E’ di un morto e di un ferito grave il tragico bilancio di un incidente stradale che si è verificato nelle primissime ore del mattino di oggi sulla statale 123, alle porte di Campobello di Licata.
E’ di un morto e di un ferito grave il tragico bilancio di un incidente stradale che si è verificato nelle primissime ore del mattino di oggi sulla statale 123, alle porte di Campobello di Licata.
Nell’incidente sono rimasti coinvolti un trattore ed una Fiat Panda.
Morto sul colpo il conducente del trattore, Calogero Ciotta di 59 anni, mentre il conducente della Panda, G.M. di 66 anni è rimasto ferito gravemente. Sul posto, quando non erano ancora le 7 del mattino, è anche intervenuto anche un elicottero del 118.
Secondo la ricostruzione si sarebbe trattato di un tamponamento. I rilievi e le indagini dovranno stabilire l’esatta dinamica del tragico incidente. I familiari della vittima hanno già provveduto a nominare l’avvocato Salvatore Manganello e il perito assicurativo Giuseppe Bella.
L’ex presidente della Regione Totò Cuffaro incassa il “sì” del Tar che gli restituisce la possibilità di ottenere i contributi speciali per chi si occupa di coltivazioni biologiche. Il leader della Nuova Democrazia Cristiana, infatti, oltre alla politica, si dedica da alcuni anni a coltivazioni pregiate nella sua tenuta di San Michele di Ganzaria nel Catanese. La Prefettura della città etnea aveva emesso nei confronti della sua società agricola un’informativa interdittiva antimafia per effetto della quale l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura – AGEA – aveva bloccato l’erogazione di tutti i contributi ed intimato la restituzione delle somme già erogate.L’azienda di Cuffaro, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino, Lucia Alfieri Giuseppe Impiduglia e Calogero Marino, ha fatrto ricorso al Tar di Catania per annullare tali provvedimenti. E’ stato sostenuto che l’informativa interdittiva a carico della ditta ricorrente, fosse illegittima in quanto fondata, sostanzialmente, solo sulla ben nota vicenda giudiziaria relativa a Totò Cuffaro e definita processualmente nel 2010 (per la quale è, peraltro, pendente un giudizio innanzi alla CEDU). Il Tar ha accolto la domanda cautelare sospendendo i provvedimenti con i quali era stata disposta la restituzione dei contributi erogati e onerando l’amministrazione di riesaminare la vicenda.
A seguito di tale ordinanza, la Prefettura di Catania ha tuttavia confermato l’informativa sostenendo nuovamente che la sentenza di condanna emessa dalla Cassazione fosse idonea a giustificarne l’adozione.
A quel punto gli avvocati di Cuffaro hanno proposto motivi aggiunti di ricorso, rilevando come la pena inflitta dalla Cassazione fosse già scontata a far data dal 2015 e per di più con una condotta esemplare da parte dell’ex governatore che durante il periodo di detenzione ha anche conseguito la laurea in giurisprudenza scrivendo diversi libri e spendendosi in più occasioni in iniziative sociali.
E nei motivi aggiunti di ricorso è stato rilevato come l’ex presidente della Regione siciliana sai un attivista dell’associazione “Nessuno tocchi Caino” nonché fondatore, promotore e presidente dell’ organizzazione Onlus “Aiutiamo il Burundi” che raccoglie fondi per il funzionamento dell’ospedale di Rusengo a Ruyigi.
Il Tar ha quindi accolto il ricorso e i motivi aggiunti annullando i provvedimenti impugnati. In particolare ha rilevato l’assenza di qualsivoglia attuale e concreto elemento pregiudizievole a carico di Totò Cuffaro.
Per effetto di tale sentenza vengono meno le limitazioni connesse all’informativa interdittiva. Dunque all’azienda agricola di Cuffaro dovranno essere erogati tutti i contributi e le sovvenzioni spettanti.
