Marzo 2021 - Pagina 12 di 59 - Sicilia 24h
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Beni per sei milioni di euro sono stati sequestrati a Calogero John Luppino, ex consigliere comunale di Mazara del Vallo arrestato nel 2019 nell’ambito dell’inchiesta antimafia cosiddetta “Mafiabet”. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trapani, su proposta della Procura di Palermo, ed eseguito dai Carabinieri. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’ascesa imprenditoriale di Luppino nel settore delle scommesse e dei giochi online sarebbe stata agevolata da esponenti dei mandamenti mafiosi di Castelvetrano e Mazara del Vallo che avrebbero obbligato diversi esercizi commerciali del Trapanese ad installare le macchinette delle società di Luppino, a pena di pesanti ritorsioni. Inoltre, l’attività economica di Luppino sarebbe stata sovvenzionata anche dai familiari del latitante Matteo Messina Denaro. I beni sequestrati nelle province di Roma e Trapani sono costituiti da 10 società e relativi compendi aziendali, 6 terreni, 14 rapporti bancari, 1 motoveicolo, 1 cavallo da corsa, nonché denaro contante, titoli di credito e lingotti d’oro.

Il governo Musumeci ha stanziato 5 milioni di euro per i Comuni siciliani virtuosi nell’ambito della raccolta differenziata. E’ stato pubblicato sul sito della Regione il decreto inter-assessoriale (Economia e Autonomie locali), firmato da Gaetano Armao e Marco Zambuto, che assegna un contributo agli Enti locali che nel corso del 2019 hanno superato il 65 per cento della raccolta differenziata. A beneficiarne, in attuazione di una norma regionale, sono 134 Comuni delle nove province dell’Isola. L’assessore Zambuto commenta: “Cresce di anno in anno il numero dei Comuni ‘ricicloni’. Nel 2018 erano 79 e l’anno precedente appena 31. E’ un aumento che conferma una sempre maggiore sensibilità ambientale da parte dei siciliani, oltre all’impegno quotidiano dei sindaci”. Più in particolare, ad Agrigento sono stati assegnati 164mila euro.rifiuti

L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha diffuso i dati relativi al numero degli attuali positivi nella provincia. Eccoli: Agrigento, 154; Alessandria della Rocca, 18; Aragona, 19; Bivona, 14; Burgio, 12; Calamonaci, 16; Caltabellotta, 14; Camastra, 4; Cammarata, 7; Campobello di Licata, 17; Canicattì, 81; Casteltermini, 40; Castrofilippo, 1; Cattolica Eraclea, 2; Cianciana, 26; Comitini, 14; Favara, 80; Grotte, 4; Joppolo Giancaxio, 4; Licata, 19; Lucca Sicula, 3; Menfi, 1; Montallegro, 1; Montevago, 4; Naro, 1; Palma di Montechiaro, 101; Porto Empedocle, 54; Racalmuto, 20; Raffadali, 88; Ravanusa, 8; Ribera, 115; San Biagio Platani, 6; San Giovanni Gemini, 7; Sant’Angelo Muxaro, 7; Santa Margherita di Belice, 14; Santo Stefano di Quisquina, 10; Sciacca, 84; Siculiana, 51; Villafranca Sicula, 14.“

Un giovane di 22 anni, Riccardo Maestrale, di Milazzo, in provincia di Messina è morto in un incidente sull’autostrada A20, nei pressi del viadotto Tarantonio, poco prima di Villafranca Tirrena, in direzione Palermo. Maestrale, militare dell’esercito in servizio a Cosenza, è stato alla guida di una Peugeot 208 con il fratello quando, accortosi di un grave tamponamento avvenuto pochi metri più avanti, ha deciso di fermarsi per prestare soccorso e aiutare gli occupanti delle altre automobili. Fatale è stato però il sopraggiungere di un altro mezzo, una Ford EcoSport, che ha centrato Maestrale, morto sul colpo, e il fratello, che è ricoverato in ospedale in gravi condizioni.

L’attesa sentenza della Corte Costituzionale sull’abolizione dell’ergastolo ostativo. Le reazioni: “E’ stata una delle richieste del papello di Riina”.

