Ottobre 2023 - Pagina 15 di 38 - Sicilia 24h
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“Aver incrementato il monte ore lavorativo del personale Asu, da 20 a 36 settimanali, è stata una battaglia che, come Democrazia Cristiana, di concerto con le forze politiche di maggioranza e con la spinta propulsiva degli assessori Albano e Falcone, abbiamo portato a termine”, dichiara l’on. Carmelo Pace, capogruppo della DC all’Ars.
“I soldi messi in bilancio coprono le spese fino al 31 ottobre, per cui stiamo lavorando per inserire nel Collegato le somme che servono fino a fine anno. Quando abbiamo stanziato i 14 milioni non eravamo in possesso di tutti i dati dettagliati, di cui, invece, oggi abbiamo contezza. Pertanto, dopo l’approvazione del Collegato, i lavoratori potranno tornare a lavorare 36 ore settimanali”, continua Pace.
“Inoltre, di concerto con l’assessore Falcone, siamo impegnati per la stabilizzazione di tutto il personale. Ci sono già state riunioni e prossimamente incontreremo i sindacati con i quali si discuterà delle modalità affinchè questi lavoratori, nei prossimi mesi, vengano stabilizzati. Una della battaglie di questo governo è sconfiggere il precariato e stiamo lavorando giornalmente affinchè in Sicilia non si parli più di lavoratori precari”, conclude.

La vice presidente del Consiglio comunale di Raffadali, Paola Sacco, ha aderito alla Lega su indicazione della commissaria regionale del partito di Salvini, l’europarlamentare Annalisa Tardino. La Lega provinciale agrigentina commenta: “Il nostro partito continua a crescere in tutta la provincia, e con grande soddisfazione accogliamo nella nostra squadra Paola Sacco, che è già stata candidata alle passate elezioni Regionali con la lista Prima l’Italia -Lega Salvini Premier. Siamo certi che fortificherà l’azione del partito a Raffadali, già portata avanti da anni da Elina Rampello”.

La Procura di Agrigento, tramite il pubblico ministero, Paola Vetro, ha depositato istanza di rinvio a giudizio di 14 imputati nell’ambito dell’inchiesta battezzata “Dark Community”, ovvero “Comunità oscura”. E così perché tra le mura di una Comunità alloggio per disabili psichici a Favara vi sarebbero stati degli accadimenti loschi, oscuri. Sarebbe stata spacciata droga, e una donna ospite ha denunciato di avere subito minacce e più volte delle violenze sessuali come prezzo da pagare per comprare la droga. I Carabinieri hanno inoltre riscontrato numerosi episodi di abusi e maltrattamenti da parte dei dirigenti e degli operatori della Comunità, tra minacce e aggressioni fisiche contro i pazienti “colpevoli” (tra virgolette) di lamentare carenze o disservizi. Ebbene, innanzi al giudice per le udienze preliminari, Iacopo Mazzullo, si è svolta lunedì scorso l’udienza preliminare. Sette imputati hanno scelto di essere giudicati in abbreviato all’udienza del prossimo 30 novembre quando sarà impegnata in requisitoria il pubblico ministero, Paola Vetro. E quattro posizioni sono state stralciate. E adesso il giudice Mazzullo ha rinviato a giudizio altri tre imputati: Antonio Presti, 37 anni, di Agrigento, Calogero Rizzo, 36 anni, di Favara, Giuseppe Papia, 64 anni, di Favara. Prima udienza il prossimo 14 dicembre innanzi ai giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

A Licata, lungo la strada statale 115, ignoti banditi sono entrati furtivamente, forzando un ingresso, in una concessionaria di automobili. Hanno rovistato dappertutto alla ricerca di denaro. Poi, in mancanza di contante, hanno ripiegato sulla merce. E hanno rubato 12 pneumatici. Poi sono fuggiti non prima di avere danneggiato 6 automobili. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Licata. Indagini sono in corso avvalendosi, eventualmente, anche di video delle telecamere di sorveglianza.

Il governo regionale approva il Piano per il contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica. Dotazione di quasi 321 milioni di euro. L’intervento di Turano.

