Luglio 2022 - Pagina 11 di 58 - Sicilia 24h
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Nel piccolo Comune di Joppolo Giancaxio rinasce dopo un periodo di stasi la Trattoria da Carmelo , conosciuta in tutta la Sicilia e raccontata anche da Andrea Camilleri nei suoi romanzi per la cucina casareccia e tradizionale e la familiarità che da sempre ha contraddistinto il rapporto tra gestione e clientela.

Questa tradizione continua con la nuova gestione di Francesco Argento , cugino dello storico fondatore della trattoria Carmelo.

Il menù e le pietanze rispecchiano i prodotti del territorio dai formaggi, agli insaccati locali, alle frittate e le caponate, le lumache che li differenziano dalla cucina di massa.

I primi piatti sono un revival della tipica cucina casalinga, pasta fresca che si abbina con melanzane o il finocchietto selvatico e la sarda e poi le grigliate di carne vero pezzo forte della casa, oltre un assortimento di dolci e frutta di prima scelta.

E’ una scommessa che dice il titolare Francesco Argento a cui crede tantissimo: Joppolo negli ultimi 30 anni è conosciuta in tutta la regione per questa trattoria e noi vogliamo continuare questa tradizione e siamo convinti che dal turismo religioso, esperenziale e da tutti coloro vogliono mangiare cibi sani , sapidi da noi troveranno un ritrovo sereno e appetitoso. E’ un buon rifugio per chi vuol trascorrere non solo un pranzo o una cena ma un momento di relax in un ambiente come Joppolo ospitale e accogliente che non ha nulla a che vedere con lo stress e la calca di posti turistici di massa.”

L’Akragas ci ha creduto fino in fondo, almeno finché non si sono materializzate le concorrenti. Niente ripescaggio in serie D. Una notizia nell’aria già nei giorni scorsi, quando la Lega Nazionale Dilettanti, attraverso un comunicato ufficiale, aveva comunicato le tre graduatorie per il ripescaggio: la prima inerente ai club che hanno perso lo spareggio per la promozione in Serie D, la seconda inerente ai club che hanno perso i play-out e sono retrocessi in Eccellenza, mentre la terza inerente ai club che sono retrocessi direttamente dalla D. L’Akragas figurava nella prima graduatoria ed è arrivata all’ottavo posto ma va considerato che i ripescaggi sono in alternanza tra una retrocessa e una perdente play off: ciò significa quindicesimo posto. La squadra giocherà, quindi, il prossimo campionato in Eccellenza. La Società dell’Akragas venerdì prossimo, 29 luglio, alle o19:30, al lido balneare “La Baia del Caos”, al lungomare Pirandello di Porto Empedocle, presenterà la squadra biancoazzurra che si appresta ad iniziare la stagione 2022-2023.
Digerito l’amaro boccone, la società si è regalato l’esperto centrocampista Agustìn Rodrigo Briones, classe 1988. E’ reduce dalla stagione nel club argentino del Deportivo Camioneros. Agustìn Briones ha la doppia, dell’Argentina e dell’Italia. Alto un metro e 80 centimetri, per un peso forma di 78 chilogrammi, predilige giocare davanti la difesa ed è un ottimo interdittore con una eccellente visione di gioco e piedi buoni. Ha sempre militato tra i professionisti. Nella stagione 2019/20 e 2020/21 ha indossato la maglia dell’Almirante Brown nel campionato argentino. Nella sua lunga e intensa carriera ha giocato anche con il Gimnasia de Mendoza, con il San Martìn de Tucumàn, con il Mushuc Runa in Ecuador e con l’Aldovisi, ancora in Argentina. Briones è atteso ad Agrigento nei prossimi giorni per iniziare il ritiro pre-campionato con la sua nuova squadra, l’Akragas del Presidente, Giuseppe Deni.

Un peschereccio della marineria di Licata, impegnato in una battuta di pesca, non appena ha tirato le reti ha notato la presenza di uno squalo bianco. Immediatamente, è stata avvistata la Capitaneria di porto. Non è la prima volta e non sarà nemmeno l’ultima. Lo squalo bianco è una presenza fissa nel nostro mare visto che è molto frequente nelle Isole Pelagie dove si riproduce. Nel Mediterraneo sono presenti oltre cinquante specie di squali.

