Si dimette il primario del Pronto Soccorso dell\’Ospedale di Agrigento dott. Sergio Vaccaro: \”Situazione insostenibile e inerzia dei vertici aziendali\”. La replica del Commissario Mario Zappia: \”Abbiamo aiutato il Pronto Soccorso con interventi straordinari. La gestione del reparto ha lasciato molto desiderare…\”

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“I medici ad oggi in servizio non possono far fronte alla normale turnazione che comporta disservizi non a me addebitabili. Riscontro inerzia nei vertici aziendali nel non volere affrontare la situazione”.

Parole che pesano quando un macigno. Le dimissioni sono state scritte in una lunga nota diretta a tutti i vertici dell\’Asp di Agrigento dal primario del Pronto Soccorso dell\’ospedale San Giovanni di Dio dott. Sergio Vaccaro. \”Irrevocabili e per giusta causa ai sensi dell\’art. 2119 c.c.\”

Nella lunga missiva Vaccaro scrive che \”non sono bastate ben 32 note inviate nel corso dell\’anno ai vertici Asp\” ed ha elencato una serie innumerevole di criticità che ha riscontrato e sottoscritto ai vertici Asp sin da quando si è insediato, febbraio dello scorso anno. La bomba era pronta per scoppiare ed è scoppiata. E si teme che altre defezioni possano seguire l\’esempio di Vaccaro, in quanto la situazione è diventata davvero insostenibile.

\”Il reparto è in totale sofferenza – scrive Vaccaro -;  il grave stato emergenziale generato dalla mancanza di personale medico e paramedico che ha determinato oggettivi problemi organizzativi che esulano dalla mia responsabilità\”.

Insomma, un problema che, comunque, crediamo non esistere solo ad Agrigento ma in quasi tutti i Pronto Soccorso italiani.

Giova anche ricordare che l’Asp di Agrigento, capitanata dal Commissario di Mario Zappia ha trovato enormi difficoltà proprio nel reperire personale medico e paramedico. Non ci sono! Si è anche rivolta proprio in questi ultimi giorni anche a personale medico e paramedico straniero! Non sappiamo se si potesse fare ancora di più.

E allora Zappia ha cercato in qualche modo di limitare le defezioni all’interno del Pronto Soccorso intraprendendo una serie di iniziative.

Iniziative che ci dice Zappia stesso da noi intervistato: “Di certo sono dispiaciuto di quanto accaduto; le dimissioni per questi motivi rappresentano una situazione che presenta tante difficoltà nel gestirla. Non posso esimermi però – continua Zappia – che il nostro ufficio ha attivato e realizzato tutti i percorsi possibili ed immaginabili per venire incontro alle esigenze di tutto il reparto. Di fatto ho coinvolto un intero ospedale per dar manforte al Pronto Soccorso”.

Sospiro, un bicchiere d’acqua e ripresa del discorso: “Colgo l’occasione per ringraziare tutti i primari che si sono ed hanno messo a disposizione non solo loro presenza ma anche del personale da loro gestito. Concludo: nonostante le difficoltà esistenti in Pronto Soccorso sono convinto che l’Unità Operativa del Pronto Soccorso e dell’Area di Emergenza, alla luce del nostro aiuto, poteva essere gestita certamente in un modo migliore ed ha lasciato a desiderare. Purtroppo non è andata così…”.

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