e dei cittadini del nostro territorio, come disse qualcuno… “non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo… tacere”.

E’ una nota uscita oggi da parte del Cartello Sociale.

Il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, esprime apprezzamento a seguito della condivisione di intenti politici e amministrativi sancita tra il Movimento per le Autonomie e la Lega. Miccichè,  vicino agli onorevoli Di Mauro e Lombardo, afferma: “L’incontro tra gli Autonomisti e la Lega è occasione di convergenza e consolidamento di prospettive e finalità simili e assimilabili,  innanzitutto sullo sviluppo infrastrutturale e della mobilità sostenuto dal ministro Salvini, dal Ponte sullo Stretto e – aggiungo io – l’aeroporto centromeridionale per le province di Agrigento e Caltanissetta. Ciò ovviamente amplierà esponenzialmente l’indotto turistico, da sempre traino della nostra economia, con effetti positivi a cascata su Agrigento Capitale Cultura 2025. La stretta di mano tra MpA e Lega è il battesimo di un ottimo e proficuo lavoro sinergico, che accolgo con profondo entusiasmo”.

Ha chiuso i battenti la bella iniziativa denominata “Tieni e mente il tuo cuore, tieni a cuore il tuo cervello”, organizzata dall’UOC Cardiologia-Emodinamica guidata dal primario dott. Giuseppe Caramanno nonchè Direttore scientifico della stessa manifestazione.

Una grande partecipazione di pubblico ha potuto usufruire dei servizi messi a disposizione dell’Unità Cardiologica per un controllo generale il quale, qualche volta, diventa vitale scoprire una patologia proprio in iniziative del genere.

Ecco le interviste.

 

 

Alla fine solo 12 non si sono presentati al colloquio. Dunque su 99 candidati 87 sono stati dichiarati idonei a ricoprire il ruolo di Direttore Generale delle Asp siciliane, dopo una selezione ancora confusa tra idonei e maggiormente idonei i quali successivamente sono stati considerati unica cosa.

Un dato certo è che probabilmente nulla sarà fatto in quanto voci di corridoio danno per certe quotidianamente violente discussioni per quella famosa spartizione fra politici, politicanti e mestieranti della politica.

Un caos totale. Chi la vuole cotta, chi cruda, chi al sangue, chi in brodo; e qualcuno, tra le new entry nel panorama politico siciliano, oltre alla carne semicotta vorrebbe aggiungere anche le patate. Il caos c’è, questo è l’unico dato certo che probabilmente costringerà il presidente della Ragione Renato Schifani ad allungare ancora i tempi con una proroghetta fino al 31 dicembre. Il tutto in attesa di trovare la quadra. Ma non è detto. Schifani potrebbe sempre dire…”adesso basta, mi avete rotto i c……i” a andare avanti per la sua strada. Ma vista l’aspra battaglia che si sta susseguendo da giorni e che certamente proseguirà nelle prossime settimane, è più probabile che dal cielo, al posto dell’acqua, cadono meloni cantalupi di Licata che non chiudere il cerchio dei direttori adesso.

Ecco i “movimenti” avvenuti negli ultimi mesi che danno uno spaccato sulla tranquillità che regna nell’ambito di queste ambitissime nomine.

Sulla Gurs n°14 del 6 ottobre 2023, l’Assessorato della Salute ha pubblicato due decreti di presa d’atto dei lavori della Commissione, nominata dal Presidente della Regione, per la formazione dell’elenco degli idonei a ricoprire l’incarico di Direttore Generale degli enti e delle aziende del SSR. Con il primo decreto, datato 4 agosto 2023, è stato pubblicato un primo elenco di 49 candidati idonei.  Con il secondo decreto, datato 2 ottobre 2023, l’Assessorato ha preso atto del verbale della commissione n° 6 del 31 agosto e, ad integrazione del primo decreto, ha pubblicato tre elenchi: quello dei candidati ammessi al colloquio, quello dei candidati idonei ed infine quello degli assenti al colloquio. Il secondo elenco di candidati idonei comprende anche i nominativi dei primi 49 per un totale di 87 soggetti idonei a ricoprire l’incarico di Direttore Generale dopo che, come detto, 12 invece di colloquiare sono rimasti a casa.

Al Presidente della Regione il compito, quindi, di individuare tra gli idonei quelli con il profilo maggiormente coerente con l’incarico da attribuire  come espressamente previsto dal decimo periodo dell’avviso di selezione.

Ma sarà così?

Di seguito pubblichiamo l’elenco (definitivo?) dei nominativi degli aspiranti Direttorissimi.