Maggio 2023 - Pagina 21 di 42 - Sicilia 24h
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Prima la mafia degli aeroporti di Palermo e Catania; poi Vito Riggio, da sempre contrario alla realizzazione di un aeroporto ad Agrigento; poi la classe politica degli ultimi decenni: il silenzio tombale.

E a quannu a quannu ci sono due deputati nazionali che cercano di interessarsi a favore dell’aeroporto (anche se aspettiamo ancora Pisano che parla solo di strutture utopistiche) che succede: si arriva allo scontro istituzionale.

Agrigento di certo non merita ciò. Abbiamo avuto la fortuna e la forza di eleggere due deputati che davvero hanno a cuore le sorti della provincia di Agrigento per poi, invece di tarallucci e vino si scontrano con armi vere e proprie.

Il punto è uno; l’unica struttura che si possa realizzare ad Agrigento è l’aeroporto. Non ci sono altre storie. Realizzare un aeroporto ad Agrigento vuol dire avere costi assolutamente limitati e tempi anche brevissimi.

Perchè costi limitati? Subito detto. Un chilometro di raddoppio costa più 1 milione di euro. Se poi parliamo di autostrate il conto si perde decisamente. E non devono esserci gallerie da realizzare lungo il tragitto. Solo fantascienza.

Strade ferrate? Si consideri al chilometro il doppio di quanto occorre per le strade. Dunque appare incomprensibile il fatto che, a nostro modo di vedere e visto che abbiamo la fortuna di poter contare con gente come Carmina e Pisano, non possiamo assistere ad una guerra tra i poveri.

Agrigento necessita di tutti i mezzi per lottare solo per rivendicare i propri diritti. Carmina sembra essere partita con il piede giusto. E poi Lillo Pisano, ottimo giovane politico della provincia di Agrigento, capace di smantellare vecchissimi sistemi in ordine agli spettacoli. In soli due anni lui e il suo gruppo hanno fatto volare decisamente una città assopita che da tempo non respirava più, per fare un esempio, l’aria natalizia in città. L’evento Achille Lauro (che qualche nano paninaro agrigentino non ha ancora capito: accesso agli atti!!!!!) è stato per la città di Agrigento un momento tanto straordinario che difficilmente si potrà ripetere.

Pisano è stato un grande ed è per questo che adesso ci aggrappiamo a lui perchè conosciamo bene le sue doti, le sue qualità e il suo modo di essere “virrino” quando deve chiedere qualcosa per la sua città che certamente ama alla follia.

Lillo Pisano sarebbe capace di far realizzare un aeroporto al Villaggio Mosè! E allora, perdonateci, perchè non sfruttare tutta la forza che può essere messa in campo unendola anche a deputati di altro colore politico, visto e considerato che, come già detto, rispetto al passato, Pisano e Carmina rappresentano il futuro e guardano seriamente ai problemi del nostro territorio (cosa che non ha mai fatto la nostra poco brillante classe politica del passato).

Via le scaramucce, via i colori politici, via la maggioranza o l’opposizione.

Abbiamo un obiettivo comune a tutti. Agrigento e la sua provincia…

 

 

Incidente stradale mortale a Palermo, in via Duca degli Abruzzi, nei pressi della Palazzina Cinese. La vittima è Andrea Capitta, di 86 anni. L’anziano, alla guida di una Citroen C3, per cause in corso di accertamento si è schiantato contro una Hyunday Atos parcheggiata e poi contro un palo. L’uomo è morto poco prima di essere trasportato in ospedale. Sul posto hanno lavoro per i rilievi di rito gli agenti della Municipale e i Carabinieri.