La folla oceanica che non si vedeva dai tempi della…DC. Solo la DC, infatti, in passato, riusciva a riempire la sale fino all’inverosimile. E oggi, dopo 30 anni l’ex governatore della Sicilia Totò Cuffaro è riuscito nell’impresa.
Primo passo: Antonietta Vita di favara è stata eletta segretario provinciale della DC. Poi altre nomine.
Presenti il segretario nazionale del partito, Totò Cuffaro, il segretario regionale, Stefano Cirillo, l’assessore regionale alla famiglia, alle politiche sociali e al lavoro, Nuccia Albano, il capogruppo della DC all’Ars, Carmelo Pace, l’europarlamentare, Francesca Donato e il presidente regionale, Carmelo Pullara.
Al termine del Congresso, sono stati eletti tutti gli organi della provincia di Agrigento: segretario Antonietta Vita; presidente Giuseppe Alaimo; vice presidente Vincenzo Carità; vice segretario vicario Ludovico Viviani; vice segretario, Angela Galvano; segretario organizzativo, Giuseppe D’Orsi; vice segretario organizzativo, Giovanni Lo Bue; segretario amministrativo, Marinella Notonica; vice segretario amministrativo, Giusi Bavetta.
“Per un partito aperto e plurale come il nostro, scegliere democraticamente attraverso i congressi è una cosa naturale – dichiara il segretario nazionale, Totò Cuffaro -. Le segreterie provinciali rappresentano un organismo importante per continuare nella crescita del partito, ponendo alla base sempre le esigenze della gente. La Democrazia Cristiana propone piena partecipazione dei cittadini e stiamo lavorando, impegnandoci nel dare risponde alle richieste che giungono dai territori”.
Ed ecco le interviste.
Danila Argirò è giovanissima di ottime speranze. E’ il classico esempio che ti far stare fiducioso per il futuro. Rispecchia in toto quella che è la speranza di ognuno di noi quando si auspica: “Il futuro è nelle mani dei giovani”.
Ha in mano le politiche giovanili della DC.
Abbiamo fatto 4 chiacchiere con lei.
Oggi è stata una giornata importante per la Democrazia Cristiana, un Congresso Provinciale ad Agrigento che suggella una partecipazione attiva alla politica del territorio, alla presenza di molti amministratori e militanti, come negli ultimi eventi. In merito all’intervento di oggi, quali sono gli obiettivi che si pone la DC?
“Il mio intervento di oggi al Congresso Provinciale è stato un continuum dell’idea di partito e di politica che la Democrazia Cristiana sta seguendo e che i relatori di oggi hanno manifestato con determinazione. Una progettualità che ha come interesse quello di dare voce alle esigenze, ai bisogni e a radicare valori e proposte per il territorio. Si ha necessità di una politica sincera, scevra da filtri, per tornare a garantire la libertà, l’impegno e l’unità nei partiti. Da giovane studentessa e giovane della Democrazia Cristiana reputo sia fondamentale partire dal valore costituzionale dei partiti, definito dall’art. 49 Cost. Un diritto ma è anche un dovere per renderci protagonisti attivi della partecipazione democratica”.
La politica del segretario nazionale Totò Cuffaro sta mettendo basi solide sul territorio regionale e provinciale. Cosa ispira a seguire il partito e a riavere fiducia nel progetto politico della Democrazia Cristiana?
“La presenza di tanta gente agli ultimi Congressi e alla Festa dell’Amicizia è la prova. Non serve idolatrare, serve comprendere la caratura dell’esempio, la forza e l’abnegazione per il lavoro che il segretario nazionale Totò Cuffaro, la deputazione, gli assessori, le segreterie, i direttivi e tutti quanti stanno riuscendo ad infondere tra i militanti e coloro che sono spinti dalla stessa idea democristiana. Un lavoro di squadra che lascia spazio solo all’entusiasmo, alla passione e al voler fare. L’On. Pace svolge un ruolo di dedizione nel territorio, di presenza istituzionale alla Regione, di costanza e ascolto incondizionato, ha dato vita ad una struttura solida e di questo se ne deve far merito. La Festa dell’Amicizia, per esempio, è stato un trait d’union per tutte le correnti politiche, dando forza a quel progetto, a quel “sogno” di centrodestra unito che il segretario Totò Cuffaro ha sempre voluto realizzare. Una presenza istituzionale aperta a tutti, democratica, libera che ha superato le aspettative di tutti. Laddove c’è competenza, tutto si trasforma e non è necessario ragionarci su. La forza di un’idea va avanti, oltre ogni pregiudizio”.
