La Uil provinciale di Agrigento non può che esprimere soddisfazione dopo la presentazione dell’offerta formativa dal 2018/2019 del Cua Empedocle di Agrigento e il rilancio per l’anno accademico a venire con i tre corsi di laurea dopo un lustro di perenne crisi che aveva messo in ambasce tutto il polo decentrato e in uno stato di frustrazione famiglie e studenti con le conseguenze del crollo delle iscrizioni e messo a rischio gli stessi lavoratori dell’ente.
“Abbiamo seguito negli ultimi tre anni costantemente lo stato dell’arte del Consorzio e anche nei momenti più bui abbiamo sollecitato tutti che il diritto allo studio ad Agrigento non doveva morire,pensiamo che adesso ci siano le condizioni per ripartire,i corsi di Architettura,di Economia e Scienze dell’Educazione sulla carta sono spendibili nel mercato del lavoro e dovrebbero avere appeal per le nuove iscrizioni.
Se si creerà questa sinergia tra la governance e l’Università di Palermo si potrà aprire una nuova pagina per i giovani che vogliono formarsi in questa terra.
Infatti negli ultimi 5 anni più di 12 mila giovani hanno lasciato Agrigento,un dato che è emblematico, noi vogliamo raccontare che nei prossimi cinque anni tanti studenti si laureino al Cua Empedocle e che possano spendere qui le loro competenze e le loro professionalità.
Adesso si cambi veramente marcia,ricordando a tutti che l’Università è un bene inclusivo e che va custodito gelosamente come fiore all’occhiello di una provincia che deve tornare centrale nella vita sociale e culturale non solo in Sicilia,ma nel cuore del Mediterraneo.Con l’imminente riapertura della Cattedrale ci sarà senz’altro un momento di rinascita per questa comunità alle prese con una quotidianità complicata e perigliosa.”