Ottobre 2023 - Pagina 29 di 38 - Sicilia 24h
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Nel 2018 l’Agenzia delle Entrate notificava ad un proprio dipendente un provvedimento di ingiunzione per il recupero delle somme, allo stesso già corrisposte, a titolo di retribuzione di risultato per l’annualità 2013, sulla base dell’asserita valutazione negativa dell’attività svolta in qualità di Direttore dell’Ufficio Provinciale di Caltanissetta dell’Agenzia delle Entrate.

Al fine di opporsi al provvedimento recuperatorio disposto dall’Agenzia dell’Entrate, il Dott. L.R.G., originario di Campobello di Licata, conferiva mandato difensivo agli Avv.ti Girolamo Rubino e Mario La Loggia, i quali impugnavano il predetto provvedimento innanzi al Tribunale di Palermo, in funzione di Giudice del Lavoro.

Tale azione veniva avversata dall’Agenzia delle Entrate che in giudizio sosteneva la legittimità del provvedimento recuperatorio delle somme.

All’esito del giudizio di primo grado il Tribunale di Palermo dichiarava nullo il provvedimento di ingiunzione di pagamento e, inoltre, rilevava come nessuna pretesa restitutoria avanzata dalla predetta Amministrazione poteva ritenersi fondata.

Avverso la pronuncia di primo grado l’Agenzia delle Entrate proponeva appello innanzi alla Corte di Appello di Palermo, onde ottenere la riforma dell’impugnata sentenza e la condanna del lavoratore al pagamento della somma ingiunta.

Conseguentemente, al fine di resistere al detto gravame si costituiva in giudizio il Dott. L.R.G., sempre con il patrocinio degli Avv.ti Rubino e La Loggia, i quali deducevano sotto vari profili la manifesta illegittimità del provvedimento di ingiunzione e l’infondatezza dell’appello proposto dall’Agenzia delle Entrate.

In particolare, gli Avv.ti Rubino e La Loggia, dimostravano in giudizio l’illegittimità del provvedimento di ingiunzione, disposto in violazione delle previsioni di cui all’Art. 7 del Codice di Comportamento dell’Agenzia delle Entrate, in quanto l’allora Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate si sarebbe dovuto astenere dal valutare, nel 2016, l’operato del Dott. L.R.G., in ragione delle accertate acredini sorte, in precedenza tra i due.

Più precisamente, la difesa del Dott. L.R.G., evidenziava come il Giudice di primo grado aveva correttamente basato il proprio convincimento in forza di un precedente giudizio (celebratosi innanzi al Tribunale di Enna), che aveva accertato la natura vessatoria e manifestatamente mobbizzante di alcuni provvedimenti emanati dall’ex Direttore Regione dell’Agenzia delle Entrate in danno dell’appellato e, dunque, come lo stesso si sarebbe dovuto correttamente astenere dal procedere alla valutazione delle performances del Dott. L.R.G., in applicazione dell’art. 7 del Codice di Comportamento dell’Agenzia delle Entrate.

Inoltre, sempre i predetti Avvocati deducevano in giudizio l’illegittimità della valutazione operata dal Direttore Regionale per carenza assoluta di legittimazione, in quanto la valutazione negativa relativa all’anno 2013 emanata nei confronti del Dott. L.R.G. non era stata compiuta entro l’anno 2014, bensì era stata predisposta solamente nel 2016 e, nello specifico, quando l’allora ex Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate risultava già in quiescenza.

Conseguentemente l’atto posto a fondamento dell’ingiunzione di pagamento del 2018, doveva ritenersi viziato da carenza di potere, poiché a seguito del collocamento in quiescenza il Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate aveva perso ogni potere di emanare atti relativi ad aspetti interni alla medesima Agenzia, qual è, per l’appunto, la valutazione di risultato di un dirigente.

Ebbene, la Corte di Appello di Palermo, a seguito dell’udienza di discussione, celebratasi in data 28.09.2023, condividendo le argomentazioni difensive degli Avv.ti Girolamo Rubino e Mario La Loggia ha dichiarato, mediante lettura del dispositivo, infondato l’appello proposto dall’Agenzia dell’Entrate ed ha confermato la sentenza di primo grado resa dal Tribunale di Palermo, oltre ad aver condannato la suddetta Agenzia al pagamento delle spese processuali in favore del Dott. L.R.G.