Quali sono gli obiettivi che la Democrazia Cristiana dovrebbe seguire per le prossime elezioni europee?
“Reputo che le politiche giovanili debbano essere fulcro centrale tra le proposte e gli obiettivi che la DC deve farsi rappresentante. Talvolta, ci si dimentica che siamo cittadini elettori prima europei e poi italiani. Dobbiamo portare avanti progetti di inclusione e garantire la partecipazione agli studenti fuori sede tramite piattaforme che facilitino il voto elettorale. Dare a tutti la possibilità di esprimere la propria preferenza, non necessariamente facendo ritorno a casa. L’Italia è l’unico paese in Europa a non prevedere una modalità alternativa per l’espressione di voto da parte dei fuorisede, sia studenti che lavoratori; in aggiunta, la formazione delle politiche pubbliche permetterebbe a tanti giovani studenti e amministratori di avere gli strumenti per conoscere la macchina amministrativa e sviluppare proposte e opportunità di studio, di formazione e soprattutto di network; progetti di women leadership, per sviluppare percorsi professionali e personali per le donne in tutti gli ambiti. Transizione digitale e sostenibilità, tanti progetti che sono certa la Dc potrebbe valorizzare grazie all’impegno e alle competenze dei rappresentanti”.
Agrigento è Capitale della Cultura 2025. Investire sul territorio significa di riflesso portare nuovi progetti nei comuni vicini. Il Congresso di oggi è anche una chiave per convergere in sinergia su idee e proposte. Da giovane e attiva politicamente, quali sono i punti chiave che si devono affermare nella politica?
“Chiaramente, innegabile la centralità del ruolo dei servizi pubblici alla persona (tra cui sanità e welfare) nelle società che dobbiamo ricostruire; maggiore attenzione ai servizi, alle infrastrutture, ad ambienti sicuri e innovativi. Agrigento potrà valorizzare il suo territorio se riesce ad avere un’attenzione ai servizi che in altre realtà sono fondamenta per valorizzare il paese. Politiche innovative sulla sanità significa promuovere l’importanza della salute dei cittadini, in strutture rinnovate e con un comparto dirigenziale meritevole e competente, in prossimità della nomina dei manager. L’azione concreta si svolge prestando attenzione all’istruzione e alla formazione: più corsi di laurea per il Polo Universitario che siano motore di rigenerazione sociale e conferiscono identità alla città, sviluppando l’economia, la cultura, la sfera sociale; il mio lavoro su Agrigento negli anni ha avuto sempre un filo comune che è quello di valorizzare i canali che darebbero profitto al nostro territorio: turismo, beni culturali, agricoltura, scienze e tecnologie per l’ambiente ed il territorio, in sinergia con i progetti Erasmus e la condivisione di culture differenti in una provincia come la nostra, culla del Mediterraneo; sarebbe un dono che facciamo alla nostra provincia e darebbe merito al titolo conseguito”.
Tanti progetti, quasi utopistici. La Democrazia Cristiana è in grado di affrontare tutte le sfide che richiede questa Regione e la provincia?
“Stiamo vivendo momenti virtuosi ma il lavoro richiede sacrificio e attenzione; un momento di grande crisi e disoccupazione investe la nostra Nazione e la nostra generazione richiede trasformazione e lo si può fare solo con un lavoro attento e competente. Ecco perché abbiamo bisogno di agire.