Su proposta dell’assessore regionale a Pubblica istruzione e formazione professionale, Mimmo Turano, il governo Schifani ha approvato il Piano strategico per il contrasto alla povertà educativa, la riduzione della dispersione scolastica, e la qualificazione del sistema scolastico siciliano per il triennio 2023-2025. La dotazione finanziaria ammonta a quasi 321 milioni di euro. E gli obiettivi prioritari sono: innalzare la qualità dell’offerta formativa della scuola siciliana, intervenire tempestivamente per il recupero dei ritardi dell’apprendimento, combattere la dispersione scolastica e favorire l’esercizio del diritto allo studio.

E l’assessore Turano nel dettaglio spiega: “Più scuola e più scuola aperta. Intendiamo rilanciare una serie di interventi strategici per promuovere il successo scolastico degli studenti. Prevediamo il potenziamento del tempo pieno per la scuola primaria, il rafforzamento delle competenze curriculari di base e tecnico-professionali, la promozione dell’educazione interdisciplinare e valoriale, la creazione di sportelli scolastici di ascolto e azioni di prevenzione contro il bullismo e il cyberbullismo. Inoltre, porteremo avanti azioni strategiche per la promozione dell’uguaglianza di genere, di interventi di sostegno agli studenti fragili, e di un approccio innovativo alle discipline “Stem” (ovvero scienze, tecnologie, ingegneria e matematica) per favorire le opportunità occupazionali legate all’industria 4.0, orientando l’offerta formativa verso i fabbisogni del mondo produttivo” – conclude Turano.

Ed in riferimento al fenomeno preoccupante della dispersione scolastica, il Piano prevede azioni e iniziative su due distinti livelli d’intervento: potenziamento e qualificazione dell’offerta formativa, e rafforzamento della governance delle istituzioni scolastiche. Sono disponibili 320.882.964 euro. In particolare, 59,2 milioni per azioni di contrasto alla povertà educativa e potenziamento delle aree disciplinari di base come sostegno all’istruzione primaria e secondaria, poi 6,4 milioni per azioni di orientamento formativo, 9,6 milioni per azioni formative per il personale scolastico a sostegno dell’istruzione degli adulti, 12,8 milioni per l’integrazione scuole 3-6 anni a sostegno dell’educazione e alla cura della prima infanzia, e 232,7 milioni di euro a Istruzione e formazione professionale. E non mancano le critiche al Piano. La deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo, commenta: “Non comprendiamo in che modo la Regione Siciliana voglia intervenire per contrastare la dispersione scolastica se contestualmente ha già comunicato tagli e accorpamenti tra scuole. I dirigenti avranno anche oltre 1500 studenti nelle proprie competenze su scuole che tra loro distano anche 30 chilometri l’una dall’altra. Ci dicano Schifani e Turano in che modo un dirigente possa curare, caso per caso, quelle famiglie con fragilità che non mandano i figli a scuola se gli si aumenta in tale modo il carico di studenti. Da Palermo a Ragusa sono un centinaio gli accorpamenti di istituti, di cui 20 in provincia di Palermo, e 6 a Ragusa, città peraltro che in Sicilia è maglia nera dell’abbandono scolastico”.

Giuliana Miccichè

Un incidente stradale lungo la strada provinciale 85 che collega Santa Croce Camerina a Scoglitti, in provincia di Ragusa, ha provocato la morte di una donna di 67 anni originaria dell’Albania. Per cause in corso di accertamento si sono scontrati due mezzi, una Fiat 500 e una Toyota Yaris. La donna deceduta è stata sul sedile passeggero della Yaris. La conducente del mezzo è stata trasportata dai sanitari del 118 all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa. Ferite altre due persone a bordo della Fiat 500, una donna e una bambina di 10 anni, anche loro ricoverate in ospedale. Indagini sono in corso per risalire alla causa della collisione.

E’ stato arrestato ai domiciliari con braccialetto elettronico un dipendente del Comune di Librizzi, in provincia di Messina, operaio manutentore, colpevole di avere appiccato lo scorso 17 settembre un incendio su una vasta area boschiva in contrada Sant’Opolo, lungo la strada provinciale Patti – San Piero Patti. L’area interessata dal fuoco, ricca di sterpaglie e macchia mediterranea, è nei pressi di un complesso di case dove risiedono circa 10 famiglie, alcune delle quali con bombole di gas all’esterno delle proprie abitazioni. E’ hanno rischiato gravi conseguenze. Il dipendente comunale è stato incastrato dai Carabinieri che si sono avvalsi di alcuni filmati registrati da videocamere appositamente predisposte. Il piromane, a bordo della sua automobile, allunga il braccio dal finestrino lato guida e lancia verso la vegetazione un innesco infuocato…

