“Una maggioranza Draghi in Sicilia”

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Ampio confronto in Assemblea, con la giunta e i territori rappresentati: anche in Sicilia auspicata una “maggioranza Draghi”.

A Roma governa la cosiddetta “maggioranza Draghi”, ovvero un ampio arco parlamentare che comprende forze politiche della sinistra, del centro e della destra, dal Partito Democratico fino alla Lega attraversando il Movimento 5 Stelle, ed escludendo, per loro volontà, da una parte Sinistra Italiana, e dall’altra Fratelli d’Italia. Si tratta, come lo si sarebbe definito all’epoca della Prima Repubblica, di un governo di salute pubblica, oppure di unità nazionale, ovvero un governo appositamente formato per fronteggiare delle gravi incombenze, quali sono, attualmente, l’emergenza sanitaria, economica, sociale, e l’indispensabilità dell’utilizzo e della spesa dei fondi del Recovery Plan per la ripresa e la resilienza. Ebbene, anche in Sicilia è auspicata a palazzo d’Orleans una “maggioranza Draghi”. E il primo a lanciare il “sasso nello stagno” è il presidente dell’Assemblea Regionale, e leader di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, che afferma: “In un periodo di grave crisi sanitaria, economica e sociale, come quello che stiamo vivendo, il dialogo tra partiti di maggioranza e opposizione non può che fare bene. Nel mio ruolo di presidente dell’Assemblea, e di commissario regionale di Forza Italia, cerco di tenere aperto il confronto politico. Non è un mistero che tifo per una larga maggioranza come quella che sostiene il governo Draghi”.

Poi Miccichè rilancia la collaborazione costruttiva in Assemblea, con la giunta Musumeci e col territorio, e aggiunge: “Il confronto in Assemblea con le forze politiche non può che essere sempre costruttivo. La giunta regionale, specialmente di fronte alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, non può non ascoltare le istanze che arrivano dai territori. Per quanto riguarda i rapporti con l’Esecutivo, credo che sia necessario un maggiore dialogo tra Assemblea e giunta regionale. E ciò per il semplice fatto che in Assemblea sono rappresentati tutti i territori della Sicilia, mentre nel governo no. Ascoltare le istanze che arrivano dal Parlamento, secondo me, può essere di grande aiuto all’attività del governo. Non un fastidio”.

Infine, Gianfranco Miccichè punta il dito ancora una volta contro la ‘zavorra’ della burocrazia regionale, e ribadisce: “Occorre velocizzare le procedure, sburocratizzare, da tempo ho iniziato una vera e propria battaglia contro il ‘non fare’ di alcuni burocrati che, pur di evitare processi per un presunto danno all’erario, bloccano tutto. Questo è inaccettabile. Ricevo ogni giorno da parte di imprenditori richieste di aiuto disperato per evitare il fallimento delle loro attività a causa di problemi burocratici spesso facilmente risolvibili. E invece sono problemi che diventano inspiegabilmente insormontabili. Non è più possibile questa situazione. Il cittadino non può continuare a percepire la burocrazia come una nemica con la complicità della politica”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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