Beni per due milioni di euro sono stati sequestrati dalla Direzione investigativa antimafia ad un imprenditore di Gela ritenuto contiguo a Cosa nostra. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Caltanissetta. Lui avrebbe reso a disposizione dell’associazione mafiosa telefoni cellulari e schede telefoniche intestate a incensurati del tutto estranei a contesti criminali con l’obiettivo di eludere le indagini delle forze di polizia. Il sequestro comprende una società, con relativo compendio aziendale di beni, tre quote societarie di partecipazione, immobili e diversi rapporti bancari.
Notizie correlate
-
Cadavere in casa con ferite alla testa: ancora un giallo
Condividi Visualizzazioni 185 E’ ancora un giallo la morte di un uomo di 40 anni rinvenuto... -
Licata, il plesso scolastico di piazza Gondar sarà intitolato a Francesca Morvillo. Cerimonia lunedì 20 maggio
Condividi Visualizzazioni 180 Lunedì 20 maggio, a partire dalle ore 11:15, nell’Aula Magna del Liceo Statale... -
“…Ed io l’amavo”, nel Carpe Diem in scena la storia di Filippa Di Dia e il suo racconto dell’impegno e del sacrificio del marito Vito Pipitone, ucciso dalla mafia
Condividi Visualizzazioni 270 Giovedì 23 e venerdì 24 maggio alle ore 21,00 nell’auditorium “Vito Trapani” dell’officina...