Slitta a dopo Pasqua l’attesa sentenza della Corte Costituzionale nel merito della questione di legittimità costituzionale sull’ergastolo ostativo, ossia del no alla liberazione condizionale e ad altri benefici carcerari per i detenuti condannati per reati di mafia che abbiano scontato 26 anni di carcere e che non hanno collaborato con la giustizia. Quando invece la libertà condizionata e altre premialità sono concesse a tutti gli altri detenuti con 26 anni di carcere sulle spalle. Si tratta di quanto prevede l’articolo 4 bis comma 1 dell’ordinamento penitenziario su cui è atteso il pronunciamento della Consulta. Sullo stesso articolo 4 bis comma 1, ispirato da Giovanni Falcone e approvato dopo la strage di Capaci, pesa già una bocciatura da parte della Corte europea per i diritti umani e il conseguente invito rivolto all’Italia a riscriverlo. E poi, l’Avvocatura dello Stato, che rappresenta l’orientamento del Governo, ha chiesto alla Corte Costituzionale di non dichiarare incostituzionale l’articolo sull’ergastolo ostativo, ma di riconoscere al Giudice di sorveglianza il potere di valutare a sua discrezione caso per caso se concedere la libertà vigilata anche ai boss irriducibili, che non hanno collaborato, a patto che abbiano scontato 26 anni di carcere. Ebbene, è stata tale richiesta dell’Avvocatura dello Stato ha sollevare polemiche e reazioni. Ad esempio il magistrato Nino Di Matteo ha commentato: “Poco alla volta, nel silenzio generale, si stanno realizzando alcuni degli obiettivi principali della campagna stragista del 1992-1994 con lo smantellamento del sistema complessivo di contrasto alle organizzazioni mafiose ideato e voluto da Giovanni Falcone. Un’eventuale sentenza di accoglimento della Consulta, infatti, aprirebbe la strada di fatto alla possibile abolizione dell’ergastolo, cioè uno dei punti inseriti nel papello di Totò Riina”. E Maria Falcone, sorella di Giovanni, commenta: “Consentire a un mafioso ergastolano, che non abbia mai intrapreso la strada della collaborazione con la giustizia, di godere di permessi premio sarebbe un clamoroso arretramento nella lotta a Cosa nostra. Nella nostra legislazione ci sono punti fermi come l’ergastolo ostativo e il carcere duro che sono frutto del lavoro e dell’esperienza dei tanti servitori dello Stato che al contrasto ai clan hanno dedicato la vita. Indebolire una normativa costata sangue e sacrifici, che ha portato lo Stato a mettere a segno risultati importanti, sarebbe imperdonabile”. E Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, commenta: “La posizione dell’Avvocatura dello Stato è una resa incondizionata, il pagamento di una cambiale sulla trattativa, una diretta conseguenza del cambio di governo. Con il ministro Bonafede e con il governo Conte non sarebbe mai avvenuto. Ritengo sia veramente il colpo di grazia che stanno dando a Borsellino e Falcone dopo averli uccisi. A 30 anni di distanza stanno pagando la più grande e grossa cambiale prevista dalla trattativa, la più importante richiesta inserita da Riina nel papello”.

 

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

Mentre torna a salire la curva dei nuovi contagi Covid in Sicilia, la Regione lancia la sfida per accelerare la campagna vaccinale cercando di coinvolgere nella somministrazione anche strutture non “convenzionali”: dalle parrocchie fino ai lidi balneari nella stagione estiva.
Cinquecento parrocchie hanno già messo a disposizione i propri locali per la somministrazione di vaccini rispondendo a una specifica richiesta rivolta dall’assessore regionale alla Sanita’, Ruggero Razza, a tutte le diocesi dell’isola, in vista delle festività pasquali.