Pertanto, per l’effetto, della predetta pronuncia, cha ha confermato l’illegittimità del provvedimento di ingiunzione, il Dott. L.R.G. non dovrà restituire alcuna somma all’Agenzia delle Entrate.

I Segretari generali Filcams Cgil Fisascat Cisl Uil Tucs  S. Mangione A. Bellomo/F.Castronovo  M.Mazzola congiuntamente ai lavoratori, contestando il comportamento dell’ASP di Agrigento, che dimostra di non avere alcuna considerazione e preoccupazione per le conseguenze sociali ed occupazionali dei lavoratori impegnati nel servizio di ristorazione presso gli ospedali della provincia di Agrigento dichiarano lo stato di agitazione chiedendo, con nota del 07.10.2023, al Signor Prefetto di Agrigento Dottor Filippo Romano, di convocare le parti in causa al fine di esperire le procedure di raffreddamento previste dalla legge 146/90.

Martedì 8 agosto c.a. le sigle Sindacali hanno richiesto all’Asp di Agrigento, nella persona del Commissario Straordinario Dott. Zappia Mario, un incontro finalizzato a trovare soluzioni di salvaguardia occupazionale per i lavoratori impiegati nell’appalto dei servizi di ristorazione presso gli ospedali della provincia di Agrigento. Tale richiesta di incontro è rimasta senza alcuna risposta, lasciando i lavoratori nella assoluta incertezza per il loro futuro.

Le ulteriori precisazioni da parte di ASP sul bando di gara avvalorano le preoccupazioni già esposte, si legge, infatti, un servizio rivoluzionato in peggio, con la chiusura delle cucine ospedaliere che già al tempo della pandemia hanno subito parziali chiusure con un arresto delle funzionalità delle stesse, che ha prodotto come risultato l’utilizzo di ammortizzatori sociali da parte della Società che gestisce l’appalto, ponendo anche in questo caso i lavoratori ad una perdita importante di salario.

E sull’argomento interviene con una nota anche il sindacato Sagi. Ecco il testo:

“Il personale addetto alla ristorazione dell’ASP1 di Agrigento da ieri è in stato di agitazione. L’azione di protesta indetta congiuntamente ai lavoratori da parte dei segretari di Cgil Filcams,  Francesco Castronovo e Salvina Mangione, di Fisascat Cisl Alfonso Bellomo e di Uil Tucs Michdelangelo Mazzola, è stata proclamata “a causa del comportamento dell’Asp del capoluogo– si legge in una nota- che dimostra di non avere alcuna considerazione e preoccupazione per le conseguenze sociali ed occupazionali dei lavoratori impegnati nel servizio di ristorazione presso gli ospedali della nostra provincia”. I sindacati unitariamente chiedono al  Prefetto di Agrigento Filippo Romano “di convocare le parti in causa al fine di esperire le procedure di raffreddamento previste dalla legge 146/90″. Martedi 8 agosto scorso i sindacati di categoria avevano chiesto al commissario straordinario dell’Asp Mario Zappia un incontro finalizzato a trovare soluzioni di salvaguardia occupazionale per i lavoratori impiegati nell’appalto dei servizi di ristorazione presso gli ospedali della provincia. “Tale richiesta di incontro– affermano Cgil Filcams, Fisascat Cisl e UIl , è rimasta senza alcuna risposta, lasciando i lavoratori nella assoluta incertezza per il loro futuro”.  “Relativamente poi alle  ulteriori precisazioni da parte di ASP sul bando di gara – concludono i sindacati di catagoria – avvalorano le preoccupazioni già esposte: un servizio rivoluzionato in peggio, con la chiusura delle cucine ospedaliere che già al tempo della pandemia hanno subito parziali chiusure con un arresto delle funzionalità delle stesse, che ha prodotto come risultato l’utilizzo di ammortizzatori sociali da parte della Società che gestisce l’appalto, ponendo anche in questo caso i lavoratori ad una perdita importante di salario”.