Questo Partito ha il grande dono di rinnovare la propria mission, nasce da una grande storia, oggi sa di poterlo fare con consapevolezza, con riguardo alle competenze e ai bisogni di tutti, soprattutto di chi ha meno possibilità. Oggi siamo fautori di un nuovo progetto, non guardando al passato ma imparando dalla storia.
Senza pregiudizi, liberi e forti”.
Si chiamava Gaspare Amante, 50 anni, abitava ad Agrigento e era infermiere presso la centrale operativa del 118 di Caltanissetta. l
L’uomo è stato trovato morto all’interno della sua abitazione dai poliziotti della sezione Volanti dopo diversi tentativi di chiamate al citofono rimaste tutte senza risposta. A quel punto i poliziotti hanno chiamato i Vigili del Fuoco i quali hanno provveduto a sfondare la porta dell’appartamento. Ed ecco la scena straziante; Gaspare Amante è stato trovato privo di vita.
Da una prima ispezione cadaverica i legali hanno accertato che l’infermiere, dopo essersi iniettato un farmaco che già prendeva da diverso tempo per curare una patologia. Cosa sarà successo non si comprende bene. Una reazione del farmaco inaspettata?
La Procura di Agrigento, dopo un primo momento, ha dissequestrato la salma restituendola ai familiari.
La notizia della sua morte ha fatto il giro della città, ancora sconvolta dalla notizia. Gaspare Amante, infatti, era molto conosciuto e ben voluto da tutti grazie al suo carattere decisamente dolce e sempre a disposizione per gli altri.
Si è svolta nella Sala Capitolare del Senato della Repubblica a Roma, la cerimonia di consegna del Riconoscimento Ambasciatori Nazionali, Comuni Italiani & Ambasciatori d’eccellenza. Un tributo ai Comuni e alle imprese più attenti al benessere delle loro comunità. Tra i comuni d’Italia, anche Realmonte. Il sindaco Sabrina Lattuca, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di Ambasciatore del Territorio, per la positiva ricaduta sociale di altrettanti rispettivi progetti. Un prestigioso evento che ha celebrato i Comuni e le imprese d’Italia più capaci di incidere sul benessere delle comunità di riferimento, attraverso particolari azioni amministrative o politiche aziendali illuminate.” Sono molto soddisfatta per questo importantissimo riconoscimento – ha detto il sindaco di Realmonte, Sabrina Lattuca-quale “Ambasciatore del Territorio” che restituisce la passione, la costanza e lo spirito di servizio con cui abbiamo raggiunto tanti obiettivi: da ultimo, l’acquisizione a titolo gratuito della Scala dei Turchi , un magnifico monumento naturalistico candidato a diventare bene UNESCO”.
La prestigiosa iniziativa, promossa dall’associazione Liber, da anni impegnata nella valorizzazione del merito italiano, in collaborazione con la casa editrice Rde dell’editore Riccardo Dell’Anna, con il patrocinio dal Senato della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei ministeri dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Economia e delle Finanze, della Cultura, dell’Interno, delle Imprese e del Made in Italy, del Turismo, del Lavoro e delle Politiche Sociali, unitamente al Ministro per le Disabilità, all’Istat, all’Anci, alla Corte dei Conti, al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e alla Guardia Costiera. Durante la cerimonia saranno anche resi noti i nomi dei 57 Comuni e delle 16 imprese selezionati dall’Osservatorio delle Eccellenze Italiane di Rde, quali protagonisti del volume di pregio Comuni Italiani & Ambasciatori d’Eccellenza, di prossima pubblicazione. A sovrintendere il PREMIO AMBASCIATORI NAZIONALI , un autorevole Comitato d’Onore Presieduto dal Dr. Angelo Canale, Procuratore Generale della Corte dei Conti. La cerimonia, condotta dalla giornalista e conduttrice RAI Eleonora Daniele è stata introdotta dai saluti della presidente di Liber Verdiana Dell’Anna e dell’editore Riccardo Dell’Anna. Prima della premiazione, l’evento ha ospitato la tavola rotonda intitolata Comunità, imprese, pubbliche amministrazioni proattive e lungimiranti: insieme per il futuro dell’eccellenza italiana. All’incontro sono intervenuti Angelo Canale, Procuratore Generale della Corte dei conti, Claudio Sgaraglia, Capo Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali al Ministero dell’Interno, Erika Guerri, Capo di Gabinetto del Ministero del Turismo, Mario Antonio Scino, Capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, Laura Lega, Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile presso il Ministero dell’Interno, Donato Luciano, Vice Capo di Gabinetto Vicario del Ministero della Cultura, Barbara Luisi, Direttore Generale dell’Ufficio di Gabinetto al Ministero dell’Economie e delle Finanze e Nicola Carlone, Comandante Generale del Corpo Capitanerie di porto e Guardia Costiera.
