Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, con la formula “perchè il fatto non sussiste”, ha assolto un ventisettenne agrigentino agente della polizia penitenziaria, accusato di violenza sessuale. L’uomo era anche stato sospeso per due anni dal servizio in seguito alle accuse contestategli. La vicenda risale all’estate 2021. La vicenda risale all’estate 2021. Ad accusare l’agente era stata una sua amica. Quest’ultima aveva raccontato di essere stata violentata in due occasioni nella stessa serata. La persona offesa ha raccontato di essersi recata in una casa a Porto Empedocle insieme alla sorella, al poliziotto e ad un altro amico. Poi le presunte violenze. L’imputato, difeso dall’avvocato Salvatore Pennica, ha sempre respinto ogni accusa. Dopo il rinvio a giudizio anche l’accusa, sostenuta in aula dal sostituto procuratore Gianluca Caputo, aveva chiesto l’assoluzione poiché non si era raggiunta la certezza della prova.
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