E’ morto nell’ospedale milanese Santi Paolo e Carlo a Milano, Paolo Raffaele Bevilacqua, 74 anni, storico capomafia di Enna. E’ stato ricoverato da due mesi in stato di detenzione. Di professione avvocato, il boss è nato a Barrafranca, non ha mai collaborato con i magistrati né ha mai reso dichiarazioni sugli assetti di Cosa nostra o sui rapporti tra mafia, imprenditoria e politica. Fino al suo coinvolgimento nelle operazioni antimafia del ’90, Bevilacqua è stato penalista di rilievo ed esponente di punta della Democrazia Cristiana. E’ stato recluso al 41 bis dopo essere stato condannato all’ergastolo come mandante di un delitto avvenuto nel maggio 2004. Nel 2018, dopo avere subito un intervento chirurgico a Catania, al boss ennese sono stati concessi gli arresti domiciliari in un appartamento a Catania.

Ancora quasi vuota l’Assemblea Regionale, complice la campagna elettorale per le Amministrative. Si rientra a giugno. Stilato un programma di priorità da affrontare.

Nonostante le rimostranze del presidente dell’Assemblea Regionale, Gaetano Galvagno, contro le assenze in aula dei deputati, soprattutto del centrodestra, l’ultima seduta a Sala d’Ercole è stata aggiornata a dopo le elezioni Amministrative perché quasi vuota. Il presidente dell’Ars, rammaricato, così si è rivolto ai pochi presenti: “Considerando che il 28 e il 29 maggio abbiamo le elezioni Amministrative, e che il 30 e il 31 l’Assemblea avrà l’onore di ospitare una riunione della Comunità europea, vi dico che rinviamo la seduta d’aula: vi comunicheremo la data tramite pec”.

Il numero di coloro che hanno risposto all’appello non è stato sufficiente a votare nessun provvedimento, e così i deputati rientreranno tra gli scranni a giugno, tranne i deputati di Cateno De Luca, ovvero dei gruppi “Sud chiama nord” e “Sicilia Vera”, come conferma l’ex ‘iena’ Ismaele La Vardera: “Saremo assenti in aula, abbandonando la seduta, almeno finchè non sarà calendarizzato il disegno di legge che abolisce l’aumento Istat delle indennità per i deputati regionali”. Tuttavia, secondo le intenzioni, i lavori dei deputati proseguiranno fino alla conclusione di luglio e forse della prima settimana di agosto, come annunciato dallo stesso Galvagno. Nel frattempo il presidente della Regione, Renato Schifani, i capigruppo della maggioranza e i presidenti delle Commissioni hanno tracciato un programma sui provvedimenti da sottoporre all’esame di Sala d’Ercole e approvare tra giugno e settembre. Si tratta, nel breve periodo, dei debiti fuori bilancio, l’istituzione dello psicologo di base, la riorganizzazione del settore estrattivo delle cave e le riforme dei consorzi di bonifica, dei beni culturali e della polizia municipale e, in particolare, il disegno di legge sul ripristino delle Province, che è un provvedimento di bandiera per Schifani e per la coalizione di centrodestra, per il quale però sarà necessario un approfondimento preliminare per il riparto delle competenze degli enti intermedi tra Comuni e Regione.

E Schifani commenta: “La riunione si è svolta in un clima sereno e collaborativo, si è fatto il punto della situazione e si è deciso di vederci una volta al mese per concordare insieme l’avvio e il sostegno dei disegni di legge sia in commissione sia in aula. A breve avremo numerose iniziative legislative che approderanno in Assemblea, e il testo di riforma delle Province inizia il suo percorso in Commissione con l’apertura del termine degli emendamenti anche per approfondire bene il riparto delle funzioni tra la nuova Provincia e i Comuni di area metropolitana”.

E Galvagno aggiunge: “Secondo me dobbiamo fare questi tagliandi sempre più spesso perché rappresentano poi un termometro dello stato di salute dell’assemblea e del governo, e diventano un pungolo per produrre di più. Attenzione, io non sono per la produzione di leggi che possano ingarbugliare ulteriormente tante norme esistenti. Dobbiamo pensare a una sburocratizzazione, per farlo però serve una norma che possa snellire le numerose leggi che ci sono e che a volte possono cozzare l’una con l’altra. Quindi la risposta è che vogliamo accelerare”.