La deputata del Movimento Cinque Stelle, Ida Carmina, si schiera contro la realizzazione del mega impianto eolico che dovrebbe ricadere in cinque Comuni dell’Agrigentino.
La parlamentare ha incontrato, nelle campagne di Castrofilippo, gli imprenditori locali che si stanno mobilitando dopo la proposta di una multinazionale francese, con un avviso pubblicato nel portale gestito dal ministero delle Imprese, di progettare un grossissimo parco che ricadrebbe in 5 comuni dell’agrigentino: Canicattì, Naro, Castrofilippo, Favara e Agrigento.
“In questo territorio dell’Agrigentino – dice Ida Carmina – si vuole costruire una sorta di ecomostro che andrebbe a danneggiare l’economia e i prodotti locali autoctoni: l’Uva Italia Igp e altre uve pregiate, il pistacchio Dop di Raffadali, ma anche uliveti e mandorleti e le imprese agrituristiche, che sarebbero a serissimo rischio con pali, antenne e le rispettive pale, che da voci insistenti potrebbero essere estese in altre aree della zona oltre il progetto locale”.
SGS ha avviato interlocuzioni con il Senatore Maurizio Gasparri, firmatario del Disegno di Legge 539 del 3.2.2023 la quale prevede norme per favorire il riscatto dei contributi figurativi da parte dei lavoratori che hanno prestato la loro opera in attività L.S.U. Ai fini della misura delle pensioni. Si tratta di lavoratori che in tutta Italia, hanno prestato e prestano la loro opera presso gli Enti pubblici, a beneficio di tutta la collettività. La legge, nell’ambito delle politiche attive del lavoro, è volta a riconoscere il diritto alla pensione ai lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità transitoristi e non transitoristi, come definiti all’articolo 2, mediante l’incremento in termini economici della pensione da essi maturata, a tal fine integrando e riscattando il periodo di permanenza nei progetti socialmente utili, ai sensi degli articoli 5 e seguenti del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184, con oneri integralmente a carico dello Stato ovvero delle regioni di riferimento. Bisogna assicurare pensioni dignitose ai lavoratori socialmente utili, è questo lo scopo del nostro impegno. Centinaia di migliaia di lavoratori rischiano di trovarsi con una pensione misera, in alcuni casi addirittura più bassa di quella sociale visto che, dal 1996 alla data di stabilizzazione, lo Stato riconosce loro solo i contributi figurati senza alcun peso economico.
di Dorotea Rizzo
L’associazione L’ “arte di crescere” in partnership con il CeSVoP, in occasione della Settimana mondiale dell’allattamento 2023, organizza a Palermo una Tavola rotonda dal titolo “Allattamento, distribuzione dei ruoli e organizzazione del lavoro: quali equilibri nei rapporti di genere?” sul rapporto tra Allattamento e Lavoro e in programma mercoledì 25 ottobre, dalle ore 15 alle ore 19, presso Spazio Mediterraneo, sede di Legambiente Sicilia, al Padiglione 13 dei Cantieri Culturali alla Zisa.