Il concorso per assegnare i posti riservati ai laureati nei centri per l’impiego sarà replicato. La giunta regionale è pronta a varare un bando bis per coprire i 270 posti (su 537) vacanti dopo la bocciatura o la rinuncia della maggior parte dei concorrenti. L’ipotesi di scorrere la graduatoria assegnando i 270 posti vacanti ai primi degli esclusi sarebbe tramontata perché il Formez, che ha curato le selezioni, non sarebbe in grado di indicare adesso un punteggio preciso per tutti coloro che non hanno superato le prove scritte. Dunque per il governo non vi sarebbe altra scelta che il bando bis, probabilmente da riscrivere per rendere meno selettivi i requisiti necessari per partecipare. Ad esempio, nel primo testo molte lauree sono state escluse.

Il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, interviene a seguito del pronunciamento del Tar che ha dichiarato non ammissibile il ricorso del Comune di Agrigento contro la revoca del finanziamento disposta dal ministero nell’ambito del caso Suv. Spataro afferma: “Nonostante la dura protesta delle opposizioni e della città, il sindaco Miccichè e chi gli sta accanto tirano dritto nella loro errata decisione. Il risultato è che ad oggi il Tar Sicilia ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal Comune di Agrigento, con cui ha impugnato la revoca del finanziamento di oltre 130mila euro, serviti per l’acquisto dei Suv. Il rigetto è stato pronunciato per difetto di giurisdizione. Si continua con scelte sbagliate e dannose: per i cittadini e per le casse dell’Ente. Errare è umano, perseverare è diabolico. Il punto, per essere chiari, non è che il Tar abbia dichiarato inammissibile il ricorso avverso la revoca del finanziamento, ma continuare e perseverare difendendo, alcune volte inconsapevolmente, scelte che meritano invece di essere stigmatizzate. Il sindaco continua a fare da parafulmini e non vorremmo che ad essere colpita sia sempre e solo la povera gente. In un Comune all’orlo del dissesto come il nostro, Miccichè avrebbe fatto bene a far pagare di tasca propria chi ha sbagliato. Siano essi assessori, dirigenti o semplici impiegati”.

Il degrado nel porto di Licata è oltre il livello di guardia. Nonostante i numerosi  appelli rivolti dagli operatori della marineria al Comune  e dal sottoscritto la condizione è peggiorata. Gigli enormi cumuli di rifiuti che stazionano nella darsena di Marianello danno la misura della gravità della situazione. È vergognoso tenere il porto in queste condizioni il Comune intervenga al più presto e si mettano i pescatori in condizione di lavorare.”

È il commento dell’onorevole di “Prima l’Italia” e vice presidente commissione sanità all’Ars Carmelo Pullara.

“Il Porto di Licata-scrive Pullara- è diventato inaccessibile per gli operatori della marineria licatese a causa dei cumuli di rifiuti che continuano a proliferare senza che il Comune intervenga. Tutto ciò è inaudito . La situazione è peggiorata. I pescatori  oramai stanchi e sul piede di guerra non sanno più a chi rivolgersi .  A causa dell’enorme quantità di rifiuti e dell’odore nauseabondo che ne deriva i pescatori non possono più transitare nemmeno con le auto .

Ero intervenuto già, pochi giorni fa, per sollecitare l’amministrazione per un urgente bonifica ambientale. Avevo lanciato anche l’idea di chiudere il porto e dare accesso solo ai pescatori e ai diportisti e comunque solo a chi per vario titolo avesse diritto di accesso al porto.

Alla luce di ciò – scrive Pullara – torno a sollecitare l’amministrazione comunale a prendere in seria considerazione il problema e ad intervenire subito con urgenza mettendo gli operatori della marineria in condizione di lavorare. E’ ormai emergenza totale non solo di tipo ambientale ma anche igienico sanitaria. Se la situazione dovesse persistere ancora mi vedrò costretto a far intervenire il Prefetto per arrivare ad una soluzione celere”.

Su proposta dell’assessore Razza la giunta Musumeci ha prorogato i commissari delle Aziende sanitarie fino al 31 dicembre e le Usca.