Si è svolta ieri, presso l’Archivio di Stato di Agrigento, la consueta Domenica di Carta, appuntamento  del Ministero della Cultura dedicato al patrimonio di archivi e biblioteche.
Il Direttore dell’Archivio di Stato di Agrigento, Dott.ssa Rossana Florio, ci parla dell’esperienza realizzata in Istituto,  che è stata pensata come un open day per far conoscere al pubblico le attività e il patrimonio, direttamente nei depositi archivistici. Nel 2023 ricorre il 60° anniversario della legge sugli archivi, DPR 1409/1963 – dice il Direttore – e per celebrare questa importante ricorrenza l’Archivio di Stato di Agrigento ha voluto ripercorrere e restituire al pubblico  le tappe più importanti della propria storia amministrativa. Dalle mostre documentarie, ai laboratori didattici, ai percorsi per l’accessibilità culturale, ai progetti di digitalizzazione e fruizione ampliata del patrimonio archivistico. Una lunga passeggiata tra i corridoi della memoria, alla scoperta della storia del nostro territorio tra documenti, fotografie, allestimenti e nuove dimensioni di fruizione e valorizzazione.
Con il percorso “Open. L’Archivio si racconta” – dice ancora il Direttore – oltre a  valorizzare la dimensione della narrazione del patrimonio archivistico, è stata  sottolineata l’importanza del dialogo con il pubblico, nell’ottica di una sempre maggiore partecipazione e condivisione.
Ecco l’intervista:

“Allontanare un cronista da una convention politica significa non solo impedirgli di svolgere il proprio lavoro ma costituisce un preoccupante indizio della formazione di liste di proscrizione tra buoni e cattivi da parte della politica”. Lo ha detto Giulio Francese, coordinatore regionale della Figec Cisal, che in una nota manifesta indignazione e condanna fermamente l’atteggiamento assunto nei confronti del collega de La Sicilia, Mario Barresi, allontanato da una convention di Fratelli d’Italia, perché “non gradito”. Nell’esprimere solidarietà al collega, cui è stato impedito di svolgere il proprio lavoro,  il coordinatore regionale della Figec, Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione – manifesta indignazione e condanna fermamente l’atteggiamento discriminatorio assunto nei confronti di un giornalista, in piena violazione del diritto di cronaca garantito dalla  Costituzione”.
La vicenda,  che si è svolta in un resort a Brucoli, è stata raccontata dallo stesso Barresi sui social.  L’incarico di farlo allontanare è stato dato al direttore della struttura turistica che lo ha fatto con grande imbarazzo. Una decisione sconcertante  e che preoccupa la Figec Sicilia. “Offende l’espressione “non gradito” aggiunge il coordinatore regionale Figec Cisal – , non vorrei che di questo passo si arrivi alla formazione di liste di buoni e cattivi e che si decida di volta in volta in eventi pubblici quali giornalisti ammettere e quali tenere lontano. Respingiamo con forza questa visione distorta e nel chiedere il massimo rispetto per il lavoro dei giornalisti, ci auguriamo che certi episodi non debbano
più ripetersi”

di Dalila Ferreri

Grande partecipazione di pubblico sabato 7 ottobre al Grand Hotel Mosè di Agrigento per l’evento “𝗜𝗹 𝗥𝘂𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗕𝗶𝗼𝗹𝗼𝗴𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗧𝗲𝗿𝘇𝗼 𝗠𝗶𝗹𝗹𝗲𝗻𝗻𝗶𝗼” dedicato ai biologi, diretto da Diego Virgone, coordinato dai dottori Matteo Pillitteri e Dario Incorvaia e promosso dalla Rete di Imprese Unicurs, dall’Associazione Nzemmula APS, dall’Associazione Italiana Biologi, da Isors e da Enpab.

Si è parlato di professione, di previdenza e di futuro delle professioni sanitarie. In un mondo dove tutto sta cambiando, si ripensa al futuro della biologia e allo sviluppo delle professioni del biologo in un’ottica sempre più innovativa, inclusiva e multidisciplinare.

Lo sottolinea Diego Virgone, direttore sanitario del centro analisi Biolab che per primo ha portato questo evento nella provincia di Agrigento – “Valorizzare la professione del biologo è il compito di un ordine che deve tornare ad essere una scuola di formazione della professione scientifica. Un luogo dove la categoria possa sentirsi riconosciuta”.