Qualche informazione sull’associazione l’arte di crescere
L’associazione di volontariato “L’arte di crescere odv” è stata fondata a Giugno del 2009. Il gruppo che opera al suo interno è costituito da mamme alla pari e finalizza la sua attività al sostegno e alla difesa dell’alimentazione infantile e alla diffusione di una genitorialità ecosostenibile. La Presidente dell’associazione è Antonella Angelini
Durante il convegno ci sarà un confronto tra esperti di diversi campi, operatori sanitari, psicologi, sindacalisti, consulenti del lavoro, studiosi e rappresentanti delle aziende, per discutere delle sfide e delle soluzioni pratiche per una migliore integrazione dell’allattamento nel contesto lavorativo.
“L’allattamento materno è una pratica universale che fornisce benefici per la salute e lo sviluppo di neonati e bambini – spiegano le organizzatrici dell’iniziativa –. Tuttavia, nel corso degli anni, molte madri sono state costrette ad abbandonarlo precocemente a causa delle necessità di tornare al lavoro. Questo ha portato a una diminuzione dei tassi di allattamento e a una mancanza di informazioni e supporto per le madri che desiderano continuare ad allattare mentre lavorano”.
L’evento proposto ha l’obiettivo di promuovere l’adozione di politiche e pratiche che supportino le madri lavoratrici nella loro scelta di continuare a fornire il migliore nutrimento possibile ai loro bambini.
Come va l’allattamento in Italia?: i dati
L’Italia si confronta nuovamente con il mondo mentre Ibfan Italia pubblica il rapporto che ci mette a confronto con altri 98 paesi all’interno della World Breastfeeding Trends Initiative (WBTI). Questa iniziativa è stata creata nel 2005 dal Breastfeeding Promotion Network of India, il braccio indiano di Ibfan. La WBTI è una rete globale costituita da quasi 200 associazioni, tra cui Ibfan Italia, che si impegna principalmente nella protezione dell’allattamento.
L’obiettivo della WBTI è quello di valutare quanto sia stata implementata la Strategia globale per l’alimentazione dei lattanti e dei bambini, approvata da OMS e UNICEF nel 2002, e di monitorarne il progresso a livello nazionale. Attualmente, 98 nazioni in tutto il mondo hanno presentato il loro rapporto.
In Europa, paesi come Armenia, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Francia, Georgia, Germania, Gran Bretagna, Lituania, Macedonia, Moldova, Portogallo, Spagna, Svizzera, Turchia e Ucraina hanno partecipato.
Per confrontare i vari paesi su diversi aspetti della Strategia globale, è stato sviluppato un sistema di punteggio che categorizza i paesi in quattro categorie colorate, dal verde (migliore) al rosso (peggiore), come se fosse un semaforo.
Il rapporto per l’Italia è stato elaborato da Ibfan Italia con la collaborazione di altre associazioni ed istituzioni interessate all’allattamento. L’Italia ha ricevuto un punteggio medio di 67 su 150, sei punti in meno rispetto al 2018, collocandosi nella categoria gialla, il che suggerisce che l’attenzione sull’allattamento deve ancora aumentare.
Rispetto al 2018, sono stati fatti leggeri miglioramenti in alcuni indicatori, ma ci sono stati peggioramenti in altri. Alcuni servizi di consulenza e supporto, la protezione della madre lavoratrice e il supporto informativo hanno raggiunto la sufficienza.
Come negli altri paesi dell’UE, resta molto da fare per attuare il Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno. Il codice per l’Italia è ancora in categoria gialla, indicando che ci sono miglioramenti necessari.