Giuliana Miccichè

Giuseppe Cimarosa, figlio del collaboratore defunto Lorenzo e di una cugina di Messina Denaro, lancia un appello alla figlia del boss: “Convincilo tu a collaborare con la Giustizia”.

Giuseppe Cimarosa

Giuseppe Cimarosa, 40 anni, è il figlio di una cugina di Matteo Messina Denaro, Rosa Filardo, che a sua volta è vedova di Lorenzo Cimarosa, che, poco prima della morte a 56 anni di età per cause naturali l’8 gennaio del 2017, ha collaborato con i magistrati dissociando se stesso e la sua famiglia dal boss.

Adesso, a seguito del primo incontro di Lorenza Alagna con suo padre Matteo Messina Denaro recluso al 41 bis nel carcere de L’Aquila, Giuseppe Cimarosa coglie l’occasione per invitare Lorenza a incoraggiare il padre a collaborare con la Giustizia, e afferma: “Sono stato io a convincere mio padre a parlare con i magistrati e adesso vorrei che la stessa cosa facesse Lorenza con suo padre. Il rapporto con il proprio padre è sacrosanto, anche se il padre è un mafioso incallito. Ma dai gesti di un genitore criminale bisogna dissociarsi”. Lorenza Alagna è madre dal luglio del 2021, e Giuseppe Cimarosa, in riferimento alla responsabilità sul bambino, sottolinea: “Devi pensare a lui e al suo futuro. Per questo devi convincere tuo padre a rompere il muro del silenzio attorno ai tanti, troppi misteri che ancora custodisce”.

Poi Cimarosa aggiunge ancora: “Il mio è davvero un appello accorato a Lorenza, in questo momento ha davvero un ruolo importante. E deve rendersene conto, non può girarsi dall’altra parte”. Poi riflette: “Secondo me in Messina Denaro vi è stata sempre inquietudine verso sua figlia non perché la ragazza abbia preso posizioni antimafia, piuttosto perché ha ribadito sempre la sua indipendenza. Oggi, nonostante le difficoltà, credo che Lorenza potrebbe avere un ruolo molto importante per convincere il padre a rompere con il passato, anche se è un percorso difficile perché lui ritiene di essere nel giusto. Solo sua figlia può metterlo davvero in crisi, facendolo vergognare per tutto quello che ha fatto”.

Poi Giuseppe Cimarosa rievoca la sua scelta di coraggio, di indurre il padre a collaborare, e racconta: “Ho insistito perché non mi sentivo orgoglioso di lui e non lo riconoscevo come padre. Mi sentivo come se stessi facendo qualcosa per evitare che io e la mia famiglia fossimo sopraffatti. Ho capito che non avrei mai potuto combattere la mafia ma pensavo di poter almeno salvare ciò che mi circondava. Così ho iniziato un lavoro di convincimento a casa, a tavola. Ho avuto litigi molto violenti con mio padre. Messina Denaro non si poteva nemmeno nominare, ma io ho detto che era un idiota. Stiamo parlando di persone che fanno saltare in aria le autostrade, quindi c’era davvero un grande panico a casa mia. Mia nonna mi diceva di stare zitto fuori casa. Dopo la collaborazione di mio padre, avvenuta a seguito dell’arresto nel 2013, apparve per la prima volta ai miei occhi come un uomo. Dopo la collaborazione c’è stato un problema di sicurezza per la mia famiglia perché mio padre ha fatto condannare la sorella, il nipote e il cugino di Messina Denaro. E per questo siamo diventati i primi bersagli di questo criminale. Quando i magistrati ci hanno chiesto di entrare nel programma di protezione, io ho rifiutato perché non volevo barattare la mia identità con una persona che nemmeno conoscevo. E non volevo lasciare Castelvetrano perché sono i mafiosi che devono andarsene. Dal 2013 al 2023 sono ancora a Castelvetrano e l’ho fatto non perché sono un eroe ma perché è la mia vita. Quando hanno arrestato Messina Denaro non ci credevo, ma mi ha scioccato ancora di più il fatto che non fosse un latitante, era più libero di me, era a due chilometri da casa mia. Oggi sono propositivo e mi sento vincente perché sono ancora vivo e abito a Castelvetrano, e Messina Denaro è in carcere”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

