Torna in tv la Costa del Mito: la Valle dei Templi, la Scala dei Turchi e Bovo Marina sono le mete turistiche scelte per una nuova puntata di “Giusina in Cucina“, programma televisivo che va in onda su Food Network e sui canali Discovery. In questi giorni, prosegue l’avventura di Giusi Battaglia, esperta di comunicazione e giornalista, tra piatti prelibati e paesaggi siciliani mozzafiato, per raccontare uno dei tratti di costa più belli della Sicilia sud occidentale e altre portate golosissime e soprattutto veraci. La troupe concluderà le riprese domenica prossima, assistita dalla Valle dei Templi Film Commission. “Questa è l’ennesima dimostrazione- afferma il regista Marco Gallo, responsabile della Valle dei Templi Film Commission – che il nostro territorio sta crescendo moltissimo. Con l’evento Agrigento Cooking Show abbiamo avuto l’opportunità di conoscere Giusina e di supportare come Film Commission la sua produzione durante le riprese nelle nostre location. Stiamo lavorando in questi mesi con l’obiettivo di agevolare anche le nostre maestranze all’interno di produzioni esterne, con l’obiettivo duplice di agevolare le produzioni e di offrire nuove opportunità di sviluppo a chi lavora nel settore e crea prodotti audiovisivi”.
L’Arcivescovo Alessandro Damiano ha convoca la Chiesa agrigentina oggi, venerdì 27 maggio, alle ore 11.45 nella Sala Chiaramontana del Seminario, per annunciare la nomina di Don Baldo Reina a vescovo ausiliare di Roma.
Il prestigioso incarico conferito a Don Baldo, sarà quello di essere un ulteriore vescovo assegnato alla diocesi romana a supporto del cardinale vicario del Papa; i vescovi ausiliari di Roma sono incaricati dei vari settori della capitale (Roma nord, sud, est, centro, ovest).
Da oggi la diocesi di Roma conterà un nuovo vescovo ausiliare che si aggiungerà a quelli già presenti.
Per molti anni, Don Baldo, è stato il punto di riferimento della diocesi agrigentina, ha ricoperto l’incarico di rettore del seminario arcivescovile sino al suo trasferimento nella capitale e prestare servizio nella Congregazione per il Clero.
La Diocesi di Roma sul sito dopo la pubblicazione del Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede ancora non specifica i nuovi incarichi.
Don Baldassere (per tutti Baldo) Reina è nato il 26 novembre 1970 a San Giovanni Gemini, in provincia Agrigento. È entrato nel Seminario Arcivescovile nel 1981. Nel 1995 ha conseguito il Baccalaureato in Sacra Teologia e nel 1998 la Licenza in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. È stato ordinato presbitero l’8 settembre 1995. Dal 1998 al 2001 è stato Assistente Diocesano di Azione Cattolica e Vicerettore del Seminario Arcivescovile di Agrigento. Dal 2001 al 2003 è stato Parroco della Beata Maria Vergine dell’Itria di Favara. Dal 2003 al 2009 è stato Prefetto degli studi dello Studio Teologico San Gregorio Agrigentino e dal 2009 al 2013 Parroco di S. Leone ad Agrigento. Dal 2013 al 2022 è stato Rettore del Seminario Maggiore di Agrigento. Dal 2022 il suo trasferimento nella capitale per prestare servizio nella Congregazione per il Clero; il 27 maggio 2022 la sua nomina a vescovo ausiliare della diocesi di Roma. Don Baldo ha svolto inoltre i seguenti incarichi in Diocesi: Docente di Sacra Scrittura presso l’Istituto di Scienze Religiose; Docente stabile presso lo Studio Teologico San Gregorio Agrigentino; Direttore dell’Ufficio Cultura; Canonico del Capitolo Cattedrale; Membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori.
Via libera dell’Assemblea Regionale Siciliana all’emendamento che istituisce la Fondazione Culturale Rosa Balistreri, dedicata alla straordinaria cantante popolare licatese. La Fondazione, senza fini di lucro, avrà sede nel Comune di Licata. “Per la nostra città si tratta di un’opportunità e sindaco ed amministrazione comunale si faranno promotori delle attività propedeutiche. Apprezziamo – è il commento del sindaco Pino Galanti – l’iniziativa del deputato regionale licatese, Carmelo Pullara, di far finanziare l’istituzione della Fondazione Rosa Balistreri”.
“L’amministrazione comunale in carica – aggiunge il primo cittadino – con i mezzi di cui dispone, ha lavorato alla promozione della figura di Rosa Balistreri. La Fondazione rappresenta un utile strumento di marketing territoriale. Proveremo a sfruttare al meglio le opportunità garantite dall’iniziativa, con l’auspicio che questa possa essere solo la prima di occasioni in cui i temi, l’interesse e l’amore per la città di Licata possano unire le azioni istituzionali dell’amministrazione comunale e del deputato regionale locale, che ringraziamo”.