La giunta Musumeci ha approvato la delibera proposta dall’assessore alla Sanità, Ruggero Razza, per la riorganizzazione delle strutture commissariali delle Aziende sanitarie provinciali e, contestualmente, per l’istituzione delle Unità di continuità assistenziale. Il provvedimento prevede prima di tutto una proroga dell’incarico conferito ai Commissari delle Aziende sanitarie fino al 31 dicembre prossimo, al fine di garantire la continuità nell’erogazione di tutti i servizi collegati alla gestione della pandemia, tra campagna vaccinale, l’assistenza domiciliare in coordinamento con i medici di famiglia, e il tracciamento dei soggetti positivi al covid. Inoltre, in attesa che il Ministero attui il provvedimento di istituzione delle Unità di continuità assistenziali (una per ogni distretto), la delibera proroga l’attività delle attuali Usca, in quanto strutture fondamentali per l’attuazione sul territorio dei servizi assistenziali finalizzati al contrasto al covid. E l’assessore Ruggero Razza afferma: “Grazie alle Usca e alle strutture commissariali siamo riusciti, durante i momenti più cupi di questi due anni, a mettere in piedi un paradigma virtuoso di gestione della pandemia. Lo abbiamo dimostrato con i fatti e, soprattutto, con i numeri. Quest’esperienza costituisce un tesoro: un modello organizzativo fatto da buone pratiche, messe in atto da professionisti di livello. Con questo provvedimento diamo continuità a tutto questo, nel solo interesse dei cittadini siciliani e di tutti coloro che, purtroppo, si trovano ancora oggi a combattere contro il virus”.

La scomparsa di Giovanni Buccoliero, medico morto improvvisamente mentre stava visitando i pazienti all’ospedale Giannuzzi di Manduria, riapre il dibattito sulla “Questione medica”, argomento trattato di recente durante la riunione svoltasi ad Agrigento tra i nove presidenti degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) di Sicilia e i vertici della Federazione nazionale ordini medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo). Una “questione” di rilevante importanza, considerato che i camici bianchi, a causa dell’ormai storica carenza di personale, sono sottoposti a turni di lavoro massacranti che, talvolta, hanno un drammatico epilogo, come nel caso della morte del dottore Buccoliero.

“Lo abbiamo detto più volte – afferma Santo Pitruzzella, presidente Omceo Agrigento – se non si procede con le assunzioni di medici, risolvendo le criticità poste alla base del blocco delle assunzioni, continueremo a registrare gravissime conseguenze, come nel caso del dottore Buccoliero. Una perdita difficile da accettare. L’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Agrigento è a fianco della famiglia Buccoliero che oggi piange la scomparsa di un uomo, di un medico che, ed è veramente il caso di dirlo, ha dato la propria vita in nome della professione. Professione spesso bistrattata da continui tagli, dalla mancanza di assunzioni che sfociano, inevitabilmente, in nefaste conseguenze. È ora di intervenire, senza se e senza ma, affinché si proceda nel più breve tempo possibile a risolvere i problemi della categoria a cominciare dal rimpinguamento delle magre schiere di medici, le cui amare conseguenze sono ormai sotto gli occhi di tutti”.

A lanciare un appello alle istituzioni sanitarie è Piero Luparello, vicepresidente dell’Omceo di Agrigento.

“Ritengo sia necessario rimediare nel più breve tempo possibile alla grave carenza di organico – afferma – così da salvaguardare il personale in servizio sottoposto a ritmi di lavoro intensi; garantire l’opportuna qualità dell’assistenza sanitaria e distribuire al meglio le risorse umane attualmente in servizio, soprattutto in considerazione delle ferie estive capaci di acuire ancor più un problema che interessa tanto i medici, quanto gli stessi pazienti”.

A Siculiana marina, nei pressi di un locale notturno, si sono azzuffati quattro siculianesi e due raffadalesi. I Carabinieri li hanno denunciati a piede libero alla Procura di Agrigento per rissa, e quattro anche di lesioni personali perché un ferito con prognosi di 10 giorni, un barista di 21 anni di Raffadali, ha sporto querela. Sono stati immortalati dai video delle telecamere di sorveglianza. Ignote al momento le ragioni che hanno scatenato la singolar tenzone.