A Riposto, in provincia di Catania, un commerciante di 60 anni, già noto alle forze dell’ordine, intento a vendere abusivamente pescato e crostacei nel mercato ittico locale, è stato denunciato dai Carabinieri per violazione delle norme di etichettatura e tracciabilità. All’uomo, sanzionato per 1.700 euro, sono stati sequestrati 85 chili di prodotti ittici, poi destinati a essere distrutti. Durante il controllo i militari hanno trovato la chiave di un lucchetto di sicurezza apposto alla porta di un bagno pubblico destinato all’utenza e utilizzato dal sessantenne come deposito dei prodotti ittici, crostacei e molluschi in pessimo stato di conservazione, considerata ovviamente l’assenza di impianto di refrigerazione.

On. Ida Carmina M5S: “Il Governo Meloni non vuole neanche iniziare una discussione sull’aeroporto ad Agrigento. Prova ne sia che ha dato parere contrario al mio Odg, contro cui hanno votato TUTTE le forze della maggioranza. Un altro schiaffo per gli agrigentini ed i territori viciniori .”    

L’On.Ida Carmina, deputato nazionale del M5S commenta amareggiata la bocciatura dell’Odg che ha presentato per chiedere al Governo un’assunzione di impegni la realizzazione dell’aeroporto nell’area sud-occidentale della Sicilia che ricade nella provincia agrigentina.

 “Devo constatare sempre più che questo governo delle destre e di Giorgia Meloni dimostra nei fatti che non ha intenzione di impegnarsi veramente per sopperire al grave ritardo infrastrutturale che sconta la Sicilia Meridionale e la provincia agrigentina in particolare. Avevo nel mio Odg spiegato dettagliatamente la carenza infrastrutturale in cui versa Agrigento e la sua provincia, una isola nell’ Isola , con un territorio agrigentino , privo di collegamenti autostradali, con eterni cantieri aperti e mai terminati, strade provinciali pericolose e scarsamente manutenute , collegamenti ferroviari a binario unico. Avevo citato in particolare la situazione della SS 189 Agrigento / Palermo e la sospensione dei lavori relativi al Viadotto Maddalusa , di collegamento del porto di Porto Empedocle con la SS 640 in direzione Caltanissetta , interventi urgenti con il cantiere chiuso da diverso tempo . Per questo avevo insistito al fine di aprire un varco, rispetto all’ isolamento nella nostra provincia , tramite un aeroporto con l’ avvio di un tavolo di concertazione con il Governo . Prendo atto che dello sviluppo di un territorio quello agrigentino a livello turistico, commerciale, agroalimentare, del diritto della salute ed alla mobilita’ dei cittadini a questo governo pare non interessare . Basta agitare la bandierina del Ponte sullo Stretto , che ho ragione di credere illusoria, una solita mera operazione finanziaria e di spartizione di poltrone e di soldi pubblici ,per sentirsi legittimati ad abbandonare in una condizione di grave disparità infrastrutturale gli abitanti di questa provincia, trattati da cittadini di serie C . Invito i parlamentari siciliani di centrodestra, invece di limitarsi a sostenere questa istanza del territorio nella sede deputata che è il Parlamento . Io non mollerò e continuerò a presentare, con la mia attività parlamentare , altre iniziative per realizzare un aeroporto nel territorio agrigentino e rendere giustizia alla nostra terra . Invero , nella logica di dare forza alle istanze del territorio, al di la’ ed a prescindere da steccati ideologici, ho controfirmato l’Odg sull’alta velocità dei treni per quanto concerne la tratta Agrigento-Palermo, a firma dei parlamentari di centrodestra , per rendere piu’ agevole e veloce arrivare nel territorio agrigentino . A questo Odg Governo ha dato parere favorevole . Cio’ dimostra come il sì o il no del Governo non valuta iniziative positive e di impatto per un territorio , solo perché le proposte partono da parlamentari di opposizione. Un metodo di governance che contesto con decisione e che va contro gli interessi dei cittadini e continua a tenerli nell’isolamento e nel ritardo viario . Su questi argomenti, sulla pelle e sul disagio dei cittadini , bisognerebbe volare alto ed andrebbero evitati meschini giochetti da politica di bassa lega .