Incidente sul lavoro mortale a Messina dove un uomo è morto dopo essere caduto da un’impalcatura. La vittima è Salvatore Marchetta, 50 anni, deceduto dopo un disperato intervento chirurgico all’ospedale Papardo. Secondo le prime indagini ad opera della Polizia, Marchetta ha perso l’equilibrio durante il montaggio di un infisso in un’abitazione al secondo piano di una palazzina. Sul posto è intervenuta un’ambulanza, che lo ha trasferito al Pronto soccorso del Papardo. Salvatore Marchetta, molto conosciuto in città, svolgeva l’attività di steward allo stadio.
Sono adesso subito a disposizione della Regione Siciliana 211 milioni di euro, prima congelati, pari a circa la metà dell’importo relativo alle quote ordinarie di copertura del disavanzo accertato con l’approvazione del rendiconto 2018. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato lo schema di decreto legislativo sulle “Norme di attuazione dello Statuto della Regione Siciliana in materia di armonizzazione dei sistemi contabili, dei conti giudiziali e dei controlli”, già determinato dalla Commissione paritetica Stato-Regione Siciliana ed attuativo di uno dei punti dell’accordo di finanza pubblica sottoscritto lo scorso dicembre tra il presidente della Regione, Nello Musumeci, e il ministro dell’Economia, Daniele Franco. L’entrata in vigore di tale disposizione di attuazione consente di liberare ingenti risorse assegnate a capitoli che sono stati congelati, ma che adesso saranno immediatamente disponibili. Oltre a tale risparmio immediato di 200 milioni, lo Stato si è impegnato a erogare 100 milioni (formalmente per compensare i costi dovuti all’insularità) e ha autorizzato la Regione a rinviare ai prossimi anni il ripianamento di una parte del disavanzo, liberando nelle casse di Palazzo d’Orleans altri 211 milioni di euro.
Non c’è turista che abbia visitato la Valle dei Templi , dalla fine degli anni Cinquanta ad oggi, che non si ricordi del suo storico e, per più di cinquanta anni, anche unico bar: il Posto di Ristoro.
Un tempo veniva a trovarsi presso quella che era l’unica uscita del sito, e spesso anche entrata principale, per le auto che riempivano il piazzale adiacente.
Unico punto di sosta per i gruppi che intraprendevano la visita dei Templi, ha dissetato e sfamato i visitatori nelle torride giornate estive.E’ stato un rifugio sicuro dove ripararsi all’arrivo di un acquazzone. E l’unico telefono per chiamare un taxi o un mezzo di soccorso quando non c’erano i cellulari.
Grazie alla sua posizione strategica ha reso possibile a chi per le proprie condizioni fisiche non potesse seguire il gruppo nella visita, a godersi comunque piacevolmente all’ombra, la vista del vicinissimo Tempio di Ercole gustando una granita.
Per noi guide era molto più di un bar. Un punto di riferimento, una seconda casa nelle giornate di alta stagione. Ed il posto dove venire a conoscenza di tutte le novità a riguardo del nostro lavoro quando non esistevano le Chat Whattsapp.
Dopo settanta anni di attività il bar chiuderà la propria attività il 31 maggio 2022.
Ma saranno ancora in molti, tra autisti e accompagnatori stranieri che continueranno a menzionarlo quale punto di incontro.
E vogliamo quindi anche noi guide ricordare con affetto e gratitudine il Signor Giulio e tutti i componenti della famiglia Montalbano che sono sempre stati all’altezza di questo ruolo importante.
Grazie da noi tutti
Associazione Guide “Città di Agrigento”
Disposta la confisca definitiva dei beni della famiglia del collaboratore Lorenzo Cimarosa, cugino di Messina Denaro. Lo sfogo del figlio. L’intervento del presidente dell’Antimafia, Morra.
La Cassazione, con sentenza definitiva, ha disposto la confisca: ai primi di giugno Giuseppe e Michele Cimarosa, con la madre Rosa Filardo e la nonna Rosa Santangelo, consegneranno allo Stato la loro casa e l’annesso maneggio equestre “Equus”, in contrada Fontanelle Maggiare, a Castelvetrano. L’immobile è intestato ai due figli del collaboratore di Giustizia Lorenzo Cimarosa, cugino di Matteo Messina Denaro, morto a 56 anni per cause naturali l’8 gennaio del 2017.