Reggono solo in parte in Cassazione le accuse contro l’ex presidente della sezione misure di prevenzione di Palermo Silvana Saguto sotto processo per corruzione, falso e abuso d’ufficio. Alcuni capi di imputazione contestati alla giudice hanno retto, per altri la Corte ha disposto un annullamento senza rinvio, per altri ancora un annullamento con rinvio alla corte d’appello di Caltanissetta che dovrà rideterminare la pena. In secondo grado la magistrata aveva avuto 8 anni e 10 mesi. La pena sarà certamente ridotta nel nuovo processo d’appello dopo il verdetto di oggi.

Alla luce del verdetto, che comporta un giudizio d’appello bis, la giudice, dunque, non rischia per ora il carcere. Il processo nasce da una indagine sulla cattiva gestione, da parte della sezione del tribunale diretta da Saguto, dei beni confiscati e sequestrati alla mafia. Secondo l’accusa, la magistrata, in cambio di regali e favori, per sé e familiari, avrebbe assegnato ai soli professionisti del suo cerchio magico amministrazioni giudiziarie milionarie dei beni sottratti ai clan. La Cassazione, con un dispositivo molto complesso, ha annullato senza rinvio le condanne inflitte alla Saguto per i reati di peculato, riqualificato in truffa aggravata, tentata concussione, riqualificata in induzione indebita e falso.

Stessa decisione, a vario titolo, è stata presa, tra gli altri, per Gaetano Cappellano Seminara, uno degli amministratori giudiziari che, secondo l’accusa, sarebbero stati favoriti e condannato in secondo grado a 7 anni e 7 mesi, per il marito e il figlio dell’imputata, Lorenzo ed Emanuele Caramma, per altri amministratori giudiziari come Nicola Santangelo, Carmelo Provenzano e Roberto Di Maria, per l’ex prefetto di Palermo Francesca Cannizzo. L’annullamento rende per tutti necessario un nuovo processo d’appello per il ricalcolo della pena. Reggono, invece, alcuni episodi di corruzione come quello che vedeva Saguto imputata in concorso con Cappellano Seminara e Provenzano. “Secondo il mio stile professionale non commento la sentenza della Cassazione, come non ho commentato quelle degli altri due gradi di giudizio”, ha detto il legale della giudice Ninni Reina.

di Dor0tea Rizzo

Il Liceo Classico Umberto I, oggi, dopo 11 anni, ricorda Carmela Petrucci., la diciassettenne morta per femminicidio il 19 ottobre 2012, accoltellata nell’androne del suo palazzo per avere tentato di difendere la sorella Lucia dall’ex fidanzato, condannato all’ergastolo, L’evento, rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte, è stato organizzato dallo sportello antiviolenza Diana e dal responsabile dell’organizzazione di volontariato Cotulevi, Silvano Bartolomei .Presente anche Lucia Petrucci, ex studentessa del liceo .
Carmela e Lucia frequentavano la stessa scuola, il Liceo Umberto I. E oggi, la ragazza sopravvissuta a quella tragedia, parla agli studenti della “sua scuola” raccontando di aver scelto la carriera dell’insegnamento per trasmettere i valori della non violenza e del rispetto delle donne, ai ragazzi : “Lavoro quotidianamente a contatto con i ragazzi e vogliamo trasmettere loro i valori della legalità e del rispetto. Ringrazio coloro che organizzano le tante iniziative volte a ricordare mia sorella, anche se è difficile parlare di lei al passato. Lei amava i corridoi di questa scuola e per me è un onore tornare qui”.

“Siamo qui per ricordare questo evento drammatico – dice l’ex magistrato Mirella Agliostro che sostenne l’accusa nel giudizio di secondo grado nei confronti dell’assassino di Carmela Petrucci – ma nello stesso per parlare della famiglia che ha continuato con grandissima dignità, credendo nei valori importanti della vita, la propria quotidianità, in assenza della loro congiunta: è importante la formazione. I ragazzi devono portare rispetto al mondo femminile e le ragazze devono imparare a difendersi quando si trovano in situazioni di violenza, devono saperla riconoscere e fuggire a gambe levate”.