E intanto si registra un ordine del giorno proposto dall’on. Calogero Pisano attraverso il quale chiede al Governo di inserire nei contratti di programma con Ferrovie dello Stato di opere di velocizzazione della tratta ferroviaria Palermo-Agrigento.

Se l’on. Pisano sapesse i costi per una velocizzazione della tratta ferrata Agrigento Palermo, toglierebbe subito le mani dal presentare l’Ordine del giorno. Con meno di un quarto dei soldi si potrebbe realizzare un aeroporto di secondo livello che tanti problemi risolverebbe per la nostra economia, per il nostro turismo e per la nostra vita sociale. Affianchi l’on. Carmina, semmai Pisano, per condurre una battaglia reale, sincera e con possibilità elevate di poterla realizzare, a favore dell’aeroporto.

 

 

Si prospetta il ripristino delle ore attualmente dimezzate per gli oltre 70 dipendenti della SAS (Servizi Ausiliari Sicilia): grandi passi avanti, ma ancora tanti ostacoli da superare per giungere a una risoluzione definitiva a cui si lavora alacremente da settimane. Lo annuncia Carmelo Pace, capogruppo della Democrazia Cristiana all’Ars, unico deputato regionale presente oggi all’incontro convocato in assessorato insieme al Direttore generale dell’Assessorato alla Sanità Iacolino, i vertici Asp Zappia e Mazzara e i vertici S.A.S. Pantò e Cottone.
“Da tempo ¬– osserva Pace – ho preso a cuore la vertenza dei lavoratori utilizzati all’Asp, convocando io stesso e partecipando personalmente a riunioni con i vertici della S.A.S. già nelle settimane scorse, mentre proprio tre giorni fa ci si è riuniti all’Asp di Agrigento. Oggi questa riunione congiunta a Palermo, in cui da solo ho rappresentato la deputazione regionale, ha permesso di intraprendere nuovi percorsi con ulteriori passaggi da affrontare, ma anche con ulteriori ostacoli da superare per giungere a una soluzione efficace.
“Sarebbe per me una felicità immensa dare notizia di una risoluzione della vertenza dopo il vertice di oggi – conclude Pace – ma non sono solito dare false speranze a nessuno, specialmente quando si tratta della dignità di lavoratori che, come in questo caso, si occupano di assistenza ospedaliera e dei distretti veterinari di tutta la provincia di Agrigento. Di certo rinnovo il mio personale impegno già assunto da tempo, al fine di trovare una risoluzione definitiva e sono certo che questo percorso condiviso troverà al più presto il meritato lieto fine”.
“ È mio dovere comunque ringraziare il direttore Iacolino, i vertici di Asp Agrigento e SAS per l’impegno che stanno profondendo per arrivare ad una definitiva soluzione in favore di questi lavoratori “.
Quasi la stessa gemella notizia l’hanno rivendicato questa mattina i due deputati di Forza Italia Gallo Afflitto e Margot La Rocca Ruvolo i quali con enfasi annunciavano testualmente: “A decorrere dal primo giugno sarà loro applicato il rispristino delle ore come previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, dopo che il primo di maggio vi è stata la riduzione del tempo pieno a tempo parziale del 50%. I lavoratori utilizzati all’Asp, di cui ampia parte si occupano di assistenza ospedalieria e dei distretti veterinari di tutta la provincia agrigentina, ad oggi sono punti di forza per il servizio sanitario. Pertanto – concludono Gallo e La Rocca Ruvolo – questo accordo restituisce finalmente dignità ai lavoratori della Sas, dopo quasi un mese di turbolenti disagi, fortemente peggiorativi in termini giuridici ed economici”.
Giova ricordare che il deputato regionale della DC Carmelo Pace ha da tempo ha preso a cuore la questione lavoratori SAS. E non a caso questa mattina Carmelo Pace era l’unico politico presente alla riunione indetta dal Direttore generale dell’Assessorato alla Sanità Iacolino, alla quale hanno partecipato anche i vertici Asp Zappia e Mazzara e i vertici S.A.S. Pantò e Cottone.
Dunque nessuna presenza di Gallo e la Rocca Ruvolo attorno al tavolo di questa mattina, se non, forse, dei loro fantasmi che nessuno ha visto. Eppure i due rappresentanti di Forza Italia hanno pure diramato un comunicato stampa attaverso il quale proclamavano in pompa magna l’avvenuta risoluzione della vertenza lavorativa a favore dei lavoratori della SAS.
Potenza di lu gibbiuni…