Il primo sequestro preventivo risale al 2014 ad opera della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Trapani. Poi è stato confermato in Appello e adesso dalla Suprema Corte. Giuseppe Cimarosa, 39 anni, è appassionato di equitazione, e ha partecipato a diversi e prestigiosi eventi equestri in tutta Italia. E innanzi alla Commissione nazionale antimafia si è rammaricato così: “Credevo che la scelta di mio padre di collaborare con i magistrati fosse stata apprezzata da molti cittadini e, invece, mi sono ritrovato da solo con mia madre, mio fratello e mia nonna, la sorella della madre di Matteo Messina Denaro. C’è chi, con un pretesto, è andato via dai corsi di equitazione, altri ancora hanno deciso di non parlarmi più. Mio padre con le sue dichiarazioni ha rotto un muro di omertà. La sua collaborazione ha sferrato un colpo durissimo alla famiglia Messina Denaro, ma io ho ricevuto la confisca della casa e del maneggio, che per me sono l’unica bombola d’ossigeno. Oggi nel mio maneggio abbiamo un vivaio di quasi 50 tra bambini e ragazzi, e l’associazione ‘Libera’ organizza periodicamente incontri, portando anche alcuni detenuti minorenni in prova per ascoltare la nostra testimonianza” – ha concluso. Ecco perché il presidente della Commissione nazionale antimafia, Nicola Morra, in tour nella provincia di Trapani, ha appena incontrato Giuseppe Cimarosa, e commenta: “Se adesso lo Stato dovesse, insipientemente, abbandonare Giuseppe Cimarosa, ma sono sicuro che non avverrà, lo Stato farebbe vincere, magari non in maniera intenzionale, Cosa Nostra. Ci siamo attivati e le istituzioni stanno rispondendo per il momento bene. Ma bisogna sempre insistere ed essere prudenti” – conclude. Sarebbe stato proprio Giuseppe Cimarosa a convincere il padre Lorenzo, indicato come il cassiere del boss latitante Matteo Messina Denaro, a collaborare con la Giustizia. Nel 2017, pochi mesi dopo la morte di Cimarosa, nel cimitero di Castelvetrano la tomba fu danneggiata: ignoti spaccarono un angelo di marmo posto sulla lapide, che rovinò a terra rompendo un cuore in ceramica, un lumino, e un libro di marmo con la foto e un pensiero scritto dai familiari. A Firenze i parenti, per ricordarlo, hanno affisso la foto di Lorenzo Cimarosa sulla tomba di famiglia. E anche la foto è stata danneggiata nel 2019.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)
Domani, sabato 28 maggio, sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia la Finanziaria approvata lo scorso 13 maggio dall’Assemblea Regionale. Tra le tabelle finali emergono sensibili tagli al settore delle associazioni antimafia e antiracket, e minori stanziamenti per i disabili. Resistono invece le spese per la propaganda turistica. Per trovare i fondi destinati a finanziare i 242 emendamenti aggiuntivi, e approvare entro il termine il documento contabile di previsione, maggioranza e opposizione hanno tagliato su voci storiche del bilancio. I contributi alle associazioni antiracket per aiutare gli imprenditori in crisi per richieste estorsive sono stati ridotti dai 320.586 euro del 2021 ai 19.910 euro del 2022. I contributi per gli orfani delle vittime della mafia sono stati del tutto cancellati, e valevano 76.645 euro l’anno scorso. Cancellati anche i fondi per assumere i parenti di vittime della mafia: nel 2021 vi sono stati 188 mila euro. Spariscono pure i fondi per gli indennizzi alle vittime della criminalità che l’anno scorso sono stati di circa 70 mila euro.
Ieri presso il complesso della Polizia di Stato “D. Angelone” ad Agrigento si è celebrato il 9° congresso Provinciale del SIULP, il sindacato delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, il più rappresentativo e storico nel comparto sicurezza.
Per acclamazione è stato eletto quale Segretario Generale Provinciale del SIULP Salvatore Alonge, in servizio presso la Questura di Agrigento.
Il massimo Organismo politico del SIULP Agrigento, alla presenza del Segretario Regionale Santino Giorgianni, ha dato mandato al neo Segretario Generale Provinciale ed alla Segreteria che lo affiancherà, composta da Sebastiano Canicattì, Alberto Picone, Velardi Antonino, Ciulla Vincenzo, Guadagnoli Enrico, Spirio Gerlando, Mulè Roberto, Cimino Giuseppe, Nardulli Giuseppe, Pagnottella Riccardo nel proseguire nella necessaria e fondamentale azione a tutela degli operatori di Polizia agrigentini.
Nella circostanza il Questore di Agrigento dr.ssa Maria Rosa Iraci, accompagnata dal suo Vicario dr. Egidio Di Giannantonio ha espresso profonda stima e riconoscimento professionale al Segretario uscente Sebastiano Canicatti’ ed al neo eletto Salvatore Alonge.