“Senza un ordine forte e rappresentativo, noi non solo non compariamo nelle leggi, non stiamo ai tavoli di concertazione” – sostiene Sen. Dott Vincenzo D’Anna, ex presidente FNOB– smettiamo di avere una rappresentatività nella professione. Dobbiamo essere – come oggi – un attestato di coesione e unione. Inoltre – aggiunge – dobbiamo tornare a formarci. Il nostro ruolo all’interno delle società si sta sempre più innovando. La stessa professione del biologo è cambiata – oggi si parla di professioni come il tecnologo alimentare, il biomedico, di ingegneria dell’alimentazione ect…”. Per il Sen. Dott. D’Anna ripensare alla formazione in un’ottica di innovazione è la massima priorità.

Come un’altra priorità è quella che: “..l’ordine deve continuare d  includere le donne – come fa E.N.P.A.B, che quest’anno – dice la sua presidente Dott.ssa Tiziana Stallone nel panel Il Biologo e la Previdenza – registra il 64% di governance femminile. Un’equiparazione dei ruoli e delle carriere professionali, a partire dalle condizioni salariali e una sempre maggiore consapevolezza del fatto che appartenere ad una categoria ordinistica e professionale contribuisce a dare maggiori garanzie e tutele al biologo.

Tanti i panel di approfondimento. Come quelli diretti dal dott. Nutrizionista Dott. Matteo Pillitteri (Biologo Nutrizionista) col panel Moderna alimentazione e rischi per la salute o Il Ruolo del Biologo , Biologo Nutrizionista: Normative di riferimento – Dott. Dario Incorvaia (Biologo Nutrizionista) , entrambi con un riferimento agli attuali approcci terapeutici alla nutrizione di oggi. E poi La verità è microscopica: il Biologo e la Citologia – diretta dalla Dott.ssa Alisia Curto Pelle (Biologa Spec. In Patologia Clinica) che spiega l’importanza della citologia diagnostica; e infine il panel  L’embriologo clinico: una professione in cerca di un riconoscimento del Dott. Giovanni Ruvolo (Embriologo). A conclusione il panel dal titolo Il ruolo del Biologo nella ricerca scientifica di base e clinica del Prof. Alessandro Pitruzzella  e Biologo: Ambiente e Qualità – del Dott. Gaetano D’Amico (Biologo Ambientale) Il ruolo del Biologo nella genetica – Dott. Daniele Caramanno (Biologo molecolare) con riferimento a studi della biologia in ambito genetico.

A conclusione dell’evento i partecipanti sono stati sottoposti ad un test di valutazione e di apprendimento e sono state consegnate delle targhe di riconoscimento a Tiziana Stallone, presidente E.N.P.A.B; Sen. Dott Vincenzo D’Anna, ex presidente FNOB e le altre istituzioni presenti. Per Diego Virgone questo evento formativo organizzato ad Agrigento è solo il primo di una serie di eventi che torneranno ad animare il territorio e a valorizzare l’importanza della formazione.

Prelevati nelle scorse ore fegato e cornee ad una donna della provincia di Agrigento deceduta in seguito ad una grave emorragia cerebrale non operabile da rottura di aneurisma. L’intervento, eseguito presso il presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento, ha visto il coinvolgimento di chirurghi e sanitari appartenenti ai diversi reparti ospedalieri e di una equipe proveniente dall’ISMETT di Palermo. “Il mio più sentito ringraziamento – afferma il direttore dell’Unità operativa complessa di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva del “San Giovanni di Dio”, Gerlando Fiorica – va alla famiglia che ha dimostrato grande generosità, pur se in un momento così tragico. Ringrazio anche il gruppo del reparto di Terapia Intensiva e quello di Neurologia, diretto dalla dottoressa Rosa Avarello, grazie ai quali sono state possibili tutte le procedure di accertamento di morte cerebrale nonché il mantenimento del paziente in attesa del prelievo. Preziosa l’attività del coordinatore locale per l’attività di procurement e trapianto di organi aziendale, dottoressa Rosa Maria Provenzano, e della dottoressa Emanuela Solombrino, psicologa del Centro Regionale Trapianti Sicilia che opera presso il nostro reparto a supporto delle famiglie dei degenti”. 