Come già accertato dai periti nel corso delle indagini preliminari, l’esplosione a Ravanusa in via Trilussa che l’11 dicembre del 2021 provocò 9 morti, fra cui una donna che avrebbe partorito dopo pochi giorni, sarebbe avvenuta “a causa delle gravi carenze nel processo di posa in opera e saldatura del tratto di tubazione del gas”. Le opere di raccordo delle due condotte, eseguite fra il 1985 e il 1988, sarebbero state eseguite in maniera maldestra. E nello stesso tratto, alcuni minuti prima dell’esplosione innescata dall’accensione di un elettrodomestico, si è verificato un cedimento strutturale che ha determinato una intensa fuga di gas. Ebbene, il procuratore reggente di Agrigento, Salvatore Vella, ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, anticamera della richiesta di rinvio a giudizio, a due tecnici. Uno è il responsabile tecnico dell’impresa A.Mi.Ca. Srl, “incaricata dalla committente SICILIANA GAS S.p.A. dell’esecuzione materiale dei lavori”. L’altro è il firmatario del collaudo tecnico-amministrativo del Comune di Ravanusa nonchè direttore dei lavori e firmatario della relazione finale sui lavori. Gli si contestano i reati di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e disastro. Per altri dieci indagati – tutti a lavoro con Italgas – è stata chiesta l’archiviazione.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

Aumenta in maniera esponenziale la vendita di biglietti del Carnevale di Sciacca edizione 2023. Dall’Italia e dall’estero vengo effettuati ogni giorno acquisti on line mentre nelle biglietterie fisiche di Sciacca si continuano a registrare nuove richieste di biglietti e abbonamenti. Da diversi centri della Sicilia, anche dalla parte orientale, si hanno notizie di pullman organizzati che giungeranno a Sciacca in occasione della festa mentre risulta quasi esaurita la capienza nelle strutture ricettive locali. Il sito ufficiale del Carnevale WWW.CARNEVALESCIACCA2023.IT e le pagine sociale Carnevale Sciacca 2023 continuano  a registrare accessi e richieste d’informazioni. A tal proposito ricordiamo che i biglietti rIdotti per i residenti a Sciacca possono essere acquistati nelle prevendite cittadine solo fino a venerdì 19 maggio. Il prezzo dell’abbonamento per 4 giorni è di € 10,00 + 2,00 (Diritti). L’abbonamento di 2 giorni è di € 7,00 + 2,00 (Diritti) mentre l’ingresso di un giorno è di € 4,00 + 1,00 (Diritti). Ma questo solo fino a venerdì 19 maggio. Al botteghino nei giorni 20, 21, 27 e 28 maggio non ci saranno più riduzioni e l’ingresso sarà di € 6,00 + 1,00 (Diritti) per tutti. In ogni caso scrivendo alla mail info@carnevalesciacca2023.it oppure al numero whatsapp 3314608870 o ancora collegandosi alla pagina Facebook Carnevale Sciacca 2023, si potranno avere tutte le informazioni utili sulla manifestazione.