La somministrazione delle dosi comincerà il prossimo 3 aprile, per il sabato Santo: “Un atto di fede e di speranza” lo definisce il presidente della Regione Musumeci che aggiunge: “Dopo le parrocchie siamo pronti a fare le vaccinazioni in estate anche negli stabilimenti balneari, naturalmente d’intesa con la federazione interessata ed il consenso dei titolari. Ma lo possiamo fare appena avremo i vaccini”. Ed è proprio questa la nota dolente su cui il Governatore continua a battere: “Stiamo pregando tutti i santi del paradiso perché in Sicilia entro il 3 aprile arrivino almeno 100mila dosi di vaccino, siamo pronti a lavorare negli hub vaccinali h24. Mancando la materia prima invece possiamo offrire solo un bicchiere d’acqua”. Riferendosi infine alle lunghe code che si sono registrate nell’hub della Fiera di Palermo, Musumeci assicura che non ci saranno ‘tagli’ nelle prenotazioni: “Nessun rallentamento si sta lavorando con lo stesso ritmo del primo giorno; non appena si saranno esaurite le scorte dei vaccini io stesso comunicherò ai siciliani che siamo fermi, ma speriamo che questo non debba mai accadere”.
Intanto torna a salire il numero dei nuovi positivi nell’isola: sono 895 su 25.226 tamponi processati, con una incidenza di poco superiore al 3,5%, in aumento rispetto a ieri.
La regione resta nona per numero di contagi giornalieri. Le vittime sono 20 e portano il totale a 4.513. Il numero degli attuali positivi è di 15.994 con 393 casi in meno rispetto a ieri; i guariti sono infatti 1.268. Resta stabile invece la situazione negli ospedali: i ricoverati sono 931, gli stessi di ieri, quelli nelle terapie intensive sono 118, uno in meno.
Un andamento confermato anche dal report settimanale sulla situazione in Sicilia. Dal 17 al 23 marzo, secondo l’analisi della Fondazione Gimbe, risulta in peggioramento l’indicatore relativo ai “Casi attualmente positivi per 100.000 abitanti” (338, erano 303 settimana precedente) e si registra un aumento dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente (variazione percentuale pari al 20,3%). Sotto soglia di saturazione i posti letto occupati da pazienti Covid in area medica 21% (media Paese 43%) e terapia intensiva al 15% (media Paese 39%). La percentuale di popolazione che ha completato il ciclo vaccinale e’ pari al 4,1% (media Italia 4,4%) e la percentuale di over 80 che ha completato il ciclo vaccinale e’ pari al 16,5% (media Italia 19,1%), mentre hanno fatto in Sicilia la prima dose il 21,5% (media Italia 27,4%).

Comitini potrebbe diventare zona rossa nel giro di qualche giorno.
“E’ di poche ora fa- dice il sindaco Nino Contino – la comunicazione ufficiale da parte dell’ASP di Agrigento sui contagi nel nostro comune che per come tutti già sapevamo si attesta a 14 residenti. Un numero destinato ancora a salire in considerazione che altri nostri concittadini sono stati sottoposti in queste ultime ore a tampone molecolare ed altri ancora sono in lista di attesa. E’ certamente un periodo di grande apprensione come lo è in tutti i comuni della provincia poiché nessun territorio ad oggi è stato risparmiato dal virus. Per quanto è di mia competenza, dopo avere informato il preside prof. Giordano ho provveduto ad emanare ordinanza di chiusura delle scuole ed in sintonia con i vertici dell’Asl di Agrigento mi sto adoperando, per la verità a malincuore, per far decretare il nostro territorio dalle Istituzioni regionali come zona rossa, con tutte le limitazioni e sacrifici che questo comporterebbe.
E’ difficile in questo momento attribuire colpe per il proliferare di questo focolaio epidemico, forse si poteva fare di più o forse no, ma una cosa è certa il potere infettivo di queste nuove varianti virale è molto alto e non sono risparmiati ne giovani ne anziani. Vi invito a non intraprendere azioni sconsiderate atte a favorire lo sviluppo e la diffusione del virus con le sue varianti (feste di compleanno?, uscite senza mascherine, assembramenti etc…). In ogni caso vi invito anche a stare tranquilli perché c’è chi con tanta esperienza e competenza sta lavorando incessantemente per riportare questo nostro comune nuovamente alla normalità e alla serenità. Anche quei paladini, che in questi giorni, pur non avendo competenza e rappresentatività, stanno solo incessantemente diffondendo previsioni catastrofiche attribuendo inconsapevolmente colpe mirate per la diffusione pandemica, possono essere di grande aiuto per la nostra comunità. Basta che tengano la bocca chiusa e ne usciranno fieri per avere almeno contribuito a dare serenità alla collettività; le guerre politiche vanno fatte in altri momenti e comunque non sulle spalle e sulla salute dei cittadini. Invito tutti i nostri residenti a registrarsi presso il portale dell’ASP per essere sottoposti a vaccinazione perché solo i vaccini permetteranno di uscire in tempi rapidi dalla pandemia. In ogni caso, a breve, presso la sede municipale sarà operativo uno sportello per supportare chiunque abbia difficoltà a prenotare la vaccinazione”.

895 nuovi positivi al Covid19 su 25.226 tamponi processati, con una incidenza di positivi di poco superiore al 3,5%, in aumento rispetto a ieri.

La Sicilia resta nona per numero di contagi giornalieri.

Le vittime sono state 20 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 4.513.

Il numero degli attuali positivi è di 15.994 con 393 casi in meno rispetto a ieri;

I guariti sono infatti 1.268. Negli ospedali i ricoverati sono 931, senza nessuna variazione rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 118, uno in meno.

I nuovi positivi per Province:

Palermo 347

Catania 176

Messina 58

Siracusa 84

Trapani 27

Ragusa 28

Caltanissetta 45

Agrigento 80

Enna 50.