Servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione negato agli alunni disabili del comune di Porto Empedocle. Martello e Forza Italia, dove siete? Pensate solo ai sottogoverni e alla vicesindacatura?

Condividi

A Porto Empedocle per tutti gli alunni disabili, il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione è un illustre sconosciuto.

Sì, sembra un paradosso, ma purtroppo è l’amara realtà con cui devono scontrarsi non solo le famiglie ma soprattutto i loro figli disabili, bisognosi di un servizio primario e indispensabile per il loro percorso scolastico.

Le famiglie empedocline vivono un vero è proprio disagio poiché la mancanza del servizio di assistenza ai propri figli disabili equivale, di fatto, ad avere negato il diritto allo studio.

In quasi tutti i comuni facenti parte del Distretto di Agrigento il Servizio d’Assistenza all’Autonomia e alla Comunicazione agli alunni disabili è stato regolarmente attivato ed è stato programmato per tutto l’anno scolastico in corso.

A Porto Empedocle invece il nulla, dopo tutte le promesse cadute nel vuoto fatte dalla precedente amministrazione e a quattro mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico, anche la nuova Amministrazione, pur essendosi insediata da poco, sembra proseguire sulla stessa linea.

Le famiglie empedocline si sentono completamente abbandonate e stanche di essere prese in giro, avere figli disabili sono una grave discriminante che pregiudica pesantemente il loro diritto allo studio.

Per loro, il diritto allo studio è solo una chimera, causa la mancanza di questo indispensabile servizio.

Il servizio di assistenza degli alunni disabili è un servizio di competenza esclusiva degli Enti Locali, e ci si chiede che fine fanno le risorse destinate all’erogazione di tale indispensabile servizio, risorse che devono per legge essere presenti nel capitolo di spesa di ogni bilancio comunale.

E bene ricordare che l’ASACOM (Assistenza all’Autonomia e alla Comunicazione) è una figura individuale scelta dalla famiglia per il proprio figlio disabile e che lavora per conto di una cooperativa sociale, in affiancamento dell’Insegnante di Sostegno, le cui diverse funzioni sono essenziali per il loro percorso scolastico.

Il negare questo servizio costituisce reato d’interruzione di pubblico servizio, oltre che una condotta discriminatoria verso gli studenti diversamente abili.

Solo grazie al volontariato garantito dal personale ASACOM, gli alunni disabili delle scuole di Porto Empedocle hanno potuto avere garantito il loro diritto allo studio e a non sentirsi diversi e discriminati rispetto agli alunni normodotati.

Ci si augura che questa nuova amministrazione guidata dal Sindaco Martello possa attivare immediatamente questo indispensabile servizio e rimediare alle gravi mancanze sin qui patite da tante famiglie, che oltre ad affrontare una dura realtà, vedono pregiudicati il sacro santo diritto allo studio dei propri figli disabili.

Nella foto il sindaco Martello che ride. Gli chiediamo: “Ma cosa ridi?????”

Notizie correlate

Leave a Comment