Inoltre va migliorato il sistema nazionale di monitoraggio e valutazione. Ciò permetterà di migliorare gli attuali sistemi regionali e locali e di iniziare a colmare il gap tra nord e sud. In conclusione, non c’è da stupirsi se gli indicatori di allattamento nel nostro Paese sono quel che sono. L’indagine ISTAT del 2013 stimava che l’allattamento esclusivo nei bambini tra 0 e 6 mesi fosse al 42,7%. Il sistema di Sorveglianza Bambini 0-2 dell’Istituto Superiore di Sanità stima che nel 2022 sia salito al 46,7%.
C’è stato un lieve miglioramento in quasi 10 anni ma non poi così tanto. Con l’aggravante che queste medie nazionali nascondono forti diseguaglianze territoriali, a sfavore del sud, e sociali, con tassi e durate di allattamento inferiori tra le donne con livelli di istruzione più bassi.
È urgente aumentare l’inizio precoce e l’esclusività dell’allattamento nei primi sei mesi, nonché promuovere l’allattamento continuato a 12-15 mesi. Sono necessarie migliorie nelle politiche, specialmente in situazioni di emergenza, e un potenziamento delle iniziative Baby Friendly.
Per molte di queste raccomandazioni l’ostacolo maggiore è rappresentato dalla mancanza di risorse economiche, nonché dalla carenza di volontà politica, che si ostina a non adeguare la legislazione al Codice Internazionale.
Il programma del 25 ottobre
In occasione della Settimana Mondiale dell’Allattamento 2023, l’associazione L’Arte di Crescere ha già realizzato due eventi a Palermo per sensibilizzare la comunità: il primo ottobre, un incontro tra mamme a Villa Niscemi, in occasione de “La Domenica Favorita”, per parlare di allattamento e lavoro, ma anche di altri temi su maternità e genitorialità; il 7 ottobre, un webinar gratuito su come “tutelare allattamento e lavoro fa la differenza”.
Il 25 ottobre saranno trattati i seguenti temi
Aspetti sanitari e psicosociali dell’allattamento, con Bruno Papia (pediatra di libera scelta Palermo e membro CTS FIMP FUTURA)
Normativa e giurisprudenza sui permessi di allattamento al lavoro, l’esperienza del magistrato, con Dante Martino (magistrato presso il Tribunale di Palermo, sezione Lavoro)
Il gender gay gap: evoluzione normativa e casistica, con Vincenzo Mignano (dottorando in Diritto dell’Unione Europea, LUMSA)
Lavoro, attività di cura e distribuzione dei ruoli: l’Unione Europea e la parità di genere, con Marco Evola (docente di Diritto dell’Unione Europea, LUMSA)
Le politiche aziendali a sostegno delle madri che allattano, risvolti pratici, con Silvia Grassa (volontaria associazione L’Arte di Crescere e fondatrice della start up Coesin srl)
Presentazione dati del Rapporto WBTI Italia (World Breastfeeding Trend Iniziative) con un focus specifico sulla protezione della maternità, con Claudia Pilato (avvocata, presidente Ibfan Italia Odv e volontaria associazione L’Arte di Crescere)
Soluzione integrate di sostenibilità: focus su salute e benessere, con Vera Panzarella (docente di Malattie Odontostomatologiche c/o Di.Chir.On.S. e referente SDG3/CSTE Unipa)
Politiche di protezione e sostegno per l’allattamento nella Regione Siciliana, con Maria Paola Ferro (dirigente Assessorato Salute DASOE Regione Siciliana)
Vita, lavoro e responsabilità, con Giuseppe Brando (Cisl Scuola Palermo – Trapani)
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Centro di Sostenibilità e Transizione ecologica di Ateneo.
Presentazione e moderazione lavori: Rosanna Piscione (volontaria associazione L’Arte di Crescere). Saluti istituzionali: Monica Longo (avvocata e vicepresidente Pari Opportunità COA Palermo) e Monica Garraffa (consigliera MAMI Odv Movimento Allattamento Materno Italiano). Dibattito con i partecipanti e conclusioni, con Lilia Ricca (giornalista de Il Mediterraneo 24).
Le foto sono di Valentina Celano.