A Naro, nella zona del Baglio, sotto le catacombe, nei pressi della strada statale 576, i Vigili del fuoco hanno trovato morto il pensionato 86enne, affetto da Alzheimer, Lorenzo Coluzzi, che all’alba di ieri si è allontanato dalla casa di cura di Naro dove è stato ospite. Il sindaco di Naro, Mariagrazia Brandara, afferma: “Siamo sconvolti, ci avevamo sperato fino alla fine. Nonostante il passare delle ore, speravamo di ritrovare vivo, magari malconcio, ma vivo il nostro concittadino. Non ci sono parole per quanto è accaduto e tutti noi ci stringiamo al dolore dei famiglia”.

I comuni di Ravanusa e Campobello di Licata pianificano insieme le strategie di sviluppo dei loro territori approfittando della nuova programmazione europea 2021-2027. Infatti, domani alle 17 nella biblioteca comunale di Ravanusa il Gal Sicilia Centro Meridionale, ha organizzato il forum di sviluppo locale che vedrà la partecipazione di amministratori, imprenditori e professionisti dei due comuni con l’obiettivo di raccogliere proposte ed idee da inserire nel nuovo Piano di Azione Locale (Pal). Saranno presenti il sindaco di Ravanusa Salvatore Pitrola, il commissario straordinario del comune di Campobello di Licata Teresa Burgio. Interverranno: il presidente del Gal Scm Maria Grazia Brandara e l’amministratore delegato Rosario Marchese Ragona. A relazionare sulla strategia di sviluppo locale del distretto rurale , turistico e culturale del Gal Scm sarà il direttore del Gruppo di Azione Locale l’architetto Olindo Terrana. La responsabile tecnico progettista del Gal Scm l’architetto Claudia Tambuzzo, invece, parlerà degli obiettivi e delle azioni del Piano di Azione Locale. Subito dopo saranno raccolte le proposte che giungeranno dai presenti. All’incontro di domani pomeriggio hanno dato la loro adesione Vittorio Messina, presidente nazionale Assoturismo, il dottor Aldo Brancato ex dirigente dell’ispettorato agricoltura di Agrigento, la dottoressa Daniela Avanzato coordinatrice programmi di cooperazione locale- fondazione comunitaria di Agrigento e Trapani. “Quella di domani- dichiara il sindaco di Ravanusa Salvatore Pitrola- sarà una grande opportunità per gli imprenditori agricoli e del settore turistico che operano nel territorio dei due comuni. Credo che dalla nuova programmazione europea ci saranno ottime possibilità di crescita economica ed è per questo motivo- Pitrola- che invito tutti gli interessati a partecipare”.

Si è evitata la tragedia per puro miracolo. Un bimbo di otto anni, in vacanza ad Agrigento assieme ai genitori tutti di nazionalità croata, è stato investito in pieno da un’auto mentre attraversava le strisce pedonali nello spiazzale dinnanzi al Tempio di Ercole.

Alla guida della vettura un uomo di 88 anni il quale, secondo una prima ricostruzione, non avrebbe fatto in tempo a frenare per evitare l’impatto con il piccolo.

L’anziano è stato il primo a soccorrere il bambino in attesa dei soccorsi. Un’ambulanza ha trasferito il giovanissimo all’ospedale di Agrigento dove i medici hanno riscontrato traumi sparsi. Per fortuna non è in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica.

All’anziano automobilista è stata ritirata la patente di guida.

E’ accusato di contrabbando di carburante sottoposto ad agevolazioni sulle accise e detenzione illecita di materiale esplodente. Un agrigentino è stato denunciato, in stato di libertà, alla Procura di Agrigento, dai carabinieri di Porto Empedocle.

I carabinieri della Compagnia di Agrigento hanno effettuato un controllo, con una perquisizione mirata, in un magazzino, nel quartiere di Villaseta, dove sono stati trovati e sequestrati 100 litri di gasolio, sette bombole Gpl e 20mila euro in contanti ritenuti provento dell’illecita attività.